Padre Vincenzo Barbieri (1931-2010) fu missionario fino all'ultimo giorno della sua vita, ma a modo suo: nel 1965 a Milano fondò COOPI, una delle prime associazioni italiane di laici volontari per l'Africa e per l'America Latina, rimanendovi impegnato fino alla fine. Pochi lo sanno, ma è stato uno dei "padri" della cooperazione italiana. Uomo instancabile e "burbero benefico", non si accontentò di gestire la sua Ong, ma ha continuato a spendersi in prima persona nel contatto con i bisognosi, nelle attività di sensibilizzazione e di raccolta fondi, nella lotta per la giustizia. "Ho incontrato questa realtà di laici che partivano, e anch'io sono andato dove soffiava il vento" padre Vincenzo Barbieri.
"Mi considero un poeta religioso e politico, una categoria pericolosa: quegli uomini che, se individuano un obiettivo, fanno un gran casino e coinvolgono tutti quelli che avvicinano per raggiungere il sogno". Quello di Gino Girolomoni (1946-2012), contadino e mistico, marito e "monaco", è stato ritornare alla terra, rivivere l'affetto per il lavoro agricolo come contatto vivo e vivificante con il creato. Grazie a tale passione, scaturita da un cristianesimo radicale, Girolomoni ha costruito un'esistenza intessuta di opere e incontri: la rinascita di un monastero abbandonato, Montebello, ancor oggi luogo di spirito e silenzio per tanti e tante in ricerca: "Alce Nero" (oggi "Girolomoni"), la prima cooperativa agricola biologica in Italia; i dialoghi con gli amici Guido Ceronetti, Massimo Cacciari, Sergio Quinzio, Vittorio e Rosanna Messori. E, in tempi più recenti, la lotta contro gli Ogm, "la prova vivente che esiste il diavolo". Ermanno Olmi definisce "sacrale" la missione di impegno civile ed ecologico di Girolomoni. Massimo Orlandi ci guida nella conoscenza di un autentico profeta del nostro tempo, capace di ritornare alla terra per trovare il Cielo. Un uomo che chiedeva ai suoi sodali "di smettere di esistere per cominciare a vivere". E che nel cuore portava una certezza antica: "Vedi, amico, il grano è come Gesù Cristo. Non ti tradisce mai". Prefazione di Vandana Shiva.
Questa biografia getta nuova luce su una delle maggiori figure della nonviolenza nel XX secolo. Nato in Francia e cresciuto in una famiglia di modeste condizioni, nella quale ha respirato un clima di fede, Jean Goss (1912-1991) si ritrova a difendere "a cannonate" la città di Lilla dalle truppe naziste. È proprio allora che vive un'esperienza mistica: scopre il messaggio di Gesù come Vangelo della nonviolenza e da quel momento la sua vita cambia. La sua missione lo porterà dappertutto in Europa e nel mondo. Tra le "storie di successo" cui dà un contributo decisivo, la rivoluzione che libera le Filippine dalla dittatura e tutti i gruppi nonviolenti da lui formati, in Africa come in America Latina. La morte lo sorprende in partenza per il Madagascar, dove un'altra rivoluzione pacifica era in cantiere.
Julius Kambarage Nyerere (1922-1999) è una delle figure più luminose del Novecento. Primo presidente della Tanzania, interpretò il potere come servizio a una nazione-famiglia, adottando un'estrema sobrietà nella sua vita privata. Il socialismo africano è stato il suo progetto politico-economico non meno che culturale: un'utopia da attuare nutrendo l'autofiducia degli africani. Alla sua uscita di scena, Nyerere lasciava un paese pacifico e unito, per quanto ancora povero. Questa biografia ci restituisce "la magistrale lezione del Mwalimu, il "maestro" della Tanzania che ha osato pensare il nuovo nel suo paese e per l'Africa" (J.-L. Touadi). Se n'era accorto anche un ventenne di nome Marco Biagi - lo stesso Biagi che verrà ucciso nel 2002 dalle Brigate rosse - il quale scrisse, dopo un soggiorno in Tanzania, alcuni documentati articoli per l'Avanti! Cattolico convinto, Nyerere prendeva ispirazione dall'ideale di vita comunitaria degli Atti degli Apostoli. Caso singolare per un capo di stato, è in corso la causa di beatificazione. Prefazione di Jean-Léonard Touadi. Con due articoli di Marco Biagi.
