A partire dall'esperienza clinica, giuridica, sociale e didattica degli autori, il libro Famiglie in Tribunale affronta, in chiave multidisciplinare, alcuni dei temi più rilevanti che riguardano le famiglie coinvolte in percorsi giuridici e giudiziari. Gli autori illustrano, con un approccio teorico-pratico, teorie, metodi e interventi sul funzionamento familiare e la conflittualità di coppia, proponendo modelli di azione volti a salvaguardare i diritti e i bisogni dei figli nonché esempi di casi di studio che "danno voce" alla storia del minore e della sua famiglia nella relazione con il Tribunale. I diversi contributi di docenti universitari ed esperti del settore rappresentano uno strumento utile sia per gli studenti di discipline psicosociali e giuridiche in corso di formazione sia per i professionisti che, a vario titolo, sono chiamati a lavorare con le famiglie nell'ambito della tutela minorile al fine di promuovere insieme il migliore interesse dei minori.
Questo volume rappresenta la sintesi delle novità psicoforensi in seguito alla riforma Cartabia che ha introdotto significativi cambiamenti nel diritto di famiglia. L'ascolto della persona minorenne nei procedimenti di separazione, divorzio e affidamento diventa una prerogativa del Giudice, il quale avrà maggiori responsabilità nel prendere provvedimenti a tutela dei figli. La riforma, per la prima volta, introduce il tema del rifiuto del figlio di incontrare un genitore. Un tema molto dibattuto che si è sviluppato nel corso degli ultimi anni intorno alla teoria controversa dell'alienazione parentale, che nel libro viene affrontato alla luce delle novità normative. Il volume esamina, tra l'altro, l'ambito della consulenza tecnica d'ufficio con l'introduzione della previsione dell'esame di personalità dei genitori in alcuni casi specifici e di particolari tutele nei casi di allegazioni di denunce. Ampio spazio viene dato anche al tema della valutazione della capacità di discernimento, della coordinazione genitoriale, dell'intervento sulla famiglia divisa da parte dei Servizi Sociali o del Servizio Sanitario Nazionale, con un'ampia finestra dedicata ai trattamenti psicologici imposti dal Tribunale ai genitori separati e agli incontri vigilati tra genitori e figli. Per il suo taglio pratico, è questo un testo di riferimento fondamentale per psicologi, neuropsichiatri infantili, avvocati, assistenti sociali e magistrati.
Le artiterapie sono discipline di matrice artistica impiegate in ambito educativo, riabilitativo, formativo e per la crescita personale. Non insegnano, quindi, tecniche artistiche ma le utilizzano per favorire lo sviluppo e l'espressione della persona. Il volume vuole fare chiarezza su queste attività oggi molto praticate ma ancora poco conosciute nel dettaglio delle basi scientifiche e delle molteplici applicazioni. Il testo - grazie ai contributi dagli autori, docenti e professionisti delle diverse artiterapie - si propone come una guida teorica e pratica per quanti vogliano utilizzare le artiterapie: gli studenti avranno una sistematizzazione dei diversi metodi e una descrizione degli ambiti applicativi della loro futura professione; gli artiterapeuti troveranno casi esemplificativi, strumenti, chiarimenti normativi sulla professione e una ricca e aggiornata bibliografia; i professionisti socio-sanitari (medici, psicologi, infermieri) scopriranno come realizzare in équipe multidisciplinari interventi nuovi e complementari per i pazienti; insegnanti ed educatori potranno coinvolgere gli studenti in percorsi creativi. Infine, chi si occupa di formazione e sviluppo delle risorse umane troverà esempi per potenziare le competenze trasversali oggi sempre più richieste. Prefazione di Emanuela Confalonieri.
