Tra gli Scritti di san Francesco l'Ufficio della Passione è il meno studiato, forse perché è stato ritenuto poco personale. Queste pagine aiutano a cogliere la ricchezza dell'esperienza di Dio che emerge dai Salmi che Francesco na composto e pregato più volte al giorno per tutta la vita.
Non si tratta di uno studio completo dell'Ufficio, ma di una traccia che, seguendo le linee essenziali dei testi, mette in rilievo i punti centrali della relazione di Francesco con Dio.
LUCA BERGAMASCHI (1960-2021) è stato un grande amico di san Francesco. Nel corso di una vita piuttosto movimentata, ha fedelmente coltivato il desiderio di confrontarsi con gli Scritti e la vita di san Francesco, per tornare all’essenziale, a quella relazione con Dio che decide la qualità dell'esistenza.
Con questo libro Domenico Paoletti, frate Minore Conventuale, offre un ulteriore approfondimento intorno ai valori fondativi dello “stile di Francesco”, riassunti in tre parole-chiave, che sono anche i titoli dei tre libri che compongono una piccola trilogia: minorità, prossimità e accoglienza.
L’autore trova nella cifra dell’accoglienza una sintesi del suo percorso, capace di tenere insieme in modo semplice tre fondamentali motivi ispiratori: la fede cristiana, riscoperta nella Parola di Dio e depurata da ogni chiuso paternalismo dottrinale; il carisma francescano, riconosciuto come radicale riscoperta del vangelo; l’attenzione alla qualità umana dell’accoglienza, che riguarda la condizione di ogni persona che viene sulla terra e si pone come appello al riconoscimento della uguale dignità di ogni essere umano.
San Francesco è stato definito "il santo del Padre nostro": i suoi biografi più volte sottolineano come egli non si stancasse di pregarlo, assaporandone ogni parola e facendone il cuore della sua meditazione. Nelle riflessioni che seguono, centrate sulla preghiera che il santo di Assisi ha lasciato sul Padre nostro, possiamo ascoltare la voce di Francesco che prega e riflette sulle parole del Pater, così che le sue intuizioni possano servire anche a noi per dare respiro alla nostra preghiera, proprio come lui ha fatto. Francesco si rivela un'ottima guida per fare del Padre nostro il cuore del nostro stesso pregare, secondo l'insegnamento di Gesù.
Fra Giacomo era felice quando poteva condividere tempo di qualità con le sorelle clarisse: la relazione tra frati e clarisse ha a che fare con l'essenza della vocazione francescana; se coltivata e custodita nel modo giusto può essere anche oggi una parola nuova per la vita consacrata e per la vita della Chiesa.
Queste pagine offrono un esempio affascinante di rilettura sapienziale della realtà quotidiana, di discernimento concreto sulla vita fraterna alla luce della relazione con Dio. E aprono uno squarcio sulla vita interiore dell'autore, sul suo impegno di unificazione che gli permette di indicare con chiarezza punti di forza e rischi presenti nel vivere oggi la vocazione francescano/clariana.
Fra Giacomo Bini (1938-2014) è stato un frate Minore originario delle Marche, missionario per 15 anni in Africa quindi per sei anni Ministro generale dell'Ordine. Al termine del suo mandato si è molto impegnato per aiutare i frati a vivere con entusiasmo la vocazione francescana, in tutta la sua bellezza e radicalità.
Probabilmente molte persone hanno potuto vedere san Francesco d’Assisi raccolto in preghiera; non era invece così immediato entrare nell’intimità della sua relazione con Dio. Un giorno, più o meno due anni prima di morire, Quando Francesco era già seriamente segnato da diverse malattie, sgorgò dalla sua anima un canto:
Altissimu, Onnipotente, bon Signore, tue so’ le laude, la gloria e l'honore et onne benedizione. Il canto era ritmato da un’invocazione ripetuta: "Laudato si’, mi’ Signore".
Questa preghiera, che nella sua essenza è un canto di lode al Signore, ancora oggi rimane come testimonianza del fatto che lodare, rendere grazie, servire Dio in umiltà sono momenti necessari per far crescere persone mature e formare cristiani autentici.
I santi sono un dono che il Padre con generosità mette sul nostro cammino. Santi si diventa grazie al vangelo di Cristo: lo si accoglie nel cuore e ci si impegna a metterlo in pratica. Francesco d’Assisi ci appare come il santo radicalmente evangelico; in questo libro vengono ripercorse le tappe del suo cammino verso quella Comunione con Dio che è il significato e la vocazione di ogni vita umana.
