«Auguro ai Lettori, e a me, la testimonianza che ebbe a dire di don Primo Mazzolari un suo parrocchiano: "Lo vedevamo passare in mezzo a noi... per noi era come il pane!"» (dalla Prefazione).
In sette capitoli, l'opera propone un'interessante selezione di brani del parroco di Bozzolo, su altrettanti temi legati all'Eucaristia.
Un strumento in vista e oltre il Congresso eucaristico nazionale di Ancona (3-11 settembre 2010).
Prefazione (mons. A. Caprioli, presidente del Comitato congressi eucaristici nazionali). 1. Il pane, il vino. 2. La messa. 3. La Comunione. 4. Ripercorrendo il Vangelo. 5. Il mistero della presenza. 6. In sacrificio per voi. 7. Sacramento della carità.
Don LUIGI GUGLIELMONI è parroco e catecheta. Collabora a varie riviste di catechesi e pastorale e ha pubblicato una cinquantina di libri, alcuni dei quali tradotti in varie lingue.
FAUSTO NEGRI, coniugato e con un figlio, è stato docente di religione cattolica ed è impegnato nella pastorale giovanile e familiare.
INSIEME, sono autori di numerosi testi e sussidi educativi. Presso le EDB hanno pubblicato Il tredicesimo in campo. Atleti di Dio con Paolo di Tarso (22009) e di P. Mazzolari hanno curato L'amore più grande. Via Crucis (2009), La mia miseria, la tua misericordia. Preghiere (2009) e Seminatori della Parola. Don Primo Mazzolari ai catechisti e agli operatori pastorali (2009).
«La nonna di Cappuccetto Rosso forse oggi presiede il consiglio di amministrazione di una multinazionale. Oppure ha deciso di trasferirsi a vivere in una zona residenziale meno pericolosa della casetta in mezzo al bosco». Oggi la terza età ha in effetti mutato le proprie caratteristiche e già si parla di quarta età, distinta dalla precedente per un diverso grado d'indipendenza e di autonomia delle persone.
Si dice che si comincia a invecchiare quando si comincia a guardare indietro. Il cristiano sa di poter continuare a guardare avanti, perché il fulcro della sua vita è oggetto di speranza.
Redatto secondo lo schema vedere-giudicare-agire, il testo disegna, nella prima parte, gli orizzonti della vecchiaia nella società contemporanea. Prosegue poi raccogliendo i passi fondamentali sulla vecchiaia presenti nella rivelazione biblica e nel magistero recente della Chiesa. Torna quindi a volgere lo sguardo verso la realtà per collaborare ad aprire a Dio e ai fratelli il cuore che vive la sua terza o quarta età. Una ulteriore parte è dedicata alla confessione di fede nel Dio di Israele e Gesù: essa tenta di chiarire il senso della vecchiaia cristiana.
JOSÉ-ROMÁN FLECHA ANDRÉS, sacerdote della diocesi di León, in Spagna, è professore emerito di teologia morale alla Pontificia Università di Salamanca; ha pubblicato nel settore di sua competenza diversi manuali di studio nonché riflessioni bibliche e pastorali, tra cui Cercatori di Dio, figure bibliche. Dal 1995 vive nella residenza per anziani delle Piccole sorelle dei poveri di Salamanca.
Quando si parla di ospitalità necessariamente viene chiamata in causa la propria visione di Dio, il modo di rapportarsi con lui, con se stessi e con gli altri. "Non è spirituale solo il credente che sa ospitare Dio, lo è anche chi sa ospitare l'uomo. Anzi proprio partendo dalla capacità di ospitare quest'ultimo si ha la certezza di ospitare Dio (Mt 25,40). Per queste ragioni è bene riflettere sul tema dell?ospitalità, cercando di coglierne le dinamiche e le caratteristiche nella convinzione che la spiritualità cristiana si radica sull'ospitalità" (dall'Introduzione). L'autore disegna la mappa di una spiritualità dell'accoglienza, ricavando dai testi biblici suggestioni ed evocazioni che aiutano a delineare il volto di un'autentica disposizione all'ospitalità. In un tempo in cui spesso gli atteggiamenti di xenofobia tradiscono la paura del diverso, ripercorrere il vangelo dell'accoglienza significa dire una parola di umanità e di fede al cuore e alla mente dei cristiani.
Prendersela con calma, concedersi del tempo per vivere in modo più consapevole. Nel libro proprio di questo si parla: «Concediti del tempo. È la tua vita!» è l'invito dell'autore. In mezzo allo stress e alla frenesia del mondo moderno si può ancora trovare la calma? E con tutta la pressione che ci assale dall'esterno è ancora possibile essere sovrani del proprio tempo?
In quanto abate primate, p. Wolf è la persona di riferimento per 800 monasteri sparsi in tutti i continenti del mondo. Per svolgere i propri compiti, talora gli capita di vivere come un manager, tra un aeroporto e l'altro, con l'agenda fitta di appuntamenti. D'altra parte, come monaco è immerso in un ritmo temporale scandito da un ordine completamente diverso. E la tradizione benedettina, di cui è intessuta la sua vita, gli fornisce buoni suggerimenti sul come fare a umanizzare il tempo.
Il tempo è prezioso, perché è limitato. La durata della vita non si può comprare, ma è un dono. In questo suo incalzare è dunque di fondamentale importanza cercare di trovare il «proprio» tempo: «la vita ha bisogno di tempo. se io non me lo concedo o non me lo prendo più, la vita non ha alcun valore» (dalla Premessa).
Sommario
Premessa. 1. Nati per la gioia. 2. La grande domanda. 3. Senso e limiti del lavoro. 4. Non è possibile uscire. 5. Velocità e ritmo della vita. 6. Liberarsi dalla pressione. 7. La pausa rinvigorisce. 8. Ogni momento è sacro. 9. Il tempo dei monaci. 10. Il battito cardiaco della vita. 11. Il tesoro della domenica. 12. Affrettarsi, incedere, ingannare il tempo. 13. Essere del tutto presente. L'anima della meditazione. 14. Presenza: felicità è l'arrestarsi del tempo. 15. Il momento giusto. 16. Attesa, impazienza e pazienza. 17. Quando il tempo diventa l'inferno. 18. Civette e allodole. 19. Tempo sprecato e sperperato. 20. Riti: occorre tanto tempo. 21. Tempo di sognare, tempo di crescere. 22. Valori: atteggiamenti duraturi. 23. Grati ogni giorno. 24. Benedire il temporale (Rendere l'anima a Dio).
