Questa pubblicazione intende offrire a tutti la possibilità di leggere gli interventi della scuola per animatori liturgici che si è svolta nei primi mesi del 2024, come ulteriore occasione per lasciarsi prendere per mano dalla liturgia ed essere condotti a vivere il Mistero da essa dischiuso. Ci sono ancora molti pregiudizi da superare e molti equivoci da chiarire riguardo alla celebrazione liturgica della Chiesa. I contributi di questo testo non discutono direttamente le opinioni o le deformazioni dell'idea di liturgia, ma concorrono a delineare un quadro convincente dentro il quale non solo la liturgia trova adeguata giustificazione, ma il credente stesso, nella totalità e verità della propria umanità, può (ri)scoprire la celebrazione rituale come luogo che è possibile abitare, anzi in cui trovarsi accolti e interpretati. La liturgia non ci aliena dalla realtà, a meno che la ritualità, che corrisponde a un'esigenza autentica della persona, non scada in ritualismo compiaciuto di sé e ripiegato su sé stesso; al contempo, chiede la disponibilità a esserne cambiati, addirittura "trasfigurati". In primo luogo perché il suo dinamismo ci conduce "oltre noi stessi", aprendoci alla trascendente presenza di Dio che dà alla nostra vita "la forma di chi si affida"; poi perché, in una cultura individualistica e narcisistica, chiede al nostro spirito, di armonizzarsi con il testo e il gesto liturgico, che allargano i nostri orizzonti oltre quello che noi sentiamo e proviamo in questo momento. Che i contributi di questa pubblicazione possano aiutare i fedeli a ritrovare nelle liturgie delle nostre comunità delle autentiche "scuole di preghiera", magari grazie al fascino della "nobile semplicità" con cui vengono celebrate e all'"incanto" che esse propiziano.
Dall'8 al 15 settembre 2024 la città di Quito, capitale dell'Ecuador, si vestirà a festa per il 53° Congresso Eucaristico Internazionale: nell'intreccio variopinto delle sue strade coloniali ospiterà migliaia di persone provenienti da tutto il mondo. In vista di questo evento, la Commissione teologica ecuadoriana e il Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali hanno elaborato un "testo base" sul tema Fraternità per sanare il mondo. Questo strumento teologico-pastorale è offerto alle comunità cristiane perché la fraternità umana al centro della riflessione congressuale non resti un sogno ma trovi il modo di concretizzarsi a partire dalla celebrazione eucaristica.
«Le indicazioni offerte da papa Francesco e la recezione del suo magistero nella Chiesa italiana hanno consentito alle Chiese di Lombardia e alla Diocesi Ambrosiana di percorrere un cammino che questa pubblicazione raccoglie e offre alle comunità cristiane della Diocesi Ambrosiana. Diamo quindi avvio operativo a un percorso di discernimento, di formazione, di accompagnamento per giungere all'Istituzione dei ministeri dell'Accolitato, del Lettorato, del Catechista», scrive l'arcivescovo Mario Delpini nell'introduzione al volume, che raccoglie i seguenti documenti: Spiritus Domini e Antiquum ministerium, di papa Francesco; I ministeri istituiti del lettore, dell'accolito e del catechista per le Chiese che sono in Italia, della Conferenza Episcopale Italiana; Lettori, accoliti e catechisti. Orientamenti per le Diocesi lombarde, della Conferenza Episcopale Lombarda; I ministeri istituiti: lettore, accolito e catechista, dell'Arcidiocesi di Milano.
Il 13 maggio 1981 segna un punto di non ritorno nella storia contemporanea. Il tentato omicidio di Karol Wojtyla, per mano dell'estremista turco di estrema destra Ali Agca scuote ancora oggi l'opinione pubblica. Da chi venne realmente armato? Dagli spari in piazza San Pietro nulla sarà più come prima, soprattutto per le famiglie e gli amici di Emanuela Orlandi, Paola Diener, Josè Garramon, Katy Skerl, Mirella Gregori, Alessia Rosati. Delitti e sequestri mai risolti, insabbiati. Un torbido intrigo che Fabrizio Peronaci si incarica di sciogliere, supportato da nuove rivelazioni e ricerche.
