San Vito è uno dei santi più popolari della tradizione cristiana. L'importanza e la diffusione del suo culto, soprattutto durante il Medioevo, sono attestate in molti paesi europei che hanno una chiesa o una piccola cappella consacrata al suo culto o qualche reliquia gelosamente custodita da secoli. Durante il Medioevo la devozione al santo Martire si diffonde rapidamente nelle maggiori città europee che si vantano di possedere le sue reliquie; gruppi di fedeli di diversa estrazione si recano ai più importanti santuari consacrati al culto così come alle piccole cappelle rurali presenti in Italia, Sassonia, Boemia, Germania e in tutta Europa. Secondo la tradizione, basata su fonti storiche e liturgiche, il martire fanciullo nacque in Sicilia, a Mazara del Vallo, da genitori pagani e fu educato al cristianesimo dal precettore Modesto e dalla nutrice Crescenza. La storia del suo martirio ripropone lo stile e i temi tipici della martirografia e si presenta ricca di elementi descrittivi che colpiscono l'immaginazione del lettore anche attraverso la narrazione dei poteri taumaturgici del martire. San Vito è inserito nel gruppo dei quattordici Santi Ausiliatori, ai quali viene riservata una particolare venerazione proprio durante il Medioevo. La sua intercessione era spesso invocata perché ritenuta particolarmente efficace nelle malattie o nelle calamità che colpivano frequentemente le comunità cittadine.
Rocco Roberto Vaiana è nato a Castelvetrano (TP) il 27 aprile 1974. Ha conseguito la licenza in Scienze Ecclesiastiche Orientali, presso il Pontificio Istituto Orientale in Roma. Attualmente è dottorando presso il medesimo Istituto.
Non si può non riconoscere che, in un certo qual senso, Francesco d’Assisi ha avuto una fortuna invidiabile rispetto ad altri santi: dichiarato nel 1992 dal Time Magazine uno degli uomini più rappresentativi del secondo millennio, studiato da centri di ricerca universitari laici e non, innumerevoli pubblicazioni scientifiche e divulgative inerenti alla sua storia, diversi film a lui dedicati, riconosciuto come riferimento ideale da persone di diverse culture e religioni.
L’Autore studia il breviario di san Francesco, uno strumento prezioso per chi desidera approfondire il messaggio e la tematica del pensiero del Santo di Assisi.
Il codice, denominato Breviarium sancti Francisci, consiste fondamentalmente in un breviario, il salterio e l’evangeliario; la prima parte è la più consistente ed è costituita dal breviario della Curia romana riformato da Innocenzo III. L’antichità del testo, che lo rende un testimone privilegiato di tale riforma e quindi della storia dei libri liturgici in generale, è confermata dalla presenza, soprattutto nelle solennità mariane o di santi legati al ministero pontificio, come Pietro, Paolo e Gregorio Magno, di letture tratte dai sermoni dello stesso Innocenzo III; tali letture dopo la sua morte nel 1216 saranno rese facoltative dal successore, papa Onorio III, e immediatamente scompariranno dal breviario. Infatti il Breviario di san Francesco è l’unico breviario vero e proprio che contiene tali letture per esteso. Questo codice fu usato da Francesco e certamente cooperò a formare in lui una seppur rudimentale cultura teologica che gli permise di esprimere la sua spiritualità e il suo pensiero in alcuni scritti, tre dei quali sono ancora in nostro possesso in formato autografo.
Uno studio storico-teologico sul sacramento della Confermazione che approfondisce la celebrazione nel suo complesso individuando nel contesto celebrativo gli elementi necessari ad una piena comprensione. Il punto di partenza è la storia della Parola di Dio in relazione al sacramento della Confermazione partendo dal Lezionario dell'Ordo confirmationis. Successivamente l'autore approfondisce le modalità con cui la Chiesa ha fatto propria la Parola di Dio e l'abbia rielaborata dando vita ai testi eucologici soffermandosi sui testi dei formulari della Messa In conferenda confirmatione. Il cuore del volume è rappresentato dall'esame del rito della Confermazione attraverso i testi eucologici proposti dall'Ordo per l'amministrazione del sacramento e dei gesti e gli elementi tipici che vengono utilizzati per significare il dono dello Spirito Santo. Lo studio è concluso dalle considerazioni dottrinali emerse lungo le diverse fasi del lavoro.