Note sull'autore
NOTKER WOLF osb (Bad Grönebach [Germania], 1940) ha studiato filosofia, teologia e scienze naturali a Roma e Monaco di Baviera. Nel 1961 entra nell'abbazia benedettina di Sankt Ottilien am Ammersee nei pressi di Monaco e nel 1977 viene eletto abate. Dal 2000 è abate primate dell'ordine dei Benedettini e risiede a Roma. Ha particolarmente a cuore la collaborazione con paesi come Cina e Nord Corea e con le altre religioni. Presso le EDB ha pubblicato: L'arte di dirigere le persone, con Enrica Rosanna (22010), Dio vi benedica! Nuove intuizioni per la vita di quaggiù (2010), Da un cielo sereno. Idee e ispirazioni per vivere quaggiù (2010) e Regole per vivere. I dieci comandamenti: provocazione e orientamento per oggi con Matthias Drobinski (2010).
«Siamo solo due persone attorno a un tavolo, due persone tra loro molto diverse che hanno iniziato a raccontarsi cosa significhi oggi sperare, a conoscersi nella lunga prospettiva di un futuro da costruire per tutti. Siamo diversi. I nostri cammini sono e saranno diversi. Credevamo addirittura paralleli. Invece, alla fine, abbiamo scoperto che i punti di incontro, i centri focali dell'esistenza di ognuno sono i medesimi».
Risultato di questo dialogo tra i due autori sono le pagine confluite nel volume. Anche se i linguaggi e i contenuti sono differenti, poiché il tema della speranza viene evocato dall'uno, frate francescano, come fede religiosa e dall'altra, insegnante laica, come fede civile, alla fine entrambi i percorsi paiono confluire sulla stessa via: la profonda essenza dell'uomo, che è, per eccellenza, "animale che spera".
Sommario
Avvenne... I. LA MANO DEL SEMINATORE (C. Dallari). Per iniziare. 1. Il buon seme. 2. Sassi, rovi e zizzania. 3. Il seminatore. 4. La mano del Seminatore. 5. Fiducia nel seme. 6. La speranza non va da sola. 7. Potenza di un piccolo seme. 8. La letizia di un uomo di speranza. 9. Nel segno di Maria. E, per finire, dieci passi sul sentiero della speranza. II. SPERARE OGGI: RESISTENZA E DISOBBEDIENZA (P. Luppi). 1. Orizzonti oscuri. 2. Libertà è partecipazione. Partecipazione è speranza.
Note sugli autori
CARLO DALLARI è sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori. Insegna ecumenismo allo Studio teologico S. Antonio di Bologna e alla Facoltà teologica dell'Emilia-Romagna. Presso le EDB ha pubblicato Quando dici Dio. Il cristiano tra fede e idolatria (2004) e Nel cuore del Padre. Riscoprire il Padre nostro con san Francesco (2006); Padre Nostro... insieme a Maria (2008). Ha curato la traduzione delle opere di Olivier Le Gendre, Le maschere di dio (2001); Il rischio di Dio (2002); Nella casa del Padre mio (2004); I Vangeli dei genitori (2007); e del volume di Michel Hubaut, Non disperare mai (2010).
PATRIZIA LUPPI, bolognese, insegnante elementare a riposo, tra i vari hobby coltiva quello della scrittura creativa e degli studi storici; appassionata di storia italiana e del territorio, collabora come volontaria con l'Associazione Arte e Cultura del '700 e con l'Unione Campanari Bolognesi con articoli e ricerche. Ha curato, assieme a p. Dallari, la traduzione delle opere di Olivier Le Gendre e Michel Hubaut.
Fatti di Vangelo: sono le storie che attestano una particolare attualità del Vangelo nell'Italia di oggi. Un'attualità riscontrabile nella cronaca d'ogni giorno e nelle storie di vita: il perdono, la fede pagata con la vita, ogni fattiva misericordia dell'altro e ogni compassione, la riscoperta della preghiera e la sua presenza sulla scena pubblica, l'accettazione della sofferenza, della vecchiaia e della morte nella speranza della risurrezione.
Sono 139 storie dei nostri giorni, narrate con nomi e cognomi, date e luoghi. Un giornalista famoso le racconta dal vivo per favorire la crescita di una pedagogia testimoniale: «Agiscono da contravveleno per ogni scoraggiamento di fronte al peccato dei credenti e riconciliano tra loro le diverse componenti ecclesiali» (dalla Premessa).
Premessa. Che cosa cerco e come. 1. Nuovi martiri in terra d'islam. 2. Madri che danno la vita. 3. Il perdono agli uccisori dei parenti. 4. La reazione all'handicap. 5. Anche in ospedale si può essere felici. 6. La vita è mutata ma non è tolta. 7. Celebrazione ecclesiale della propria morte. 8. La voce dello sposo e la voce della sposa. 9. Coppie in missione come Aquila e Priscilla. 10. Padri e madri di vocazione. 11. Dalla droga, dall'AIDS, dalla strada e da ogni male. 12. Il corpo in dono. Donazioni e trapianti. 13. Qui è perfetta letizia. 14. Eremiti e pellegrini del terzo millennio. 15. Preghiera pubblica. Indice dei nomi.
LUIGI ACCATTOLI, giornalista prima alla Repubblica (1975-1981) e poi al Corriere della Sera (1981-2008), collabora con la rivista Il Regno da più di 30 anni. Nato a Recanati (MC) nel 1943, vive a Roma con la sposa Maria Luisa Cozzi e ha cinque figli (Valentino, Agnese, Beniamino, Matilde, Miriam). È autore di una biografia di Giovanni Paolo II, pubblicata in occasione dei vent'anni di pontificato: Karol Wojtyla. L'uomo di fine millennio, San Paolo 1998, tradotta in nove lingue. Con le EDB ha pubblicato: «Io non mi vergogno del Vangelo» (Romani 1,16). Dieci provocazioni per la vita quotidiana del cristiano comune (102008); in collaborazione con il vescovo Dante Lafranconi, Non stancatevi del Vangelo. Un vescovo e un papà ai catechisti e agli educatori (42005); Dimmi la tua regola di vita. Cinque tracce dell'avventura cristiana nella città mondiale (2002); Islam. Storie italiane di buona convivenza (2004); Il Padre nostro e il desiderio di essere figli. Vademecum di un giornalista per abitare a lungo nella preghiera di Gesù (22006); Via Crucis. Schema Biblico di Giovanni Paolo II (2006).
«Il testo narra l'utopia di uomini e donne che, pur ponendosi gli interrogativi esistenziali come tutti, si lasciano guidare dallo Spirito di Dio, che illumina la loro esistenza. È un modo per offrire un segmento della storia di chi, consacrandosi, cerca Dio con passione e crede e vede la sua presenza nelle umili o grandi storie dell'umanità».