Seguito naturale del precedente volume, "Alienazione parentale. Innovazioni cliniche e giuridiche", a cura di Camerini, Pingitore e Lopez, questo lavoro presenta un approccio psicoforense al tema dell'alienazione parentale totalmente nuovo, sia da un punto di vista teorico sia, soprattutto, pratico. L'alienazione parentale non è una sindrome o una patologia, ma rappresenta un processo psicologico in contrasto con il diritto del figlio di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con entrambi i genitori. In seguito alla separazione, padre, madre e figlio contribuiscono, in modo diverso, allo sviluppo di dinamiche relazionali disfunzionali in cui i diversi ruoli appaiono rigidi e bloccati. Attualmente, in Italia, di questo tema si parla molto. In questo lavoro, gli autori trattano l'alienazione parentale attraverso un nuovo punto di vista: quello del figlio e di come questi percepisce se stesso, il padre e la madre nella nuova condizione di famiglia divisa. Nel libro vengono descritte le fasi della consulenza tecnica di ufficio con una guida pratica relativa alle possibili domande da fare e agli errori da evitare con un focus sui provvedimenti giudiziali più efficaci da adottare a tutela dei figli. Due temi innovativi vengono affrontati dagli autori: il primo riguarda la metodologia di supporto psicologico ai genitori rifiutati dai figli; il secondo concerne la proposta di due programmi di trattamento per il recupero della relazione interrotta tra il figlio e il genitore rifiutato.
Questa guida pratica è dedicata a psicologi, insegnanti, educatori, animatori e a tutti coloro che operano con i gruppi. I giochi presentati forniscono informazioni, tecniche, riflessioni e consigli utili per il loro lavoro. Questo manuale è frutto dell'esperienza degli esperti dell'Associazione Culturale J. L. Moreno che opera da numerosi anni a Roma nell'ambito della Psicologia Umanistica. I giochi hanno come filo conduttore la vita e le sue molteplici esperienze. L'obiettivo di questo percorso è di riunificare la nostra esistenza in modo coerente e significativo. I giochi proposti si avvalgono di diverse tecniche: la scrittura creativa, lo psicodramma, il movimento e l'espressione corporea, il training affermativo, le tecniche grafico-proiettive.
Questo testo scaturisce dalla constatazione che, sebbene da un punto di vista clinico non esista una diagnosi specifica denominata "Disturbo alle Funzioni Esecutive", numerosi sono i bambini che presentano difficoltà di programmazione, organizzazione, controllo comportamentale o flessibilità nell'adattarsi a situazioni nuove. A ciò si aggiunge che la nostra organizzazione sociale impone, anche ai bambini, una sempre maggiore capacità di ottimizzare i tempi, per svolgere diverse attività in modo rapido ed efficiente; ma molti, anche in ambito scolastico, sono gli alunni che non hanno le risorse per adeguarsi a questi standard, manifestando la sintomatologia della Disfunzione Frontale, che ha notevoli sovrapposizione con quella del Disturbo di Attenzione / Iperattività. A partire da queste premesse, il testo si propone di offrire una panoramica aggiornata sul tema, che non dimentichi però anche uno sguardo alla pratica clinica; partendo dalla presentazione delle basi neuroanatomiche relative allo sviluppo delle Funzioni Esecutive, il volume illustra i disturbi evolutivi in cui sono esse sono coinvolte e gli strumenti per la loro valutazione diagnostica; inoltre rivolgendosi a un pubblico non solo di studenti e specialisti, ma anche di operatori, propone alcuni spunti per l.impostazione degli interventi riabilitativi.
Questo libro propone - sotto forma di vere e proprie schede - una serie organizzata di tecniche volte a promuovere e sviluppare processi creativi, negli individui e nei gruppi. Le tecniche esposte sono tratte dal repertorio delle quattro principali artiterapie (arteterapia, danzamovimentoterapia, musicoterapia e drammaterapia). Sebbene non esauriscano la complessità delle singole discipline, tali tecniche ne riportano lo spirito e l'approccio, che vede la crescita delle potenzialità creative come uno strumento importante in area terapeutica, educativa e formativa. Professionisti e studenti delle varie artiterapie potranno trovarvi utili suggerimenti per integrare strumenti delle discipline sorelle nel proprio bagaglio professionale. Esse sono tuttavia pensate in modo da essere utilizzabili anche da operatori che non hanno una formazione specifica in tali ambiti: psicologi, psicoterapeuti, educatori, insegnanti, artisti che operano nel sociale; e, in generale, da tutti coloro che si occupano professionalmente di gruppi.
