Quante guerre ci sono nel mondo e di quante siamo a conoscenza? Perché di alcune si parla quotidianamente e di altre - troppe - poco o nulla? Qual è la situazione dei bambini nei teatri di guerra? Quale il rapporto dei giornalisti e dei mass media con i conflitti e la loro narrazione? Queste sono solo alcune delle domande che, avvalendosi della collaborazione di quattordici esperti, la Caritas Italiana pone in questo nuovo rapporto sui conflitti dimenticati. Anche quest'anno i contributi sono diversi per stile, modalità di analisi e contenuto, ma tutti insieme ci restituiscono un ritratto della situazione internazionale che è stata ben sintetizzata da papa Francesco con l'espressione "guerra mondiale a pezzi". Gli autori rispondono poi ad altri quesiti: la guerra è davvero inevitabile? La pace globale è inarrivabile? Quale sarà il nuovo terreno di scontro nel prossimo futuro? Che rapporto c'è fra guerre e ambiente? Si può parlare di più e meglio dei conflitti in corso? Le istituzioni sovranazionali possono fare di più? Caritas Italiana confeziona un volume fondamentale per capire la società globale in cui siamo immersi e, grazie ai numerosi riferimenti sitografici e bibliografici, fornisce strumenti per approfondire questi argomenti e spunti di riflessione per diventare cittadini globali più consapevoli.
Il presente volume è la settima tappa di un percorso di studio sui conflitti dimenticati avviato nel 2001. In questo incerto momento storico, Caritas Italiana rinnova il suo impegno per la costruzione della pace e la lotta alla povertà, anche attraverso l'analisi sociale e statistica. Pertanto nell'edizione 2021 del Rapporto su diseguaglianze e conflitti dimenticati, l'attenzione si focalizza sul tema delle diseguaglianze socioeconomiche: un aspetto trasversale da cui scaturiscono tante situazioni di violenza organizzata e conflitto armato che lacerano il nostro pianeta.
Nell'anno di Expo 2015, la quinta edizione del rapporto di Caritas Italiana, "Famiglia Cristiana" e "Il Regno" sui conflitti dimenticati nel mondo si focalizza sul legame tra guerra e problema alimentare. Gli interrogativi di fondo sono due: in che misura la guerra può essere determinata da fattori legati alla produzione, distribuzione e consumo del bene alimentare? Che tipo di conseguenze sono prodotte dai conflitti in riferimento alla malnutrizione e alla cattiva distribuzione delle risorse alimentari? Il testo è diviso in tre parti. La prima parte fornisce al lettore le principali coordinate culturali e scientifiche sui fenomeni di guerra e sul rapporto tra guerra e cibo. La seconda parte riporta i risultati di due indagini sul campo: una ricerca relativa alla presenza delle persone in fuga dalla guerra nel circuito di accoglienza Caritas e un'altra indagine sulla diffusione dei video di guerra e terrore sulla Rete. La terza e ultima parte presenta alcune proposte e linee di intervento sul tema del conflitto e del problema alimentare, rivolte ai principali attori, pubblici e privati. Alla stesura del rapporto hanno contribuito studiosi ed esperti del mondo accademico, del volontariato, della Chiesa e del privato sociale internazionale.
Descrizione dell'opera
Il volume presenta i principali risultati di uno studio sugli effetti del terremoto dell'Aquila (6 aprile 2009) nella psiche dei bambini abruzzesi che hanno vissuto tale evento traumatico. L'indagine, promossa dai Camilliani, con il coordinamento scientifico dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e il sostegno della Caritas Italiana, è stata realizzata in collaborazione coi pediatri abruzzesi che hanno aderito volontariamente alla ricerca, e ha coinvolto circa 2.000 bambini abruzzesi, di età compresa tra i 3 e i 14 anni. Si tratta della prima indagine scientifica mai condotta nel territorio italiano su questo tema.
La presentazione dei risultati dell'indagine offre lo spunto per una serie di capitoli di riflessione teorica, in cui il tema della salute mentale dei bambini in situazioni di emergenza viene affrontato da diversi punti di vista, sotto il piano scientifico, pastorale e organizzativo, con attenzione al ruolo dei diversi attori chiamati in causa: i servizi di sanità pubblica, il volontariato, le famiglie, la Chiesa e la comunità locale, gli istituti e i centri di ricerca.
Sommario
La conferma di una scelta operativa (L. Perletti). Un'interessante esperienza di indagine scientifica (F. Soddu). In ascolto di richieste inespresse (S. Vicari). I. Il modello evolutivo del trauma (S. Di Gioia). II. Salute mentale pubblica in emergenze complesse: epidemiologia e organizzazione integrata dei servizi (P. Feo). III. La salute mentale dei bambini coinvolti dal terremoto de L'Aquila: principali risultati dello Studio Rainbow (E. Carloni - S. Di Gioia - P. D'Oto - P. Feo - A.E. Tozzi - S. Vicari). IV La resilienza in contesti di catastrofi naturali: un approccio sistemico (F. Giordano). V. Il farmaco dell'ascolto nelle emergenze (A. Pangrazzi).
Note sugli autori
La CAMILLIAN TASK FORCE (CTF) dei Camilliani, fondata nel 2001 e con sede centrale a Roma, ha come obiettivo di fornire un aiuto globale alle vittime di calamità naturali e provocate dall'azione umana, attraverso un competente sostegno umanitario, sanitario e pastorale. Particolare enfasi è data all'accompagnamento umano ed emozionale, offrendo alle vittime la possibilità di un ascolto empatico. La CTF collabora con organizzazioni umanitarie aconfessionali e istituzioni della Chiesa e realizza la sua missione attraverso la competenza e lo spirito di servizio che anima i suoi membri.
La CARITAS ITALIANA è l'organismo pastorale della CEI per la promozione della carità. Nasce nel 1971, per volere di Paolo VI, nello spirito del rinnovamento avviato dal Vaticano II. Fondamentale il collegamento e confronto con le 220 Caritas diocesane, impegnate sul territorio nell'animazione della comunità ecclesiale e civile, e nella promozione di strumenti pastorali e servizi: centri di ascolto, osservatori delle povertà e delle risorse, Caritas parrocchiali, centri di accoglienza, ecc. Educazione alla pace e alla mondialità, dialogo, corresponsabilità sono le linee portanti degli impegni della Caritas nel mondo.
L'OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESÙ, nato a Roma nel 1869 grazie a un atto d'amore della famiglia Salviati, realizza tutt'oggi istituzionalmente la sua testimonianza cristiana nello svolgimento di attività assistenziale in campo sanitario. Nell'ultimo trentennio l'ospedale si è distinto per l'alto livello di specializzazione nella cura e nell'assistenza ai bambini di tutte le nazionalità, accolti attualmente anche presso le nuove sedi regionali di Molise, Basilicata e Sicilia, e nelle Missioni internazionali costituite in Tanzania e Cambogia. In relazione agli stretti rapporti con il Sistema Sanitario Nazionale, l'ospedale è pienamente inserito nei processi organizzativi della Pubblica Amministrazione e nelle norme legislative da questa introdotte.
Il rapporto rappresenta, dopo le ultime due edizioni, la terza uscita di un'opera di divulgazione e approfondimento sulle tematiche del disagio e dell'emarginazione sociale. Quest'edizione si sofferma su alcuni fenomeni di emarginazione nei contesti familiari. La presentazione degli argomenti è stata impostata facendo seguire agli aspetti esaminati proposte e risposte per fronteggiare la povertà nell'ottica del coinvolgimento comunitario.