Riflessioni teologiche e pastorali in preparazione al 52° Congresso Eucaristico Internazionale (Budapest, 13-20 settembre 2020). Alla luce della Scrittura e della visione del Concilio Vaticano II, il documento sviluppa una serie di approfondimenti sul sacramento dell'Eucaristia come fonte della vita cristiana, della vita ecclesiale, della trasfigurazione del creato, della santità, della missione e del servizio.
Il dottor Denis Mukwege è un gigante sorridente con lo sguardo pacifico e la voce rassicurante. Così viene descritto da chi lo ha incontrato e intervistato e dalle migliaia di donne vittime di violenza sessuale che ha curato nel suo ospedale, il Panzi Hospital nel Kivu Sud, la provincia più insanguinata della Repubblica Democratica del Congo. Da oltre vent'anni il ginecologo cuce e ripara, ascolta le storie delle sue pazienti, quando può prega, si indigna ma non si rassegna. A mani nude si batte contro le atrocità di una guerra in cui lo stupro è utilizzato come un'arma da tutti gli schieramenti e il corpo della donna si è trasformato in un nuovo campo di battaglia. Colette Braeckman, grande specialista del Congo, raccoglie la testimonianza fuori dal comune del dottor Mukwege, che in questi anni ha vissuto gli orrori della guerra in prima linea, sfiorando la morte più di una volta. Attraverso il racconto dell'uomo che ripara le donne, e che incessantemente è costretto a ricominciare tutto da capo, le sequenze del disastro acquistano nuova luce e soprattutto nuove ombre. Un piccolo "corso di storia" tra i moventi sotterranei dei signori della guerra senza fede né legge, le ambiguità del mondo della cooperazione, le colpevoli mancanze della comunità internazionale e la sorte riservata ai più deboli, popolazione inerme vittima dei saccheggi, bambini assoldati da mercenari senza scrupoli, e le donne, che pagano il prezzo più alto sulla propria pelle. Il risultato è un'opera che non può lasciare indifferenti, il resoconto spietato di una delle grandi tragedie ignorate dei nostri tempi, e il ritratto di un eroe moderno che ha consacrato la sua vita a un ideale, prendersi cura dei più bisognosi, diventare medico, essere un muganga.
La pubblicazione, rigorosa e documentata, ma di agile lettura, ben presenta lo spirito alla base della cooperazione di credito. Tra le particolarità di quel momento storico, l’autore non manca di dare rilievo a un “filo rosso” che ebbe a caratterizzare, almeno per il secondo Ottocento e il primo Novecento, il sorgere e l’affermarsi delle Darlehenskassen così in Germania come in Italia e nelle varie regioni dell’Occidente: il senso di fratellanza che accomunava protestanti come Raffeisen e Delitzsch, israeliti come Wollemborg, Morpurgo, Luzzatti, cattolici come Cerutti, Guetti, Manzini: quel senso di fratellanza supportato dagli insegnamenti evangelici che spingevano tali personalità a fare qualcosa per i loro consimili più sfortunati.
In particolare sono raccolti i saggi “Alle origini dell’Associazionismo. Dalle Casse Rurali alla cooperazione diffusa” e “Nascita e sviluppo della cooperazione di credito nelle province venete” che ripercorrono le prime tappe della nascita e della successiva diffusione delle cooperative di credito nel nostro Paese e, in particolare, nel Veneto.
Saggio introduttivo di Pietro Cafaro.
Documento teologico di base del prossimo Congresso Eucaristico Internazionale (il 51°), che sarà celebrato a Cebu, nelle Filippine, nel gennaio del 2016. Al centro del documento, che sviluppa il tema del Congresso ("Cristo in voi, speranza della gloria"), c'è il rapporto tra l'Eucaristia e la missione: missione evangelizzatrice della Chiesa, sviluppata in Asia soprattutto attraverso il triplice dialogo con le culture e le religioni, con i poveri, con i giovani. Un metodo per raggiungere quelle periferie geografiche e quelle marginalità sociali verso le quali spinge con risolutezza la scelta ecclesiale indicata dall'Evangelii Gaudium di Papa Francesco.
