I disegni del Bernini offrono una prospettiva privilegiata, un’opportunità di affrontare l’arte del cavaliere nella sua universalità come scultore, pittore e architetto, ma anche come inventore per le arti decorative, e ci permettono uno sguardo intimo nel laboratorio del genio, capace di adattare le sue invenzioni a circostanze in continua evoluzione e alle domande pressanti dei suoi committenti. Mentre l’esecuzione dei grandi progetti era delegata sempre più a una schiera di collaboratori altamente specializzati, il tratto personalissimo dei disegni ci riporta alla mano e al pensiero del Bernini. Sono disegni preparatori che fanno trasparire l’iter concettuale di occasioni grandi e piccole, ma anche studi di struggente naturalismo, ritratti parlanti di straordinaria vivacità e quei grandi disegni autonomi dell’ultimo Bernini, ormai non più semplice segno grafico ma strumento di contemplazione mistica.
Palazzo Sacchetti a via Giulia, su cui ad oggi, nonostante la rilevanza architettonica e degli apparati decorativi, non era stato ancora dedicato uno studio monografico, ebbe fin dai tempi della sua edificazione illustri abitanti e "grandi firme" che ne progettarono la costruzione e la decorazione quali Antonio da Sangallo e Francesco Salviati. Allo scadere del Cinquecento, fu un grande banchiere fiorentino, Giovan Battista Salviati, ad individuarlo come dimora adatta alla sua famiglia per il grande salto sociale che si era prefisso di compiere nel momento di massimo splendore della Roma papale. Lui, Marcello e Giulio, destinato alla carriera ecclesiastica, si adoperarono con grande successo per garantire alla famiglia, tramite sapienti alleanze ed amicizie, l'ambitissimo ruolo politico ed economico meta di molte famiglie non romane, anche attraverso un'intensa attività di mecenatismo ed acquisizioni di proprietà nelle sedi appropriate: di qui l'acquisto di tre grandi latifondi (Frascati, Valle dell'Inferno e Castelfusano), la costruzione della cappella gentilizia in San Giovanni dei Fiorentini, la costituzione di una splendida quadreria per il palazzo di città, l'affidamento alla stella nascente Pietro da Cortona dei progetti architettonici e decorativi delle nuove acquisizioni. La fortuna dei Sacchetti si andò accrescendo anno dopo anno al punto tale da sfiorare il pontificato con il cardinal Giulio alla morte di UrbanoVIII Barberini...