Qual è il senso della vita? È un valore stabile e oggettivo, o qualcosa di inevitabilmente fluido e arbitrario? In base a quali principi dobbiamo orientare le nostre azioni e i nostri rapporti con gli altri? Se in passato la visione del mondo tradizionale, fondata sulla religione, sapeva dare risposte ai grandi interrogativi dell'esistenza, nella società contemporanea, sempre più individualistica e secolarizzata, la nostra sete di significato si fa ogni giorno più intensa. In questo libro, scritto con un linguaggio accessibile ma concettualmente rigoroso, il giovane filosofo Frank Martela ci accompagna in un viaggio coinvolgente che ripercorre la storia del pensiero occidentale moderno, rivisitato attraverso esperienze quotidiane, aneddoti, film, ma anche con gli strumenti delle più avanzate ricerche psicologiche e sociali sui grandi fenomeni del nostro tempo. Il percorso verso un'esistenza più consapevole e appagante, ci insegna, può cominciare in ogni momento, a patto di riuscire a liberarci da certi preconcetti e ossessioni che impediscono alla nostra personalità più autentica di fiorire: dobbiamo solo volerlo.
Sono stati depositati in Parlamento diversi disegni di legge sul cosiddetto fine-vita. Di fronte alla malattia e alla vecchiaia ciò che conta davvero è decidere da soli quello che dovrà succedere? Il Parlamento, con la legge 219/2017 sulle disposizioni anticipate di trattamento, ha garantito nuovi diritti, in modo che nessuno possa decidere per noi e la nostra dignità sia garantita in ogni situazione? Queste pagine tentano di dimostrare che i disegni di legge appena depositati e la legge 219/2017 stanno introducendo l'opposto di quanto ufficialmente dichiarato, l'opposto dell'autodeterminazione e della dignità. Sarà di nuovo possibile un altro "caso Englaro"? Cosa sarebbe successo ad Alfie Evans con questa legge? Il processo per il suicidio di DJ Fabo renderà i medici degli assassini per legge? E soprattutto, il Parlamento, concedendo una "licenza di uccidere" in certi casi, non avrà mica pensato a ciascuno di noi, diventati vecchi e malati? Come ci difenderemo? Chi ci aiuterà? Forse è meglio iniziare a informarsi.
L'incontro e il dialogo hanno profondamente segnato la personalità e la vita di Pierre Claverie, vescovo di Orano, assassinato nel 1996: ha lavorato incessantemente per mettere in relazione le persone più diverse e si è egli stesso messo in gioco nella scoperta degli altri. Le considerazioni semplici e piene di buon senso che ci offre in questo scritto permettono di riflettere sui diversi fattori che conducono al successo o al fallimento delle relazioni. Dopo aver evocato le figure di Abramo, Mosè e Maria nel cristianesimo e nell'islam, medita su un certo numero di incontri, riusciti o no, di Gesù, così come sui suoi rapporti con gli altri e con il Padre. L'autore considera il testo delle Beatitudini come la legge dell'incontro, di cui la fede, la preghiera, la vita ecclesiale e la vita religiosa sono altrettante applicazioni pratiche. Secondo lui, la differenza dell'approccio di Dio nelle tradizioni musulmana e cristiana rivela le loro rispettive ricchezze (sono citati numerosi testi di mistici musulmani) ma anche l'originalità del cristianesimo, il carattere insieme straordinario e scandaloso del messaggio di Gesù Cristo. Queste meditazioni sono un invito caloroso a fare il punto sul nostro modo di essere con Dio e con gli altri, perché l'incontro e il dialogo sono per noi delle sfide permanenti nelle nostre comunità umane: vita familiare, vita professionale, vita religiosa, vita ecclesiale...
Un nuovo libro sull'Islam? Ce ne sono già troppi, è una perdita di tempo, diranno alcuni. No, è assolutamente necessario avere una buona conoscenza di una religione così controversa, diranno altri. Forse tutti hanno la loro ragione. Questo libro mostra come la verità stia non solo in una buona conoscenza dell'Islam, ma anche nel fatto di avere una posizione equilibrata - talvolta critica, sempre rispettosa - nei confronti di questa religione. E il frutto delle riflessioni di un cristiano che ha messo a disposizione la sua intelligenza cristiana per conoscere tale religione e che ha deciso di vivere tra i mussulmani come loro amico. Si tratta di un opuscolo di presentazione dell'Islam e al tempo stesso di una riflessione semplice e alla portata di tutti per tentare di «comprendere» cristianamente l'altro che ci sta accanto.
