Nello spazio geo-politico mediterraneo della Corona catalano-aragonese, tra il Due e Quattrocento, opera una folta schiera di esponenti francescani. È un'autentica élite itinerante che contribuisce alla costruzione e al rafforzamento di quella comunità politica, divenendo parte integrante della sua classe dirigente. Gli esponenti del francescanesimo che si muovono tra Valencia e Palermo sviluppano un arsenale lessicale con il quale forgiano una serie di discorsi comunitari definenti paradigmi etico-politici, economici e identitari di notevole interesse. Con le loro parole essi costruiscono valori, norme e istituzioni. Il tutto a partire da un patrimonio linguistico e valoriale che rinvia direttamente al «codice francescano» costituito da parole-chiave quali paupertas, caritas, humilitas. Nei loro discorsi affrontano nodi centrali del «farsi comunitario»: l'inclusività e l'appartenenza, l'esclusione e il riconoscimento, la legittimità e l'agibilità del mercato delle merci e del denaro.
Destinatari
Studenti e studiosi del francescanesimo
Autore
PAOLO EVANGELISTI, laureato in storia presso l'Università di Trieste, partecipa dal 2000 a gruppi e programmi di ricerca interuniversitari. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo «Fidenzio da Padova e la letteratura crociato-missionaria minoritica. Strategie e modelli francescani per il dominio (XIII-XV secolo)», Bologna 1998.
Il volume racconta di come e quando l'Europa meridionale ha iniziato, a partire dai secoli XIII e XIV, a sottoporre il potere all'analisi rigorosa di un metodo razionale. Si trattò di una grande avventura intellettuale che aprì le porte al pensiero politico moderno. Il drammatico scontro tra Filippo IV di Francia e il papa Bonifacio VIII, che provocò uno straordinario shock politico, culturale e religioso, stimolò gli 'intellettuali' del tempo a schierarsi e ad applicare al fenomeno del potere, laico ed ecclesiastico, i loro metodi d'analisi sempre più raffinati. Di qui, come in una reazione a catena, si sviluppò un dibattito sui poteri del papa che divenne ben presto una riflessione sull'origine del potere dell'uomo sull'uomo, sui suoi limiti, sulle condizioni della sua legittimità.
Destinatari
Studenti di Scienze religiose, storici e studiosi in genere.
Autore
JÜRGEN MIETHKE, professore emerito dell'Università di Heïdelberg, specialista del pensiero politico di Guglielmo d'Ockham, è uno studioso apprezzato a livello internazionale per le sue ricerche sui linguaggi teologico-politici del Tardo Medioevo.
Il sacro speco di Subbiaco conserva, in una piccola cappella dedicata a san Gregorio, quella che tradizioni diverse considerano la prima immagine di frate Francesco, un «ritratto dal vero» unico nella storia dell'arte italiana. Il volume propone un lungo percorso tra la storia delle tradizioni sublacensi e l'integrazione tra testi e immagini, per dipanare i legami tra i protomonasteri e il papato, tra legende più forti dell'evidenza, e per comprendere le ragioni per cui l'effige originale di Francesco fu realizzata proprio a Subbiaco.
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Presentazione sintetica della vicenda storica di san Francesco, che fornisce una guida autorevole allo studio della «questione francescana». Ampia bibliografia per ulteriori ricerche e approfondimenti.