La raccolta degli Atti del VI Simposio della Penitenzieria Apostolica sul tema “Penitenza e Penitenzieria al tempo del giansenismo (secc. XVII-XVIII) Culture – Teologie – Prassi”. Sono presenti riflessioni sull’evoluzione storica, teologica e pastorale del sacramento della Penitenza nei secoli XVII e XVIII. Tale periodo è profondamente segnato dall’impronta delle controversie legate alle idee di Giansenio e dei suoi epigoni.
Un contributo aggiornato alla definizione di Oriente cristiano e sul rito Siro-Antiocheno sviluppato dalla Chiesa cristiana. Il volume è arricchito da un inserto di tavole a colori sulla geografia delle Chiese siriache.
Recentemente la Penitenzieria Apostolica si è fatta promotrice di una serie di Simposi allo scopo di valorizzare il ricco patrimonio di esperienza accumulato lungo i secoli e per presentare il valore e il significato del servizio svolto per le Chiese locali. Questo quarto Simposio ha analizzato in particolare uno dei periodi più significativi per lo sviluppo e la configurazione del sacramento della Penitenza. È il periodo successivo al Concilio Lateranense IV (1215) e immediatamente prima del Concilio di Trento (1545-1563), due eventi che influirono radicalmente sulla teologia e sulla prassi della confessione. Mentre, secondo le norme conciliari, la maggior parte dei fedeli si confessava una volta l'anno, un certo numero di cristiani che conducevano una vita fervorosa, proprio in questo tempo cominciarono ad adottare un altro ritmo, e a fare un uso molto diverso del sacramento della Penitenza. Chiedendo di confessarsi una o due volte al mese o anche una volta alla settimana, essi trasformarono il senso e la funzione stessa del sacramento, che viene così ad occupare un posto centrale nella spiritualità cristiana.
Il volume, che si inserisce nella collana "Monumenta Studia Instrumenta Liturgica", raccoglie gli studi del progetto di ricerca "I Gonzaga e i Papi. Roma e le corti padane fra Umanesimo e Rinascimento (1418-1620)", realizzato dall'Università Europea di Roma per il distretto culturale "Regge dei Gonzaga", il cui obiettivo è stato quello di analizzare da un punto di vista prettamente istituzionale, religioso e liturgico, le molteplici relazioni diplomatiche tra il Papato e la dinastia mantovana dei Gonzaga in un'epoca di profondi mutamenti culturali ed ecclesiologici. Particolare attenzione è stata dedicata all'inserimento della famiglia principesca nella gerarchia romana, con dieci cardinali e un'elezione papale mancata di poco, e all'attuazione di un progressivo controllo delle istituzioni religiose mantovane e dei loro patrimoni. Altri contributi sono dedicati infine ai modelli di santità nella società aristocratica (in particolare a Luigi Gonzaga e Osanna Andreasi), a conflitti di interesse tra ambito laico ed ecclesiastico, ad aspetti artistici e letterari, alla diplomazia pontificia e a singole questioni prosopografiche. Il volume, arricchito anche da un'appendice fotografica con i ritratti dei principali esponenti della famiglia, fornisce dunque uno spaccato del microcosmo della signoria mantovana di particolare interesse per i liturgisti e gli studiosi di storia della Chiesa.