Il volume è costituito da un insieme di brevi meditazioni sviluppate sul modello della lectio divina e adatte pertanto alla riflessione silenziosa personale e alla preghiera. Spesso i testi si riferiscono a feste dell'anno liturgico, ad avvenimenti della vita della Chiesa o ad altre circostanze occasionali. Nati in un contesto di vita consacrata, interpellano ogni credente.
Presentazione (E. Rosanna). Introduzione. I. Un cammino insieme. II. Una giornata di preghiera per i consacrati e poi?... III. Scegliere ogni giorno chi servire. IV. Testimoni credibili del Risorto. V. Chiamati a umanizzare la Terra. VI. Convocati dall'eucaristia. VII. Tempo per Dio, per sé, per gli altri… VIII. Esserci nella vita. IX. Rendere visibile il Vangelo. X. È ancora attuale la santità?... XI. Il sì di Maria, di Giuseppe, dei pastori… dei consacrati. XII. Nel villaggio globale come gli eletti dispersi.
Note sull'autrice
DIANA PAPA, Sorella Povera di S. Chiara del Monastero delle Clarisse di Otranto, ha pubblicato L'Emmanuele sulle strade del mondo, Paoline, Milano 2001 e Il Risorto sulle strade del mondo, Paoline, Milano 2003 e curato il volume di G. Bini, Audite, Sorelle. Un itinerario per rifondare la vita consacrata, Messaggero, Padova 2005. Collabora con la rivista «Consacrazione e Servizio» del Centro studi USMI. Presso le EDB ha pubblicato Le Sorelle povere di santa Chiara. «La forma di vita» e l'identità (2007).
«Credo che non ci sia miglior punto di partenza per descrivere la situazione spirituale del nostro tempo che la famosa frase di K. Rahner: "Il cristiano del futuro o sarà un 'mistico', cioè una persona che ha 'sperimentato qualcosa', o non sarà cristiano, perché la spiritualità del futuro non si baserà su di una convinzione unanime, manifesta e pubblica, né su di un ambiente religioso generalizzato, precedente all'esperienza e alla scelta personale"» (dal Prologo).
A partire da tale presupposto l'autore sottolinea l'importanza decisiva dell'esperienza di Dio per la vita del credente, ovvero di un evento nel quale Dio, presente da sempre nell'uomo, gli si manifesta portandolo all'essere e chiamandolo all'unione con Lui. Alla scuola dei grandi mistici, egli testimonia come sia possibile fare esperienza di Dio in ogni tempo, anche laddove il Signore sembra 'assente'. In questa nostra epoca dominata dalla mancanza di fede siamo dunque chiamati in maniera speciale a scoprire i segni della presenza di Dio e a incarnare l'esperienza di Lui in una spiritualità adeguata alla gente che vive nel mondo secolarizzato.
Sommario
Prologo. I. L'ESPERIENZA DI DIO. 1. Il fenomeno dell'esperienza. 2. Fede ed esperienza. 3. Le varietà dell'esperienza. 4. Struttura dell'esperienza. 5. Tratti essenziali dell'esperienza mistica. II. NEL MEZZO DELLA VITA: DALLA CRISI ALLA PIENEZZA. 1. Alcuni esempi reali. 2. Aspetti caratteristici. 3. Raccomandazioni. III. LE TAPPE DELLA VITA SPIRITUALE. 1. Prima tappa: l'ingenuità felice. 2. Seconda tappa: la fase del disincanto. 3. Terza tappa: l'esperienza della fede. IV. L'ESPERIENZA DELLA CONVERSIONE. 1. I convertiti di oggi. 2. La conversione di santa Teresa. 3. Gli effetti della conversione. V. L'ESPERIENZA DI DIO NEL MEZZO DELLA NOTTE. 1. Il poemetto «In una notte oscura». 2. Titolo, data di composizione e significato del poemetto. 3. Topografia del cammino mistico: strofe 1-4. 4. Incontro e rivelazione a mezzanotte: strofa. 5. L'eguaglianza dell'amore: strofe 6-8. 6. Conclusione: un simbolo di fede. VI. LA PREGHIERA, CAMMINO DI ESPERIENZA. 1. Teresa di Gesù, maestra di esperienza. 2. Aiuti iniziali. 3. Basi fondamentali. 4. Metodo di raccoglimento. 5. Vita di preghiera. 6. Difficoltà della preghiera. 7. Pregare con Teresa del Gesù. Epilogo.
Note sull'autore
SALVADOR ROS GARCÍA (1955), carmelitano scalzo, risiede a Segovia (Spagna). Dopo aver compiuto gli studi teologici all'Università Pontificia di Salamanca, si è licenziato in teologia spirituale al Teresianum di Roma, specializzandosi come teresianista. Docente in varie sedi accademiche della Spagna e dell'America latina, tiene regolarmente corsi e conferenze sulla spiritualità carmelitana. Coordinatore di congressi internazionali e opere collettanee su Teresa d'Avila e Giovanni della Croce, attualmente lavora a una nuova edizione degli scritti di santa Teresa. Ha al proprio attivo numerosi articoli e pubblicazioni, in particolare ha curato: Santa Teresa: Libro de la Vida, BAC, Madrid 2001; Santa Teresa: Castillo Interior y Cuentas de Conciencia, BAC, Madrid 2006; Santa Teresa: Camino de Perfección, San Pablo, Madrid 2008.
«Giovanni Cristini è uno dei più immediatamente fruibili tra i poeti cristiani del nostro Novecento, che sono tanti e alcuni davvero grandi: da Ungaretti e Luzi a Quasimodo e a Cristina Campo, a Rebora e Turoldo, a Bertocchi e Caproni, a Elena Bono. Nella grande famiglia, Cristini è uno dei meno noti, ma dei più comunicativi» (dalla Presentazione).
Pur essendo - come lo definisce Accattoli - «tutto e solo comunicazione», il volumetto non era originariamente destinato alla pubblicazione. Si tratta infatti di uno scritto dichiaratamente familiare e privato, consegnato sotto l'albero natalizio, che ha come destinatari i quattro figli di Cristini - Jacopo, Nicola, Luca e Giovanna - cui egli affianca, come ideale ispiratrice, la moglie Annamaria. Egli li invita a fare memoria, per la vita, della vocazione cristiana che ha tentato di trasmettere loro. E raccomanda di mettere l'amore prima di tutto e sopra tutto, di farne il segreto di una felicità che non cede neanche di fronte al dolore.
Un testo attuale anche per la serrata discussione sulla montante laicità che Cristini ingaggia con i figli, un testo da raccomandare a chiunque abbia a cuore il passaggio del testimone cristiano da una generazione all'altra.