In occasione della sua beatificazione, il testo della celebre esortazione apostolica di papa Montini in formato tascabile. "L'Evangelii nuntiandi è il documento pastorale più importante del post concilio. (...) Per me è il testamento pastorale del grande Paolo VI. E non è stata superata: è un cantiere di cose per la pastorale." (Papa Francesco)
Approvati dai vescovi italiani riuniti in assemblea il 21.5.2014, gli Orientamenti costituiscono il testo fondamentale per l'evangelizzazione e per la catechesi che accompagna il cammino degli operatori pastorali in questo tempo, prolungando lo spirito del Documento di base "Il Rinnovamento della Catechesi" del 1970. Il testo si rivolge a chi ha responsabilità nel formulare progetti educativi diocesani e percorsi parrocchiali per l'annuncio e la catechesi: i vicari per l'evangelizzazione, i direttori diocesani, i responsabili e i collaboratori dell'Ufficio Catechistico, della pastorale familiare e di quella giovanile; interpella inoltre i consigli pastorali parrocchiali, le associazioni e i movimenti, oltre a parroci, presbiteri, diaconi, persone consacrate, catechisti, animatori, formatori.
È nelle vicissitudini delle famiglie che appare con ineguagliata evidenza come la questione della persona umana, del riconoscimento e di efficaci tutele della sua dignità, sia oggi immediatamente il nucleo e il senso della questione sociale. Nello spirito del Messaggio ricevuto da Papa Francesco, la 47ª Settimana Sociale, a nome di tutta la Chiesa italiana, ha voluto anzitutto mettersi accanto alle famiglie e a tutte le loro sofferenze, non con il distacco del sacerdote e del levita della parabola evangelica (cf. Lc 10,25-37) ma con il cuore del buon Samaritano, per invitare tutti a prendersi cura della famiglia, perché occuparsi della famiglia significa occuparsi di uno dei pilastri fondamentali del bene comune di tutta la società (cf. Gaudium et spes, n. 47: EV 1/1468ss).
"Periferia è ogni uomo costretto a vivere ai margini della storia e delle relazioni. Ed è a lui che sentiamo l'urgenza di far arrivare l'annuncio della misericordia di Dio, anche attraverso la testimonianza delle nostre comunità". Ecco allora delineato il percorso: tenendo gli occhi fissi sullo splendore dell'evento di Pentecoste (che spalanca le porte chiuse dalla paura e accende nel cuore di ogni uomo la speranza), ci lasceremo accompagnare dall'esperienza della samaritana; e il suo incontro con Gesù ci aiuterà a vivere i vari tempi dell'anno liturgico.
Fare previsioni non è affatto semplice. Anche se la mole di informazioni disponibili aumenta a ritmo vertiginoso, la quantità di verità e segnali utili alla nostra conoscenza del mondo non tiene lo stesso passo. La maggior parte è solo interferenza e il rumore sta crescendo molto più che il segnale. Nate Silver, statistico, uno dei pensatori più originali dell'ultima generazione, affronta un tema centrale nella vita di tutti poter basare le proprie scelte su previsioni che si riveleranno affidabili nel tempo con uno stile brillante, trasformando anche le questioni più teoriche in qualcosa di divertente, interessante e necessario. Dalla politica all'economia, passando per i tanti campi di applicazione della statistica nella vita quotidiana, dal poker alla meteorologia, dai terremoti al gioco degli scacchi, fino alla possibilità di scoprire il tradimento di un partner ritrovando un indumento sospetto in giro per casa. Dopo aver letto "Il Segnale e il Rumore" imparerete a prestare attenzione alle previsioni del meteo per i giorni seguenti ma a diffidare da quelle che vanno oltre la settimana. Darete un peso diverso ai sondaggi politici e a come investite il denaro in borsa. Capirete che non è possibile prevedere quando ci sarà il prossimo devastante terremoto ma che potreste mettervi in salvo in caso di uragano.