Questo lavoro (che raccoglie gli atti del terzo Simposio organizzato dalla Penitenzieria Apostolica) si sofferma sul sacramento della Penitenza e sul suo sviluppo storico, teologico e pastorale, in un arco di tempo che ha visto notevoli cambiamenti attorno alla prassi ecclesiale relativa a questo sacramento. Negli ultimi anni la Penitenzieria Apostolica ha ritenuto opportuno organizzare una serie di Simposi con lo scopo di valorizzare il ricco patrimonio di esperienza accumulato nel corso degli otto secoli della sua storia, individuando da un lato i caratteri distintivi del Dicastero, dall'altro cercando di cogliere elementi nuovi che la prassi ecclesiale impone per affrontare le sfide che insidiano la Chiesa agli inizi del terzo millennio.
Il volume, 71° della collana, raccoglie materiale prezioso, fonte essenziale per studi di vario genere, dalle indagini propriamente liturgiche a quelle più strettamente concernenti la storia vallombrosiana, dagli studi relativi alle notazioni musicali alle preziosissime incisioni che rendono il volume unico. Ristampa anastatica del Missale che ha scandito per diversi secoli la vita liturgica della Congregazione di Vallombrosa. Un manuale di sicuro interesse affinchè possa essere di sempio e di stimolo per portare ulteriori contributi alla conoscenza della storia del culto cristiano. Con riproduzioni a colori dell'esemplare in uso per le celebrazioni dell'Abate, oggi custodito presso la Biblioteca Marucelliana di Firenze.
Questo volume, 70° della collana MSIL, contiene una raccolta di studi multidisciplinari nell'ambito del canto destinato alla vita liturgica. A questo progetto, curato da Leandra Scappticci, hanno collaborato 37 studiosi appartenenti a istituzioni universitarie, monastiche e culturali di tutto il mondo che hanno avuto legami con Giacomo Baroffioe che gli hanno voluto rendere omaggio pervenendo a questi originali studi. Una miscellanea di studi interdisciplinari volti a porre le basi per affrontare le rigorose ricerche che prendono in esame non solo il mero dato musicale, ma che siano coerenti con gli intenti didattici e scientifici della produzione di Giacomo Baroffio, uno dei più grandi compositori di musica liturgica dei nostri tempi, a cui questo lavoro è dedicato.
A distanza di nove anni dalla pubblicazione del volume "Pietà popolare e liturgia. Teologia, spiritualità, catechesi, cultura" (che prendeva in esame l'importante ruolo che la pietà popolare ricopre nel tessuto culturale ed ecclesiale, con una sezione dedicata alla regione Calabria) si è ritenuto opportuno proporne una nuova edizione, riprendendo le tematiche di maggior interesse in quanto la sfida della pietà popolare costituisce per la Chiesa di oggi una fondamentale opportunità di formazione e di evangelizzazione. In particolare questo 69° volume della collana Monumenta Studia Instrumenta Liturgica, prende in esame il rapporto tra la liturgia, che costituisce l'essenza del culto cristiano, e tutte quelle manifestazioni religiose che caratterizzano la pietà popolare, focalizzandosi su come questo rapporto si sia evoluto con i mutamenti della società contemporanea. Il libro risulta dunque un utile strumento per tutti gli educatori del mondo ecclesiastico, affinché possano attivare un insieme di percorsi formativi, in stretto dialogo con la celebrazione liturgica, volti a coinvolgere maggiormente il fedele.
Tra l'età di Costantino e la fine delle crociate la Chiesa di Gerusalemme ha elaborato forme liturgiche proprie, caratterizzate da un rapporto diretto con i luoghi memoriali e la topografia delle città della Terrasanta, e in quest'ottica il complesso del Santo Sepolcro ha svolto un ruolo esemplare per lo sviluppo di riti e celebrazioni. Il presente saggio, che si inserisce nella collana Monumenta Studia Instrumenta Liturgica, studia proprio questo luogo di culto, analizzandolo in una prospettiva interdisciplinare, sulla base di una pluralità di fonti: testi liturgici, omelie, inni, composizioni pastorali, ma anche semplici racconti o scritti di fedeli e pellegrini. L'autrice (di cui si riporta una breve scheda) prende in esame inoltre le strutture dei luoghi di culto, i loro resti archeologici, gli elementi topologici e topografici dei complessi architettonici e delle città, gli oggetti utilizzati durante i riti, descrivendo così dei dettagli fisici e spaziali imprescindibili per la comprensione delle forme liturgiche dell'epoca. Il volume, arricchito anche da un'appendice fotografica, fornisce dunque uno spaccato della ricchezza del mondo cristiano medioevale, un quadro complesso e variegato di particolare interesse per i liturgisti e gli studiosi di storia della Chiesa.