Samuel Ruiz García (1924-2011) è stato una eccezionale figura di vescovo vicino alla sua gente. Gli indios chiapanechi del Messico lo hanno "insignito" del loro titolo più onorifico - "tatic", padre - e nominato "portavoce a vita dei popoli indigeni". Pastore per cinquant'anni della diocesi di San Cristóbal de las Casas, il suo cammino s'intrecciò, dal 1994, con quello del nonviolento esercito zapatista del subcomandante Marcos. Fu allora che salì alla ribalta internazionale anche il nome di don Samuel. Il libro ne ricostruisce la biografia, inquadrandola nella plurisecolare e silenziosa resistenza degli indigeni messicani e nella scia degli uomini di chiesa che presero le difese delle popolazioni locali. Come quel fra Bartolomé de las Casas, autore della "Brevissima relazione della distruzione delle Indie", di cui Tatic fu successore nella stessa sede episcopale.
La biografia di una delle grandi figure del Novecento (1912-2007) uscita in Francia nel 2011. L'Abbé Pierre fu cappuccino e poi prete secolare. Resistente, deputato, fondatore di Emmaus, difensore del diritto alla casa, sostenitore dell'obiezione di coscienza al servizio militare, presidente del Movimento federalista europeo. Il racconto è scandito dalle battaglie che l'Abbé Pierre ha condotto instancabilmente fino alla fine. Sempre all'insegna del suo motto: "Servire per primo il più sofferente". 5 agosto 2012: anniversario dei 100 anni dalla nascita dell'Abbé Pierre.
Tullio Contiero voleva "sprovincializzare l'università". Don Contiero (1929-2006) non ha beneficiato della ribalta mediatica di altri preti di frontiera, ma per generazioni di universitari è stato punto di riferimento, a Bologna e non solo. Ha scosso una moltitudine di giovani e li ha pungolati all'impegno a favore dei poveri: quelli della loro città non meno di quelli del Sud del mondo, vittima dell'Occidente. Li ha provocati a toccare con mano la realtà: dal 1968, ogni anno, per quarant'anni, ha guidato goliardi e dottorini in visita all'Africa. Allo stesso modo in cui, nella Roma del dopoguerra, aveva trascinato nelle borgate i liceali di buona famiglia.
Barbiana, nel Mugello, non è neppure un borgo o una frazione, ma la presenza di don Lorenzo Milani, dal 1954 fino alla sua morte nel 1967, ne ha fatto un simbolo universale di educazione alla vita e nella vita, e di eguaglianza sociale.
Barbiana è un modello esportabile? Certamente, sostiene l'Autore, anzi chissà quante altre Barbiana sono esistite e tuttora esistono nel mondo, che soltanto non hanno avuto l'occasione di farsi conoscere a largo raggio.
Perché il miracolo di inclusione avvenuto a Barbiana è stato possibile non solo grazie al carisma del Priore ma anche per la volontà di un gruppo di genitori, che "si allearono costruendo intorno a una persona un muro di calore umano e ricevettero in cambio un Futuro migliore".
Prefazione di Eraldo Affinati.
Bozzolini Aldo
Era il più piccolo dei "primi 6 ragazzi di Barbiana". Diplomatosi perito industriale nel 1968 ed esonerato dal servizio militare, impiegò i mesi corrispondenti alla leva come volontario nella ristrutturazione di due case-famiglia. Aldo "il Caffeaio" lavora nel settore della distribuzione automatica, che gli ha dato anche l'opportunità di codepositare un brevetto. È sposato da 40 anni e ha due figli.
Autore:
Bosio Roberto
Laureato in Economia con una tesi di geografia sul Sud del mondo, è insegnante di sostegno a Torino.
Target:
Per tutti.
Contenuti:
"La tromba dello Spirito Santo in terra mantovana": così Giovanni XXIII salutava don Primo Mazzolari (1890-1959), un curato di campagna il cui sguardo si spingeva ben al di là della sua parrocchia nella Bassa.
Don Mazzolari fu un predicatore senza peli sulla lingua e fondò un coraggioso giornale, "Adesso"; dopo la bomba di Hiroshima si schierò senza se e senza ma per il "non uccidere".
