Nella seconda metà del XIII secolo si accese un ampio dibattito tra filosofi e teologi sulla "scientificità" della sacra doctrina. Riccardo di Mediavilla offre una sintesi originale di tomismo e francescanesimo.
Il libro tratta un argomento profondamente attuale: una corrente di pensiero francescano che, attraverso un vigoroso bisogno di semplicità e di ritorno all'essenziale, continua a ispirare il mondo delle arti contemporanee, letteratura, cinema, teatro, arti plastiche e fotografia - delineando un immaginario della povertà. Come spiegare l'interesse, a volte la passione totale di personalità tanto diverse, italiane e francesi, per san Francesco, figura di un Medio Evo lontano, nomi come Palazzeschi, Pasolini, Fo, Merini, Pistoletto oppure Delteil, Cheng, Bobin o Simone Weil. Frutto di un lavoro di ricerca decennale, il libro esplora l'attualità del Poverello di Assisi: la figura di un santo gioioso, il primo poeta della lingua italiana, l'inventore di un sentimento medievale della natura, colui che fu all'origine di una rivoluzione mentale oggi resa cruciale dalla crisi esistenziale e ambientale della nostra società.
Maggio del 1221, Assisi. Antonio di Padova, per ora ancora un frate minore sconosciuto ai più (si sapeva solo che era di origini portoghesi, e che una tempesta misteriosa lo aveva spiaggiato pochi mesi prima sulle coste della Sicilia), può finalmente incontrarsi con Francesco d'Assisi personalmente. Ma se le fonti, però, tacciono su questo incontro probabilmente avvenuto al Capitolo generale, la storia successiva di entrambi lo testimonierà in mille modi.Nel libro se ne percorrono in maniera originale alcuni, come l'arte nella Basilica di S. Francesco ad Assisi, le fonti francescane o i Sermoni antoniani, ricostruendo anche il contesto francescano con cui Antonio venne in contatto. Nella consapevolezza ribadita che incontro ci fu, pur nell'originale diversità dei due grandi santi, e fu fecondo per entrambi. E per noi.
Nuova edizione riveduta e ampliata da Fabio Scarsato. L'esperienza spirituale di Francesco d'Assisi è certo tra le più straordinarie nella storia, ma soprattutto nella vita della chiesa. Partendo dal suo esempio e dai suoi scritti, ma anche sulla base della testimonianza vissuta dei suoi fratelli e discepoli lungo i secoli, gli elementi fondanti e caratteristici della sua spiritualità sono stati sempre più e meglio studiati e approfonditi. Questo libro è una documentata, completa e sistematica, seppur sintetica, esplorazione di questo universo spirituale, con l'illustrazione dei suoi contenuti essenziali. In secondo luogo esso vuole mostrare la validità e la vitale fecondità di questa spiritualità, in particolare per il nostro tempo, pur così lontano, come contesto culturale ed ecclesiale, dal mondo di Francesco. Un'intuizione e un'esperienza spirituale, quella francescana, che si radica nel cuore stesso del vangelo; e perciò, come questo, è attuale per l'uomo di ogni tempo e ogni luogo.
Tra il 1219 e il 1220, da un capo all'altro di un Mediterraneo che ancora sembra unire più che dividere, tra Italia, Portogallo e Marocco, le vicende di alcuni uomini e donne stavano indelebilmente per sovrapporsi: il manipolo dei cosiddetti cinque protomartiri francescani (Berardo, Pietro, Ottone, Accursio e Adiuto), un canonico agostiniano portoghese di nome Fernando, destinato alla fama con il nome francescano di Antonio di Padova, e lo stesso san Francesco d'Assisi. Il libro racconta, approfondendone vari aspetti, di questa storia, attraverso il contributo di vari autori.
Questo libro introduce alla visione francescana dell'ecologia che, per molti aspetti, può essere considerata come ispiratrice dell'enciclica Laudato si'. Analizza le attuali sfide etiche globali, mettendole in relazione con l'esperienza di Francesco d'Assisi e con la riflessione filosofica e teologica della tradizione francescana. Evidenzia la necessità di superare l'attuale cultura dello scarto. Francesco d'Assisi è universalmente riconosciuto come modello e fonte di ispirazione per tutti coloro che cercano di vivere in rapporto armonico con la natura, come esempio e referente per gli ambientalisti. Raccogliendo questo sentire comune, Giovanni Paolo II proclamò Francesco d'Assisi patrono dei cultori dell'ecologia nel 1979.
