La collana intende proporre una serie di volumetti a tema per aiutare gli adulti a costruire percorsi di riflessione attraverso lo strumento-cinema, a fare catechesi attraverso i films.
Ogni volumetto contiene 8 schede di film, di cui una dedicata ai bambini delle elementari. I film sono recenti, reperibili sul mercato attraverso dvd.
Questo secondo volume è legato al tema della famiglia,i film analizzati: Big Fish; Ricordati di me; Il calamaro e la balena; Chicken Little, Caterina va in città.
Il cinema detto "erotico" focalizza i contenuti e la scenografia sugli aspetti della seduzione e della sessualità. Il genere ha una storia lunga e tanto diversificata quanto lo è la concezione personale di erotismo che ogni regista ha. Sta di fatto che molti grandi nomi del cinema si sono a un certo punto confrontati con questo genere cinematografico, che vanta, infatti, una filmografia gloriosa. Da " Belle de jour " a " Histoire d'O ", da " Emmanuelle" a "Ultimo tango a Parigi", il libro racconta questo genere importante del cinema, il suo linguaggio specifico, i retroscena della recitazione e delle tecniche di regia, gli intrecci con il cinema drammatico e la commedia, attraverso un repertorio di cento film.
Questo intende essere uno strumento per orientarsi nell'ambito delle opere cinematografiche realizzate sui ragazzi, con i ragazzi, per i ragazzi dai 6 ai 18 anni. Il volume è formato dalle analisi di film che sono parsi tra i più interessanti in senso culturale, artistico, storico, sociale, e in senso educativo-formativo. Si propone a genitori, insegnanti, educatori e operatori culturali, come mezzo per guidare figli e discenti a vedere i film in modo consapevole e maturo, a esplorare e sviscerare emozioni e riflessioni che dai film possono scaturire. Nell'ottica dell'educazione al cinema, all'immagine in movimento, genitori e educatori potranno porsi come intermediari tra il libro e i ragazzi, trarre percorsi e tracce per compiere con i ragazzi una riflessione che porti a pensare in modo attivo e creativo ai film, al loro contenuto e alla loro forma, ai temi che i film affrontano, al modo e al linguaggio con cui li affrontano. Ci sono i film che i ragazzi dovrebbero vedere (e si cerca allora di spiegare perché dovrebbero), e ci sono i film che i ragazzi vedono (e si cerca allora di spiegare perché li vedono). Il volume si basa sull'esperienza del Giffoni Film Festival, la storica manifestazione cinematografica dedicata al cinema per ragazzi. Il dizionario è strutturato secondo quattro fasce d'età: dai 6 anni; dai 9 anni; dai 12 anni e dai 15 anni. In appendice, quattro indici che elencano i temi e i generi ricorrenti trattati nelle analisi.
Nel buio della sala, irrompe sullo schermo l'immagine della Monument Valley, con la sua distesa di sabbia e di arbusti, le montagne squadrate di arenaria e le rocce rosse, la Sentinel Mesa e i West Mitten. Che cos'è questa visione che appare così forte e così instabile, con i suoi colori e la sua impalpabilità, che cos'è l'immagine filmica? Una finestra aperta sul mondo o una forma prodotta artificialmente, il mondo stesso o un simulacro? È uno specchio in cui possiamo riconoscerci attraverso l'immagine dell'altro, o una superficie che ci mostra vedenti e visibili al tempo stesso, o una scena in cui si sviluppa un racconto che ci aiuta a comprendere la nostra esistenza? È una rappresentazione realistica o è il risultato di un lavoro di simulazione? È un'immagine meramente riproduttiva o ha una forza intellettuale e simbolica o ci permette di visualizzare i fantasmi psichici e le figure dell'inconscio? Il libro si sviluppa attorno a queste domande, che riflettono la volontà di interpretare l'immagine filmica nella sua ricchezza significante e nella sua molteplicità, grazie anche all'analisi di film di Hitchcock e di Welles, di Lang e di Bufñuel, di Ford e di Godard, di Kubrick e di Warhol, di Lynch e di Stone. Attraverso un confronto con la riflessione di Nietzsche e di Heidegger, di Merleau-Ponty e di Deleuze, di Derrida, di Lyotard e di Ricoeur, il saggio cerca di comprendere il cinema attraverso il pensiero e di allargare il pensiero grazie ai concetti prodotti dall'immagine filmica.
Maghi, draghi, troll, folletti, eroi e principesse, paladini del Bene impegnati in una lotta titanica contro le forze del Male: l'universo fantastico del Fantasy ha trovato spazio sul grande schermo fin dagli albori del cinema muto, appassionando milioni di spettatori. Molto spesso il Fantasy trae ispirazione dalla tradizione letteraria. "Il Signore degli anelli" ne è un esempio paradigmatico poiché diventando film dà finalmente un volto ai personaggi di Tolkien che generazioni di lettori avevano fin lì solo immaginato. Alla saga del "Signore degli Anelli" si deve anche riconoscere il merito di avere ridato vitalità a un genere cinematografico un po' dimenticato, che pure vanta una storia gloriosa di cui questo libro vuole evidenziare la ricchezza. Il dizionario riporta notizie su: Attori, registi, produttori, direttori della fotografia e specialisti che hanno scritto la storia del fantasy.