Causa delle sue sofferenze con la chiesa, fino al Concilio ossessionata dal modernismo, fu il suo essere sempre avanti, "con un passo troppo lungo - ammetterà Paolo VI - e spesso noi non gli si poteva tener dietro!".
«Non ci guadagna niente: anzi, ci perde tutto, il profeta. In casa è guardato male: fuori, benché a volte lo citino, è temuto più degli altri. E come gli costa ogni parola!»
Contenuto
Attraverso gli episodi evangelici, la fedele ricostruzione della vita, dell’opera e dell’insegnamento di Gesù, presentato prima di tutto come uomo, contestualizzato nel suo ambiente di provenienza e di azione. Pagine scritte per chi crede con difficoltà, per chi dubita ma vuol indagare, per chi non crede, ma vuol conoscere: per dire ai primi che non si scoraggino, perché le difficoltà fanno crescere anche nella fede, ai secondi che il dubbio è una cosa lecita e intelligente e per presentare ai terzi uno dei più grandi personaggi della storia che a molti ha cambiato la vita.
Destinatari
Tutti
Autore
Callisto Caldelari (1934), frate cappuccino, è parroco della comunità del Sacro Cuore in Bellinzona. Professore nelle scuole superiori per 45 anni, ha pubblicato una serie di commenti ai vangeli domenicali in tre volumi (anno A, B, C) e sei volumetti di introduzione alla Bibbia. Collabora con la radio televisione della Svizzera italiana e con vari giornali.
Contenuto
Un breve compendio di tutti gli studi per conoscere in maniera sintetica, ma allo stesso tempo completa, tutto ciò che è necessario per comprendere il valore straordinario di questo singolare reperto. Gli autori, famosi conferenzieri sull’argomento da più di trent’anni, rispondono con quest’opera alle più frequenti domande avute nei convegni e ricevute sul loro sito, usando un linguaggio semplice e chiaro per condurre il lettore a una documentata scoperta della Sindone.
Destinatari
Tutti.
Autore
EMANUELA MARINELLI è laureata in scienze naturali e in scienze geologiche. Si interessa della Sindone dal 1977. Su questo tema ha scritto vari libri, fra i quali: La Sindone, testimone di una presenza (2010); con Orazio Petrosillo, La Sindone, storia di un enigma (1998); con Giulio Fanti Cento prove sulla Sindone (1999). È stata la coordinatrice del comitato organizzatore del congresso mondiale «Sindone 2000» (Orvieto, 27-29 agosto 2000) e con Maurizio Marinelli è fra i promotori del movimento «Collegamento pro Sindone» fin dalla sua fondazione nel 1985. MAURIZIO MARINELLI è perito industriale e diplomato in pianoforte. Si interessa della Sindone dal 1977. Su questo tema ha scritto vari libri con Emanuela Marinelli: Cosa vuoi sapere sulla Sindone? (1998), La Sindone, un incontro con il mistero (2002) i testi del CD-ROM Sindone viva (1997) e ha collaborato alla sua realizzazione. È il webmaster del relativo sito internet www.sindone.info dal 1997.
Contenuto
Il Cammino di Santiago non è soltanto di un’avventura religiosa, come accadeva in passato, e nemmeno un semplice itinerario culturale, come avviene per altri percorsi. Il Cammino di Santiago integra spiritualità e paesaggio, fede e tradizione, storia e società; questo libro ne ripercorre la storia, con la speranza di poter in qualche modo aiutare i pellegrini moderni a comprendere meglio le ragioni di un simile viaggio, riconosciuto nel 1987 come il Primo itinerario culturale d’Europa.
Autore
Luis Martínez García (1949) è professore di Storia medievale all’Università di Valladolid e dal 1994 all’Università di Burgos, dove tiene corsi a tema storico in cui spesso analizza le influenze del passato sul patrimonio artistico. Le sue ricerche, riconosciute a livello nazionale, sono orientate allo studio della società feudale castigliana, con particolare attenzione al mondo rurale, al contado e al Cammino di Santiago. Ha partecipato a numerosi congressi e giornate di studio, e ha pubblicato decine di articoli in riviste specializzate spagnole ed estere nonché diversi libri a carattere storico e sociale sul Cammino di Santiago e sulla situazione di Burgos e del Cammino nel medioevo, inedite in Italia.
