Il presente Dizionario storico filosofico religioso viola la convenzione post-moderna e post-metafisica "che vieta di fare determinate domande". Questo libro è destinato alle persone disposte a valutare il senso, oltre che l'impiego, della libertà; portate a discutere i limiti della scienza e dello stesso universo; interessate ad interrogarsi su ciò che, alla fine, "rimane" della nostra vita; desiderose di confrontare il cristianesimo tanto con le altre religioni quanto con le differenti forme dell'agnosticismo ormai prevalente nel mondo occidentale.
L'esistenza cristiana è il frutto di esperienze particolari che ruotano attorno ad un asse. Il cristianesimo, infatti, coinvolge il vissuto di un uomo orientandolo a Cristo risorto, asse della storia. Il "paradosso" della fede cristiana sta nel fatto che l'Infinito si è fatto finito in uomo e non consente che si resti dinanzi ad esso in statica osservazione. Le riflessioni riportate in questo libro si possono paragonare alle tappe di un cammino, in cui ogni passo è fondamentale per il successivo. La meta è Cristo e a Lui non si giunge da soli, così ti accorgi che hai bisogno della Chiesa.
L'espressione "filosofia del sospetto" non indica un indirizzo formale o istituzionale del pensiero contemporaneo, ma un atteggiamento o un'interpretazione largamente dominanti nella riflessione otto-novecentesca consistenti nell'affermare la vittoria definitiva della grande suggestione, ossia dell'illusione tutta moderna, materialistica, nichilistica e psicoanalitica, della fine o dell'oltrepassamento senza ritorno della metafisica dell'essere e dell'oggettività. La sua storia antiquaria ne illustra alcuni nuclei teoretici essenziali porgendoli nella loro realtà di datati reperti museali.
"La filosofia dello sport" è una pietra miliare che segna la strada maestra della riflessione sull'uomo agonale. L'attualità si rispecchia in un mosaico le cui tessere hanno tracce nel primordiale faccia a faccia per la sopravvivenza, ma subisce il peso della civilizzazione. Qui, sulle orme di Ravaglioli, il curatore Palmieri attualizza il testo rispondendo ad interrogativi "ulteriori". Pone la tecnologia contro le malformazioni dello sport e sostiene che l'antropotecnica renda fratelli l'atleta e il filosofo: entrambi cercano la perfezione.
Si può "venire alla luce" grazie a un libro? È quello che l'autrice, scegliendo la forma del breve racconto filosofico, si domanda e fa in questo suo esordio letterario. Con un interessante esercizio di metaletteratura, ci accompagna attraverso la sua nascita come persona, evento che si delinea nel momento in cui viene descritto (attraverso le parole) dall'autrice stessa. Un saggio introspettivo che si sofferma sull'esperienza della "nascita" per tutti gli esseri umani.
La nascita dell'idea di persona ha rappresentato una svolta nella storia universale. Il personalismo, che nel XX secolo ha costituito una grande prospettiva a livello giuridico e politico, è a rischio per la dissoluzione materialistica dell'umanesimo. Abbiamo bisogno di una prospettiva fondamentale, ontologica ed etica, per non sbandare e fronteggiare le sfide dell'epoca. Quella biopolitica, quella della pace e quella antropologica: non è forse la nozione di persona politicamente rilevante quanto l'etica?
"Parlami di filosofia" nasce dalla curiosità di una ragazzina che vuole sapere che cos'è quella materia che suo padre insegna al liceo. Già, perché s'insegna così tardi e solo al liceo? Perché è difficile, si dice, e parlarne ai ragazzini sarebbe come banalizzarla. Un dialogo tra padre e figlia, che si snoda per una settimana, ogni giorno un posto e un argomento diverso. Una passeggiata al parco, al mercato, al cinema... tra i luoghi che siamo soliti frequentare. La filosofia è lì, a portata di mano, basta saperla cogliere. E lasciarsi trasportare.
L'espressione "Mysterium instituens" definisce l'intento di questo libro. Il mysterium indica una realtà esistente, ma sfuggente, inspiegabile. Il verbo "instituo", pur avendo il significato fondamentale di collocare dentro, presenta una varietà di sfumature, grazie alle quali possiamo tentare di spiegare il rapporto fra mistero e istituzione ecclesiale. La chiesa è nel mondo e di fronte al mondo col valore di segno e di strumento. Facendo leva su questa affermazione, il volume analizza il primato del mistero come evento che dà fondamento e consistenza all'agire della chiesa.