La "scuola francescana" come guida al pensiero filosofico occidentale. La sollecitazione a un nuovo stile di pensiero, secondo il quale la verità è la forma che la libertà in esercizio assume nel tempo.
L'opera disegna i tratti principali dell'ambiente sociale, politico, culturale e religioso in cui è maturato il progetto della principale iniziativa di divulgazione francescana nel corso dell'età contemporanea.
Contenuto
«In principio la libertà», questo l’assunto del volume. È la libertà il volto di Dio e il volto dell’uomo. Comunque si configuri, l’essere è la festa della libertà. Se il mondo ha ispirato il Cantico delle creature a Dio, quando la storia diverrà il cantico dell’uomo all’uomo? È alla libertà che occorre educare perché è sulla libertà che saremo giudicati.
Destinatari
Si tratta di un testo specialistico, per studiosi o studenti forniti di una buona cultura filosofico-teologica.
Autore
ORLANDO TODISCO, francescano, è docente di storia della filosofia medievale presso l’Università di Cassino e al Seraphicum di Roma. Tra le recenti pubblicazioni ricordiamo: G. Duns Scoto filosofo della contingenza (1996); Guglielmo d’Occam filosofo della libertà (1998); Averroè nel dibattito medievale (2000); Il De Magistro di sant’Agostino (2001); Lo stupore della ragione. Il pensare francescano e la filosofia moderna (2003); Il dono dell’essere. Sentieri inesplorati del medioevo francescano (2006). La libertà fondamento della verità (2008).
Contenuto
L’esperienza umana e religiosa di Francesco di Assisi è molto più complessa di quanto sembri, carica com’è di stereotipi ed equivoci accumulatisi nel corso dei secoli. La sua identificazione con i giullari, per esempio, sovente ricondotta alla sua inclinazione per la musica, è invece carica di ben altri significati: diversamente dai trovatori, espressione di una cultura aristocratica, i giullari sono un rifiuto della società medievale. Quello che si è soliti chiamare «Poverello» è in realtà un uomo che sceglie coscientemente di porsi al di fuori degli schemi culturali e istituzionali del suo tempo, dando vita a un modello di aggregazione religiosa assolutamente inedito nel panorama dell’Italia del Duecento. Per i francescani secolari di oggi è essenziale recuperare quell’alterità che rappresenta il carattere dominante e qualificante della primitiva esperienza del frate di Assisi, per offrire alla Chiesa, alla società e al mondo il vero volto di Francesco.
Destinatari
Studiosi e appassionati di francescanesimo; studenti e formatori.
Autore
Pietro Urciuoli è nato ad Avellino nel 1964; componente della locale fraternità dell’Ordine francescano secolare, collabora con periodici di cultura cattolica ed è laureando in filosofia presso l’università degli studi di Salerno. Esercita la professione di ingegnere presso un’amministrazione centrale dello stato.
Contenuto
È un’opera a più mani – tutte francescane -, in cui confluiscono apporti da più sensibilità, dentro un’unità di fondo data dalla persona di Cristo e dal deserto. I riferimenti alla Scrittura hanno offerto un contesto ampio e fondante in quanto gli eventi biblici sottostanno sia alla radice dell’esperienza dei Padri, sia all’estensione delle dinamiche coinvolte, espresse nel linguaggio della grande letteratura, specie quella russa dell’800. È un modesto tentativo di riprodurre qualche riverbero dello splendore del mistero di Cristo, così come ci è stato tramandato dalla tradizione che risale ai Padri del deserto e ci raggiunge in un mondo post-moderno, assetato e disorientato nel deserto della propria drammatica solitudine.
Destinatari
Tutti, studenti e studiosi di francescanesimo.