Contenuto
«Che facciamo noi cristiani? Ci siamo forse addormentati? Questa è più che mai l‘ora di rendere testimonianza alla verità e l’ora dell’impegno più generoso per fare di Cristo il cuore del mondo». Dall’Omelia di mons. Antonio Mattiazzo durante la messa del suo ingresso a Padova. Venti anni di storia: quella personale del vescovo Antonio e quella della chiesa di Padova; cammini che si intrecciano, si fondono e diventano l'uno chiave dell'altro. Di tutto questo iil vescovo Antonio è stato ispiratore, sostenitore, protagonista.
Destinatari
Tutti
Autore
Monsignor Antonio Mattiazzo è arcivescovo di Padova dal 1989. Nato a Rottanova di Cavarzere (Venezia) il 20 aprile 1940, ha ricevuto la sua formazione sacerdotale nel seminario vescovile di Padova dove è stato ordinato presbitero il 5 luglio 1964. Inviato a Roma, alla Pontificia accademia ecclesiastica, per il servizio alla sede apostolica, laureatosi in diritto canonico, ha svolto la sua attività diplomatica presso le rappresentanze pontificie di Managua, Brasilia, Washington, Parigi e nella sezione internazionale della Segreteria di Stato. Nominato arcivescovo titolare di Viruno, nunzio apostolico in Costa d’Avorio e pro-nunzio apostolico in Burkina Faso e in Niger, ricevette la consacrazione episcopale nella cattedrale di Padova il 14 dicembre 1985, da Sua Eminenza cardinale Agostino Casaroli, Segretario di Stato di Sua Santità. Eletto alla sede di Padova il 5 luglio 1989, diede inizio solenne al suo ministero episcopale in diocesi il 17 settembre 1989.
In questo libro l'autore affronta dal suo punto di vista il problema della storicità dei Vangeli, mostrando le connessioni e la credibilità storica degli avvenimenti fondamentali della vicenda di Gesù. Ci sono infatti molte scoperte archeologiche, ignorate dal grande pubblico, che suscitano una felice sorpresa per chi cerca un solido fondamento alla propria fede. Il volume non presenta un’analisi completa di tutti gli episodi raccontati nei vangeli; tuttavia vengono esaminati con uno stile coinvolgente e accurato i punti salienti della vita di Gesù. Il punto essenziale su cui insiste l’autore è che non si può separare il Cristo della fede dal Gesù della storia, pur rimanendo l’adesione del credente un atto libero.
Autore
Carsen Peter Thiede (1952-2004) è uno dei più controversi studiosi del Nuovo Testamento. Tedesco di nascita e membro della chiesa evangelica, si era poi convertito alla chiesa anglicana. La sua autorità in campo archeologico e nell’analisi dei papiri, lo ha portato a difendere in modo assai forte la storicità dei vangeli.
Suor Emmanuelle incarna la generosità, l'attenzione ai più poveri, un amore nutrito dalla sua fede in Cristo. Questa straordinaria dedizione agli altri ha la sua sorgente in un'esperienza fondante: l'avventura vissuta fra gli straccivendoli del Cairo. In questo suo libro suor Emmanuelle racconta lo choc del suo incontro con gli abitanti delle baraccopoli della capitale egiziana. Nel 1972, a sessantatré anni, sfidando il fango, i topi, le malattie, le botte date alle donne, suor Emmanuelle fa sorgere scuole, cooperative, dispensari e rivela la loro dignità a quei paria del Cairo che sono gli straccivendoli.
Autore
Suor Emmanuelle è nata a Bruxelles nel 1908. Dopo gli studi filosofici e religiosi entra nella Congrégation Notre-Dame de Sion. Insegna lettere in Turchia, Tunisia e ad Alessandria d'Egitto. Nel 1971 decide di vivere in una baraccopoli del Cairo accanto agli ultimi, soprattutto i più piccoli, e vi rimane fino al 1993. Nel 1980 fonda l'Asmae-Associazione Sœur Emmanuelle che a tutt'oggi è una ONG impegnata in diversi paesi del mondo. Lasciato l'Egitto, continua il suo impegno tenendo conferenze e scrivendo libri fino alla morte, avvenuta nell’ottobre 2008.