Il volume n.66 della collana MSIL tratta della LVII Settimana di studi sulla liturgia svoltasi a Parigi dal 28 giugno al 1 luglio 2010 presso l'Istituo di Teologia di Saint-Serge
Questo volume si inserisce nella collana Monumenta Studia Instrumenta Liturgica e raccoglie gli atti del convegno tenutosi presso l'Università Europea di Roma il 24 e 25 febbraio 2011 sul tema "Liturgie e culture tra l'età di Gregorio Magno e il pontificato di Leone III". Il convegno, realizzato in collaborazione tra diversi atenei e istituti di ricerca, quali la stessa Università Europea di Roma, l'Università del Sacro Cuore, la Pontificia Accademia Teologica, ha l'obiettivo di analizzare dal punto di vista storico le diverse forme delle liturgie cristiane medievali mettendo in evidenza le trasformazioni degli usi nelle diverse aree liturgiche e i mutamenti ecclesiologici. Lo studio risulta di particolare interesse oltre che per i liturgisti, anche per le facoltà di Teologia e gli studiosi di storia della Chiesa.
L'esperienza della 56ª Settimana di Studi liturgici che si è tenuta a Parigi dal 29 giugno al 2 luglio 2009 ha permesso di riprendere e di sviluppare il percorso di approfondimento della categoria dell'anamnesi. Il contenuto di quanto condiviso invita in particolare ad una riflessione di ordine teologico. Da questa prospettiva derivano poi conseguenze e attualizzazioni di cui sono testimoni molti studi e l'insieme dei contenuti del presente volume.
Questo volume è un valido strumento di studio nato per presentare i riti sacraentali, le lodi divine e l'anno liturgico agli allievi di liturgia. Questo manuale, oltre ai riti completi tradotti, e alla liturgia delle ore, contiene anche dei commenti introduttivi e dei cenni storici che contribuiscono a fornire una presentazione globale della liturgia bizantina come espresisone della Chiesa Ortodossa. Il volume si inserisce nella ocllana Monumenta Studia Instrumenta Liturgica, diretta da Manlio Sodi e risulta di particolare interesse oltre che per gli allievi, sacerdoti ed operatori pastorali di rito bizantino e non, anche per le facoltà di Teologia e per i liturgisti.
L'originale rituale del XVII secolo della Diocesi di Ginevra, il cui vescovo era Francesco di Sales. Di particolare valore ed interesse in questo rituale del 1612 sono i testi, provenienti direttamente dallo zelo pastorale del grande vescovo Francesco di Sales. Oltre ad un'ampia introduzione, i curatori contestualizzano l'opera offrendo una dettagliata presentazione dei contenuti e complenando il lavoro con appendici opportune.
Edizione anastatica di un prezioso incunabolo datato 1499 custodito presso la Biblioteca Agatina del seminario arcivescovile di Catania. La Biblioteca Agatina del Seminario Arcivescovile di Catania è tra le più antiche e qualificate Biblioteche della Sicilia. Nata nel 1572 possiede l'unica copia conosciuta di un Messale Gallicano" stampato a Messina nel 1499; 26 incunaboli e 120 cinquecentine. Un rituale antico e poco conosciuto per le successive riforme di Carlo Magno. "
Le celebrazioni annuali della Chiesa sono organizzate come celebrazione annuale del mistero/misteri di Cristo. Questo testo evidenzia gli aspetti teologici dell'Anno Liturgico Sull'Anno liturgico c'è una produzione letteraria piuttosto abbondante. Quest'opera vi si colloca con una sua originalità, in quanto che nella trattazione si intende privilegiare la dimensione teologica, nonché quella spirituale.