"Ci stiamo avviando alla fine dell'epoca storica iniziata nella seconda metà del 700 con la Rivoluzione Industriale. La crisi economica continua a far sentire i suoi effetti negativi da quasi un decennio. Nei Paesi industrializzati i livelli della disoccupazione aumentano soprattutto tra i giovani. La corruzione politica invade tutti i gangli del potere in forme sempre più spregiudicate e sempre più spesso impunite. Allo stesso tempo tutti i fattori della crisi ambientale continuano ad aggravarsi, anche perché i partiti non sono in grado di affrontarli. Non hanno un programma politico incardinato sui valori della sostenibilità ambientale, dell'equità estesa alle generazioni future e ai viventi non umani e della solidarietà. A loro interessa soltanto conquistare la maggioranza dei voti per governare nel modo che considerano più rispondente alle esigenze dei propri elettori, disinteressandosi della sostenibilità da cui dipende la continuità della vita sulla Terra. E del resto non si può pensare che un programma politico radicalmente nuovo possa essere gestito costituendo un partito con le stesse caratteristiche di quelli esistenti. Perché, come ricordava qualcuno, non si può mettere vino nuovo in otri vecchi. Il vino nuovo va messo in otri nuovi (Luca 5,37-38)." (Maurizio Pattante)
Non viviamo nel migliore dei mondi possibili. Facciamocene una ragione. Le limitazioni alla democrazia, il potere dispotico esercitato sui popoli dalle istituzioni sovranazionali, la prevalenza della finanza sulla politica, sono tutti effetti prodotti dall'economia della crescita continua. Un sistema che sta giungendo alla fine e che, come un animale ferito, mostra il suo volto peggiore e aggressivo, pronto a trascinare tutto e tutti nel baratro. Per arginare questa potenza distruttrice non basta riformare il sistema, ma è necessario cambiare l'orizzonte culturale e le categorie attraverso le quali pensiamo e interpretiamo il mondo. Le grandi famiglie politiche tradizionali non sono in grado di comprendere i rischi che l'umanità corre in questa fase storica, in cui il modo di produzione industriale si sta estendendo a tutto il mondo. Destra e sinistra sono categorie del passato. E per certi versi incarnano anche parte del problema. Se vogliamo garantirci un futuro dobbiamo smetterla con la crescita. Solo una decrescita felice, selettiva e governata, può salvarci.
Con grande semplicità e senza mai banalizzare, proponendo un approccio integrato e multidisciplinare, Harvey spiega con argomenti razionali e di fede le molteplici questioni che ruotano intorno all'attrazione verso persone dello stesso sesso. Sulla base della sua solida formazione di psicologo, professore di teologia morale e direttore spirituale, Harvey non si sottrae al confronto con le opinioni contrarie al bene della persona, le confuta con chiarezza e carità, doti tanto necessarie quanto rare quando si viene a trattare di quest'argomento, su cui anche il mondo cattolico - non la Chiesa - sembra essere ancora molto confuso. Prefazione di Matteo Maria Zuppi, postfazione di Juan José Perez-Soba.
Ogni giorno interagiamo con l'ambiente e ne utilizziamo le risorse. Ma ogni comportamento, ogni azione, lascia un segno, determina una modificazione che pone le basi di quello che accadrà. Nel presente scriviamo il futuro, e sono in tanti a sostenere che, data la nostra attuale condotta, siamo ormai prossimi a quel punto critico in cui lo squilibrio biologico e climatico del pianeta produrrà cambiamenti tali da compromettere radicalmente la vita e la coesistenza pacifica degli esseri umani sulla terra. Infatti, non si tratterà soltanto di eventi calamitosi circoscritti, ma di una catastrofe globale che determinerà spostamenti di intere comunità e guerre per il controllo delle risorse ancora disponibili. "Domani" è il racconto di un viaggio: un viaggio nel mondo di oggi, là dove esistono iniziative e progetti, ricercatori e gente di buona volontà al lavoro per modificare da subito il corso delle cose. Dall'Islanda a San Francisco, da Copenaghen all'isola della Riunione, Dion ha percorso il mondo per parlare a coloro che operano in modo creativo e innovativo nei settori più disparati - agricolo, energetico, economico, politico, architettonico e urbanistico e dell'istruzione. Il risultato è un mosaico di piccole grandi storie che hanno spesso per protagoniste persone comuni e che ci aiutano a comprendere i problemi e le sfide da affrontare, indicandoci la strada da seguire per cambiare il nostro domani.