Sommario
Presentazione (L. Accattoli). Prefazione (L. Santucci). LE ARINGHE DI CHARLOT. LETTERA AI FIGLI. Chi di voi… (Mt 7,9). 1. Dai loro frutti… (Mt 7,16). 2. … Uno solo… (Mt 23,8). 3. … Che l'uomo dorma o vegli… (Mc 4,27). 4. Guardate gli uccelli del cielo… (Mt 6,26). 5. E com'ebbe assaggiato l'acqua… (Gv 2,9). 6. Non chiunque mi dice… (Mt 7,21). 7. … E il grano, invece… (Mt 13,30). I PESCI DI GENEZARET. Simone gli rispose… (Lc 5,5). 1. Appena scesi a terra… (Gv 21,9). 2. «Anche nel Vangelo c'è un lago…». 3. «Ma nel Vangelo c'è un'altra pesca…». 4. «Le aringhe affumicate di Charlot…». Poesie familiari. Postfazione (M. Beck).
Note sull'autore
GIOVANNI CRISTINI (1925-1995), bresciano, si era trasferito a Milano nel 1955. Qui ha svolto un'intensa attività giornalistica ed editoriale. Ha diretto il mensile bibliografico e culturale Il Ragguaglio Librario. Come autore ha esordito in poesia a 25 anni con La strada della croce (Il Gallo, Genova 1950). Tra le sue raccolte di liriche ricordiamo: Cartoline dalle Dolomiti del Brenta: poesia a due voci, in collaborazione con Aldo G.B. Rossi (I.P.L., Milano 1985); Weekend in terra straniera (I.P.L., Milano 1986); Poesie (1978-1995) (I.P.L., Milano 1997). Ha pubblicato tra gli altri: due saggi sui favolisti Perrault e I Grimm (La Scuola, Brescia 1954 e 1966); Invito alla lettura di Luigi Santucci (Mursia, Milano 1976); un libro per ragazzi, I grandi poemi dell'umanità (Rizzoli, Milano 1964); un libro di prose autobiografiche, Sulle rive del lago (Edizioni Paoline, Milano 1990).
«Per mia fortuna posso dire di non aver mai dovuto temere un Dio che impone dei comandamenti. Non ho mai conosciuto, infatti, un Dio severo, repressivo, costrittivo. [...] I comandamenti mi indicano cosa c'è da fare, illuminano la mia strada, mi orientano. Animato da uno spirito di continua ricerca compio un passo dietro l'altro, inciampo, sbaglio strada, mi dilungo in percorsi inusuali. La luce è tuttavia sempre là, e resta ferma. Anche il libro deve infondere fiducia in Dio. Deve trasmettere il coraggio di mettersi in cammino anche quando è impervio, quando si può inciampare e ci si può perdere: ne vale la pena» (dalla Prefazione).
Con stile piacevole e di facile lettura, il lettore è accompagnato a trovare una casa accogliente tra moderno e postmoderno, a imparare una regola per vivere bene.
Sommario
Una prefazione personale (N. Wolf). "La parola concisa ed eterna". Breve storia dei dieci comandamenti. Il primo comandamento: Non avrai altri dèi di fronte a me. Il secondo comandamento: Non ti farai idolo né immagine alcuna. Non pronuncerai invano il nome del Signore. Il terzo comandamento: Osserva il giorno del sabato (della domenica) per santificarlo. Il quarto comandamento: Onora tuo padre e tua madre. Il quinto comandamento: Non ucciderai. Il sesto comandamento: Non commetterai adulterio. Il settimo comandamento: Non ruberai. L'ottavo comandamento: Non pronuncerai falsa testimonianza contro il tuo prossimo. Il nono e il decimo comandamento: Non desidererai la moglie del tuo prossimo, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo. Il Decalogo: guida verso la libertà.
Note sugli autori
NOTKER WOLF osb (Bad Grönebach [Germania], 1940) ha studiato filosofia, teologia e scienze naturali a Roma e Monaco di Baviera. Nel 1961 entra nell'abbazia benedettina di Sankt Ottilien am Ammersee nei pressi di Monaco e nel 1977 viene eletto abate. Dal 2000 è abate primate dell'ordine dei Benedettini e risiede a Roma. Ha particolarmente a cuore la collaborazione con paesi come Cina e Nord Corea e con le altre religioni. Presso le EDB ha pubblicato: L'arte di dirigere le persone, con Enrica Rosanna (22010), Dio vi benedica! (2010) e Da un cielo sereno (2010).
MATTHIAS DROBINSKI è giornalista e responsabile dell'informazione religiosa presso il quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung.
"Un cristiano, membro cioè di un mondo religioso che si appella al soprannaturale, vive da laico quando si muove nell'ambiente naturale; non rinuncia all'aspetto soprannaturale né lo ridimensiona, ma lo vede con gli occhi di chi prescinde dal soprannaturale, per poter interloquire con ogni essere umano, di qualsiasi religione e cultura, e far accogliere con attenzione e rispetto anche le sue proposte, che possono derivare da visuali di carattere soprannaturale ma vengono presentate appunto nella loro dimensione laica" (dal capitolo 4). Al di là del significato corrente del vocabolo, che è abitualmente quello di "ostile alla religione", e anche del significato etimologico - dal greco laos, popolo di Dio - per mons. Bettazzi il termine "laico" acquisisce il senso pieno di "umano". Proprio come Gesù, che essendo "vero Dio" ha voluto essere anche "vero uomo", quale vescovo, col massimo impegno di evangelizzazione cristiana, egli sente di dover essere insieme "laico", ovvero "pienamente umano".
La parola "missione" rimanda spesso alla vita della Chiesa nei paesi lontani, ma in realtà invita ogni credente a interrogarsi sull'identità cristiana. La missione costituisce infatti la dimensione fondamentale della vita cristiana: «Abbiamo sempre bisogno di essere evangelizzati. E proprio da coloro che vorremmo evangelizzare. Poi, una volta evangelizzati, ci rivolgiamo agli altri, vicini e lontani. Solo andando verso i fratelli diventiamo noi stessi figli. La missione realizza la nostra vocazione: "chi accoglie voi, accoglie me", dice Gesù identificandosi con i suoi inviati (Mt 10,40). La missione verso i fratelli ci rende uguali a Lui, il Figlio».
Commentando i brani della missione, presenti nei Vangeli, Fausti conduce a riflettere sui modi in cui noi viviamo il nostro cristianesimo.