Possiamo cosi comprendere perché negli Scritti di Francesco sia sempre presente la lode rivolta a Dio, segno del desiderio profondo che abita i] suo cuore e della sua letizia contagiosa. In questo modo Francesco diventa un compagno di strada che ci sostiene nel nostro personale cammino verso l’unione con Dio.
Chi è Dio per Francesco d’Assisi?
È una domanda cruciale: nella vita di un santo Dio sta al centro di tutto.
A Francesco è stata attribuita l’espressione «Dio mio e mio tutto» (in latino: «Deus meus et omnia»), anche se non appare esattamente con questi termini nei suoi Scritti. Riassume però in modo perfetto il senso dell’assoluto tipico di Francesco.
Le pagine di questo libro aiutano ad entrare nella profondità di quella espressione e dell’esperienza dell’assoluto da cui è nata.
JAVIER GARRIDO è un frate minore (francescano). Insegna in istituti teologici e anima diversi gruppi di spiritualità cristiana, curando seriamente l’accompagnamento personale soprattutto degli adulti. È autore di numerosi studi sull’esperienza francescana.
Nel 1982 il papa san Giovanni Paolo II, rivolgendosi alle donne e agli uomini che facevano parte dell'Ordine Francescano Secolare, li esortava: «Studiate, amate, vivete la vostra Regola: essa è un autentico tesoro nelle vostre mani e risponde a quanto la Chiesa si attende da voi».
Proprio per favorire una conoscenza esistenziale e amorosa della Regola l'autore, francescano, Assistente di numerose Fraternità OFS, ha scritto queste pagine, convinto che la Regola, donata da Paolo VI ai francescani laici, costituisca un testo semplice, bello, profetico, sempre attuale; un testo che trae la sua forza da una triplice fedeltà. Al carisma di san Francesco,; all'ecclesiologia del concilio ecumenico Vaticano II; alle necessità e attese del mondo contemporaneo.
Attraverso un testo distante da noi più di cinque secoli, il lettore viene condotto a rivivere la straordinaria esperienza di un gruppo di donne coraggiose, di nobili origini, desiderose di vivere radicalmente la loro vocazione di Sorelle Povere di santa Chiara. La figura che spicca all'interno di questo gruppo è quella di santa Caterina da Bologna, cresciuta ed educata nella raffinata corte estense a Ferrara, dove studia musica, pittura, danza, impara a poetare e diventa esperta nell'arte della miniatura. Entrata nel monastero di Ferrara, verrà poi inviata a Bologna per dare vita al nuovo monastero del Corpus Domini, dove ancora oggi è custodito il suo corpo. La sua discepola Illuminata Bembo, di nobile famiglia veneziana, pochi anni dopo la morte, racconterà la vita della Santa che qui viene pubblicata in una nuova versione.
"Le riflessioni offerte da Domenico Paoletti, frate Minore conventuale, nelle pagine che seguono, sorprendono e coinvolgono per più ragioni", sostiene G.G. Merlo nella sua introduzione. In effetti attraverso queste semplici pagine veniamo ricondotti al cuore dell'esperienza cristiana di Francesco d'Assisi. La scoperta di un Dio che si fa "minore" condividendo la fragilità e la piccolezza umana, conduce Francesco a cogliere la minorità come "elemento costitutivo e specifico del suo carisma", una minorità che, come dice Papa Francesco, diventa "luogo di incontro e di comunione con Dio, con tutti gli uomini e le donne del creato".
La manifestazione pubblica della propria nudità torna in almeno tre episodi importanti della vita di san Francesco: a Roma sul sagrato di S. Pietro, ad Assisi davanti alle autorità cittadine, e alla Porziuncola, al momento della morte. La spogliazione costituisce una delle chiavi di lettura più affascinanti e meno studiate della vicenda personale del santo di Assisi. Da questa constatazione è nato questo libro, accolto con interesse e curiosità. Esaurita la prima edizione, ne viene proposta una seconda arricchita da una bibliografia ragionata sul tema e da una postfazione del famoso storico del medioevo André Vauchez.
Il Cantico di frate Sole, composto da san Francesco quasi al termine della vita, in un periodo di pesanti sofferenze fisiche e morali, appare come il canto di un cristiano che ama l'universo intero e tutti i suoi elementi, li abbraccia come fratelli, ne esalta la bellezza e insieme a loro eleva all'«altissimo, onnipotente e bon Signore» una lode degna di lui. Carlo Dallari, francescano, ci invita in questo suo studio a seguire Francesco d'Assisi nel suo cammino di riconciliazione e di pacificazione con Dio, con i fratelli e con le creature. Scopriamo così quanto sia falsa la mentalità che vede l'uomo come onnipotente dominatore della creazione, mentre veniamo invitati ad accogliere la visione biblica che ci rende fraterni custodi del creato e di ogni creatura.
