La parola "rete" da sempre appartiene al linguaggio simbolico dei Vangeli. Gesù Cristo la usa come metafora, per mettere in relazione comunicativa tutti gli uomini e tutti i popoli della terra, unificandoli idealmente nell'unico "popolo di Dio". Dal punto di vista culturale oggi la "rete" è quella struttura che costituisce la piattaforma di Internet: un luogo dove potenzialmente tutti gli uomini del mondo, gli uni con gli altri, senza differenze, possono comunicare. In questo volume si affrontano varie riflessioni, dalle conseguenze della "rete" sulla visione dell'uomo e della sua identità cristiana, e si offrono indicazioni pedagogiche e pastorali per le istituzioni educative.
A Napoli esiste una buona pratica, quella del "caffè sospeso": lasciare un caffè pagato in regalo al prossimo che verrà. Pensare oltre se stessi, pensare a cosa si lascia per il futuro è il primo passo per lavorare bene in gruppo. Questo volume pratico e dinamico, perfetto per il "team building" nelle attività più varie, aiuta a riscoprire la dinamica del "fare insieme", dalla creazione dei primi legami alla scoperta del valore unico che ogni individuo può dare alla comunità. Con schede di autovalutazione per lo stress e il rischio di burnout, per comprendere il clima dell'ambiente di lavoro, per costruire un percorso di crescita personale nel proprio gruppo.
La parola rete da sempre appartiene al linguaggio simbolico dei Vangeli. Gesù Cristo la usa come metafora, per mettere in relazione comunicativa tutti gli uomini e tutti i popoli della terra, unificandoli idealmente nell'unico popolo di Dio. Dal punto di vista culturale oggi "la rete" è la struttura che costituisce la piattaforma di internet: un luogo dove potenzialmente tutti, nel mondo, possono comunicare gli uni con gli altri, senza differenze. Questo volume esplora una serie di temi suggestivi, a partire dalle conseguenze del web sulla visione dell'uomo e della sua identità cristiana, e offre indicazioni pedagogiche e pastorali agli educatori e alle istituzioni educative.
La ":rivoluzione digitale": e i ":new media": hanno influenzato gli stili di vita, di comunicazione e di socializzazione, ponendo nuove sfide educative in particolare nella relazione tra genitori e figli. Questo libro offre ai genitori delle indicazioni di tipo pratico da un punto di vista psico-educativo, per sostenerli nella loro azione quotidiana accanto ai figli in crescita. Senza perdere mai di vista la certezza che la strada per salvaguardare i loro figli, on line e off line, passa attraverso una sana relazione e un’:educazione consapevole.
La riflessione proposta in questo volume si muove dall'analisi della situazione e offre condizioni di marcia: educazione come compito, emergenza, sfida. Educare è un lungo processo che permette di diventare adulti. Le riflessioni del testo offrono la direzione di marcia, avvalendosi dell'analogia della segnaletica stradale con le varie indicazioni di direzione, di divieto, di pericolo, di scelta. In un'epoca in cui è evidente la necessità di un cambiamento del processo educativo tradizionale, questo lavoro si propone come aiuto concreto per tutti gli educatori di ispirazione cristiana.
Questo libro non è un elenco di "ricette" da consultare per risolvere questa o quella difficoltà pratica a cui si può andare incontro nel proprio ruolo di educatori. Ciò che l'autore offre è una panoramica dei problemi nuovi che si pongono nell'attuale contesto culturale e di cui spesso non si è chiaramente consapevoli, additando alcune prospettive di fondo alternative alla prassi educativa vigente per affrontarli adeguatamente. Un'opera nata dalla convinzione che non ha senso, in educazione, chiudersi al nuovo sottovalutandolo o, peggio ancora, demonizzandolo.
Il volume fa seguito - anche nel titolo - al precedente "Educare si può" (2010). Il libro ha una struttura molto semplice. Ogni capitolo è diviso in due parti: analisi del problema e suggerimenti per l'intervento educativo, sempre attraverso testimonianze e fatti concreti. Le situazioni prese in esame riguardano il mondo interetnico e interculturale, la famiglia, i giovani, la comunicazione tra docenti e studenti, il successo e l'insuccesso scolastico, i compiti a casa, la crescita armoniosa degli adolescenti, il burnout degli insegnanti, l'orientamento, come modalità educativa permanente.
Essere genitori oggi: l'importanza di essere coppia" per le reali esigenze del bambino. "
Il tema della relazione educativa è tornato fortemente al centro della riflessione pedagogica e delle pratiche educative, facendo registrare un interesse crescente da parte di quanti risultano impegnati con i ragazzi. Il breve percorso formativo proposto dal volume (attraverso interventi di docenti e studiosi di Pedagogia) crea un'opportunità di riflessione e di confronto sulle modalità che dall'interno sostanziano il lavoro educativo quando è inteso e vissuto primariamente come lavoro che concorre alla costruzione di relazioni educative efficaci e significative per le persone coinvolte, perché il nostro modo di educare, di aiutare e di prenderci cura dell'altro riflette prima di ogni altra cosa il nostro essere persone.
Il libro si presenta come un manuale di facile consultazione rivolto a tutti coloro che desiderano approfondire gli aspetti educativi per la prevenzione e l'intervento a favore della famiglia, dei genitori, degli educatori e degli operatori che si occupano della formazione. Le riflessioni proposte nel libro offrono spunti per andare oltre le risposte e i rimedi più facili e immediati, nell'ottica di favorire una più profonda e reciproca responsabilizzazione dei genitori, e di conseguenza anche dei loro figli.