Risposte puntuali e precise ai luoghi comuni della ideologia genere.
Quando Benedetto XVI ha rilanciato per tutta la Chiesa cattolica l'intervento del Gran Rabbino di Francia, che qui presentiamo in una integrale traduzione italiana a cura di don Pierre Laurent Cabantous, subito ci si è accorti che l'alleanza della verità poteva e - speriamo - potrà ristabilire quel dialogo tra i buoni, che sta alla radice di ogni autentico umanesimo.
Il convergere in questa pubblicazione, accanto all'autore, di voci autorevoli del mondo culturale ebraico e di significative personalità della Chiesa cattolica, unite nello stupore della visione di una monaca contemplativa dell'opera del grande Marc Chagall, pittore ebreo amico dei cristiani, tutto questo suggerisce la strada di un serio confronto che, senza dimenticare le differenze, sappia lavorare per il bene dell'uomo e della società. In questo si realizza il sogno che già il beato Giovanni XXXIII suggeriva, rivolgendo alcune sue encicliche "a tutti gli uomini di buona volontà".
Ci auguriamo che questo testo possa contribuire a un pacato e serio confronto tra chi ha a cuore la sorte dell'uomo, e sia strumento e servizio di tutti quegli educatori che, con i giovani, tentano di aprire la mente a prospettive di bene, fuori dagli stantii luoghi comuni.
Don Gabriele Mangiarotti, CulturaCattolica.it
Lydia Cacho è una donna coraggiosa. Questo dicono di lei. Persino i poliziotti che l'hanno arrestata illegalmente e trasferita nella notte nel carcere di Puebla, lontano migliaia di chilometri da casa sua, le ricordano che è famosa per il suo coraggio mentre la torturano e la molestano. Giornalista, femminista, attivista, ha vissuto sulla propria pelle gli orrori di un potere corrotto e non si è arresa di fronte a un sistema che la voleva addomesticata, silenziosa, obbediente e probabilmente morta. Lei assicura che il suo è solo un caso emblematico di un sistema più vasto in un paese, il Messico, dove il 98% delle denunce si perde perché il "potere pesa più dell'evidenza". In oltre venti anni di attività è stata vittima di minacce, è stata denunciata per diffamazione, arrestata e detenuta illegalmente, torturata, ha subito molestie sessuali da parte dei suoi persecutori e attentati alla sua vita. Nonostante ciò ha imparato a convivere con la paura che la stimola continuamente a proseguire la sua lotta per la difesa dei diritti dei più deboli, come attivista e come giornalista. In "Memorie di un'infamia" Lydia Cacho racconta tutta la sua storia. Dalle origini della sua militanza accanto alle donne vittime di violenza fino al suo arresto in seguito alla pubblicazione di "Los Demonios del Edén" dove accusa apertamente uno dei più facoltosi imprenditori messicani Jean Succar Kuri, noto proprietario di alberghi, di essere coinvolto in un giro di pornografia infantile.
Debito pubblico troppo elevato, l'Italia rischia di diventare come la Grecia. Ce lo sentiamo dire da mesi ormai. Dopo l'Irlanda, il Portogallo e la Spagna, siamo noi i prossimi a essere messi sotto osservazione. Ma cosa c'è dietro al fallimento della Grecia? E cosa può fare l'Italia per evitare lo stesso destino? Dimitri Deliolanes, corrispondente in Italia della televisione pubblica greca ERT ci racconta con un linguaggio semplice e diretto la grave crisi che sta attraversando il suo paese e minaccia di contaminare l'Europa. La Grecia, come l'Italia, soffre di un enorme debito pubblico (i due paesi sono rispettivamente al primo e al secondo posto della famigerata classifica dei più alti debiti pubblici europei in rapporto al PIL). Un sistema politico inefficiente con una burocrazia pletorica, totalmente asservita ai politici, un governo travagliato e diviso da mille interessi clientelari e l'Unione Europea che ci ha impiegato un anno a capire cosa stesse succedendo. Le disperate misure di contenimento del debito e di tagli alla spesa pubblica che il governo Papandreou sta mettendo in atto per cercare di restituire i prestiti che l'Europa ha concesso alla Grecia stanno mettendo a durissima prova la popolazione. Da due anni si susseguono violentissime proteste con decine di scioperi generali e duri scontri con la polizia fuori dal Parlamento. "Come la Grecia" spiega le ragioni di una crisi drammatica che rischia di travolgere l'intero sistema della moneta comune europea.
