A cavallo tra cabaret, invettiva e comicità, "I bambini sono di sinistra" ha al centro della scena un Claudio Bisio impegnato nel rendere la malinconica, divertente goffaggine di un genitore dei nostri giorni: disilluso, troppo giovane nel '68 e troppo vecchio per il G8, sempre ridicolmente in ritardo sui tempi, a disagio con i più vecchi, con i coetanei e con i figli. Rappresentato a teatro nel corso del 2003, lo spettacolo è ispirato a una serie di scritti di Michele Serra e Giorgio Teruzzi, ma anche al concept-album "Storia di un impiegato" in cui Fabrizio De André rileggeva il sessantotto in modo amaro e disincantato.
I 5 monologhi nati dalla collaborazione tra Marco Paolini e la trasmissione "Report" di Milena Gabanelli, sono riproposti in questo DVD accompagnato da un volume che è un racconto o un diario di bordo della genesi di queste storie. Un esperimento originale di narrazione televisiva in cui trovano spazio argomenti disparati: si va da "Binario illegale", viaggio autobiografico nell'Italia conosciuta stazione dopo stazione, attraverso i ricordi di un bambino cresciuto sui treni, a "U 238", simbolo del famoso "uranio impoverito" di cui non si parla più, mentre si continuano a raccogliere dati su una malattia che colpisce i reduci delle missioni in Kosovo e Bosnia. Racconti in cui la "forma breve" concentra storia, memoria e autobiografia collettiva.
Il cofanetto comprende un video che è una sorta di antologia personale, montata come uno spettacolo con le performance tratte dalle apparizioni televisive, del comico romano, con gli sketch più celebri e le più famose imitazioni, da Alberto Sordi a Califano, da Santoro all'ispettore Derrick. Nel libro l'artista concede una "visita nel proprio laboratorio": come nascono i suoi guizzi interpretativi, come si sviluppano le parodie, come si delinea il lavoro di ricerca, di studio e messa a punto che si cela dietro le sue caratterizzazioni. Una sorta di manuale dell'attore comico che comprende le gag e i monologhi più spassosi del repertorio di Max Tortora.
Dopo gli spettacoli televisivi (già pubblicati in videocassetta), "Totem" è tornato alla magia e al calore del teatro. Questa videocassetta offre una sintesi di molte ore di girato e racconta questo nuovo "Totem" nei suoi momenti più intensi ma anche il "dietro le quinte" di come nasce uno spettacolo così singolare. A differenza che nelle riprese televisive, qui lo spettatore è al centro e viene trascinato dalla macchina da presa sul palco. Il libro offre testi di Baricco, di Vacis e Tarasco che parlano della messa in scena dello spettacolo.
In cofanetto sono riuniti un video e un volume con le nuove liriche della poetessa milanese. Nel video, curato da Vincenzo Mollica, Alda Merini canta, racconta se stessa e i suoi amici, gli anni del manicomio, le sue allegrie, le sue malinconie. E legge le sue poesie. Nello stesso video sono poi testimoniati gli incontri con Lucio Dalla, che canta con lei "L'anno che verrà", con Nancy Brilli, che legge le pagine della poetessa, Adriano Celentano, Vittorio Nocenzi del Banco del Mutuo Soccorso e Roberto Vecchioni.
"Juan Padan è un personaggio che ritroviamo anche nella Commedia dell'arte, chiamato in maniere diverse: Giovan, Giani, Zanni. Questo Juan è una specie di Ruzante, più propriamente uno Zanni, maschera prototipo di Arlecchino, che, come vedremo, nato a sua volta nelle valli di Brescia e Bergamo, si ritrova letteralmente proiettato nelle Indie, ingaggiato su una nave della quarta spedizione di Colombo". (Dario Fo).
