Un dossier dedicato alle origini e ai modelli di Caravaggio. In sommario: "Caravaggio e il modello antico"; "Caravaggio e i modelli contemporanei"; "Caravaggio e Michelangelo". Come tutte le monografie della collana "Dossier d'art", una pubblicazione agile, ricca di belle riproduzioni a colori, completa di un utilissimo quadro cronologico e di una ricca bibliografia.
Neologismi come videoarte, computer arte, arte cibernetica, realtà virtuale, arte multimediale, digitale,interattiva - oggi preferibilmente accomunati nella definizione più ampia e duttile di arte elettronica - si sono diffusi da alcuni decenni nel linguaggio degli artisti, della critica e del pubblico. Come tutte le monografie della collana "Dossier d'art", una pubblicazione agile, ricca di belle riproduzioni a colori, completa di un utilissimo quadro cronologico e di una ricca bibliografia.
Un dossier dedicato alle origini dell'Impressionismo. Nel sommario:"Gli avvenimenti"; "La pittura di storia"; "La natura morta"; "I precedenti"; "Gli artisti, i soggetti, i luoghi"; "I protagonisti". Come tutte le monografie della collana "Dossier d'art", una pubblicazione agile, ricca di belle riproduzioni a colori, completa di un utilissimo quadro cronologico e di una ricca bibliografia.
Nella presente pubblicazione si narra l'avventura figurativa e umana dei Macchiaioli, sullo sfondo del vivace panorama culturale della Toscana di metà Ottocento. I Macchiaioli sono l'unico gruppo artistico dell'Ottocento che opera in Italia una riforma pittorica di livello internazionale. Gli artisti si incontrano nel 1856 al Caffè Michelangelo di Firenze e i maggiori protagonisti di questo movimento artistico saranno Fattori, Lega e Signorini.
La presente pubblicazione è dedicata a Vincent Van Gogh. La vita, il suo percorso e la sua produzione artistica: genio e follia di un grande maestro tra impressionismo ed espressionismo.
La natura morta è un genere assolutamente originale della mentalità europea fra Manierismo e Barocco, diffuso in diversi centri, nei Paesi Bassi, in Germania, in Francia, in Italia, in Spagna. In questa pubblicazione viene presentata una sintesi ricca e originale del fenomeno, un universo complesso sospeso tra resa realistica e rimandi simbolici. L'analisi spazia dagli antecedenti italiani trecenteschi ai soggetti dominanti tra il Cinquecento e il Seicento: le cucine e le tavole imbandite, i dipinti floreali, le nature morte allegoriche.
La presente pubblicazione è dedicata a Claude Monet, caposcuola del movimento che rivoluzionò la pittura europea della fine dell'Ottocento. Dalle prime prove, al Salon, alla storica esposizione del gruppo impressionista nel 1874, dalla scoperta della pittura en plein air, all'estrema avventura della Ninfee, l'itinerario di Monet è ricostruito passo per passo anche con l'aiuto dei documenti dell'epoca e dei ricordi del pittore.
La presente pubblicazione è dedicata a Rembrandt Harmenszoon van Rijn che nacque a Leida nel 1606. Iniziò a dipingere nelle botteghe di pittori famosi all'epoca. Trasse la sua prima ispirazione dalla pittura italiana, soprattutto caravaggesca; in seguito maturò uno stile proprio e una tendenza alle complesse scene d'insieme, oltre a una spiccata predilezione per il ritratto. A partire dagli anni Trenta il suo successo fu straordinario: declinò solo molto più tardi.
La presente pubblicazione è dedicata al disegno di Leonardo da Vinci (Vinci 1452 - Amboise 1519), che inizia la sua attività di pittore alla bottega del Verrocchio. Lavora a Firenze e poi a Milano, alla corte degli Sforza dove ottiene alcune delle sue commissioni più importanti: Cenacolo, affreschi nel Castello sforzesco, apparati per feste. Dal 1499 inizia a viaggiare fra Mantova, Venezia, Firenze Milano, Roma e poi approda in Francia, alla corte di Francesco I. La vocazione pittorica di Leonardo passa attraverso il disegno, scoperto nell'adolescenza trascorsa in ambito appartato rispetto ai grandi centri d'arte. E un'impeccabile impostazione disegnativa rimarrà a fondamento di tutti i suoi dipinti, da quelli che, non finiti, rivelano il disegno preliminare, come l'Adorazione dei Magi, alla Gioconda.
La presente pubblicazione è dedicata a uno dei massimi testimoni della Venezia del Settecento: Pietro Falca, detto Pietro Longhi (Venezia 1702-1785). Un itinerario artistico del pittore, famoso per quei dipinti che propongono garbati e ironici spaccati di vita quotidiana dove cose e persone vengono liricamente osservati e acquistano espressività grazie alle sottigliezze del disegno minuto e dei colori teneri e armonici come pastelli.
La presente pubblicazione è dedicata a colui che contribuì a delineare i caratteri principali dell'Art nouveau: Alphonse Mucha (Moravia 1860 - Praga 1939). Deve la sua fama ai manifesti teatrali concepiti per Sarah Bernhardt, immagini-simbolo dell'Art nouveau che resero celebre il suo tratto elegante e decorativo. Dietro al linguaggio apparentemente facile e superficiale, dietro al gusto spiccato per la decorazione emergono una robusta formazione e un legame solido e profondo con la tradizione slava.
