Alla vigilia del suo dodicesimo compleanno, David Dream riceve la lettera che cambierà per sempre la sua vita. Seguendo le indicazioni contenute nel messaggio, il ragazzo trova la porta nel "tempo che si è fermato" e apre il libro incompiuto. D'un tratto una creatura fantastica, ferita e sofferente, irrompe nella sua camera attraverso un varco di luce. Pronunciando parole incomprensibili di una lingua sconosciuta, passa al giovane il testimone di una missione disperata. Il ragazzo suona il taharan, il corno magico che la creatura aveva al collo, e viene proiettato in un luogo misterioso e selvaggio: la Terra di Arcon. David dovrà intraprendere un lungo viaggio per raggiungere la Città del Cielo e salvare il regno degli elfi dal sanguinario esercito di Kahòs; ma un segreto terribile accompagna il giovane della razza degli uomini. Età di lettura: da 9 anni.
Si pensa spesso che la storia racconti il come e il quando, mentre la scienza spieghi il perché delle cose (a volte in maniera complessa e poco accattivante). Esiste però la storia della scienza, che parla di come, quando e perché il genere umano sia arrivato a interpretare e a trasformare così profondamente la realtà del mondo. E questa che avete in mano è una storia curiosa della scienza, ovvero basata sull'approccio più autentico e stimolante verso il sapere - la curiosità, appunto. In questo volume, il primo di una serie che parte dalle origini per arrivare all'oggi, si parla non solo dei grandi pensatori del passato, ma dell'evoluzione del pensiero: come dal mito si è giunti all'osservazione naturale, come è nata la scrittura, la medicina, la filosofia; e le idee straordinarie che hanno segnato l'intera storia dell'Europa, da Pitagora a Socrate a Platone e Aristotele. Flavio Oreglio è stavolta in veste di divulgatore, forte della sua formazione scientifica e del suo talento narrativo.
Harry Potter è un predestinato: ha una cicatrice a forma di saetta sulla fronte e provoca strani fenomeni, come quello di farsi ricrescere in una notte i capelli inesorabilemte tagliati dai perfidi zii. Ma solo in occasione del suo undicesimo compleanno gli si rivelano la sua natura e il suo destino, e il mondo misterioso cui di diritto appartiene. Un mondo dove regna la magia; un universo popolato da gufi portalettere, scope volanti, caramelle al gusto di cavolini di Bruxelles, ritratti che scappano. Età di lettura: da 8 anni.
Mina la stramba, Mina indisciplinata, Mina la pazza. Mina coraggiosa, meravigliosa Mina, Mina ribelle. Di certo Mina non si può etichettare. Se ne sta sul suo albero a osservare gli uccelli, il mondo e la straordinaria vita che scorre sotto le sue gambe a penzoloni. Sa che non potrà stare per sempre lassù, che prima o poi dovrà scendere, tornare a scuola, farsi qualche amico, accettare che il suo papà sia in un luogo da cui non si può fare ritorno. Ma intanto, dall’alto del suo rifugio, Mina riflette: sui misteri del Tempo, sulla vita, sul dolore della perdita, su Dio e... sugli strudelini ai fichi!
Tutto finisce nel suo diario, che è proprio questo qui, che avete fra le mani. Ma attenzione, bisogna essere pronti a incontrare Mina, bisogna essere disposti a guardare dritto nel Sole, o nella Luna, pronti a sentirsi indifesi e insieme coraggiosi, e soprattutto pronti ad accettare «la bellissima bellezza del mondo», anche quando tutto intorno a noi sembra volerla oscurare.
Siamo in provincia di Sassari. A undici anni il piccolo Mario, rimasto orfano di madre, viene abbandonato dal padre e inizia a vagare per le campagne in cerca di un lavoro, che significa cibo e riparo. Pastore di capre prima e poi manovale nei campi, attraversa in lungo e in largo una terra abitata da miserabili, da prepotenti, da persone umane e generose. La natura aspra e selvaggia. La povertà assoluta. I briganti. La diffidenza. Le superstizioni. Mario cresce affrontando tutto questo e il suo cammino è la più avvincente delle avventure. Senza mai arrendersi, con lo sguardo pulito, il coraggio della disperazione e un cuore che si mantiene sempre buono nonostante tutto. Sullo sfondo, gli anni del Dopoguerra e un'Italia lontana contadina, che Mario incontra talvolta nelle città della costa, o quando una troupe cinematografica arriva a girare sulle sue montagne, o quando entra per lo prima volta alla Rinascente... “Nato all'inferno” è il racconto autobiografico della vita di Mario Gregu, dal suo primo ricordo alla sua partenza per emigrare prima in Germania e poi a Milano, la città dove vivrà per anni e troverà sicurezza economica e serenità prima di tornare da pensionato in Sardegna.
