Il volume propone un incrocio di sguardi sul lavoro degli assistenti sociali. Prova a farlo in una prospettiva non autoreferenziale, in un certo senso 'transculturale', dando voce agli stessi assistenti sociali insieme a molti altri professionisti e attori che con loro quotidianamente interagiscono e 'producono' interventi e servizi alla persona; nella consapevolezza che solo l'integrazione di saperi e competenze consente di comprendere i fenomeni, promuovere opportunità, leggere i bisogni, valorizzare le risorse e costruire soluzioni sociali ai problemi sociali. Senza la pretesa di esaurire tutti gli ambiti d'intervento, viene qui presentato un 'assaggio' di luoghi e pratiche del lavoro sociale, in modo concreto, semplice e tuttavia attento al piano metodologico, dialogando con una professione oggi più che mai chiamata a confrontarsi con nuovi bisogni in un contesto di trasformazione del welfare. Il 'luogo' principe di questo lavoro è il territorio nella sua dimensione vitale di 'comunità': da qui prende le mosse il volume, che si articola come una virtuale tavola rotonda in molteplici sezioni di confronto. Il testo non ha carattere specialistico; è rivolto a chi desideri scoprire la professione di assistente sociale, ad assistenti sociali interessati a condividere esperienze e riflessioni sul proprio operare, ad altri professionisti che vogliano conoscere meglio una figura con cui sono aperti ampi spazi di collaborazione nel mondo del welfare, agli studenti, ai docenti e supervisori.
Il nuovo libro di Milton Bennett Principi di Comunicazione Interculturale. Paradigmi e pratiche non è solo una nuova edizione di Principi di comunicazione interculturale, tradotto e pubblicato in Italia nel 2002 da FrancoAngeli. Seppure mantenga la struttura di testo con sezione antologica, è completamente rinnovato nei contenuti. Nelle prima parte l'autore si concentra sull'accuratezza del lessico e dei livelli di analisi appropriati per potere parlare di comunicazione interculturale. Focalizza poi la propria prospettiva entro la dimensione epistemologica costruttivista, alla base del noto Modello Dinamico di Sensibilità Interculturale (MDSI). Lo stesso modello è qui presentato nella sua ultima versione in cui rivede alcune posizioni e soprattutto suggerisce un diverso linguaggio per riferirsi al continuum di esperienza della differenza all'interno del paradigma quantistico. In questa nuova edizione amplia i contenuti relativi all'analisi dell'interazione tra persone di culture diverse, pubblicando finalmente anche la sua teoria di stili percettivi sottostanti il modo in cui individui con diverso retroterra culturale preferiscono, collettivamente, pensare e imparare. Infine inserisce un capitolo su come la prospettiva interculturale costruttivista si declina in diverse applicazioni pratiche. Nella seconda parte offre una selezione di letture antologiche "classiche" su alcuni concetti fondamentali della comunicazione interculturale.
Se è indubbio che chi opera nei servizi sociali ha quotidianamente al centro delle proprie riflessioni e decisioni il "che cosa fare" e con quali strumenti e conoscenze tecniche realizzarlo, è altrettanto vero che i migliori obiettivi e professionalità restano astratti se non sono tradotti in attività ben coordinate. La regolazione organizzativa costituisce la genesi e il divenire delle attività concrete; essa concerne aspetti come la divisione dei compiti, le modalità e i tempi di svolgimento, le informazioni e le comunicazioni per lo svolgimento, gli incentivi per il coinvolgimento, la formazione e vari altri aspetti. Gli assistenti sociali non sono solo dei professionisti detentori di saperi tecnici specialistici; quotidianamente sono anche degli operatori organizzativi, che applicano e producono regole per coordinare attività rivolte a obiettivi di varia specie e diversa complessità, che intrattengono relazioni mutevoli ed eterogenee con operatori di altri servizi, che valutano il loro operato in termini di efficacia, legittimità e di aderenza a standard di varia provenienza. Il testo, rivolto a studenti e a practitioner, intende fornire da un lato strumenti per interpretare questo quotidiano "lavoro di regolazione organizzativa", tratti dalla miglior letteratura teorica; dall'altro porta l'attenzione su alcuni temi e contenuti specifici connessi a tale regolazione.