Questo volume, intitolato "Lo Stalker - ovvero il persecutore in agguato", esplora gli elementi che caratterizzano il fenomeno dello stalking e descrive le strategie comportamentali adottate dallo stalker per "cacciare la preda". Gli autori, pur consapevoli del difficile impegno a cui andavano incontro nel trattare un argomento così complesso, hanno tentato ugualmente di confrontarsi con un fenomeno di non facile definizione. Infatti, il diverso profilo psicocomportamentale riscontrato tra gli stalker rende difficoltoso "categorizzare" l'intero fenomeno. Il lavoro trae spunto da un'attenta analisi della letteratura scientifica internazionale e riporta numerosi casi clinici e giudiziari che delineano chiaramente le caratteristiche frequentemente riscontrate in uno stalker, descrivendo in dettaglio i tratti più salienti (rifiuto, ossessione, fantasia, narcisismo e manipolazione). La persecuzione, dalle origini antichissime, intesa come il ledere la libertà e la riservatezza altrui con comportamenti minacciosi e invasivi, può coinvolgere ognuno di noi: "Conoscere il nemico" può aiutarci a sviluppare adeguate strategie difensive.
Il termine "teatro creativo" si riferisce ad una qualità del processo drammatico che può essere presente in ogni forma teatrale e che è particolarmente enfatizzata in alcune forme teatrali "di frontiera": un processo il cui principale risultato è connesso con le trasformazioni che mette in moto nelle persone che vi prendono parte. Il libro vuole fornire un contributo teorico e pratico a tali applicazioni dei metodi drammatici, attraverso una parte teorica in cui vengono delineati i principi del dramma creativo, gli antecedenti e i campi applicativi, e una parte pratica in cui vengono descritte 200 tecniche di semplice applicazione. Il libro è rivolto a drammaterapeuti, psicodrammatisti ed operatori di teatro sociale.
Il metodo delle favole da completare creato dall'autrice, da cui prende il nome, nasce come metodo sperimentale che indaga ed enuclea i complessi centrali descritti da Freud e riconosce le resistenze messe in atto da bambini e adolescenti di fronte a temi conflittuali, simbolizzati nelle favole. Attraverso l'analisi delle resistenze, tema della seconda parte del volume, la Duss mette in luce il meccanismo difensivo di formazione reattiva, già evidenziato da Freud e poi da sua figlia Anna. Da sottolineare l'uso che si può fare delle favole soprattutto nell'inchiesta. Il volume è rivolto a studenti universitari in psicologia e psicologi.
Questo volume, un vero e proprio manuale professionale per dimensioni e struttura, si propone come strumento indispensabile per tutti quegli operatori - terapisti, logopedisti, ortottisti, psicologi, neurologi, pediatri - che hanno a che fare con il problema della riabilitazione delle funzioni corticali o complesse, specificatamente nell'età evolutiva. Di fronte alla frequente lamentata mancanza di scritti riferiti alla riabilitazione in età evolutiva, Giorgio e Letizia Sabbadini propongono dapprima una esauriente introduzione teorica, cui fanno seguire subito dopo ampie esemplificazioni cliniche ed esperienze concrete di terapia. Ricco di foto e schemi illustrativi, il volume propone dunque giochi ed esercizi da eseguire con il bambino. Ma non pretende di essere completo. Non tratta, ad esempio, tutti gli argomenti di neuropsicologia dell'età evolutiva. Pretende invece di essere una proposta sul piano metodologico e di costituire una base su cui costruire altre proposte di interventi terapeutici.
Come è possibile trasformare il proprio gruppo di lavoro in un team efficiente e innovativo? Questo testo affronta le principali tematiche relative al lavoro in gruppo: comunicazione, strategie decisionali, problem management, gestione dei conflitti, metodologie creative, ecc. Rivolto ad educatori, formatori, manager, ma anche a tutti coloro che, a diverso titolo, svolgono la propria attività insieme ad altre persone, rappresenta un valido strumento di riflessione e di lavoro.