Sommario
Elenco dei brani biblici commentati. Missione, affare di pochi o compito di tutti? È figlio chi si fa fratello. Il problema dei mezzi. Il regno di Dio in mezzo a noi. Maria, modello dell'evangelizzatore. Che c'è tra noi e te? Il battesimo del discepolo. Tre doni necessari per la missione. La messe e gli operai. La croce, compimento della missione. Beatitudini: l'identikit di Cristo e della Chiesa. Azione o contemplazione? Un falso dilemma. La missione e la croce. Alle fonti della missione: le ferite del Risorto. La missione dei Dodici. Annuncio del Vangelo, luogo di relazioni. Pane: missione e vita nuova. Cristo in missione verso i dimissionari. L'asino maestro. L'ultima missione: portare l'uomo dentro di sé. L'ultima parola. Missione, salvezza per tutti. Al servizio di un Dio «operaio». Preghiera e missione. Vincere il male con il bene. Povertà: condizione per essere agnelli. Inculturazione e annuncio. Missione ed eucaristia. L'amore rifiutato. I frutti della missione. Fine della missione: Dio è tutto in tutti. Il Crocifisso, scandalo e rivoluzione. Benessere, felicità e il dio-tappabuchi. Cristiani senza Chiesa? Mangiare l'altro o mangiare con l'altro? Abusi sessuali e celibato.
Note sull'autore
SILVANO FAUSTI s.j., dopo avere completato gli studi di filosofia e teologia con un dottorato sulla fenomenologia presso l'Università di Münster, è stato docente di teologia. Ora vive in una cascina alla periferia di Milano (Villapizzone) con una comunità di gesuiti dediti al servizio della Parola e operanti in un contesto di emarginazione. È autore di numerose pubblicazioni biblico-teologiche, sia di studio sia di divulgazione; tra le più recenti: Ricorda e racconta il Vangelo. La catechesi narrativa di Marco, Àncora, 1990; Lettere a Sila. Quale futuro per il cristianesimo, Piemme, 1991; Una comunità legge il Vangelo di Luca, EDB, 112006; Una comunità legge il Vangelo di Matteo, EDB, 82007; assieme a T. Beck, U. Benedetti, G. Brambillasca e F. Clerici, Una comunità legge il Vangelo di Marco, EDB, 72008; Una comunità legge il Vangelo di Giovanni. Volume unico, EDB-Àncora, 2008; Per una lettura laica della Bibbia, EDB, 2008.
Il libro dei Salmi è un condensato di tutta la Bibbia, l'anima dell'antica e della nuova economia di salvezza. Lungo venti secoli di storia, la Chiesa vi ha attinto abbondantemente per ispirare antifone, introiti, offertori, canti al Vangelo. Nei Salmi si coglie tutta la gamma dei sentimenti umani e religiosi; in essi si ripropongono tutte le situazioni del vivere feriale: gioie e dolori, trepidazioni e sollievi, vittorie e sconfitte, grandezze e miserie, slanci e disfatte, sviluppi e ripiegamenti...
L'autore considera i Salmi una grande scuola di preghiera. Per aiutare a valorizzarli in tal senso, ne sceglie alcuni come prototipo di una situazione o di un genere letterario, cosicché a partire da questi sia agile il passaggio alla lettura del resto del salterio. Di ogni Salmo esaminato egli indica la struttura letteraria, mettendo a fuoco l'argomento centrale attorno al quale si articola la composizione; fa seguire il commento esegetico, che individua elementi storici, teologici e spirituali; propone un'attualizzazione, per prolungare la riflessione nel concreto della quotidianità.
Sommario
Introduzione. 1. Salmo 8: "Quanto è mirabile il tuo nome". 2. Salmo 13: "Fino a quando, Signore?". 3. Salmo 15: "Signore, chi abiterà nella tua tenda?". 4. Salmo 19: "I cieli narrano la gloria di Dio". 5. Salmo 23: "Il Signore è il mio pastore". 6. Salmo 42-43: "Come la cerva anela ai corsi d'acqua". 7. Salmo 51: "Pietà di me, o Dio, nel tuo amore". 8. Salmo 57: "Pietà di me, pietà di me, o Dio". 9. Salmo 84: "Quanto sono amabili le tue dimore". 10. Salmo 90: "Signore, tu sei stato per noi un rifugio". 11. Salmo 103: "Benedici il Signore, anima mia". 12. Salmo 107: "Rendete grazie al Signore". 13. Salmo 121: "Alzo gli occhi verso i monti". 14. Salmo 122: "Quale gioia quando mi dissero…". 15. Salmo 136: "…Perché il suo amore è per sempre". 16. Salmo 139: "Signore, tu mi scruti e mi conosci".
Note sull'autore
UBALDO TERRINONI, religioso cappuccino di Viterbo, laureato in teologia dogmatica e licenziato al Pontificio Istituto Biblico, insegna Nuovo Testamento all'Istituto filosofico-teologico di Viterbo. È stato ministro provinciale dei cappuccini del Lazio e presidente della Conferenza dei superiori provinciali cappuccini d'Italia. È consultore della Pontificia congregazione per le cause dei santi. Tra le sue pubblicazioni: Lineamenti di pedagogia evangelica, Borla, Roma 1990; Messaggi biblici per vivere, Borla, Roma 1991; presso le EDB: «Se tuo fratello...» (Mt 18,15). Sui sentieri evangelici della vita fraterna (1995); Il vangelo dell'incontro. Riflessioni su Luca (22000); Parola di Dio e voti religiosi. Icone bibliche (22005); C'è l'Aldilà? Indagine biblica sulle ultime realtà dell'uomo (2006); La sapienza del cuore. Meditazioni bibliche (2007); «Buono è il Signore» (Sal 103,8). Il messaggio biblico della misericordia (2008); Alba di nuova speranza. Via Crucis (2010). Collabora con riviste dell'Ordine (Laurentianum e Italia Francescana) e con riviste scientifiche nazionali (Rivista Biblica e Parole di Vita).
«Con il passare degli anni ho compreso come la misericordia di Dio renda possibile l'amore umano. L'ho capito in tre particolari tipi di rapporto: con la mia famiglia, con i miei amici e con la mia comunità di gesuiti al n. 10 di Martin Street. La misericordia di Dio e il loro affetto mi aiutano a vivere. [...] In queste pagine vorrei spiegare come si è realizzata la misericordia di Dio verso di noi e come noi la realizziamo nei confronti degli altri. Cercherò di scoprirlo attraverso le Scritture e attraverso le numerose vie in cui, nel corso dei secoli, la Chiesa ha manifestato la sua misericordia. Nell'esporre queste vie, metto la misericordia in primo piano, definendola come la disponibilità a entrare nel caos degli altri, per andare incontro alle loro necessità» (dall'Introduzione).
L'autore prende in esame le opere di misericordia corporali e quelle spirituali, riflette su quella che è l'effettiva opera di misericordia nella preghiera della Chiesa, in particolare nell'eucaristia, affronta infine il rapporto tra la misericordia e il caos che regna nella vita personale e familiare delle persone e nel mondo. Un capitolo è espressamente dedicato alla meditazione sul sacerdozio alla luce degli scandali nella Chiesa.
