La storia d'Europa raccontata in modo avvincente da un grande storico. Età di lettura: da 11 anni.
Una storia di principi e califfi, di crociate in Terra Santa e di spose bambine accaduta all'incirca ottocento secoli fa. Per conoscere chi è diverso da noi e rispettare ogni razza e cultura.
Alla condanna degli storici pagani si aggiunse quella dei cristiani, e tutti si ritrovarono concordi nel ritrarre Nerone come uno dei personaggi più detestabili della storia universale. Così Nerone apparve un mostro e non quello che realmente era stato: un sovrano certo crudele e segnato da una vena di follia, ma anche geniale, che aveva interpretato in modo nuovo il mestiere terribilmente difficile dell'imperatore romano". Salito al trono a diciassette anni, dopo una infanzia pilotata dalla madre Agrippina, con cui ebbe un rapporto morboso e che poi ucciderà, Nerone è il protagonista di un racconto che si fa leggere tutto d'un fiato. Dai veleni di corte, le amanti e l'incendio di Roma ai grandi progetti per la città stessa e a quelli nell'istmo di Corinto, fino alla decisione di togliersi la vita da solo. Un imperatore fragile e autoritario al tempo stesso, la cui vita divenne spunto per leggende e storie inventate, più di quanto lui stesso potesse immaginare. La scrittura semplice e spiritosa, gli aneddoti, le immagini rendono questo libro adatto a qualsiasi età, i più giovani compresi.
I sei anni che vanno dal 1789 al 1794, furono, a Parigi e in tutta la Francia, anni di violenza e di speranze, anni che accessero, anche in Europa, paure e sogni di riforme straordinariamente nuove e audaci. Nel 1794 l'idea primigenia e incandenscente della rivoluzione tramonta ma non è mai, forse, veramente scomparsa. Si trattava, in definitiva, di dare un senso concreto a tre valori fondamentali: la libertà, la fraternità e l'eguaglianza. Su di essi, duecento anni dopo, si continua ancora a discutere. Anche perché riguardano il nostro futuro.
La cavalleria ha fatto la sua comparsa circa mille anni fa. Un po' più tardi, fra il 1160 e il 1220, sotto il regno di Filippo Augusto - nella Francia del nord, il paese dove è nata - la troviamo in pieno sviluppo, in tutto il rigoglio della sua adolescenza, non ancora giunta alla piena maturità. È là, in quell'epoca e in quel paese che l'autore si sofferma, raccogliendo tutti i segni che i cavalieri hanno lasciato al loro passaggio tra amori, tornei e battaglie.