Partendo da un inquadramento storico della terapia occupazionale e dai modelli teorici più diffusi e giungendo, nella seconda parte del testo, alla descrizione della pratica clinica e alla presentazione di casi clinici tratti dall'esperienza, gli autori - tutti terapisti occupazionali - intendono proporre un testo che introduca alla terapia occupazionale. Il volume si propone quindi come strumento per gli studenti dei Corsi di laurea in Terapia occupazionale, ma anche per medici, psicologi, fisioterapisti ed operatori sociali.
"Il Primo vocabolario del bambino-PVB" (adattamento italiano del "MacArthur-Bates Communicative Development Inventory-CDI"), è un questionario per i genitori di bambini fra 8 e 36 mesi. Diffuso in Italia già da diversi anni, è molto utilizzato per lo studio e la valutazione della comunicazione e del linguaggio in bambini con sviluppo tipico e atipico. In questo volume, indirizzato a neuropsichiatri infantili, psicologi, logopedisti, terapisti e pediatri, sono presentati i nuovi dati normativi relativi alla versione originale (Forma lunga) della scheda "Parole e Frasi", e quelli relativi ad un nuovo strumento, la Forma breve della stessa scheda, particolarmente adatta in progetti di screening per l'individuazione di bambini a rischio per problemi di comunicazione e/o linguaggio. Il libro ripercorre le tappe principali dell'acquisizione del linguaggio, le differenze individuali e gli indici di rischio. Queste conoscenze sono la base per comprendere la costruzione dello strumento e le sue finalità, facilitando così l'interpretazione dei dati normativi. I questionari, le figure, le tabelle relative ai valori normativi e la scheda di sintesi del profilo del bambino sono anche reperibili sul sito www.francoangeli.it/Area_multimediale.
L'infanzia e l'adolescenza sono due fasi dello sviluppo in cui si affrontano cambiamenti sul piano fisico, cognitivo, affettivo e comportamentale. L'inserimento nella scuola, l'integrazione con i coetanei, l'apprendimento delle regole sociali dello stare in gruppo, i mutamenti corporei: questi sono solo alcuni degli scogli che un minore deve affrontare per crescere. E può accadere che le difficoltà possono arrivare a dare origine ad un disagio. Il disagio depressivo indica un insieme di sintomi con caratteristiche comportamentali, cognitive e neurovegetative ben definite che determinano una condizione emotiva abbastanza diffusa in infanzia ed in adolescenza. La prevalenza della depressione è tra lo 0,5 ed il 3% nell'infanzia e raggiunge il 10-15% nell'età prepubere. Si manifesta con un'alterazione del tono dell'umore, che risulta facilmente incline all'ira per la maggior parte del giorno e con alti livelli d'intensità. L'alterazione dell'umore si associa ad un'attribuzione negativa agli eventi della vita, ad un mancato interesse per le attività, ad una perdita del peso corporeo, a disturbi del sonno, etc. La comorbidità è frequente. Quando i sintomi non compromettono il quotidiano funzionamento ed il minore gode di risorse temperamentali e di condizioni ambientali favorevoli, la strategia dell'attesa è corretta; un trattamento è invece necessario con un disagio severo.
Un disegno non è sempre solo un disegno, spesso rappresenta il bisogno che ognuno ha di normalizzare la sua realtà. Il disegno permette di uscire fuori dal foglio, di raccontare, di esprimere tutto quanto non ha parole. Anche la scelta del colore è rappresentativa di uno stato d'animo e se riempie il "quadro" è un ulteriore traccia da seguire.
In anni in cui i più sofisticati giocattoli tecnologici sono al centro del desiderio dei bambini e degli adulti, parlare di un gioco antico come quello che vede il bimbo al lavoro con gli elementi della natura, può sembrare ingenuo. Ma non c'è gioco che aiuti maggiormente il bambino a raggiungere quello stato di rilassamento e di concentrazione interiore che, solo, gli consente di percepire e poi esprimere al meglio le sue possibilità creative, evolutive e cognitive. I numerosi esempi di situazioni concrete presentati nel volume sono affiancati da una trattazione teorica puntuale che rende il testo un utile strumento di lavoro e riflessione non solo per psicologi e riabilitatori, ma anche per tutti coloro che si occupano di bambini.