Nonostante il progressivo invecchiamento della popolazione, il dibattito sui fondamentali diritti sociali e civili sembra interessare prevalentemente altre fasce d'età. Infatti, il confronto su questi temi stenta a tenere in considerazione tutti gli aspetti che interessano i senior. Partendo dalla crescente importanza dell'argomento e dalle diverse prospettive di lettura del fenomeno, è necessario avviare alcune riflessioni sul sistema dei servizi, sul quadro normativo e sui modelli di welfare con cui incentivare una maggiore partecipazione e inclusione delle persone anziane. Il volume, attraverso il contributo di diversi autori, spazia dalla possibilità di una piena realizzazione dei diritti dell'individuo agli attori che ne consentono la totale fruizione, sino ad approdare a una riflessione sui doveri individuali e sull'impegno collettivo in un'ottica di partecipazione attiva e coinvolgimento sociale degli anziani. Opera realizzata con il patrocinio di 50&Più Associazione e Fondazione Leonardo 50&Più è l'associazione che dal 1974 opera per la rappresentanza e la tutela dei propri soci e per il riconoscimento degli over 50 come risorsa della società, promuovendone il ruolo sociale e il protagonismo attivo. Grazie al suo Centro studi offre a tutti coloro che a vario titolo si occupano di anzianità, longevità, problematiche collegate alla terza e quarta età, strumenti di consultazione, ricerca e approfondimento rispetto al fenomeno dell'invecchiamento della popolazione in Italia e nel mondo. La Fondazione Leonardo nasce nel 1998 per promuovere il diffondersi di una cultura che, favorendo l'incontro solidale tra le generazioni, valorizzi l'età anziana come ricchezza della persona e la persona anziana come risorsa della comunità. La Fondazione non ha scopo di lucro e persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale e di promozione della cultura, grazie a un'opera di diffusione di informazioni sui temi legati all'invecchiamento e alla vita in età anziana.
La solitudine è sofferenza maledetta non quando si è soli ma quando si ha il sentimento di contar niente per nessuno.
Enzo Bianchi
NNA (Network Non Autosufficienza) è nato - da un'idea di Cristiano Gori, che lo coordina - per promuovere riflessioni scientifiche sull'assistenza agli anziani non autosufficienti che siano utili all'operatività. Lo compongono anche Anna Banchero, Enrico Brizioli, Antonio Guaita, Franco Pesaresi e Marco Trabucchi. Un volume sulle demenze all'interno della collana dedicata alla non autosufficienza indica l'importanza che i disturbi della sfera cognitiva hanno rispetto alla vita della persona anziana. I vari capitoli - opera dei più autorevoli esperti - hanno lo scopo di presentare gli aspetti più rilevanti della patologia, in rapporto alla possibilità di organizzare cure adeguate in servizi in grado di rispondere ai bisogni, diversi e spesso molto gravi, delle persone con demenza.
Sono qui riuniti i contributi di diversi autori, variamente impegnati nell'attività clinico-assistenziale, attorno al tema delle fragilità e delle modalità che permettono di ridurne l'impatto sulla libertà e sulla dignità della persona. Al dibattito, sempre molto animato, sulla sacralità della vita manca spesso, infatti, la necessaria analiticità nell’osservare i diversi ambiti nei quali la vita stessa va difesa, perché resa debole dalla malattia e dal dolore del corpo e della psiche. Questo libro affronta invece con chiarezza alcune tematiche importanti per un reale discernimento del problema (dall'abuso di sostanze, alle malattie psichiche, alla comorbilità dell'anziano), con il duplice scopo di formare chi per la prima volta si avvicina a questi argomenti e di stimolare la discussione fra coloro che già ne conoscono i temi e prestano la propria opera professionale in servizi specifici. Gli aspetti più direttamente legati al rapporto tra operatore e persona sofferente sono sempre collocati all'interno dell'ambiente di vita, proponendo modelli di intervento compatibili con la realtà italiana di oggi per quanto riguarda sia gli aspetti culturali sia quelli economico-organizzativi. Il tutto interpretato nella prospettiva della responsabilità collettiva e individuale verso le persone più fragili come linea fondamentale di comportamento.
Renzo Rozzini è direttore del CeSOS – Centro Studi sull’Organizzazione Sanitaria dell’Università Cattolica di Brescia, docente di Igiene e salute pubblica presso la Facoltà di Scienze della formazione nel medesimo ateneo e direttore del Dipartimento di Medicina interna e geriatria presso l’Istituto Ospedaliero-Fondazione Poliambulanza di Brescia.
Alessandro Morandi è geriatra presso il Dipartimento di Medicina interna e geriatria dell’Istituto Ospedaliero-Fondazione Poliambulanza di Brescia.
Marco Trabucchi è professore ordinario nella Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università di Roma «Tor Vergata», past president della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, direttore scientifico del Gruppo di Ricerca Geriatrica (GRG) di Brescia e responsabile dell’area Politiche sociali e sanitarie della Fondazione Smith Kline.