I giuristi medievali che si confrontarono con il problema della personalità dell'università o del collegium fecero degli ospedali, degli ospizi, dei ricoveri per i pellegrini un'occasione per sperimentare nuove soluzioni e nuovi istituti giuridici, attingendo ad una contemporanea riflessione filosofica di grandissimo valore.
Fu un incontro tra i più fecondi, fra i fatti e il pensiero, fra la ragione e la storia in una reciproca e continua sollecitazione grazie alla quale la scienti iris - le due anime dell'utrumque ius, così fortemente legate alla propria matrice e vincolate ad un preciso quadro politico - poté condurre il fatto oltre la soglia del diritto e dare esistenza giuridica alle realtà assistenziali (le piae causae) fino ad elaborare il concetto di persona giuridica verso il quale l'attuale impianto giuridico è tuttora debitore.
L'interesse specifico dell'opera e la sua utilità radicano proprio nella pluralità tematica del libro - comunque riconducibile ai temi fondamentali della canonistica -, nonché nell'essenzialità e nel carattere sintetico del linguaggio utilizzato. Questo lavoro non è la presentazione discorsiva dei risultati di una ricerca monografica, bensì l'esposizione riassuntiva ed ordinata dei frutti di un'intera vita di appassionata dedizione alla scienza canonista, vita scandita da un'abbondante ed altamente apprezzata produzione scientifica costituita da monografie e da articoli apparsi nel corso degli anni sulle principali Riviste della nostra disciplina. Il diuturno e protratto lavoro che questo scritto presuppone dà ragione dei contenuti esposti nel presente volume a modo di conclusioni, in uno stile asseverativo e diretto legittimato da anni di ricerca e di stimolante confronto scientifico.