La presente pubblicazione è dedicata ad un artista che fece un'apparizione brevissima e folgorante sulla scena del primo Rinascimento: Tommaso di ser Giovanni di Mone Cassai detto il Masaccio (1401-1428). Muore a soli ventisette anni, ma il suo apporto di innovazione nel primo Quattrocento fiorentino è paragonabile a quello di Donatello per la scultura e di Brunelleschi per l'architettura. Produce alcuni capisaldi della rivoluzione naturalistica nella rappresentazione pittorica, altrettanti modelli per le generazioni successive: la Trinità di Santa Maria Novella, gli affreschi della cappella Brancacci nella chiesa del Carmine sempre a Firenze.
La presente pubblicazione è dedicata a Domenico Zampieri, detto il Domenichino (1581-1641). L'accettazione del "modello" ideale (si forma come allievo e collaboratore dei Carracci e osserva i grandi modelli rinascimentali) non gli impedisce di praticare un realismo certamente mediato da studi e teorizzazioni ma nutrito di sincera attenzione e sorretto da una straordinaria abilità tecnica, come dimostrano i suoi capolavori romani: le Storie di santa Cecilia, la Caccia di Diana, gli affreschi in Sant'Andrea della Valle.
La presente pubblicazione è dedicata ad uno dei più grandi artisti italiani del Trecento: Giotto (1267?-1337). Giovanissimo lavora nella bottega di Cimabue, ma in breve diventa uno degli artisti più contesi della penisola. Lascia i suoi capolavori in San Francesco ad Assisi, nella cappella degli Scrovegni a Padova, in Santa Croce a Firenze. È l'artefice di un rinnovamento radicale del linguaggio in pittura: è il discrimine tra l'arte medievale e la rinascita di una cultura figurativa improntata all'osservazione del reale, al punto che si può affermare che le vicende dell'arte italiana abbiano un "prima" e un "dopo" Giotto.
Una pubblicazione interamente dedicata a Benozzo Gozzoli (Firenze 1427 Pistoia 1497), un grande artista che ha segnato il passaggio fra la concezione artistica del Quattrocento, che ancora guardava al secolo precedente e al gotico cortese, e le grandi innovazioni del Cinquecento. Un pittore che seppe rinnovare il linguaggio visivo pur impiegando tecniche tradizionali. Come tutte le monografie della collana "Dossier d'art", una pubblicazione agile, ricca di belle riproduzioni a colori, completa di un utilissimo quadro cronologico e di una ricca bibliografia.
La presente pubblicazione è dedicata a Pierre-Auguste Renoir (1841-1919). Cominciò come decoratore di ceramica, ma poi, trasferitosi a Parigi, entrò in contatto con gli impressionisti esponendo nelle principali mostre del gruppo. Amico di Monet e Sisley, come loro si appassionò alla pittura "en plein air", ma predilesse soggetti di vita quotidiana, vivaci scene di gruppo e il nudo.
La presente pubblicazione è dedicata a Edgar Degas (Parigi 1834-1917). Aderì presto alla cerchia degli impressionisti, ma la sua idea di arte era lontanissima dall"'en plein air" di Monet e compagni: lo spettacolo della natura lo lasciava indifferente e preferiva di gran lunga il teatro, l'ippodromo, le scuole di ballo. Proprio alle ballerine (nella pittura come nella scultura) dedicò gran parte della sua ricerca, fino ai suoi ultimi anni, perseguendo un realismo ispirato alla vita, alla quotidianità, attento alla resa istantanea del movimento attraverso la luce e non disdegnando soggetti quasi banali.
L'emblema della potenza, ricchezza e cultura della famiglia de' Medici fu la collezione di pietre dure, di antichità e di opere intarsiate. Viene presentata la storia della raccolta, dal tempo di Cosimo il Vecchio a quello di Ferdinando I. Ghiberti, Donatello, Michelangelo, Cellini, Buontalenti: ecco alcuni degli artisti che contribuirono alla formazione della più famosa collezione del Rinascimento.
La presente pubblicazione è dedicata ad Andrea Palladio (Padova 1508 Treviso 1580). Diviene in breve l'architetto dell'aristocrazia veneta, ma anche l'interprete più accreditato della tradizione artistica, rivisitata con originalità di spunti decorativi e novità di soluzioni urbanistiche. Il suo stile (la campagna veneta nel Cinquecento si popola di case patrizie dalla caratteristica facciata a colonne che ricorda il tempio classico, il cui artefice è Palladio), un'immagine di assoluta, olimpica serenità, è destinato ad una fortuna straordinaria, a sopravvivere nel tempo e a diffondersi in Europa.
La presente pubblicazione è dedicata al maestro del vedutismo: Giovanni Antonio Canal, detto il Canaletto (Venezia 1697-1768). Si dedicò interamente alla veduta, secondo un gusto diffuso a livello europeo. Le sue inquadrature di città, nitide e luminose, i capricci, le vivide scene di vita veneziana, diffuse anche in incisione, gli dettero fama presso un pubblico di colti committenti, soprattutto inglesi, e proprio a Londra ebbe occasione di vivere e lavorare per ben dieci anni.