Chi ha detto che i cibi più buoni sono quelli che fanno più male? In realtà fra i prodotti naturali molti solleticano il palato e al tempo stesso hanno proprietà salutari, aiutano a prevenire malanni, si possono utilizzare per la cura e la bellezza del corpo o l'igiene della casa. In questo testo: una spremuta di olive; Un olio 'perfettissimo'; Le proprietà dell'extravergine; Tutti gli usi dell'extravergine; Cucinare con un rivolo d'oro.
Chi ha detto che i cibi più buoni sono quelli che fanno più male? In realtà fra i prodotti naturali molti solleticano il palato e al tempo stesso hanno proprietà salutari, aiutano a prevenire malanni, si possono utilizzare per la cura e la bellezza del corpo o l'igiene della casa. In questo testo: Lo zenzero nella storia e nella leggenda; La cucina delle Mille e una notte; Il rimedio dell'equilibrio; Guarire con le zenzero; I classici dello zenzero.
Chi ha detto che i cibi più buoni sono quelli che fanno più male? In realtà fra i prodotti naturali molti solleticano il palato e al tempo stesso hanno proprietà salutari, aiutano a prevenire malanni, si possono utilizzare per la cura e la bellezza del corpo o l'igiene della casa. In questo testo: Cinquanta anni di prosperità; La chioma degli angeli; Lo zafferano a tavola; La polvere della felicità; I rimedi a base di zafferano; Tutti gli usi in cucina.
Le ricette del cuoco del due stelle Michelin di Torre Pellice, il mitico "Flipot"
Oltre cento ricette di Walter Eynard, ospite regolare della rubrica "Gusto" del TG5 e di "Porta a porta"
Un viaggio nella cucina tradizionale valdese attraverso le ricette di uno dei maggiori cuochi italiani, Walter Eynard - gestore del celeberrimo ristorante a due stelle della guida Michelin, il "Flipot" di Torre Pellice, nel cuore delle Valli valdesi - con la guida di Gianni Genre, Moderatore della Chiesa valdese.
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Come ogni capolavoro, anche l'odissea ha avuto tante chiavi di lettura, ma quella che viene proposta in questo libro è particolare: il cibo. Ulisse, il mitico viaggiatore, che conosce tanti popoli, che scopre tante terre, sopravvive solo se trova il cibo, che rappresenta non soltanto l'alimento necessario al corpo, ma il grado di civiltà e di benessere di ogni popolazione che incontra. Mitiche ricette accompagnano il suo viaggio.
In un unico volume tante ricette per cucinare uno degli alimenti più apprezzati della nostra tradizione. Il riso, il re dei cereali presente nelle tradizioni gastronomiche di ogni Paese, si presta a un'infinità di preparazioni ed è un ingrediente dalla straordinaria versatilità. Dall' esperienza de "La Cucina Italiana", oltre 800 modi diversi di portare in tavola il riso, dagli sfiziosi antipasti ai primi, dai piatti unici ai dolci più golosi. Senza dimenticare le ricette provenienti da tutto il mondo.
Con il suo grande bagaglio di saperi semplici e diretti, Suor Germana presenta tante nuove ricette che prendono spunto dai doni della natura perché, come dice Suor Germana, "il buon Dio ci ha messo ha disposizione tante prelibatezze, a noi il compito di portarle in tavola nel migliore dei modi, con amore e allegria".
Se in ogni tempo e in ogni luogo la civiltà è cominciata con una vigna, è perché niente è vivo più del vino. Il vino comprende, sogna, ricorda, progetta. E racconta. Di piccoli casolari nel Chianti e di moderne Babele come New York e Parigi. Di come mille status symbol non valgano un omino novantenne di Montalcino che sa dire di ogni bicchiere da quale vigneto proviene. Di come, dalla Roma dei Cesari a oggi, il vino si sia fatto persuasione, politica, persino religione. Di come uomo e vino abbiano imparato ad addomesticarsi a vicenda, anche grazie a un maledetto ragno. Di vini supponenti per 400 anni di storia e di vini umili dopo 2000 anni di vita. Di un giro del mondo in 80 terre per incontrare il dottor Merlot, il tennista Chardonnay, i cugini Cabernet, e apprendere che la Sicilia è madre dell'Australia. Di come il piacere del bere e il piacere dell'amore spesso si assomiglino, sino a confondersi. Un viaggio nella storia e nella filosofia del vino, della vite, e della vita.
Per Virginia Woolf la casa fu essenzialmente studio e rifugio, ma anche accoglienza e ospitalità. Gli amici frequentavano la casa della scrittrice per il tè o per il pranzo con cadenza quasi quotidiana e Virginia, che disponeva di cuoca e domestica, ma all'occorrenza cucinava da sé (aveva preso anche lezioni di cucina), affermava che "non si può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non si è cenato bene". In questo libro il lettore troverà le ricette di parecchi dei piatti menzionati da Virginia Woolf nelle sue opere, dove scene di pranzi e di ricevimenti sono sovente centrali.