Sommario
Riconoscimenti. Introduzione. Prefazione alla nuova edizione. 1. La Misericordia è il distintivo della morale cattolica. I. LE OPERE DI MISERICORDIA CORPORALE. 2. Le opere di misericordia corporale. 3. Visitare i carcerati. 4. Accogliere i senzatetto. 5. Dare da mangiare agli affamati. 6. Dare da bere agli assetati. 7. Seppellire i morti. 8. Visitare gli ammalati. 9. Vestire gli ignudi. II. MEDITAZIONE SULLA MISERICORDIA ALLA LUCE DELL' 11 SETTEMBRE 2001. 10. Seppellire i morti. III. LE OPERE DI MISERICORDIA SPIRITUALE. 11. Le opere di misericordia spirituale. 12. Lo spirito di conciliazione. 13. Essere vigilanti. 14. La preghiera. IV. MEDITAZIONE SUL SACERDOZIO ALLA LUCE DEGLI SCANDALI AVVENUTI NELLA CHIESA. 15. Essere ministro di misericordia. V. LA MISERICORDIA E LA LITURGIA EUCARISTICA. 16. Il rito d'ingresso. 17. La liturgia della Parola. 18. Liturgia dell'eucaristia. 19. La Comunione. VI. MEDITAZIONE SULL' HIV/AIDS IN UN MONDO CHE HA BISOGNO DI MISERICORDIA. 20. Meditazione sull'HIV/AIDS in un mondo che ha bisogno di misericordia. VII. La misericordia e la vita ordinaria. 21. Entrare nel proprio caos. 22. Entrare nel caos della vita familiare. 23. Entrare nel caos del mondo.
Note sull'autore
JAMES F. KEENAN sj è entrato nella Compagnia di Gesù nel 1970 e nel 1982 è stato ordinato sacerdote. Ha conseguito il dottorato in teologia morale alla Pontificia Università Gregoriana; insegna teologia morale alla Weston Jesuit School of Theology di Cambridge ed è stato visiting professor al Boston College. Ha pubblicato più di 200 saggi, articoli e recensioni. Presso le EDB ha curato un'importante rassegna sulla situazione mondiale della teologia morale: Etica teologica cattolica nella Chiesa universale. Atti del primo Congresso interculturale di teologia morale (2009).
Descrizione dell'opera
La fede cristiana è una forza che si afferma nella vita di ogni giorno: sono questi l'esperienza e insieme il convincimento che fanno da legame agli 81 brevi articoli raccolti nel volume. Apparsi in una rubrica di un settimanale femminile tedesco di grande fama, inducono a pensare, sollevano domande, talora suscitano obiezioni. E guardano alle preoccupazioni di ogni giorno, che toccano la vita delle donne e degli uomini contemporanei.
L'autore racconta che le riflessioni sono sorte nelle occasioni più svariate: in viaggio, nel trambusto, nel silenzio. Sono idee balenate d'un tratto, come raggi improvvisi di luce, capaci di dare forza e fiducia nella vita.
Sommario
Introduzione. Idee balenate da un cielo sereno. Benedetto XVI, ambasciatore di verità e d'amore. Orgogliosi di noi stessi. C'è ancora qualcosa da salvare. La croce di Madonna. Esultare contro i giorni neri. Fiducia per la vita. Momenti di felicità. Motivo sufficiente per credere in Dio. Il telefonino o l'uomo? Domande imbarazzanti per cristiani e musulmani. Se solo parlassimo di nuovo l'uno con l'altro. Tutto un imbroglio? Ci vuole coraggio per l'amore del prossimo. Chi ha fiducia, può sorridere di sé e degli altri. Si può rinunciare a una comunità spirituale? Tolleranza. Vedere nell'altro l'immagine di Dio. Aspetto esteriore e atteggiamento interiore. Rimanere calmi, anche quando tutto va storto. Donare, per aprire il cielo. Un'anima bella non ha bisogno di alcun intervento di chirurgia estetica. Il bambino nella mangiatoia. Natale o la gioia di godere insieme. Fare piazza pulita per l'anno nuovo. I giochi-killer recano danno ai bambini. Se l'uomo è vuoto, almeno il giorno deve essere pieno. Talvolta il silenzio è più consolante di qualsiasi parola. Nessun problema per Dio. Il diavolo perfettamente consapevole. Più coraggio per la vita reale. Uomini che non vogliono essere stressati. Dio. Non c'è nulla di meglio contro la paura. Un segno di grandezza: la grazia. Speranza che supera la morte. In fondo non c'è bisogno di Dieter Bohlen. Quando riesce difficile amare qualcuno. Come mai sono perseguitato dalla fortuna? L'amore del prossimo, un rimedio contro la depressione. Un mondo senza pena e dolore è inabitabile. Uno che è morto per il suo essere pacifico. Mangiare non significa riempirsi lo stomaco. Non si può sfuggire a un dialogo aperto. I figli hanno soprattutto bisogno di una cosa: padri e madri. Destinati alla felicità celeste. Lo Spirito di Dio. Uno Spirito democratico. Perché si dovrebbe voler essere qualcosa di meglio? La gioia di vivere è la dieta migliore. Si può contrastare la tentazione del doping? I figli devono seguire la propria strada. Gli ultimi tabù. Quando la vita di una persona vale ancora solo un biglietto d'ingresso. Solo un qualcosa per deboli? Disarmare con il proprio esempio. Quando ai bambini «viene staccata la spina». Vedere i propri simili con occhi diversi. Il cristianesimo offre sempre qualche sorpresa. La «Casa Benedetto» in Afghanistan. Ogni chiesa nasconde un mistero. Buddha o Gesù? Una sola parola di perdono. Musica dagli auricolari - oppure meglio forse cantare nel coro? Ognuno ha bisogno di una famiglia. Perché i complimenti dei bambini ci rendono così felici? Essere pazzi. Proprio secondo il cuore di Gesù. I dolori di Maria. Un motivo per celebrare e far festa. Possiamo imparare dai musulmani. La ricetta della felicità. Ci si deve accorgere dei miracoli. Dio, dov'eri? Quando i vecchi non hanno più nulla da dire. A metà della vita le cosa vanno meglio. Rispetto per i bambini. Se a scuola non va bene, non è poi così tragico. Perché certi uomini devono essere difficili. Parità di condizioni. Solo con strette regole. Dimenticare il passato per un sorriso. La visione cristiana: una grande famiglia umana. La fede non è un aspirapolvere. Una svolta copernicana. Tempo d'Avvento. Sfavillio di luci per un senso diverso. Senza Natale: una pace celestiale? I disturbi sono irruzioni spontanee della vita. Nella hall di un hotel.