Autore
ENZO GALLI è francescano conventuale. Dopo gli studi di legge e il baccalaureato all’Istituto teologico di Assisi (ITA), ha scelto la specializzazione in cristologia alla Facoltà San Bonaventura Seraphicum e alla Pontificia Università Lateranense di Roma. Si interessa all’integrazione fra teologia, spiritualità e scienze umane. EMANUELE RIMOLI, è francescano conventuale. Dopo la Scuola militare Nunziatella di Napoli ed il baccalaureato all’ITA, continua gli studi in antropologia teologica all’Istituto Teresianum di Roma, interessandosi al rapporto fra teologia e letteratura, soprattutto nei grandi autori russi dell’800. Ha pubblicato, assieme a Guglielmo Spirito, Dalla Santa Russia. Riflessioni francescane, Il Cerchio 2008. GUGLIELMO SPIRITO è francescano conventuale. Docente di spiritualità all’ITA, insegna anche alla Facoltà San Bonaventura Seraphicum di Roma, svolgendo una intensa attività accademica e come conferenziere in vari paesi dell’Unione Europea, così come in Russia ed Egitto. Si occupa di spiritualità patristica e letteratura. Tra le sue pubblicazioni recenti: Tra San Francesco e Tolkien. Una lettura spirituale del Signore degli Anelli, Il Cerchio 2006, I Padri del deserto tra i francescani, Edizioni Messaggero Padova 2007.
A chi pretende di tutelare l'«Occidente cristiano» combattendo il diverso e il povero e quindi la più cristiana delle virtù, la carità, occorre rispondere con chiarezza e con decisione. Per questo parlare di Francesco d'Assisi è, oggi, di bruciante attualità.
Un'opera densa e impegnativa, che affronta una vasta tematica, originale e attuale, di solito poco considerata dalla saggistica corrente.Come spiega il sottotitolo si tratta di un confronto, di livello intellettuale e speculativo piuttosto elevato, tra il pensiero tipico della filosofia-teologia francescana e alcuni qualificati pensatori contemporanei. Nella prima parte si mettono a fuoco i temi caratteristici della Scuola francescana (Bonaventura da Bagnoregio, Duns Scoto e Guglielmo d'Occam), in particolare il primato del bene rispetto al vero e della volontà rispetto all'intelletto. Nella seconda parte si illuminano le posizioni più originali della filosofia moderna rispetto al pensiero francescano, anche nel campo dell'etica. Infine nella terza parte vengono illustrate alcune vicinanze e riprese di temi francescani da parte di pensatori contemporanei: R. Girard, E. Lévinas e L. Wittgenstein.
Destinatari
Si tratta di un testo specialistico, per studiosi o studenti forniti di una buona cultura filosofico-teologica, che spazi dal medioevo al Novecento.
Autore
Orlando Todisco, francescano conventuale, è docente di Storia della filosofia medievale all'Università di Cassino e al Seraphicum di Roma. Fra le sue recenti pubblicazioni: G. Duns Scoto filosofo della contingenza (Padova 1996); Guglielmo d'Occam filosofo della libertà (Padova 1998); Averroè nel dibattito medievale (Milano 2000); Il De Magistro di sant'Agostino (Roma 2001).
L'autrice, con perizia storica, profondita' teologica e bellezza letteraria sviluppa lo studio di quattro grandi aspetti di Chiara: il carisma contemplativo, le fonti e gli scritti, il suo stile pedagogico, la sua spiritualita'.
La peculiarità della Fraternità francescana, soprattutto nella sequela del Cristo umile e povero, rimane ancora oggi una proposta stimolante nella chiesa. Una proposta che ritrova nelle categorie teologiche dell’Esodo un fecondo paradigma entro il quale può essere riletta e attualizzata, fornendo così l’occasione di un itinerario intellettuale e spirituale da compiere insieme al Poverello di Assisi.
Destinatari
L’opera è destinata a studenti e formatori. Indicato per i seminari, per gli istituti e le facoltà di teologia.
Autore
LORENZO MASSACESI, francescano conventuale e sacerdote, abruzzese, ha conseguito la licenza in spiritualità presso la Pontificia Università Gregoriana e poi il dottorato di ricerca in spiritualità francescana presso la Pontificia Università San Bonaventura (Seraphicum), frequentando anche la Pontificia Università «Antonianum». Ha pubblicato la sua tesi dal titolo: Il linguaggio esodale degli Scritti di San Francesco d’Assisi. Attualmente insegna teologia spirituale e spiritualità francescana presso la Pontificia facoltà San Bonaventura. Abbina all’insegnamento un’intensa attività di catechesi.