È così che succede. Ti basta vederla una volta, anzi, solo scorgerla, per avere la certezza di non poter più fare a meno di lei. Noti un gesto, il frammento di un sorriso, il luccicare fugace di uno sguardo e tutto il resto perde d’importanza. Non c’è più la scuola, le urla dei genitori passano in sottofondo, nemmeno gli amici contano più.
A Sergio e Elisa è capitato esattamente così. Si sono innamorati, di quell’amore travolgente e totale che capita una volta nella vita. Ma poi la realtà non tarda a manifestarsi con tutta la sua prepotenza: Sergio e Elisa appartengono a mondi diversi, incomunicabili. Elisa è una ragazza nomade, il suo nome zingaro è Cirikli e lavora al tiro a segno di un luna park. Tutti cercano di separarli, sia la famiglia di Sergio sia quella di Cirikli. I pregiudizi degli adulti riusciranno davvero a far calare il silenzio fra i due giovani innamorati?
Nei prati riarsi della calda stagione texana, Calpurnia non può fare a meno di notare che le cavallette gialle sono molto, molto più grandi delle cavallette verdi. Perché? Sono di due specie diverse? Calpurnia ha sentito parlare del libro di un certo Darwin, in cui si spiega l’origine delle specie animali. Forse può trovare quel libro nella biblioteca pubblica? Sì, ma la bibliotecaria non glielo vuole mostrare. Poco male, quel libro si trova anche a casa sua: nello studio del nonno, il libero pensatore della famiglia. Accompagnata dal nonno e dal libro proibito, Calpurnia riuscirà a scoprire i segreti delle diverse specie di animali, dell’acqua e della terra. E scoprirà anche se stessa.
"Dahl non solo non spaventa i bambini, ma li vaccina contro la paura col suo sarcasmo e la sua ironia, presentandoci nei suoi libri una serie di piccoli protagonisti vittoriosi sull'ottusità e la crudeltà degli adulti: la colta Matilde, la saggia e controllata Sofia del GGG, l'astuto e dolce protagonista delle Streghe, il modesto e consapevole Charlie della Fabbrica di cioccolato". (Donatella Ziliotto) Età di lettura: da 8 anni.
Parigi, 1959. Sono anni vertiginosi: la Seconda guerra mondiale è finita da troppo poco tempo per essere Storia, la guerra d’Algeria segna le vite dei francesi d’oltremare. Michel Marini, undici anni, figlio di immigrati italiani, esce dall’infanzia e si affaccia a un’adolescenza inquieta e piena di emozioni. Vagabonda per il quartiere, si ritrova con gli amici a giocare a calcio balilla; un giorno entra in un bistrò, il Balto. E' attratto da una stanza sul retro dove si ritrova un gruppo di uomini, che parlano un francese a volte approssimativo e portano dentro di sé storie e passioni sconosciute. Sono profughi dei Paesi dell’Est, uomini traditi dalla Storia, ma visionari che ancora credono nel comunismo.Incorreggibili ottimisti.
Frequentare il Balto vuol dire scoprire il mondo. Michel cresce con Igor, Leonid, Imré, Pavel, Tibor, Saga impara a conoscere l’amicizia, l’amore, la complessità degli ideali. Nel retro di un bistrò si litiga, si beve, si gioca a scacchi, si raccontano barzellette su Stalin, si offre se stessi e le proprie storie, storie terribili di esilio che si intrecciano sullo sfondo di un decennio epocale, tra filosofia e rock’n’roll, Sartre e Kessel, la conquista dello spazio e l’inizio della Guerra fredda. Nella tradizione del grande romanzo francese, un affresco indimenticabile di un’epoca.