Note sull'autore
NOTKER WOLFosb (Bad Grönebach [Germania], 1940) ha studiato filosofia, teologia e scienze naturali a Roma e Monaco di Baviera. Nel 1961 entra nell'abbazia benedettina di Sankt Ottilien am Ammersee nei pressi di Monaco e nel 1977 viene eletto abate. Dal 2000 è abate primate dell'ordine dei Benedettini e risiede a Roma. Ha particolarmente a cuore la collaborazione con paesi come Cina e Nord Corea e con le altre religioni. Presso le EDB ha pubblicato: L'arte di dirigere le persone, con Enrica Rosanna (2010) e Dio vi benedica! (2010).
«Questo libro è una testimonianza di ciò che viviamo e scopriamo all'Arca, trascorrendo la vita insieme a uomini e donne che hanno un handicap mentale. Il loro gridare il bisogno di relazione, di amore autentico e di fecondità molto più profondo del loro desiderio di piacere sessuale - ci ha rivelato il grido profondo per la relazione, l'amore autentico e la fecondità presente in ogni essere umano» (dalla Conclusione). Molte donne e molti uomini che hanno un handicap sognano di essere unici per qualcuno e di vivere in intimità con lui. Sono anche inevitabilmente influenzati dai valori e dalle idee del loro ambiente e dai mass media, che presentano il sesso come sorgente di felicità. Così i loro corpi cercano spesso la tenerezza che non hanno avuto nella loro infanzia. L'esperienza della comunità dell'Arca testimonia come, anche nella particolare condizione dell'handicap, sia possibile e necessario - non diversamente da ciò che accade per ogni essere umano - un cammino di maturazione dell'affettività, di crescita sul piano umano e spirituale. E in questo percorso costituisce un grande aiuto la vita comunitaria, come luogo di relazioni autentiche e positive, di guarigione, in cui mantenere viva la dinamica dell'amore e della speranza.
Abate della basilica di San Paolo fuori le mura a Roma dal 1980 al 1987, don Giuseppe Nardin (1931-1990) fu un 'testimone del Regno'. A vent'anni dalla morte, l'azione pastorale, le riflessioni, la grande carica umana e l'intensa spiritualità che lo hanno contraddistinto sono sedimentati nel cuore di tanti come un tesoro prezioso da condividere. Così i capitoli del volume ricostruiscono il suo sentire attraverso gli ambiti nei quali ha dispiegato la propria attività. Sono parole di lui e su di lui, perché il profilo è delineato attingendo abbondantemente dai suoi scritti: «Aspirava a rendere il monachesimo una presenza viva oggi, ma con lo sguardo verso il futuro» (P. C. Carini, abate emerito dell'abbazia S. Pietro, Assisi); «Il tempo di Nardin è stato quello di una bella primavera ecumenica il cui profumo è ancora tra noi» (pastore R. Bertalot). «Qual è il ruolo della vita religiosa oggi?», gli fu chiesto in pubblico. Senza esitazioni rispose: «Formare persone felici e soddisfatte»; e il cardinale benedettino P. A. Mayer sottolinea divertito che molti religiosi si scandalizzarono: non sapevano - nota - che questo è «lo spirito di san Benedetto».
«"Ho un papà famoso". Questo pensiero si è fatto strada a poco a poco nella mia coscienza, nel corso della vita. Quando passeggiavamo per strada, quante persone lo salutavano, quante telefonate cominciavano a disturbare i rari momenti in cui rimanevamo soli; i viaggi all'estero sempre più frequenti, i contatti con persone "importanti", i bagni di folla cui si sottoponeva volentieri mio padre, sempre così carico di umanità verso tutti; i discorsi pubblici, i riconoscimenti ufficiali della sua attività! Ma che significato dare a tutto ciò, che valore attribuirgli?». La risposta era evidentemente da ricercarsi nell'attività svolta dal professore a favore dei sofferenti di tumore, affinché questi potessero vivere i momenti più difficili della malattia e gli istanti più significativi della vita adeguatamente assistiti e circondati dall'affetto dei propri cari in un ambiente familiare.
Franco Pannuti (1932) e l'ANT costituiscono un binomio inseparabile: primario della Divisione di Oncologia dell'ospedale Malpighi di Bologna, nel 1978 egli fonda con altri dodici amici l'«Associazione Nazionale per la Cura e lo Studio dei Tumori solidi», diventata poi, più brevemente, «Associazione Nazionale Tumori» (ANT). Trasformata nel 2002 in Fondazione ANT Italia Onlus, l'associazione si configura più chiaramente dandosi il Progetto Eubiosia (Progetto Vita buona). Finora l'ANT è riuscita ad assistere fino all'ultimo giorno più di 75.000 sofferenti di tumore e per circa 100 giorni ognuno; l'80% dei malati deceduti è morto in casa, con un decorso a misura d'uomo per paziente e familiari. È presente in 9 regioni italiane: Emilia-Romagna, Puglia, Campania, Marche, Toscana, Lazio, Basilicata, Lombardia, Veneto.
«In occasione della commemorazione del trentesimo anniversario della fondazione dell'ANT ebbi la possibilità di vedere con i miei occhi, attraverso gli applausi scroscianti e sincerissimi di tanta gente in risposta alle parole di affetto di mio padre, rivolte ad un vasto uditorio, la riconoscenza di tante persone a motivo del suo impegno. In seguito ad altre vicende dolorose, sentii il desiderio forte, l'esigenza di dare a mio padre la possibilità di "raccontarsi", affinché la sua figura, ormai inesorabilmente diventata pubblica, potesse rimanere nel ricordo di tante persone che gli vogliono bene e che lo ammirano, così come egli si vede» (dall'Introduzione).
Il testo è arricchito da 4 pagine di fotografie a colori che ripropongono alcuni momenti significativi della storia dell'associazione.
Note sull'autrice
Francesca Pannuti, figlia di Franco, è laureata in filosofia e appassionata di filosofia greca. Ha pubblicato Socrate, la morte di un laico e altri saggi, Aracne, Roma 2009.
Descrizione dell'opera
«L'effetto della benedizione di Dio non è semplicemente misurabile, visibile. Per quanto l'effetto possa essere buono, non rende automaticamente felici. Avviene piuttosto dell'altro: la benedizione che sperimentiamo si trasforma in gratitudine. Da questa gratitudine scaturisce la gioia autentica per quanto si è raggiunto. In quanto benedetti siamo colmi di felicità. E da questa gioia per la felicità attingiamo una forza nuova, insospettata. Per me è così ogni giorno. Vi auguro la stessa esperienza» (dalla Premessa).