Uno studio sulle concordanze del messale Ispano-Mozarabico. Il rito mozarabico è una liturgia della Chiesa cattolica nata nel IV secolo nella Penisola iberica, praticata fino all'XI secolo nei territori ispanici.
Percorsi storico-giurici-teologici e prospettive pastorali sulla penitenzieria apostolica. Prefazione del Card. J.F.Stafford, Penitenziere Maggiore. Questo volume è frutto di un Simposio organizzato dal Tribunale della Penitenzieria Apostolica e svoltosi il 13-14 gennaio 2009 presso il palazzo della Cancelleria. I contributi offrono un'approfondita analisi su un doppio livello: quello storico-giuridico e quello teologico-pastorale.
L'edizione delle componenti testuali dell'Antifonario dell'Archivio Capitolare san Rufino in Assisi (codex 5). Questo testo desidera colmare una lacuna nella pubblicazione delle fonti liturgiche del XIII secolo. Evidenzia, inoltre, il ruolo dei Frati Minori nello sviluppo e divulgazione della liturgia Secundum usum Curiae Romanae.
Il volume analizza gli episodi e i segni liturgici che costituiscono il tessuto della Divina Commedia. Secondo l'autrice, prof. ssa ordinaria presso la facoltà di Lettere dell'Università di Torino, nelle tre cantiche dell'opera di Dante la liturgia ha sempre uno stretto legame con la vita terrena, la visione della storia, il rapporto tra Chiesa e Impero, e anche con l'amministrazione della giustizia e delle sue leggi.
In quest'opera vengono presentati e descritti gli elementi utili per comprendere l'orizzonte ecclesiale da cui ha origine la tradizione liturgica ambrosiana, documentando la continuità tramandata e conservata nel tempo fino ad oggi da tale tradizione. In particolare l'autore, Cesare Alzati ha rielaborato i principi ispiratori del nuovo libro liturgico, l'orizzonte ecclesiale e gli intendimenti ecumenici, le modalità del radicamento nella tradizione e l'apertura all'attualità pastorale.
Uno studio sul rito aquileiese. L'opera offre un recupero storico che permette agli studiosi di cogliere anche de visu la struttura e i contenuti di un'edizione che, al di la' della sua bellezza tipografica, riflette la bellezza e la ricchezza dei testi.
Fonti e metodi per lo studio della liturgia dei primi secoli.
Il volume riproduce il testo del Pontificale del 1485, commissionata da papa Innocenzo VII a Patrizi e Burcardo, cerimonieri pontifici. Nella storia del Pontificale l'opera del Patrizi e del Burcardo ha avuto un ruolo importante in quanto la loro edizione segno una fase decisiva nell'evoluzione di questo libro liturgico tipico del vescovo. Essa ha attraversato secoli di prassi celebrativa, ha lasciato un'impronta nella riforma liturgica del Concilio di Trento, e per vari contenuti caratterizza ancora oggi la lex orandi del Rito romano, rinnovata secondo le indicazioni del Vaticano II.
Esame approfondito del processo redazionale dell'Institutio Generalis del Messale, che fornisce un quadro comparativo dei testi ufficiali. Il volume riproduce le redazioni ufficiali dell'Institutio Generalis, cosi come appaiono nelle edizioni tipiche del Missale Romanum dal 1969 al 2002. L'opera si arricchisce inoltre di una sinossi dei testi, e riproduce la documentazione ufficiale relativa alle variationes.
Dopo aver mostrato nel primo volume l'uso che sia il Messale sia l'Ufficio divino fanno del Salterio, quest'ultimo volume presenta l'impiego dei Salmi nel Lezionario del Messale romano. I due volumi sul Salterio offrono un grande servizio non solo ai lettori e agli studiosi interessati alla Bibbia, ma in modo particolare ai pastori e ai fedeli cristiani, perche la Parola divina deve essere compresa e assimilata dai suoi destinatari, i membri del popolo di Dio.