Santino vive in un piccolo paese in provincia di Palermo. Il padre lo porta spesso con sé quando incontra certi amici, dice che la sua presenza può fargli comodo, ma non lo lascia mai scendere dalla macchina mentre sta fuori a parlare con loro. Suo papà ha dei segreti. Lucio vive nella periferia di Livorno con la madre e la sorellina. È lui l'uomo di casa, anche se ha solo undici anni. La piccola Ilaria non ha mai conosciuto il padre, che lavora in Venezuela. Ma perché non scrive e non telefona mai? Lucio conosce il motivo, è il suo segreto. Ci sono tante cose che Santino non capisce, mentre Lucio ne capisce fin troppe per la sua età. Qual è il punto d'incontro tra queste due vite, così diverse da quelle di tutti gli altri ragazzi? Ispirato a una storia vera, un grande romanzo che affronta uno dei problemi più grandi del nostro Paese, e che racconta di vittime innocenti, colpevoli solo di essere nate dalla parte sbagliata. Ma questo non è un romanzo d'inchiesta o una biografia: è una storia vissuta ad altezza di bambino, che solo un'autrice come Silvana Gandolfi poteva raccontare.
Siamo in Tennessee durante gli anni della Grande Depressione. Un orfano di cinque anni viene affidato ai nonni Cherokee. Da oggi vivrà sui monti, nella loro capanna tra i boschi. Da oggi il suo nome sarà Piccolo Albero. Grazie a loro, e agli amici che incontrerà, scoprirà i segreti della natura e della vita.
Pubblicato per la prima volta nel 1976, Piccolo Albero fu un successo immediato, che conquistò rapidamente oltre un milione di lettori; ripubblicato nel 1991, dopo la morte dell’autore, vinse il premio ABBY come libro preferito dai librai americani, andò a occupare il primo posto nella classifica del New York Times e conquistò altri milioni di lettori, divenendo un vero e proprio classico della letteratura americana.
Questo è il buio degli anni raccontati da Zhang Jie nel seguito di Senza parole, sontuoso affresco di storia, vita e passioni. Lontano dai tormenti di Wu Wei nel suo amore per Hu Bingchen, dal sofferto rapporto con la madre Ye Lianzi e con il suo passato, ogni istante è pervaso ora dal buio della guerra civile. Le armi e gli uomini spezzano legami, distruggono valori e, spazzata via dall’interno la propria cultura millenaria, l’intero paese viene costretto a compiere il balzo "dal medioevo alla fantascienza" con una violenza cieca e disperata che nessun altro popolo ha mai conosciuto.
Un paradosso che ancora oggi oscura il cuore della Cina, nazione di naufraghi in balia di una modernità che li ha schiacciati e travolti, e di cui la maestria di Zhang Jie ci restituisce una miriade di storie intense, feroci, toccanti, uniche.
Millecinquecento anni dopo la sua morte, a Siviglia, Cristo torna sulla terra. Cammina per le strade della città spagnola dove, alla presenza di tutti i cittadini, il cardinale Grande Inquisitore sta consegnando al rogo un centinaìo di eretici. Il suo arrivo è silenzioso, oppure il popolo lo riconosce, lo circonda, è pronto a seguirlo. Ma in quel momento il Grande Inquisitore attraversa la piazza, si terma a guardare la folla, incupito. Poi ordina alle sue guardie di catturare Cristo e rinchiuderlo in prigione. Nell’oscurità del carcere, il vecchio e potente ministro della Chiesa pronuncia contro il Messia un fortissimo atto d’accusa, condannandolo a morta.
In questo episodio dalla dignità autonoma dei Fratelli Karamazov Fëdor Dostoevskij afferma il proprio pensiero filosofico-religioso: la libertà dell’essere umano si basa su una fede senza dogmi e miracoli, senza gerarchie e autorità, contrapposta alla dottrina che in nome di un mandato superiore e indiscutibile sottrae agli uomini la consapevolezza di sé e il libero arbitrio.
Sulla straordinaria attualità di questa riflessione si incentra il saggio di Gherardo Colombo, Il peso della libertà: la massima sofferenza dell’uomo sta infatti in questa contraddizione, vivere divise tra il desiderio di una tutela che lo sollevi dal tormento del decidere e l’aspirazione alla libertà individuale. Un conflitto che coinvolge tutti i popoli, in tutte le epoche, più che mai cruciale nella modernità.