"Il diario di Sabna Guzz" sorprenderà molti lettori. Sabina Guzzanti scrive infatti, con la stessa freschezza con cui aderisce alle maschere dei suoi personaggi, con la stessa verve comica, un diario-romanzo "a cuore aperto" degli ultimi tre anni di attività artistica, al cui centro c'è lei, o meglio, il personaggio di Sabna Guzz: che assiste stupita all'intrecciarsi della sua storia artistica con le vicende nel frattempo occorse alla società e alla cultura del Paese. Al libro è allegato il video "Una ragazza terra e sapone", a cura di Nicola Fano, che riassume quindici anni in televisione e a teatro.
Il cofanetto contiene il libro "I cani del gas" e il video dello spettacolo "Bestiario italiano", ripreso al teatro Giorgio Strehler di Milano. Nella prima parte del libro sono contenute le riflessioni di Marco Paolini nate dallo spettacolo; nella seconda sezione sono raccolti i testi di poeti usati da Paolini nel "Bestiario". Il video, figlio del precedente "Bestiario veneto", è anch'esso un viaggio non di grandi distanze ma di avventurosi microspostamenti, allargato però all'Italia intera. Ed ecco così le diverse lingue d'Italia salvate, trasportate in una narrazione affidata alla voce di Paolini e alla bravura di musicisti, metà veneti e metà napoletani, che rielaborando folk e blues ci restituiscono una scarica compatta di energia.
Vincenzo Messina ricostruisce la storia di questo gruppo di talenti musicali. I loro esordi, i quarant'anni nei locali dell'Avana, l'incontro con la famiglia Cooder e poi con Wenders. L'antropologo Miguel Barnet e la musicologa Maria Teresa Linares raccontano la storia della musica a Cuba, la sua importanza sociale e religiosa, gli strumenti, i luoghi e le persone. Al volume è allegata la videocassetta dell'omonimo film di Wim Wenders.
"La gatta Cenerentola" è forse il capolavoro di Roberto De Simone ed è perfetta oggi come al suo debutto, al Festival di Spoleto del 1976. Allora fu un evento e una trasgressione: grazie all'"eretica" commistione con il linguaggio folk e il patrimonio della cultura musicale popolare, la tradizione dell'opera buffa italiana e del melodramma si rivitalizzava. Opera, musical, commedia, summa di teatro colto e popolare, incontro della musica di Pergolesi e Mozart con la più scatenata tradizione musicale partenopea, "La gatta Cenerentola" è uno spettacolo totale in cui si sposano mito, fiaba e invenzione. Il libro e il video di 150 minuti fanno parte di un unico cofanetto.
La tradizione popolare è ancora una volta il perno del lavoro di elaborazione di Dario Fo: attraverso storie, miti e leggende popolari, Francesco appare nella sua debolezza umana, nella sua indisponibilità al compromesso, ma allo stesso tempo nella sua profonda comprensione dell'animo umano e dell'idea di un Dio aperto al dialogo con l'uomo peccatore. Grazie a lu santo jullaré Francesco, lo spettatore-lettore potrà quindi conoscere in un'ottica nuova, non agiografica, San Francesco e gli episodi celebri della sua vita, tutti affabulati da uno dei grandissimi del teatro italiano.
La sceneggiatura, bella come un racconto, del film scritto da Roberto Benigni e Vincenzo Cerami. Il film vincitore di tre premi Oscar. Al volume è allegato un video di 140 minuti. Uscito alla fine del 1997, il film ha avuto straordinari riconoscimenti di pubblico e di critica, il Premio speciale della critica a Cannes e infine i tre Oscar, che non hanno fatto che sancire il successo di quello che Benigni ha definito un inno al fatto che siamo poeticamente condannati ad amare la vita per forza: perché la vita è bella".
Al libro è allegato un video di 90 minuti. Essenziale, acre, implacabile mai disposto alla battuta facile: il furore comico surreale di Albanese va diritto al cuore del nuovo miracolo industriale, fondato sul superlavoro, ma anche al cuore della società che si vorrebbe postindustriale, e genera forme mostruose di lavoro. felice indagine psicologica.