Francesco d'Assisi ci appare come un uomo che ha saputo "gustare" la vita in modo semplice e profondo: ha capito che vivere significa accogliere sé stesso come dono di Dio, creare relazioni, voler bene, avere fiducia... Questo gli ha permesso di vivere nella massima gioia e nella pace con tutti. Joxe Mari Arregi, francescano basco, in queste pagine, ha chiesto a san Francesco di insegnarci il suo "segreto", così che tutti possiamo sperimentare la pace e la fiducia che hanno caratterizzato la vita di Francesco d'Assisi. In questo modo anche noi potremo accogliere serenamente la sfida del quotidiano, così da sperimentare in ogni nostro giorno la presenza di Dio che illumina le nostre tenebre.
Il libro nasce dalla convinzione che Francesco nei suoi Scritti dice molto di sé, per chi sa mettersi in ascolto: fa intuire il cammino percorso, lascia trapelare le difficoltà incontrate e i desideri profondi che lo hanno guidato. Partendo dai suoi Scritti, che pure parlano di tutt'altro, è quindi possibile comprendere meglio, quasi dall'interno, la sua vicenda biografica. Accostando nel modo giusto i suoi testi, possiamo ascoltare Francesco stesso che parla delle diverse tappe della sua vita. In questo modo diventa più semplice cogliere il senso della sua affascinante esperienza di Dio, così che possa illuminare e sostenere la nostra.
Il testo della nuova Regola dell'Ordine Francescano Secolare è presentato e commentato con profonda competenza e con entusiasmo appassionato: un testo utilissimo per ogni terziario che voglia conoscere e vivere la propria Regola.
«Un giorno, curiosando tra i libri esposti su una bancarella, fui attratto da una raccolta di testi sulla felicità. L’acquistai. Era introdotta da un’intervista al curatore. Tra l’altro, gli veniva chiesto: “Come mai tra gli autori scelti non c’è neanche un cristiano? Nemmeno san Francesco?”. La sua risposta fu lapidaria: “Perché il cristianesimo è rinunciatario; la letizia francescana non è la felicità”. Quella affermazione mi colpì come un pugno allo stomaco...». Da questa provocazione nasce il libro che presentiamo: un commento alle beatitudini di Gesù scegliendo come guida san Francesco. Nelle beatitudini Gesù ci fa partecipi del segreto della sua gioia, e san Francesco, con il suo esempio, ci apre la via per divenire come lui felici e pieni di purissima gioia.
CARLO DALLARI è un frate minore (francescano), specializzato in Teologia Ecumenica, docente presso lo Studio Teologico S. Antonio di Bologna, autore di numerose pubblicazioni.
Riflessioni storiche sulla spogliazione del Povero di Assisi
La manifestazione pubblica della propria nudità torna in almeno tre episodi importanti della vita di san Francesco: a Roma sul sagrato di S. Pietro, ad Assisi davanti alle autorità cittadine, e alla Porziuncola, al momento della morte. La spogliazione costituisce una delle chiavi di lettura più affascinanti e meno studiate della vicenda personale del santo di Assisi. Da questa constatazione nasce il libro che presentiamo: una riflessione sulle intenzioni di Francesco e sulle interpretazioni di questo gesto fiorite subito dopo la sua morte, per cercare di comprendere sino in fondo la vita e il messaggio del Povero di Assisi.
Marco BARTOLI professore associato di Storia medievale presso la LUMSA di Roma, discepolo di Raoul Manselli, è specialista in storia del pensiero e della vita religiosa degli ultimi secoli del medioevo occidentale, in particolare è conosciuto per le numerose pubblicazioni su Chiara e Francesco d’Assisi
Tra il 1981 e il 1983 il prof. Manselli venne invitato a tenere tre conferenze, con cadenza annuale, presso il Centro culturale “Angelicum” dei frati Minori di Milano.
Attraverso le registrazioni fortunosamente conservate, è stato possibile ricostruire il testo delle tre conversazioni, così da poterle riproporre in un volume ad un pubblico più vasto, alla vigilia del trentacinquesimo anniversario della morte del chiarissimo Professore.
Marco Bartoli, che di Manselli è stato discepolo, scrive nell’introduzione: «Vale la pena di rileggere queste pagine non solo per capire meglio Francesco d’Assisi, ma anche per capire la lezione di un grande storico italiano».
Raoul MANSELLI (1917-1984) è stato un grande storico italiano, specialista di storia medievale, del profetismo e dell'eresia colti come "inquietudini" del mondo medievale. Le sue ricerche e le sue pubblicazioni su Francesco d’Assisi e il suo Ordine rimangono a tutt’oggi essenziali.