Una donna giovane, volitiva, impulsiva. Intelligente, forse molto di più di quanto la società del suo tempo potesse ammettere. Giovanna, regina di Castiglia, figlia di Ferdinando II e di Isabella I, aveva molte doti e sapeva come usarle: autorevolezza, fascino, passione. Insofferente verso la rigidezza dei costumi regali e decisamente ostile all’Inquisizione e ai suoi metodi, fu protagonista della vita sociale e politica a cavallo tra il quindicesimo e sedicesimo secolo, amata dal popolo e ammirata dalle corti europee dell’epoca. Ma la ragion di Stato fu per lei un nemico implacabile: suo padre, suo marito e perfino suo figlio Carlo, l’imperatore, usarono ogni mezzo per esautorarla e strapparle la sovranità dei regni a cui aveva diritto. Fu definita eretica e pazza, fu sequestrata, costretta fino alla morte a una dura prigionia per ordine dei suoi parenti più stretti; una condizione che affrontò con una fermezza e una dignità senza pari, fino all’ultimo.
Gaia Servadio ricostruisce come in un moderno reportage le vicende personali e politiche in cui maturò e si svolse il dramma di Giovanna, svelando il mistero della cosiddetta 'pazzia' – un’etichetta di comodo, frutto di un’accurata propaganda, volta a colpire una donna scomoda, fuori dalle regole.
Gaia Servadio, scrittrice e giornalista, vive a Londra. Molto nota nel mondo culturale inglese e italiano, ha tenuto lezioni e conferenze in varie università, ha realizzato documentari per la Rai e la Bbc. Il suo primo romanzo, Tanto gentile e tanto onesta è stato bestseller in sei paesi e tradotto in dodici lingue. Per Salani ha già pubblicato Il Rinascimento allo specchio.
Durante la sua quotidiana passeggiata al parco Steglitz, Franz Kafka incontra una bambina, Elsi, in lacrime perché ha perso Brigida, la sua bambola. Colpito dall’intensità di quel dolore, l’autore delle Metamorfosi si inventa una spiegazione bizzarra per consolare la piccola: Brigida è partita per un viaggio e lui, che è il postino delle bambole, il pomeriggio seguente le recapiterà una sua lettera... Ispirato a un episodio reale della vita di Kafka, una storia sull’incontro fra il mondo degli adulti e quello dei bambini.
Un luogo unico al mondo. Una terra colma di meraviglia, mistero e pericolo. Si dice che per sopravvivere si debba essere matti come un cappellaio...
Visitate il Paese delle Meraviglie, seguendo Alice e il Coniglio Bianco.Un classico intramontabile nella traduzione di Donatella Ziliotto e Antonio Lugli.
Lala è nata nel 1919 da una grande, complicata e bislacca famiglia in cui si mescolano polacchi, russi e tedeschi. È una donna vulcanica, sensibile e colta, innamorata dei buoni libri e dei fiori, e a un certo punto anche di due uomini. La sua vita è questo romanzo: un’avventura ricca e irripetibile affondata nella carne e nel destino dell’Europa del Novecento, tra guerre e pace, rivoluzioni e cortine di ferro, gelo e ottimismo; un romanzo dal respiro potente, come le più appassionanti saghe famigliari mitteleuropee, in cui accanto agli amori, ai tradimenti, agli atti di coraggio e ai momenti di folle comicità brillano come gemme i ricordi più preziosi della sua indimenticabile protagonista.
Mentre la Storia passa in secondo piano, dalla memoria caleidoscopica e sempre più sfumata di Lala, ora nonna, affiorano immagini, frasi, istanti di pura, struggente poesia: come le donne sanno, è nei particolari della vita, che la vita splende e diviene virtuosa. Se ne avesse avuto il tempo, Lala stessa avrebbe scritto la propria biografia: si sarebbe intitolata Sono del segno della foglia d’acero. Ma era nato un nipotino, e lei aveva di meglio da fare. La sua storia, poi, l’ha scritta lui, ed è questa.