Innocenzo III diede inizio a una profonda riforma della liturgia della Curia romana i cui esiti si diffusero rapidamente, tanto da essere ancora oggi l'elemento caratterizzante la liturgia latina di rito romano Agli inizi del Duecento a Roma esistevano fondamentalmente quattro tipi di liturgia: quella della Curia romana, quella della Basilica di S.Giovanni, quella della Basilica di S.Pietro e quella della cosiddetta Urbe. Innocenzo III nel suo programma di riforma, che vide il suo massimo momento di espressivita nel Concilio Lateranense IV del 1215, fu molto attento alla liturgia. Uno dei frutti di quella riforma fu il breviario, strumento maneggevole di preghiera e meditazione oltre che di celebrazione. Commentando quel breviaro nacquero dei Sermoni che furono alla base della liturgia per molti secoli successivi, soprattutto per l'attenzione che vi dedicarono i frati minori francescani adottando il breviario e i sermoni di Innocenzo III nella propria liturgia.
Importante studio sulla preghiera eucaristica, analizzata nei suoi contenuti e nelle sue caratteristiche. La preghiera eucaristica o anafora e il cuore della celebrazione eucaristica. Elemento fondamentale della preghiera eucaristica e l'anamnesi, ovvero l'atto liturgico in cui la Chiesa celebra la memoria di Cristo, ricordando la sua passione, la sua risurrezione e la sua ascensione. Il presente studio chiarisce ed approfondisce, con puntualita e profondita, tali aspetti fondamentali della liturgia.
L'insieme della ricerca evidenzia gli elementi costitutivi del Diacono quali emergono dall'attuale preghiera di ordinazione nel Rito Romano e nel Rito Bizantino-greco. Il presente volume, sulla scia delle innovazioni dettate dal Vaticano II, rivolge la sua attenzione all'ordine del Diaconato, insistendo sulle sue caratteristiche fondamentali e sulla sua missione. L'indagine rigorosa, argomentata, convincente viene condotta sulle preghiere di Ordinazione dei diaconi nella Tradizione Romana e in quella Bizantino-Greca.
Analisi storico-redazionale dei riti d'ingresso, di offertorio e di comunione. L'opera offre uno studio dettagliato sull'Institutio Generalis del Missale Romanum. L'originalita del volume risiede nell'impegno dell'Autore di offrire una documentazione inedita che registra il percorso redazionale del testo dell'Institutio nelle sue fasi primordiali di elaborazione. In particolare, l'indagine si sofferma sui riti d'ingresso, di offertorio e di comunione. Il volume contiene la riproduzione completa degli schemi relativi all'Institutio Generalis. La pubblicazione di questo studio e della relativa documentazione resta comunque un prezioso contributo sul piano della celebrazione eucaristica.
Teologia e celebrazione per una pienezza di vita in Cristo. Continua la pubblicazione postuma degli scritti di Achille Triacca. Il presente volume raccoglie contributi relativi al matrimonio e alla verginita; una tematica che ha portato l'Autore ad aprofondire vari aspetti relativi a problematiche della famiglia e della vita consacrata, per educare il fedele alla liturgia". "
Il volume, primo di una serie, studia l'uso dei Salmi nel Missale Romanum (editio typica 2002) e nella Liturgia Horarum (editio typica 1986). Lo scopo del presente studio e quello di far conoscere come la liturgia fa uso del Salterio. Si tratta di mostrare l'insieme di proposte che l'esperienza orante della Chiesa offre attraverso l'uso e la contestualizzazione di ciascun salmo nei due libri liturgici primordiali del Rito romano: il Messale e l'Ufficio divino.
Raccolta di studi e ricerche sul Cecilianesimo in Italia. Il volume intende aprire la strada a una serie di studi e ricerche sul Cecilianesimo in Italia. Il Cecilianesimo e quel movimento che, tra la fine dell'800 e gli inizi del '900, auspicava il ritorno ad una musica liturgica d'ispirazione sacra, non piu melodrammatica come era stata quella ottocentesca.