Il saggio ripercorre la traccia sulla quale hanno camminato i maestri della riflessione recente, per ascoltarli con disponibilità e vigilanza. Il loro linguaggio scava nelle pieghe dell'esistenza: non presumono di dire chi sia Dio, ma ne presagiscono la presenza, ne scrutano l'orma. Su questa si piegano per leggerla, indagarne il rimando, elaborarne i connotati in parole allusive, simboliche, sempre allegoriche. Il volto di Dio resta avvolto di mistero. Ma la sua presenza illumina i contorni vasti dell'universo materiale e placa l'anelito dell'attesa interiore, anelante e mai paga.
Il volume si propone di rendere facile e accessibile a chiunque sia interessato un documento di straordinaria importanza nella storia della Chiesa, l’enciclica Fides et Ratio di Papa Giovanni Paolo II. Di fronte al grande sconvolgimento che regna nel mondo della teologia e della filosofia in ambito cattolico, nel 1998 il grande Papa lancia la sua “controffensiva”. Quest’opera stupenda, e godibilissima, a oltre dieci anni dalla sua uscita è ancora poco conosciuta e applicata. Da qui l’idea di un commento divulgativo che però riportasse per intero il testo, a vantaggio di tutti i cattolici e di coloro che seguono con stima la vita della Chiesa.
L’evangelizzazione è certamente uno degli aspetti fondamentali della vita della Chiesa. Il presente lavoro, partendo dal mandato essenziale per la Chiesa “Andate in tutto il mondo e fate miei discepoli tutti i popoli della terra” (Mt 28,19), individua gli aspetti cardine dell’evangelizzazione, il suo sviluppo storico (dalla Chiesa apostolica all’istituzione del catecumenato, dal Concilio di Trento al Concilio Vaticano II), riferendosi specificamente alla chiesa occidentale dove si ripropone forte la problematica dell’educazione alla fede per quel profondo processo di perdita della fede tradizionale che fino a cinquant’anni fa costituiva l’humus spirituale, religioso, culturale della nostra società
Il passato si manifesta sempre nel presente e, nel nostro tempo, ha costruito un mondo alienato, dove la follia dei mercati senza regole, l'iniquità sociale, la precarietà degli equilibri geopolitici, la guerra globale al terrorismo, il rischio nucleare, la distruzione dell'ecosistema, l'inarrestabile migrazione dei nuovi nomadi della terra, la mancanza di un nuovo ordine mondiale che disciplini l'economia globale e stabilisca un nuovo diritto della gente segnano il futuro delle giovani generazioni nel nuovo secolo. Esse sono il futuro, noi siamo il passato che distrugge il presente e pretende di fermare il tempo, di sottrarsi al divenire. Un'illusione. Di qui, in Occidente, l'esigenza di andare oltre, e di costruire un'economia altra e una società altra che diano un senso nuovo al mondo. Si dirà che una tale esigenza è utopia, ma è l'utopia del futuro che muove la storia del presente.
Questo libro è un itinerario. Un itinerario fatto in compagnia di“amici”autorevoli – teologi e filosofi – che hanno dato all’Autore l’onore di condividere il loro pensiero, permettendogli di estrarre dal loro tesoro cose antiche e cose nuove. Con il loro aiuto, con la loro fatica e con le loro intuizioni è stato possibile prendere atto della dinamicità della fede cristiana. Questo libro vuole ripercorrere l’avventura della fede e lo vuole fare sotto il patrocinio dell’intellectus, con il preciso obiettivo di comprendere, nella misura consentita, le motivazioni, i presupposti, la ragionevolezza, i compiti del credere.
Sono numerosissime le carenze per l'adeguata comprensione dei termini e dei metodi utilizzati nella ricerca, delle tecniche statistiche per analizzare i dati e dei criteri per valutare l'affidabilità dei risultati scientifici raggiunti. Alla estraneità dei termini, si aggiunge, per i giovani che si avviano allo studio delle scienze umane e sociali, la difficoltà spesso insormontabile, di reperire una fonte di consultazione rapida. Proprio per consentire di superare tale carenza, l'Autore compone un agile Dizionario, che illustra termini e concetti riguardanti la metodologia della ricerca, i disegni sperimentali, i test, la statistica, superando le confusioni create dai termini con significati sovrapposti, sinonimi e pseudo-sinonimi.