1725. Nancy è la bella e giovane figlia di un ricco mercante inglese. L'improvvisa morte del padre la mette di fronte a quello che il genitore aveva pianificato per lei: sposare un ricco proprietario terriero in Jamaica. Nancy raggiunge la splendida isola caraibica e se ne innamora, ma non può fare a meno di soffrire per la povertà che vi regna e di provare ribrezzo per il futuro sposo. Per salvare la sua schiava personale da una violenza uccide un bianco e si vede costretta a fuggire: unica possibilità di salvezza, una nave di corsari... Ambientata agli inizi del Settecento, una storia tutta colpi di scena, un romanzo d'avventura e d'evasione che ha per protagoniste due ragazze "corsare per caso".
Micio vive in una casa con il fratello Ramirez e due 'esseri grandi' (l'Uomo e la Donna): sa di essere un 'gatto', ma sicuramente è anche un 'coniglietto' e un 'orsacchiotto', visto che i due grandi a volte lo chiamano così. Il racconto di Micio inizia dal giorno in cui è arrivato nella nuova casa e prosegue con viaggi, avventure, cronache di vita quotidiana, e tantissime scoperte: il treno, la neve, le farfalle, i dottori, i topi, i cani, il gioco della salsiccia, gli scacchi, gli altri gatti. Micio è un animale intelligente, sensibile, e soprattutto molto curioso, si interroga sulle abitudini di vita dei grandi, che ai suoi occhi appaiono davvero bizzarre, a volte incomprensibili.
Un enorme rubino di inestimabile valore, rubato durante la Grande Rivolta dei reggimenti indiani, una droga micidiale, l'oppio, che uccide tra atroci tormenti, traffici illegali, sette segrete e assassini nella misteriosa Londra del 1872. Su questo sfondo denso di pericoli e avventure si muove Sally Lockhart, sedicenne londinese ben decisa a recuperare il rubino di Agrapur, lasciatole in eredità dal padre adottivo. Ma c'è chi non esiterebbe ad uccidere pur di averlo. Età di lettura: da 11 anni.
Chiara ha tre problemi: i fratelli rompiscatole, una timidezza paralizzante e i compiti arretrati. Con la scoperta di una vecchia radio, appartenuta alla nonna, crede di aver risolto almeno l'ultima questione e, improvvisatasi conduttrice dei programmi di Radiolisa, riesce finalmente a studiare divertendosi. Risponde alle lettere di immaginari ascoltatori, fa esilaranti interviste a inviati speciali dalla Guerra dei Cento Anni. Comincia un magico filo diretto fra la fantasiosa e timida conduttrice e un pubblico entusiasta, sparso sui cinque continenti. Età di lettura: da 7 anni.
Quindicenne alle prese con improvvisi scoppi d'ira, la voglia di cambiare il mondo e le prime, cocenti, passioni amorose, Harry Potter sta per tornare alla Scuola di Alta Stregoneria di Hogwarts, dove frequenterà il quinto anno. Già infastidito dalle noie adolescenziali, il ragazzino è reduce da una noiosa estate con gli spregevoli Dursley e non vede l'ora di tornare alla movimentata vita degli apprendisti maghi. E, di certo, le avventure non mancheranno... Tessendo un'altra stupefacente trama, Joanne K. Rowling, questa volta dà voce alle inquietudini dell'adolescenza, mettendo in guardia contro la stupidità del potere e di chi lo usa per combattere il talento, il coraggio, la fantasia e la diversità. Età di lettura: da 12 anni.
Davvero strana l'isola dove Giovanna con il fratello Tommaso approda dopo un naufragio. Qui ci sono spiagge e palme e una barriera corallina. Un'isola tropicale come tante altre? No, dove si è mai visto un'isola con negozi che vendono parole, un municipio per i matrimoni tra sostantivi e aggettivi, un ospedale per le parole malate e una fabbrica per costruire le frasi, con distributori automatici di articoli e orologi a pendolo per i modi verbali? L'isola è una specie di "grammatica vivente" in cui i due fratelli imparano a parlare in un modo nuovo. Età di lettura: da 10 anni.
Fratello e sorella, semi-nani gemelli di Lontandisotto, Ensel e Krete sono in vacanza con i genitori nella Grande Foresta di Zamonia amministrata dagli orsi colorati. Un brutto giorno, contravvenendo ai divieti, i due escono dalla zona segnata e sorvegliata della Grande Foresta e si inoltrano nel suo interno, dove si smarriscono. Incontrano piante sempre più strane e soprattutto creature vegetali dai tratti umani e/o animali e animate per lo più da bruttissimi propositi. Riescono a sottrarsi a ripetuti pericoli e capitano infine in una radura dove sorge una casetta. Età di lettura: da 8 anni.