Breve e densa riflessione sulla vita matrimoniale che getta il cuore oltre l’ostacolo degli interrogativi dell’uomo moderno il quale, abbacinato dai progressi della tecnica e delle scienze quantitative, sembra che faccia sempre più fatica a dare risposta alla sua perenne ed inesausta richiesta di felicità.
Il Cuore Comune è un viaggio antropologico nel cuore dell’uomo e della donna sposati, nella loro capacità di amare, nel loro essere nudi l’uno davanti all’altra, nella loro apertura all’infinito che trova uno sbocco esistenziale nel matrimonio per amore.
Ma, se il matrimonio è via esistenziale alla felicità, come è possibile che invece spesso sia fonte di conflitti, litigi, sofferenze, incomprensioni? E quando ciò accadesse, il matrimonio potrebbe dirsi finito? Ma un matrimonio può veramente finire?
La risposta a queste domande è scritta nella carne sessuata di marito e moglie e nella loro capacità di dare origine ad una realtà ultra-personale nuova ed immortale: il loro Cuore Comune.
Il Cuore Comune è, in definitiva, il centro vitale di quella realtà personale che va al di là delle persone dei coniugi e che li arricchisce nonostante i loro difetti e limiti. La sua costruzione del Cuore Comune è decisiva per la felicità di entrambi.
Ma la vera domanda è: ora che conosciamo la strada per la felicità, la sapremo percorrere?
Con un tono divulgativo, quasi giornalistico, e allo stesso tempo presentando al lettore una ricca documentazione scientifica, Renzo Puccetti elabora argomentazioni razionalmente stringenti ed efficaci intorno ai temi politicamente più scorretti legati al gender. Ricostruisce i fatti che condussero l'Associazione Psichiatri Americani a cancellare l'omosessualità dal Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Sulla scorta di una vasta conoscenza della letteratura scientifica e di un processo argomentativo filosoficamente rigoroso che include un esame ampio e approfondito delle fonti più qualificate a sostegno delle tesi LGBTQ, l'autore presenta le sue risposte a domande ricorrenti come: Gay si nasce? L'omofobia è razzismo? Oppure è usata per zittire l'oppositore? Cos'è la condizione trans-gender? Qual è il denominatore comune delle cosiddette teorie del gender? Le teorie del gender sono efficaci per educare all'inclusione e prevenire la violenza sulle donne? Che rapporto c'è tra il gender e gli studi di genere, cioè le ricerche sul substrato biologico del dimorfismo comportamentale? "Più diritti per tutti" cancella le discriminazioni? È l'amore che fa la famiglia? Cosa dice la letteratura medico-scientifica circa i figli che crescono in coppie dello stesso sesso? Se il dibattito attorno a questi argomenti vorrà sollevarsi dalla mera propaganda, questo testo potrà aiutare l'avvio di un confronto franco ed intellettualmente onesto.
La metafisica è la scienza dell'essere. Non è, come spesso viene presentata, un vano sogno di oltrepassare l'esperienza possibile. La metafisica nasce dall'esperienza e si accompagna all'esperienza. È una riflessione razionale che cerca di scoprire la struttura generale o universale che sostiene le cose. La metafisica cerca di mettere in evidenza l'ordine universale, ponendosi dal punto di vista più elevato e più umile nello stesso tempo, cioè dal punto di vista dell'essere. Il concetto di essere è lo schermo più universale che la ragione possa avere: dice il tutto e ogni singola cosa, ma senza determinarne i dettagli specifici. Questo libro non intende proporre in modo sistematico i difficili concetti della metafisica; il suo scopo è piuttosto quello di accompagnare la mente nel suo primo itinerario verso la scoperta del senso metafisico delle cose, quasi a modo di meditazione. La forma narrativa del diario ha precisamente questa finalità.
