Sono qui riuniti i contributi di diversi autori, variamente impegnati nell'attività clinico-assistenziale, attorno al tema delle fragilità e delle modalità che permettono di ridurne l'impatto sulla libertà e sulla dignità della persona. Al dibattito, sempre molto animato, sulla sacralità della vita manca spesso, infatti, la necessaria analiticità nell’osservare i diversi ambiti nei quali la vita stessa va difesa, perché resa debole dalla malattia e dal dolore del corpo e della psiche. Questo libro affronta invece con chiarezza alcune tematiche importanti per un reale discernimento del problema (dall'abuso di sostanze, alle malattie psichiche, alla comorbilità dell'anziano), con il duplice scopo di formare chi per la prima volta si avvicina a questi argomenti e di stimolare la discussione fra coloro che già ne conoscono i temi e prestano la propria opera professionale in servizi specifici. Gli aspetti più direttamente legati al rapporto tra operatore e persona sofferente sono sempre collocati all'interno dell'ambiente di vita, proponendo modelli di intervento compatibili con la realtà italiana di oggi per quanto riguarda sia gli aspetti culturali sia quelli economico-organizzativi. Il tutto interpretato nella prospettiva della responsabilità collettiva e individuale verso le persone più fragili come linea fondamentale di comportamento.
Renzo Rozzini è direttore del CeSOS – Centro Studi sull’Organizzazione Sanitaria dell’Università Cattolica di Brescia, docente di Igiene e salute pubblica presso la Facoltà di Scienze della formazione nel medesimo ateneo e direttore del Dipartimento di Medicina interna e geriatria presso l’Istituto Ospedaliero-Fondazione Poliambulanza di Brescia.
Alessandro Morandi è geriatra presso il Dipartimento di Medicina interna e geriatria dell’Istituto Ospedaliero-Fondazione Poliambulanza di Brescia.
Marco Trabucchi è professore ordinario nella Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università di Roma «Tor Vergata», past president della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, direttore scientifico del Gruppo di Ricerca Geriatrica (GRG) di Brescia e responsabile dell’area Politiche sociali e sanitarie della Fondazione Smith Kline.