Il grande successo di film come The Passion of the Christ e Le cronache di Narnia e le polemiche mondiali suscitate dal film sul Codice da Vinci hanno portato di nuovo prepotentemente alla ribalta il problema del rapporto fra Hollywood e la fede cristiana.
In questo libro, scritto con la vivacità , la sincerità e la simpatia tipiche dei professionisti americani della scrittura e dello spettacolo, si raccolgono una serie di testimonianze e di riflessioni da parte di cristiani «in prima linea», impegnati a vivere la propria fede nel competitivo e duro mondo di Hollywood. Produttori e sceneggiatori che stanno lavorando su film e serie televisive di primo livello come XMen, Mission Impossibile, Buffy l'ammazzavampiri, Jag avvocati in divisa, Charlie's Angels, Joan of Arcadia e molte altre offrono riflessioni sempre vive e originali, concrete e vissute su come rendere presente Cristo anche nell'industria più popolare del mondo, l'entertainment. Il libro nasce dall'esperienza di Act One, un'iniziativa di formazione professionale per sceneggiatori e producers nata nel cuore di Hollywood e diretta da Barbara Nicolosi, che vuole incoraggiare i cristiani a immergersi nell'industria del cinema, per rinnovarla dall'interno. Cristiani a Hollywood è un'interessantissima polifonia di voci sempre originali e intelligenti, piene di arguzia e candore, a volte commoventi e a volte forse discutibili, ma mai banali e sempre sorprendenti. Un libro che in America ha fatto molto discutere e ha suscitato entusiasmo e un rinnovato slancio per far sì che i cristiani non abbandonino a sé stessa la «fabbrica dei sogni».
Armando Fumagalli cura l'edizione italiana, con una Postfazione che guarda alla situazione del nostro Paese (pp. 240).
Dal bisogno del cuore umano di ridere, piangere, aver paura, amare, sognare, sono nati i grandi capolavori della storia del cinema. All'origine di essi vi è una capacità di meraviglia e di stupore, senza la quale il cinema si ridurrebbe ad un passatempo per colmare la solitudine. La scuola, in un mondo come il nostro sempre più dominato dalle immagini, dovrebbe consegnare il sapere delle proprie discipline anche alle immagini, e non solo alle parole, inserendo il film nella programmazione scolastica. Ma il cinema può diventare uno strumento didattico a patto che l'alunno sia guidato dal docente a cogliere i passaggi narrativi e i nuclei tematici del film; a patto che sia aiutato a porsi domande sull'opera e sul suo legame con la realtà, esprimendo infine un giudizio personale motivato. In questo libro vengono proposte 157 schede di film, sia come recensioni che come strumenti di dibattito; il volume è inoltre arricchito da indici analitici e tematici e da percorsi per una programmazione scolastica o per cinforum destinati ad adulti.
Un piccolo e prezioso libro di straordinaria qualità tipografica presenta 60 polaroids assolutamente inedite scattate dal grande regista Andrej Tarkovskij in due momenti decisivi del suo itinerario artistico ed esistenziale: l'ultimo periodo della sua residenza in Russia e i primi vagabondaggi dell'esilio in Italia. Un personalissimo diario della luce che nell'umile piccolezza dei luoghi e dei gesti quotidiani rivela ad ognuno la grandezza e la responsabilità di essere immagine e somiglianza di Dio, chiamati a vivere nel tempo secondo un destino unico, irrepetibile ed eterno.
Il sonoro di un film è parte essenziale della sua riuscita artistica e tecnica, e del suo impatto sullo spettatore. Ricostruendone la storia, analizzando le più recenti conquiste tecnologiche e illustrando le varie figure professionali coinvolte, Laurent Jullier permette al lettore di districarsi in un ambito non sempre di facile comprensione. La seconda parte è riservata a utili approfondimenti: analisi di sequenze, interviste e documenti di lavoro di autorevoli professionisti.
"Mi affascina tutto. Sono curioso di tutto. Non mi innamoro di nulla. Detesto raffinarmi. Sono libero di fare quello che voglio. Non ho ispirazione, che trovo una cosa bestiale. Resto lucidamente critico... Credo nella tenerezza. La società oggi è inutilmente crudele." Una racolta di scritti sul lavoro di Rossellini e di interviste poco note ma significative, rilasciate durante tutta la sua lunga carriera.
"C'è chi ama la musica rock, chi l'opera, chi il bricolage: ma tutti vedono film. E non c'è nessuno che non si sia trovato almeno una volta a cena da amici coinvolto in una animata discussione su un film, a difenderlo o attaccarlo con convinzione. Tutti coloro che amano il cinema sono spesso buoni lettori che forse leggerebbero con piacere libri sul cinema capaci di parlarne con la stessa passione che suscitano i film. I libri di cinema, invece, sembrano parlare solo a esperti di film o a studiosi specializzati. L'idea del testo è proprio quella di un libro che si rivolga a tutti e che sappia raccontare per quale ragione sedersi di fronte a un film, ad assorbirlo immobili per quasi due ore, è un'esperienza più misteriosa di quanto si creda e come ha fatto il cinema a diventare proprio questo: da Spielberg ai fratelli Coen, da Hitchcock a Welles, da Polanski a Coppola, il libro cerca di mostrare il modo in cui i film raccontano i propri segreti, senza svelarli." (Mario Sesti)