Sono raccolti in questo volume alcuni tra i più bei racconti, favole e poesie di Michael Ende: storie in bilico tra la naturalezza del fantastico e il nonsense del quotidiano, percorse da un gusto unico per i paradossi della lingua. Ende ci porta con sé nel Regno dei Desideri, dove nelle scuole si insegna a fare magia. Prende bonariamente in giro l'insistenza dei piccoli, snervanti "chiediperché". Ci confonde con la logica funambolica di Niso e Naso. E infine ci fa scoprire con l'orsetto Lavabile qual è il senso della vita. Nella confusione di valori della nostra epoca, il mondo fantastico di Ende può essere un piccolo faro nella nebbia, se è vero, come sostiene l'autore, che "quando un uomo perde la capacità di fantasticare, perde anche i suoi valori più profondi, che è invece importante tenere ben presenti nella realtà, per poter creare e inventare. E se di quando in quando non facciamo un viaggio nella fantasia alla riscoperta dei nostri valori, essi andranno perduti". Età di lettura: da 9 anni
Srulik, otto anni, è ebreo e vive con la famiglia nel ghetto di Varsavia, durante la seconda guerra mondiale. Rimasto improvvisamente solo, si unisce a una banda di orfani che sopravvivono di piccoli furti, dormendo nelle case abbandonate. Costretto dai rastrellamenti a fuggire nelle foreste intorno a Varsavia, dovrà affrontare un lungo anno e mezzo di vagabondaggio, nel corso del quale incontrerà persone di tutti i tipi: padroni violenti, spietati soldati tedeschi, ragazzini prepotenti, contadini falsi e bugiardi, ma anche veri amici e famiglie gentili e affettuose. Età di lettura: da 10 anni.
Il signor Mack, assaggiatore di biscotti, sta per scontrarsi con un destino ingrato (e puzzolente): è sul punto di sperimentare... il trattamento Ridarelli. A chi tocca il trattamento Ridarelli? Agli adulti che sono cattivi coi bambini, che raccontano che una cosa sa di pollo quando non è così, che scoreggiano e incolpano i figli, che mangiano l'ultima fetta di pizza senza offrirne un po' agli altri. In che cosa consiste il trattamento Ridarelli? E perché il signor Mack sta per meritarselo?
Attraverso questi otto racconti, benché di genere e di ambiente sempre diverso, Singer compone un piccolo mondo che ha il sapore dolce e penetrante dell'infanzia perduta. Un mondo popolato da folletti e Lantuch, da cantastorie e da rabbini e, soprattutto, dagli indimenticabili scemi della città di Chelm, che decidono di giustiziare, annegandola, una carpa impudente. Un mondo animato da quel realismo magico di cui Singer è stato il precursore e forse anche il maggiore artefice. Età di lettura: a partire da 8 anni.
È un momento cruciale nella vita di Harry Potter: ormai è un mago adolescente, vuole andarsene dalla casa dei pestiferi Dursley, vuole sognare la cercatrice del Corvonero per cui ha una cotta tremenda... E poi vuole scoprire quali sono i grandiosi avvenimenti che si terranno a Hogwarts e che riguarderanno altre due scuole di magia e una grande competizione che non si svolge da cento anni. Harry Potter vuole davvero essere un normale mago di quattordici anni. Ma sfortunatamente, Harry non è un mago normale. E stavolta la differenza può essergli fatale. Età di lettura: da 12 anni.
Il volume raccoglie sette storie di Roald Dahl: "Un gioco da ragazzi" è il suo primo racconto e parla del suo incidente di volo; "Il tesoro di Midenhall" è la storia (vera) della scoperta di un tesoro romano nella campagna inglese; in "La meravigliosa storia di Henry Sugar" il protagonista impara a vedere senza usare gli occhi e sbanca i casinò di tutto il mondo. Altri personaggi importanti sono i violenti teppisti del "Cigno" e "L'autostoppista", dotato di poteri magici. In "Un colpo di fortuna" Dahl ripercorre i fortuiti eventi che lo portarono a diventare scrittore. Età di lettura: da 10 anni.