L'idea dei Congressi eucaristici si innesta nel cuore di un movimento spirituale che riporta Gesù Cristo al centro dell'attenzione. L'eucarestia è il "luogo teologico" in cui situarci per interpretare, alla luce dello Spirito, l' "oggi" della storia della salvezza in Europa, proprio in vista di una rinnovata evangelizzazione.
Il libro è una raccolta selezionata di articoli che Noam Chomsky ha scritto, a partire dal 2002, per "The New York Times Syndicate" commentando e analizzando la principale notizia del giorno. Sfidare il potere ed esporre le conseguenze globali della politica estera statunitense sono le ragioni alla base di questo libro. Nonostante questi suoi scritti abbiano avuto e continuino ad avere un'ampia risonanza internazionale, sono stati raramente riportati sui maggiori media statunitensi e non sono stati mai pubblicati sul New York Times. Il libro copre la maggior parte delle priorità nelle agende di politica internazionale: dalla presidenza Bush all'invasione dell'Iraq, dalla questione israelo-palestinese alla sicurezza nazionale fino ad arrivare alla minaccia nucleare. Gli articoli raccolti sono stati aggiornati con note dello stesso autore.
Nel mirino di James Risen, premio Pulitzer e autorevole firma di The New York Times, c'è soprattutto l'asservimento alla politica della famosa agenzia di servizi segreti, che ha contribuito a stravolgere le regole della democrazia americana. In nome della lotta al terrorismo, l'amministrazione Bush ha autorizzato intercettazioni segrete senza mandato; ha disposto la registrazione e la conservazione del traffico telefonico e dei dati bancari di milioni di cittadini; ha autorizzato operazioni di raccolta di intelligence interna da parte delle forze armate; ha sorvegliato gli attivisti contrari alla guerra; ha incarcerato a tempo indefinito americani senza sottoporli a processo. All'estero ci sono state brutali tecniche d'interrogatorio, accuse di torture e massacri di civili, la creazione di prigioni segrete e la pratica clandestina delle "renditions", il sequestro di persone sospettate di terrorismo, trasferite in località nascoste al di fuori delle convenzioni internazionali. Risen sottopone a un giudizio impietoso il ruolo della CIA nella "guerra al terrore" lanciata attraverso il mondo dal presidente Bush. Rivela un maldestro tentativo per far cadere in trappola l'Iran sulla questione nucleare, spiega come l'Afghanistan è stato trasformato in un narcostato che fornisce l'87 per cento dell'eroina al mercato mondiale e ritorna sulla preparazione del conflitto in Iraq, quando l'intelligence tacque al popolo americano la verità sulle armi di distruzione di massa.
"La cosa che hanno in comune è la povertà." Ad affermarlo sono Marc Fernandez e Jean-Christophe Rampal, autori dell'inchiesta sulla città messicana di Ciudad Juàrez. Situata nello stato di Chihuaha al confine con gli Stati Uniti, dal 1993 Ciudad Juàrez è ostaggio di assassini senza volto che hanno violentato e brutalmente ucciso centinaia di donne. Ancora oggi, dopo che sono passati più di 10 anni dal ritrovamento del primo cadavere, e nonostante l'arresto di 18 persone e la condanna di 10 di loro, le autorità sono incapaci di identificare i responsabili del massacro. Peggio ancora, gli omicidi continuano al tasso sconvolgente di due vittime al mese. Ciudad Juàrez è ora considerata la capitale mondiale del "femminicidio", la Città delle Donne Morte, come la chiamano gli stessi messicani.