In 74 agili capitoli, pieni di calore umano e di amore per il prossimo, l'autore si dedica alle grandi e piccole questioni che ogni giorno ci interessano. Pratico, capace di immedesimarsi e talora provocatorio, mai moraleggiante, parla di coraggio civile, fedeltà, umanità e dei limiti della ragione. E inoltre di come, con l'aiuto di Dio e con la sua benedizione, ci si possa accostare con fiducia al difficile progetto della vita.
Sommario
Premessa. Natale non venga una sola volta all'anno. Fermarsi: il primo passo per un mondo migliore. Il peso della colpa e come toglierlo. Diventa di peso per altri! Chiacchiere al cellulare: perché sono combattuto tra due cose. Il coraggio civile contro la violenza nelle piccole cose. Il papa dovrebbe essere un tipo spavaldo, asciutto e giovanile? Esercitare lo sguardo benevolo per la strada. Un salvadanaio contro la rabbia. A mani tese forzare i limiti della ragione. Salvare le nuove generazioni dal culto del bambino. Nessuno deve aggirarsi nella terra di nessuno della violenza. Tutto sperperato e tuttavia amato. I sostenitori di un mondo senza fumo non perdonano nessuno. Oggi gli adulti vogliono perdere la faccia. Ma l'amore corporeo non è qualcosa di intimo? Meno cupidigia e più coscienza. Gesù non amava i digiuni. La scomparsa veloce e senza tracce dell'uomo moderno. «Sono tutti infedeli: e tu?». Non lasciarsi scoraggiare. Cercasi un alleato per la vita. Un mezzo contro l'ingenuità nelle cose del mondo: il lavoro. Lo Spirito Santo: sconosciuto e incomprensibile? Quello che non capiranno mai gli uomini dallo sguardo maligno. Una lettera è una dichiarazione d'amore. Chi non vuole aver ragione, vince su se stesso. Essere un inetto con l'aiuto di Dio. La predica domenicale: un capitolo doloroso. La visione di una grande famiglia umana. Teste di giaguaro contro l'irriverenza degli europei. Con i Deep Purple contro la dittatura dell'irreligiosità. Grazie a Dio si può cambiare. «Lei non ha bisogno dell'alcool». I fantasmi del passato non devono durare per tutta la vita. Il cristianesimo: una religione rivoluzionaria. I crampi allo stomaco servono a qualcosa. Certo che si può cancellare Dio dalla propria vita. E poi? Non sempre è necessaria la chitarra elettrica. Ogni uomo è un passero impertinente. Non limitarsi a chinare il capo: religiose su carri armati. Una lezione sul superfluo. Devo far battezzare mio figlio? Staccato dal mondo. Il futuro sarà piuttosto variopinto. Bevormunden: una specialità dei politici. Uniformi scolastiche? Una splendida idea! L'acqua significa purezza e nuovo inizio. Il punto debole di Dio: il suo cuore. La guerra non sia un gioco neanche per i bambini. Ritornano gli eremiti. Se non resta che metterci a piangere. Mai pensato all'autodisciplina? La minaccia maggiore è la nostra stessa ingordigia. Le pari opportunità: un compito per tutti noi. Possiamo donare molto più di quanto crediamo. Le persone pretenziose possono far pena a qualcuno... Meglio dare controvoglia piuttosto che non dare nulla. Dio: un «giudice spietato»? A Roma i matrimoni sono la cosa più importante del mondo. «Fare da soli». Prevalere un po' meno per vincere tutti. La famiglia: un luogo per la peggiore guerra di trincea? Vanno molto gli angeli custodi. Di tanto in tanto non c'è nulla di più bello della solitudine. Il racconto biblico della creazione: una favola di tempi antichi? Pregare diversamente in America. Sfornare biscotti contro le preoccupazioni quotidiane. Guida all'osservazione dei bruchi. È difficile credere? Peccato. Come i romani festeggiano il Natale. Salmi, prosecco e panettone: Natale a Sant'Anselmo. Ogni religione può degenerare nel fanatismo. Gesù si è sforzato di stare con gli uomini.
Note sull'autore
Notker Wolf osb (Bad Grönebach [Germania], 1940) ha studiato filosofia, teologia e scienze naturali a Roma e Monaco di Baviera. Nel 1961 entra nell'abbazia benedettina di Sankt Ottilien am Ammersee e nel 1977 viene eletto abate. Dal 2000 è abate primate dell'ordine dei Benedettini e risiede a Roma. Ha particolarmente a cuore la collaborazione con paesi come Cina e Nord Corea e con le altre religioni. Presso le EDB ha pubblicato con Enrica Rosanna L'arte di dirigere le persone (2010).
Descrizione dell'opera
«Abbiamo più di mille ragioni di disperarci per noi stessi, per gli altri e anche per Dio... Eppure, ci sono altrettante ragioni per sperare ancora!» (dall'Introduzione).
Dopo una rapida presentazione dei vari ambiti del mondo contemporaneo che la speranza sembra avere abbandonato, l'autore va alla ricerca delle radici della speranza cristiana nella Parola di Dio, facendo parlare i testi dell'Antico e del Nuovo Testamento con una lettura sapienziale attenta alle domande dell'uomo di oggi. Delinea quindi il parallelismo tra i momenti di difficoltà e la necessità di nutrire uno sguardo non racchiuso nei confini del presente. Riprende infine i temi della contemporaneità, con l'intento di dimostrare che non ci sono ragioni per farsi sopraffare dallo sconforto se si cammina sulle vie della speranza tracciate da Gesù.
Un testo di cui oggi si sente il bisogno, proprio per il difficile clima sociale ed economico del momento presente; una meditazione che invita a non disperare e mette in luce i molti motivi che alimentano fiducia nel domani.
Sommario
Quasi un'introduzione. 1. Una società che non crede nel proprio futuro. 2. L'humus delle speranze dell'uomo. 3. La guerra dei cacciatori di aurore. 4. Nomadi della speranza. 5. Una speranza che nasce al ritmo della storia. 6. I nuovi sviluppi della speranza. 7. Quando la speranza si fa carne. 8. Il Seminatore è uscito per seminare la speranza. 9. Germogli di vita e germogli di morte. 10. Non vado all'avventura: la speranza in san Paolo. 11. Una fiducia che fa crescere. 12. Nutri le tue radici! 13. Non lasciar spegnere la fiamma della speranza. 14. Non aver paura. 15. La segreta energia dello Spirito che abita in te. 16. Il perdono è una vera miniera di speranza. 17. Pronti a rispondere della speranza. 18. Verso una teologia politica.
Note sull'autore
Michel Hubaut è francescano, conferenziere, animatore di ritiri e incontri spirituali; ha lavorato a lungo nei media ed è ora responsabile del santuario delle Grotte di Sant'Antonio a Brive-la-Gaillard. Ha pubblicato decine di volumi di spiritualità.