E se un giorno chi detiene le chiavi dell'economia mondiale prendesse le sue decisioni non solo ricercando il profitto, ma lasciandosi guidare da principi morali universali? Forse il benessere sarebbe più diffuso e nei momenti di crisi alla fine si conterebbero meno vittime... Questa prospettiva è decisamente di là da realizzarsi. Ciò non toglie che si possa cominciare a porre le basi ideali per una fondazione morale dell'economia, che abbia al suo centro l'attenzione per l'uomo e - esigenza non più rinviabile - la cura dell'ambiente. In questo libro si apre una riflessione a tutto campo che invita gli attori economici a chiedersi non solo che cosa sia più vantaggioso, ma che cosa sia più giusto fare. Questa domanda fondamentale viene via via declinata in interrogativi più specifici: è vero che tutto può essere comprato e venduto? Bene e utile coincidono? L'interesse di chi bisogna perseguire nella propria iniziativa imprenditoriale? L'avidità è il motore del progresso oppure un vizio? In quale misura sono accettabili le diseguaglianze economico-sociali? Che tipo di uomo vuole essere il businessman? Quale rapporto ha la ricchezza con la felicità? Quali valori sono in gioco nell'attività economica? Che cosa si intende per sviluppo, e lo sviluppo di chi si deve ricercare? Lungo questo percorso, a segnare i punti fermi del ragionamento, si ritrovano alcuni imperativi morali, che intendono offrire un orientamento per capire come rendere eticamente corretto il proprio agire economico. Da questa prospettiva l'etica e l'economia non sono discipline separate o addirittura in competizione tra loro, ma modalità di intervento sulla realtà in dialogo e mutua collaborazione, entrambe dirette verso il «bene», concetto che è tanto più urgente riscoprire quanto più oggi suona fuori moda e privo di significato.
Di solito separiamo le questioni economiche da quelle spirituali o religiose. Se però, consapevoli del nostro interesse per i problemi economici, ci confrontiamo con la rivelazione cristiana - attestata dalla Scrittura ed interpretata dal magistero della Chiesa - siamo colti di sorpresa dal grande annuncio del Vangelo: Dio ha voluto vivere tra gli uomini ed assumere tutti gli aspetti della condizione umana. Lavorando come carpentiere, Gesù si è reso presente alle realtà economiche della sua epoca. Oggi, il Risorto intende partecipare delle gioie e delle amarezze della nostra vita lavorativa e della nostra società consumista. Egli fa dell'economia un luogo permanente della sua presenza. Tale è la "buona novella" che questo libro - che si rivolge in particolare agli studenti di Economia, così come a ogni persona che opera in economia - racconta, risultando a tratti sorprendente o anche provocatorio. Queste pagine tentano di esplicitare ciò che il Vangelo può portare tanto all'attuale vita economica, quanto alla scienza economica.
"La sfida di una predica inculturata consiste nel trasmettere la sintesi del messaggio evangelico, non idee o valori slegati. Dove sta la tua sintesi lì sta il tuo cuore" (papa Francesco, Evangelii Gaudium, 143). Non c'è sintesi senza analisi e non c'è analisi senza sintesi, perché la sintesi è il compimento dell'analisi. Un'analisi senza sintesi è distruzione e una sintesi senza analisi è confusione. Alla scuola di Tommaso d'Aquino le due procedure si bilanciano armoniosamente. Ma se a livello dell'analisi il fondamento della speculazione tomista si trova nella dicotomia potenza-atto, a livello di sintesi il fondamento si trova nella idea di ordine. La proposta che qui si presenta è un approfondimento della visione sintetica, individuando nella nozione di causa esemplare, o meglio di exemplar, il fondamento. Con Tommaso e oltre Tommaso questa nozione viene esplorata come struttura originaria del reale.
