La plusdotazione è un tema sempre più attuale nel nostro paese e interessa una popolazione che varia dal 5 all'8%. Il volume, di taglio divulgativo, propone a genitori, insegnanti e psicologi una chiave di lettura per comprendere i bisogni educativi ed emotivi dei bambini e ragazzi ad alto potenziale intellettivo, e fornisce i mezzi per affrontare in modo corretto le situazioni scolastiche, familiari e relazionali che si possono creare in questi casi. Il tema è trattato partendo da un inquadramento teorico, passando poi alla valutazione e ai criteri di individuazione e proponendo infine modalità di gestione, sia nel contesto familiare che scolastico. La prospettiva che gli autori hanno adottato è di tipo inclusivo, cioè vede lo sviluppo del potenziale individuale non solo come un modo per favorire il benessere psicologico del singolo ma anche come un'opportunità e una ricchezza per tutti. Il volume, quindi, offre una prima risposta, sia pur non esaustiva, a tutti i bambini, genitori e insegnanti che si trovano a vivere, o gestire, tale condizione, per evitare di disperdere potenziale e capitale umano.
Come intendere il rischio in adolescenza? Come nasce e come si manifesta nelle società della post-industrialità? Perché gli adolescenti sembrano averne bisogno? Perché la prudenza non è per loro una virtù? E perché è però necessario imparare a correre dei rischi per crescere? E ancora: possiamo parlare di una cultura del rischio come antidoto a vissuti di precarietà esistenziale e di etica del limite nella sua funzione di contenitore in grado di dare forma a soggetti che crescono in società liquide? A questi ed altri interrogativi cerca di rispondere il testo, grazie ai contributi di numerosi studiosi e professionisti che lavorano da anni con i giovani. Si mostra così come l'esposizione al rischio in adolescenza si intreccia non solo con il crescere ma anche con la dimensione del limite, categoria oggi sempre più ignorata dagli adulti prima ancora che dai più giovani. Il libro si avvale anche di un'approfondita ricerca sul campo condotta su un campione di più di 1200 adolescenti tra i 14 e i 18 anni di tre aree del nord Italia, intervistati mediante strumenti di indagine psicologica cognitivi e psicodinamici allo scopo di esplorare nel modo più approfondito possibile il concetto di rischio, il modo in cui lo intendono i giovani e la qualità del loro rapporto con il limite.