Il volume e un importante studio sull'Istruzione Varietates Legitimae, pubblicata dalla Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei Sacramenti (1994), che costituisce un punto di riferimento imprescindibile per orientare il progetto di adattamento e di inculturazione della liturgia romana Nel recepire la centralita dell'Istruzione Varietates Legitimae per la vita della Chiesa nella sua opera di evangelizzazione, il presente saggio chiarisce il profondo significato dtale documento. Evidenzia anche il rapporto tra cultura e inculturazione (il termine designa sia l'incarnazione del vangelo nelle altre" culture sia l'introduzione di queste culture nella vita della chiesa), e ne illustra i fondamenti antropologici e teologici. TRe Appendici completano l'opera offrendo un'ampia rassegna bibliografica, il testo latino-italiano del documento e la concordanza verbale del testo latino. "
Il volume prende in esame l'editio typica tertia del Missale Romanum (pubblicata nel 2002), evidenzia le novita rispetto alle edizioni precedenti, rileva le fonti e fornisce alcune considerazioni di carattere sia generale sia particolare. Il volume raccoglie i numerosi articoli che l'autore ha elaborato in seguito alla pubblicazione della terza edizione tipica del Messale Romano. Il materiale costituisce un eccellente e valido osservatorio" sulla nuova edizione del Messale, nella prospettiva di un serio confronto con le edizioni precedenti, al fine di rilevarne il legame con la tradizione e lo sviluppo nella linea di un legittimo progresso. I contributi offrono una panoramica globale circa le piu significative novita o ritocchi effettuati; e in contemporanea sviluppano elementi teologici specifici, meritevoli di un particolare approfondimento. "
Il volume presenta una serie di testi nei quali i Padri della Chiesa, vissuti dal II al IV secolo, affrontano il tema Basilica". L'introduzione propone una descrizione della Basilica negli scritti cristiani, mentre a conclusione del libro Mons. Giuseppe Cremascoli (delegato vescovile per gli archivi della Diocesi di Lodi e professore di Letteratura medievale presso l'Universita di Bologna) riflette sul simbolismo della cattedra episcopale nei primi secoli cristiani. "
Prezioso volume che dimostra il valore dell'influsso dei Francescani nella formazione e della diffusione del Messale Romano nel XIII secolo. L'edizione semi-critica del Missale Franciscanum Regulae e fondamentale per la storia del Messale Romano e per il francescanesimo L'opera presenta il contenuto di un codice liturgico francescano che risale al 1200. Con l'edizione semicritica del manoscritto del Missale Franciscanum Regulae, conservato nella Biblioteca Nazionale di Napoli, l'autore offre la trascrizione completa del testo, introdotta da uno studio storico-critico che ne contestualizza la collocazione storica e il valore liturgico. La presente edizione costituisce un ulteriore elemento per evidenziare, tra l'altro, l'influsso dei Francescani nella formazione e diffusione del Missale del Medioevo.
In stretta continuita con il volume Concordantia et indices Missalis Romani, viene offerta la Concordanza di tutta la parte introduttiva del Missale Romanum, secondo la editio typica tertia. Il presente volume completa il primo in quanto, con la stessa metodologia, offre una panoramica completa di tutta la parte introduttiva del Missale: dai vari Decreti alla Costituzione apostolica di Paolo VI agli altri documenti, passando soprattutto attraverso il testo della Institutio generalis. Un volume indispensabile per liturgisti e cultori di scienza della liturgia, sia a livello teologico, sia a livello celebrativo, sia a livello pastorale e spirituale.
Studio delle preghiere contenute nella Liturgia delle Ore, in particolare della teologia delle preghiere del Tempo Pasquale. IL testo e in lingua spagnola. Il volume presenta un'indagine sistematica del formulario pasquale della Liturgia delle Ore. L'autore analizza sia gli aspetti storici (studio delle fonti) sia quelli teologico-liturgici (dimensione cristologico-trinitaria, pneumatologica, ecclesiologica, mariologica, escatologica ed ecumenica).