Quante volte all'idea di avvocato si associano virtù non proprio cristiane? Eppure l'avvocato svolge nella società l'essenziale funzione di tutela del diritto alla libertà, dell'inviolabilità ed effettività della difesa, assicurando nel processo la regolarità del giudizio e del contraddittorio. Ed è soggetto ad un codice di condotta essenziale alla realizzazione della sua funzione a tutela dell'affidamento della collettività, della correttezza dei comportamenti e della qualità ed efficacia della prestazione professionale. L'entrata in vigore del Nuovo Codice Deontologico Forense (pubblicato sulla GU 16.10.2014 n. 241) ci offre l'occasione di una lettura comparata delle questioni 67-71 della II-II della Somma Teologica. Brilla nell'opera dell'Aquinate quell'autodichìa che regge la prova del tempo e legittima con fondamento teologico ciò che la legge impone con una logica di ordine pubblico e di civiltà giuridica. Introduzione di Iside Pasini, avvocato del Foro di Brescia. Traduzione di Tito Sante Centi e di Roberto Coggi: è presente solo la traduzione italiana delle questioni 67-71 de La Somma Teologica, II-II.
Gender/genere, nella sua accezione più recente, significa il ruolo sociale, psicologico e comportamentale che ogni persona può scegliere e cambiare liberamente nel corso della sua vita, a prescindere dalla sua identità genetica e anatomica. Chi sono coloro che hanno introdotto questa nuova accezione e questa distinzione tra genere e identità genetica? Perché l'hanno introdotta? Quali sono le reali esigenze e gli obiettivi concreti perseguiti dalla prospettiva del gender? Quale visione della persona umana è proposta? Sulla base di fonti documentarie di prima mano tenteremo di dare una risposta a queste domande. Non si tratta di pure e astratte teorie, che interessano solo pochi esperti. Si tratta piuttosto di una prospettiva che ha ottenuto risultati concreti a livello politico, giuridico ed educativo, come questo saggio documenta. Evitando con rigore odiose contrapposizioni e slogan emotivi, con un metodo oggettivo e razionale analizzeremo criticamente gli argomenti usati dai promotori del gender, come l'uguaglianza, la non-discriminazione, il rispetto, l'educazione sessuale, la lotta all'omofobia e al bullismo, e l'equipollenza di ogni orientamento sessuale.
Dove c'è dolore si diventa postulanti di consolazione. Dove c'è consolazione c'è il fascino segreto di una bellezza profonda, che solo la metafora e le immagini sanno evocare. La bellezza ha una dimensione divina segreta, nascosta nella sensibilità del tocco divino. Se la si invoca, questa ha le fattezza dell'Avvocata nostra, così come da tradizione ci rivolgiamo alla Madonna. Che strano. Perché stanno così le cose? Ma se il grembo di Maria culla Colui per mezzo del quale sono tutte le cose e nel quale tutte le cose sussistono, questo stesso grembo culla l'intero universo, con la sua capacità di consolazione e di delicatezza. Ogni delicatezza e ogni dolcezza sono il femminile originario che impronta il segreto del cosmo al segreto della Madre di Dio.
Questo compendio di storia della filosofia intende presentare, in modo ovviamente sintetico ma cardinale, cioè secondo una struttura teoretica di fondo, sia il pensiero dei singoli autori, sia l'intero percorso storico del pensiero filosofico. Esso si presenta come lo strumento per l'inquadramento essenziale della riflessione di ogni pensatore e delle connessioni teoretiche che attraversano le diverse riflessioni. Il suo fine è quello di aiutare lo studente a possedere una visione sinottica del filosofare nella storia e di accompagnarlo nel lavoro di memorizzazione.
"Non lasciamoci rubare la speranza!". Questa è l'esortazione che da inizio pontificato papa Francesco continua a lanciare. È un monito incalzante. Un ammonimento che dice ammaestramento, esortazione, consiglio. Ma anche così lapidario, da istituirsi immediatamente come un monumento, cioè al servizio della memoria. E il trattato sulla speranza teologale di san Tommaso d'Aquino, offerto in queste pagine, si pone proprio in questa linea. Occorre ridestare nel nostro cuore il senso prezioso di una virtù divina che rianima l'umano.