Al di là del mito tecnocratico e della sbornia elettronica, e con la speranza che una terza guerra mondiale non segni la fine del genere umano, un nuovo umanesimo è possibile. Sarà il compito del secolo Ventunesimo. Il tema di questo libro non è soltanto la critica della «società irretita», come in varie occasioni mi è parso lecito definirla. Riguarda invece un compito, filosofico e politico-pratico, che investe e tende a riorientare tutta la tradizione filosofica europea. Si tratta, in altre parole, di passare dal dualismo platonico, che contrappone la scienza dei pochi alle dicerie dei molti, alla verità intersoggettiva come certezza vivente, intravista da Giambattista Vico e Edmund Husserl. In questo senso, questo libro è la continuazione e, spero, l'approfondimento di L'accademia e l'agorà, Memoria e vissuto e Verso l'uomo autotelico.
In questo saggio Michel Maffesoli si propone di decifrare quella che chiama "religiosità postmoderna". Un percorso le cui tappe scandiscono il ritorno del sacrale: la riabilitazione dei sensi e della ragione sensibile, l'importanza della condivisione, del mistero, dell'iniziazione - ma anche il necessario ancoraggio alla tradizione. E' così che le figure cattoliche della Trinità o della comunione dei santi rappresentano per il pensatore delle "tribù" le metafore più adatte all'immaginario contemporaneo del sacro. Un saggio profondo, che offre al lettore non un ritorno alla religione tradizionale come istituzione e dogmatismo, ma una vera e propria rinascita del cattolicesimo ed una comprensione emotiva della trascendenza.
Nel 1989 Franco Ferrarotti scriveva un saggio dedicato alla nascita di una società multiculturale e mutirazziale. Sono passati trent'anni e questo è un argomento ancora di fortissima attualità. La società è profondamente cambiata e gli italiani? Sono ancora razzisti? Abbiamo riproposto al pubblico questo saggio, con una nuova introduzione dell'Autore. Quella che sembrava ad attenti analisti sociali un'intuizione azzardata, si sta rivelando una previsione scientificamente fondata. Franco Ferrarotti, uno tra i maggiori sociologi italiani, è tornato su questo argomento con nuove e importanti riflessioni.
Il libro si occupa della tensione, oggi avvertita su scala planetaria, fra la logica del pensare e della lettura, silenziosa e riflessiva, e la logica dell'audiovisivo, fondata sull'immagine preconfezionata e all'infinito replicabile a fini pubblicitari e di manipolazione psicologica di massa. Vengono meno, inevitabilmente, la funzione ideativa personale e il pensare involontario, non prefissato in vista di uno scopo delimitato e circoscritto. C'è da temere che emerga, per questa via, non la società liquida, come da molti si è ritenuto, bensì la società irretita.
Telecomunicazioni, trasporti, sanità, diritto, sono alcune delle grandi conquiste che l'umanità ha conseguito grazie all'evoluzione, lo studio e l'impegno di molte società. E le società islamiche? Loro non hanno contribuito a questa evoluzione, rimanendone passive beneficiarie. Fanalino di coda nelle graduatorie internazionali per democraticità, le società islamiche risultano essere, al contrario, ai primi posti per corruzione, nonostante nella loro religione risieda la soluzione a tutti i problemi socio-politici e giuridici. Diffamazione e islamofobia sembrano un pretesto per non accettare semplici constatazioni, come la chiusura delle frontiere alle migrazioni e le relative responsabilità.
Chi era Max Weber? Come viveva? Quali erano i suoi sogni, i suoi desideri, i suoi progetti? Che rapporto c'è tra la sua vita, la sua malattia e la sua opera? Perché i suoi studi sul capitalismo e sulla Cina sono ancora tanto importanti? Dal saggio di Vittorio Cotesta emerge un Weber problematico, un uomo lacerato da tragiche contraddizioni, un grande intellettuale nazionalista e, insieme, cosmopolita. L'indagine sulla sua vita privata rivela inoltre un uomo tenero e appassionato che, in un'epoca di immani conflitti, cerca nell'amore un'esistenza autentica.
In questo studio si affronta il concetto di "fiducia", intesa come categoria legata agli atteggiamenti ed ai comportamenti sociali. L'autore ci invita a prendere in considerazione quanto sta avvenendo nella società odierna, preda di un cambiamento inarrestabile: spostiamo con un click appartenenza, denaro, pensieri e parole, sentimenti ed emozioni personali e politiche, in un dialogo elettronico intermittente con amici e non. Una riflessione sulla società della comunicazione che esalta l'individualità e che ha come rischio quello di portare a legami inconsistenti, indecifrabili e discontinui.
Questo libro offre una lettura di Marx che tratta sia l'origine filosofica del suo pensiero economico che l'esame approfondito della storiografia scientifica prodottasi in vari periodi. Le principali difficoltà che si incontrano oggi nello studio di Marx e del marxismo sono quelle di trovarsi ben oltre la sua crisi, già manifestatasi da più di venticinque-trenta anni a questa parte, dopo una di dissoluzione e di smantellamento dei "classici" originato dall'azione di una generazione di intellettuali e dirigenti politici socialisti e comunisti che hanno fondamentali principi ispiratori.