Nel 1930 líallora giovane filosofo si misurÚ con le opere di Husserl, formulando uníopera che Ë allíorigine della fenomenologia francese. Egli scelse una direzione di ricerca del tutto autonoma, eticamente orientata, in virt˘ della quale la fenomenologia appare come una ìfilosofia della libert‡î. Questo studio, fondamentale ai fini della comprensione del dibattito novecentesco sulla fenomenologia husserliana, appare per la prima volta nel nostro paese e completa la traduzione italiana delle principali opere di LÈvinas.
Una ricerca filosofica e una sorta di libro-protocollo intorno al concetto e al significato di possibile che ripercorre il lungo cammino storico che porta dall'antichità all'epoca contemporanea. Sono raccolti e commentati testi di filosofi, scrittori e poeti che hanno riflettuto sul senso di quest'idea che afferma la disgiunzione tra essere e non essere, la non contraddizione, la realizzabilità di qualcosa o le condizioni effettive del discorso filosofico. L'a. (1949) studia il pensiero moderno e contemporaneo, in particolare le filosofie di Leibniz e di Heidegger, temi di logica, metafisica e filosofia del linguaggio. Insegna Filosofia del Linguaggio presso l'univ. di Roma Tor Vergata.
Questa nuova edizione italiana di "Della grammatologia", aggiornata e rivista nei suoi riferimenti bibliografici rispetto all'edizione del 1969, ripropone oggi lo stesso rigore e la stessa passione di un approccio non accademico al sapere. Non accademico nel senso di difficilmente inquadrabile in termini disciplinari e polemico con chi non si interroga sulle condizioni del proprio gesto di pensiero. Si tratta di un rigore e di una passione che la storia di questi trent'anni ha messo alla prova in modo radicale. Il termine traccia e il termine scrittura, entrati in circolo nel clima filosofico insieme al termine de-costruzione, sono forse oggi meno equivocabili nel loro rapporto con lo stile di pensiero che li produce. La ricchezza di materiali che in questo testo viene presentata ha lo scopo inesorabile di chiarire il movimento di produzione - sorta di piega generativa - che è all'opera nel concetto di segno e coinvolge l'io come attore della significazione. Da Saussure alle teorie linguistiche, da Lévi-Strauss al "Saggio sull'origine delle lingue" di Rousseau, dalle teorie moderne della scrittura a Vico, viene disegnato un approccio alla strategia del discorso filosofico che spiazza sia il dibattito sull'ermeneutica sia una nostalgia fenomenologico-ontologica che non si misuri effettivamente con la genesi del suo linguaggio.
Questo volume raccoglie gli ultimi due corsi ufficiali tenuti da LËvinas alla Sorbona durante líanno accademico 1975-1976. Due cicli di lezioni che affrontano tematiche classiche del pensiero filosofico, come quella del rapporto tra il tempo e la morte e quello inerente il termine Dio., qui analizzate in relazione all'intrigo d'alterit‡ vissuto dall'uomo all'interno della propria soggettivit‡.
Nel primo corso , a partire da un dialogo serrato con il pensiero di Heidegger e di Bloch, LÈvinas sviluppa una formidabile riflessione che si propone di chiarire i rapporti che stabiliscono tra la morte e il tempo, In particolare, opponendosi all'impostazione heideggeriana, egli cerca di pensare la morte a partire dal tempo e non pi˘ il tempo a partire dalla morte.
Nel secondo corso LÈvinas riprende la sua lunga meditazione attorno al termine Dio, capovolgendo anche in questo caso la diagnosi di Heidegger: se fin dall'inizio la filosofia ha confuso Dio e l'essere, allora non Ë tanto il secondo ad essere caduto nell'oblio, quanto piuttosto il primo ad essere stato eclissato.
Queste lezioni rappresentano forse la miglior via d'accesso, di certo la pi˘ diretta ed interna, a testi complessi come "Altrimenti che essere" e "Di Dio che viene all'idea".
Il volume riporta l'edizione rinnovata dell'opera del filosofo francese, composta da diversi saggi che tracciano un itinerario verso la filosofia del linguaggio. Di fronte alla sfida della filosofia strutturalista, secondo la quale il linguaggio, prima di essere un processo o un evento, è un sistema situato a livello inconscio, l'ermeneutica tenta di porre il problema della comprensione in rapporto alla spiegazione del testo.
In questo libro sono concentrati il senso, l'origine e lo scopo, lo stile e i motivi della filosofia dell'autore. Nasce dall'esigenza di esprimere una via diversa da quelle indicate dal prometeismo rivoluzionario del marxismo e dal trionfo di un individualismo che separava spiritualità e giustizia sociale. L'autore è espressione di un movimento di rinascita cristiana che non ha smesso di dare i suoi frutti né in Russia né in Occidente.