«A volte ho strane visioni. Hanno a che fare per lo più con il papa, la Santa Sede e tutto ciò che le ruota attorno. Deformazione professionale, credo. È una sorta di variopinto presepe vivente nel quale, in certi casi, mi sembra di notare presenze singolari, e confesso che fatico a distinguere tra realtà e fantasia. Comunque sia, ogni riferimento a persone esistenti, o a fatti realmente accaduti, non è per niente casuale.»
Un piccolo gioiello della collana “Bonsai”, un modo per regalare le più belle parole d’amore tratte dai testi delle canzoni di Fabrizio De André. Piccoli capitoli per illustrare le sfaccettature dell’amore: quello sensuale di Bocca di rosa, o quello solidale del Pescatore, passando da Ho visto Nina volare a Marinella. Un libro da regalare per il giorno di san Valentino, e non solo, una confezione elegante e raffinata per quanti già conoscono De André e per quanti, con questo libro, potrebbero iniziare a conoscerlo.
Per quarant’anni Buzzati ha dedicato al Natale molte tra le sue pagine più intense. Che cosa rappresenta quel giorno per Buzzati-il-non-credente (alla ricerca di Dio)? Ben lungi dall’essere per lui la tradizionale festa religiosa legata alla nascita di Cristo, resta però “la data più grande della storia”, “un giorno così differente dagli altri 364”, e nonostante si ostini a ripresentarsi ogni anno alla stessa data “se ne resta sempre sbalorditi”. Perché? Che cosa lo attrae al punto che Buzzati, lo scrittore che ha perso la fede (e ne ha sempre nostalgia), per tutta la vita cascherà ineluttabilmente nella trappola del Natale, dedicandogli decine di articoli e racconti? Quello di Buzzati è un viaggio fantastico e realissimo tra i vizi e le virtù, un itinerario lungo e complesso, non nel centro della Terra ma in quello dell’uomo.
Aver incontrato Gesù risorto e farcelo incontrare ogni volta che si racconta il vangelo della risurrezione: ecco il grande dono di cui furono gratificati i suoi selezionati e fortunati testimoni oculari. Tra quanti hanno potuto esclamare «Ho visto il Signore!», spicca Maria Maddalena, che fu la prima a farne esperienza. In pochi e ben calibrati versetti (Gv 20,11-18), il suo intenso cammino di sofferta spoliazione, ritrovata attenzione, e di missione prontamente abbracciata fonda la nostra fede per sempre. E nella sua testimonianza si rinnova il nostro incontro con il Signore risorto, per restituirne adeguato e coraggioso annuncio.
Sette antichissime antifone per dire lo stupore, esprimere la meraviglia, cantare la gioia dell’Attesa. Intessute di testi biblici e decorate con una musica ispirata, esprimono lo stupore commosso della Chiesa che contempla e invoca la venuta del Redentore. Ogni antifona è una colorata finestra che si apre sul Mistero.
Un libro per chi vuol regalarsi e regalare del tempo... Riempiendolo, come ci insegna la liturgia, di senso.