Studio analitico della sezione pasquale del Messale Ambrosiano attualmente in vigore. Il volume e un'indagine approfondita e metodica sulle relazioni intercorrenti tra liturgia e Spirito Santo. L'autore prende in esame la sezione pasquale del nuovo Messale ambrosiano e ne studia accuratamente le orazioni e i prefazi al fine di cogliere la dottrina relativa alla divina persona dello Spirito Santo.
Il testo di Paliotti, pubblicato nel 1582, e una pietra miliare che conferma l'opzione iconografica della Chiesa.
Volume sulla divina liturgia di Giovanni Crisostomo, frutto del lavoro di un monaco del Monte Athos.
Con la pubblicazione dell'editio typica del Missale Romanum (2000) si e provveduto ad elaborare una Concordanza, in modo da venire incontro alle urgenze immediate.
Commento alle norme del Diritto Canonico che riguardano l'Eucaristia.
L'opera presente si colloca nel contesto di un rinnovato slancio per l'edizione dei manoscritti fondamentali per la storia del Messale Romano. L'edizione del Codex A65 dell'Archivio Lateranense (XIII sec.) e un importante contributo alla scienza liturgica.
Gli scritti raccolti in questo volume sono la testimonianza eloquente di una paziente e costante operosita, che ha spaziato dall'epoca patristica ad oggi, affrontando con intelligenza questioni di carattere celebrativo-liturgico.
Il volume intende offrire una riflessione ampia e variegata circa l'uso della lingua latina in ambito cristiano.
Questi studi in onore di P. Domenico Sartore intendono fare il punto su uno degli aspetti centrali della riforma liturgica del Vaticano II -la actuosa partecipatio- approfondendone gli elementi piu significativi.
Prima edizione italiana dell'opera di papa Innocenzo III (1198-1216) sui Misteri dell'altare e sul sacramento dell'Eucaristia.
Interessante saggio su Beda il Venerabile (VII-VIII sec.) e sulla tematica del sacerdozio comune dei fedeli.
Il volume presenta i libri I e III, quelli che chiamano in causa il discorso artistico, del Rationale di Guglielmo Durando: un'esposizione allegorica della liturgia che tratta, nel presente testo, della chiesa, dei luoghi sacri e degli abiti o ornamenti religiosi.
Prima traduzione in italiano della Liturgia delle Ore bizantina secondo il rito di Grottaferrata: un'occasione per rileggere un passato ricco di insegnamenti.
Secondo volume del Graduale, dopo quello de tempore (1614-1615). In esso trovano la loro collocazione i formulari del satoriale distinto in Proprio dei Santi e Comune dei Santi.
Con la presente edizione del Graduale si arricchisce la conoscenza della tradizione musicale della Chiesa latina; e la tessera di un mosaico vasto e armonioso che lo studioso, il compositore e il cultore puo ora avere a disposizione.
Studio sulla predicazione di Paolo Aresi (XVII sec.), vescovo di Tortona, dell'ordine dei Teatini.
Le Instructiones di san Carlo Borromeo, pubblicate nel 1577, tentano una ridefinizine degli elementi, strutturali e visivi, del culto cattolico (chiese, cappelle, edifici sacri, ma anche arredi, suppellettili, ecc.).
Strumento poderoso e utilissimo che risponde all'esigenza di quanti, innanzitutto liturgisti e biblisti, desiderano sapere quanta Bibbia si legge nella Liturgia, in particolare nella celebrazione della Messa"."
Interessante e ben documentata analisi critica e storica del pensiero di Odo Casel, pilastro della teologia sacramentaria contemporanea. Saggio su Odo Casel e sulla sua interpretazione, fondamentale per la liturgia sacramentaria, del sacramento come simbolo reale. L'autore ripercorre la genesi e lo sviluppo della intuizione caseliana, illustrandone i risvolti storici e i contenuti teologici.