Come poteva una donna, si chiede la scrittrice inglese, dedicarsi alla letteratura se non possedeva "denaro e una stanza tutta per sé"? Si snoda così un percorso attraverso la letteratura degli ultimi secoli che, seguendo la simbolica giornata di una scrittrice del nostro tempo, si fa lucida e asciutta riflessione sulla condizione femminile.
Corrado Vivanti ha disposto organicamente in un solo volume tutti gli scritti politici di Machiavelli: le prime riflessioni storiche di trattati, abbozzi, opuscoli, "Il Principe", i "Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio", "Dell'arte della guerra", il "Decennale primo", il "Decennale secondo", che pur essendo componimenti in terza rima hanno valenza politica. Rispetto alle edizioni sino ad oggi disponibili, i testi sono dati nella loro completezza, e accompagnati da un commento puntuale, concepito per il lettore medio-colto, che scioglie i nodi linguistici e fornisce tutti i necessari riferimenti storici.
I problemi della traduzione occupano un posto di primo piano nel lavoro di Guido Paduano, uno dei nostri maggiori studiosi dell'antichità classica. La sua versione appare intonata alla sensibilità del lettore d'oggi, e di esemplare scorrevolezza. Di Paduano è anche l'importante saggio introduttivo, mentre il commento è affidato a Maria Serena Mirto, che guida il lettore a una comprensione analitica del testo riferendosi da un lato ai suoi contenuti narrativi, dall'altro alle modalità della sua realizzazione.
Il primo volume è dedicato alle poesie e alle tragedie, questa seconda parte comprende le prose e i saggi foscoliani. Oltre alle Ultime lettere di Jacopo Ortis troviamo il Viaggio sentimentale di Yorick lungo la Francia e l'Italia, Il libro dell'Ipercalisse nelle due versioni latina e italiana e le Lettere scritte dall'Inghilterra. La sezione dedicata ai saggi comprende Dell'origine e dell'ufficio della letteratura e gli Essays on Petrarch, affiancati dalla traduzione italiana.
In questo volume sono compresi tre testi inediti (La morte, Un quadro, Tentazione nel convento), il racconto "ciclistico-esistenziale" Il dio del Roserio (qui riprodotto secondo la versione originale, ricca di elementi dialettali/gergali), la grande saga lombarda de Il ponte della Ghisolfa e della Gilda del Mac Mahon, i testi teatrali della Maria Brasca e de L'Arialda, i romanzi Il Fabbricone e Nebbia al Giambellino, quest'ultimo ritrovato fra le carte dello scrittore e risalente ai primi anni Sessanta.