L'ipotesi che guida la riflessione del volume è che l'attuale crisi morale ed educativa derivi, in larga misura, dal non essere ancora riusciti a trarre tutte le conseguenze del passaggio dalla prospettiva etica dell'epoca moderna, centrata sulla legge morale e sul dovere, a quella postmoderna, che punta piuttosto sulla realizzazione delle persone. Il problema degli educatori è che oggi si trovano davanti al tramonto del vecchio modello, senza essere capaci di valorizzare le risorse offerte dal nuovo. Questo libro vuole essere un contributo al superamento di questo vuoto.
Il testo muove dalla comune consapevolezza che il passaggio dalla giovinezza alla condizione adulta avviene oggi in un problematico scollamento fra lo sviluppo della maturità e il raggiungimento dell'adultità. Il testo si snoda attraverso una riflessione teorica che riprende i risultati delle più recenti ricerche sociologiche sul mondo dei giovani adulti; sviluppa l'attenzione al processo attraverso cui i bisogni educativi delle nuove generazioni si trasformano in forme concrete di dialogo con le agenzie educative, e di ricerca e impegno personale di crescita; mette a fuoco le rampe di lancio e le piste di atterraggio che consentono, nei vari ambiti della quotidianità, il decollo verso l'adultità. La proposta di questa "bussola pedagogica" può aiutare i giovani e i loro educatori a realizzare prove di volo che davvero possano suscitare le competenze esistenziali necessarie per non perdere la rotta.
Il volume presenta una proposta teorico-pratica di intervento formativo centrata sulla promozione e il potenziamento di una educazione efficace nei confronti dei figli. Vengono presi in esame alcuni elementi fondamentali dell'essere famiglia quali gli aspetti educativi centrali nella relazione genitori-figli (educarli a pensare, all'espressione emotiva, alle regole, ai valori...), l'uso di una comunicazione efficace genitori-figli, lo sviluppo delle caratteristiche di una genitorialità in linea con lo sviluppo di figli sereni, e la delicata situazione educativa di genitori con figli disabili. Riferimento fondamentale è il sistema educativo salesiano, che continua a dimostrarsi attuabile ed efficace.
C'è passione per l'educazione là dove si coltiva la speranza. Se la speranza si affievolisce, se i valori si oscurano, l'educazione non può neppure essere pensata. In questo campo, comunque, l'appello generico alla speranza e il riferimento astratto ai valori non sono di alcuna utilità. La speranza deve essere organizzata. Su questo argomento, l'autore ha raccolto nel volume la lunga esperienza maturata nel lavoro con le famiglie e nella pratica educativa e terapeutica del disagio giovanile, oltre che nel ricco e complesso mondo della pastorale parrocchiale. La riflessione teorica è alternata con esempi e applicazioni sperimentate sul campo.
Educare i giovani alla responsabilità è un compito arduo e difficile, ma oggi più che mai è un impegno educativo importante, perché la società futura sarà nelle mani di coloro che abbiamo formato ed educato. L'impegno educativo verso i giovani è una vera emergenza educativa, perché essi rappresentano anche la riuscita dell'impegno sociale, etico e umano del mondo degli adulti. L'autore di questo libro fa emergere, dall'analisi sociale e dal disagio giovanile, alcune linee di formazione ed educazione alla responsabilità, per recuperare nei giovani la capacità di risolvere problemi, contraddizioni e difficoltà a partire dalla fiducia in se stessi.
Strumento veramente efficace per l'adulto, per la verifica del proprio compito educativo in famiglia, per confrontarsi con le situazioni, le problematiche, le scelte, le strategie, gli atteggiamenti di una mamma - l'autrice - che ha accompagnato con passione e con sapienza pedagogica la crescita dei figli, per donare loro vita e ragioni di vita e aiutarli a costruirsi come persone. Al termine di ogni capitolo, la scheda "Per giocare, per giocarsi", con proposte di attività di verifica sulla propria esperienza familiare.
Un'analisi chiara e dettagliata delle molte questioni aperte nella scuola italiana. In questo libro-intervista, uno dei protagonisti della scuola milanese e nazionale, sviscera gli aspetti grandi e piccoli delle vicende scolastiche, offrendo, per ciascuno di essi, acute e pertinenti analisi stimolate da domande intelligenti e ben formulate, secondo tre direttrici: quella della scuola e della sua funzione educativa, quella culturale e sociale (con rimandi storici) e quella istituzionale e politica.
L'intento degli autori è quello di riflettere e confrontarsi su come Internet e i nuovi media stanno cambiando la società, in particolare come sta cambiando la vita dei nostri ragazzi. Nei vari interventi si parla di come gli adulti possono riappropriarsi del ruolo di guida attenta nella relazione educativa, consapevoli che l'utilizzo della rete non è scontato; di cosa vuol dire perciò educare ai media, di cos'è la cittadinanza digitale, di come tutelare i nostri dati personali nella rete, di quali sono le nuove frontiere della comunicazione...
Il libro prende lo spunto dalla domanda: è possibile educare, dal momento che sia nel mondo ecclesiale che in quello laicale si parla sempre più frequentemente di emergenza educativa? La risposta è positiva, a patto che si verifichino determinate condizioni. Questa la struttura del libro: siamo in situazione di emergenza educativa (cap. 1), che si concretizza soprattutto nel bullismo a scuola (cap. 2). L'esperienza educativa di Don Bosco nella scuola (cap. 3). La scuola come comunità educativa (cap. 4). La relazione del docente con allievi, colleghi, genitori (cap.5). Stili e strategie nella dinamica apprendimento/insegnamento (cap. 6). Quando manca la volontà (cap. 7). Scuola e famiglia: una relazione complessa (cap. 8). Come aiutare i figli a crescere (cap. 9).