In questo testo vengono evidenziati i contenuti e i fondamenti dell’esperienza umana e cristiana di Chiara. L’autore dimostra con evidente incisività che non è esatto parlare di Chiara come una copia al femminile di Francesco: certamente li accomuna lo stesso carisma, la stessa ispirazione divina di seguire a tutti i costi la perfezione del santo vangelo. Ma la bellezza di questi ideali germoglia in lei in modo unico, con una sua specifica novità. È scopo primario di questo lavoro, allora, cogliere la bellezza e la ricchezza di questo carisma che è certamente complementare a quello di Francesco, ma che è anche assolutamente originale. Infine, si completa l’indagine ponendo in evidenza come nell’oggi della storia l’esperienza di vivere la perfezione del santo vangelo sia ancora il nucleo fondamentale e fondante che regola i vari dinamismi della forma di vita dell’Ordine delle Sorelle povere di santa Chiara.
Destinatari
Famiglia francescana e studiosi delle origini francescane
Autore
FRA MAURIZIO ERASMI, baccalaureato in Teologia Dogmatica presso l’Istituto Teologico di Assisi, svolge il suo ministero sacerdotale presso il Santuario del Miracolo eucaristico a Lanciano.
La libertà è l’anima segreta della verità. Il carattere innovativo dell’assunto sta nella dislocazione dell’attenzione, dalla verità alla libertà, l’una come forma e rivestimento dell’altra. L’autore tenta di liberare la verità da quello spirito possessivo che ha caratterizzato parte rilevante della nostra storia. Può la libertà fungere da criterio interpretativo delle molte versioni del pensare umano? Può divenire metro valutativo del proprio contributo alla convivenza sociale? Può rappresentare il luogo di incontro delle religioni? Può essere lo spazio di dialogo tra le culture? Le risposte e le radici di questa linea teoretica sono nella Scuola francescana, intenta a ripensare antiche dottrine in nuove prospettive filosofiche e teologiche; a garantirne la libertà e sollecitarne la creatività.
Destinatari
Studenti e formatori. Può essere adottato come testo complementare nei seminari, negli istituti e nelle facoltà di teologia.
Autore
ORLANDO TODISCO, francescano, è docente di storia della filosofia medievale presso l’Università di Cassino e al Seraphicum di Roma. Tra le recenti pubblicazioni ricordiamo: G. Duns Scoto filosofo della contingenza (1996); Guglielmo d’Occam filosofo della libertà (1998); Averroè nel dibattito medievale (2000); Il De Magistro di sant’Agostino (2001); Lo stupore della ragione. Il pensare francescano e la filosofia moderna (2003); Il dono dell’essere. Sentieri inesplorati del medioevo francescano (2006).
Un excursus teologico sul volto di Maria come appare nella Lumen Gentium, per giungere a una nuova prospettiva e a una nuova impostazione teologica della figura della Vergine. La stessa intuizione che San Francesco, molti secoli fa, aveva già avuto.
Il saggio, ora tradotto in italiano, ha esercitato un’enorme influenza su molti studi che si sono occupati di storia della cultura bassomedievale. Congar scrisse queste pagine alla vigilia del Concilio Vaticano II e, nel fermento intellettuale e teologico di quegli anni, il grande studioso di ecclesiologia affronta, con precisione e sapienza critica il cuore delle dispute teologiche che animarono il dibattito tra Ordini mendicanti (soprattutto francescani e domenicani) e clero secolare nel periodo che va dalla seconda metà del secolo XIII all’inizio del XIV. Le questioni sollevate sono di notevole portata e molti punti sono rimasti nel tempo oggetto di confronto teologico. Quale il corretto rapporto tra religiosi e clero secolare, tra papa e vescovi, da dove viene il potere ecclesiastico e che tipo di potere è, da dove il potere temporale…? Mentre l’autore presenta le varie posizioni su questi e altri problemi, emerge in filigrana il modo di pensare e argomentare, di concepire il mondo e la vita dei grandi maestri medievali.
Destinatari
Studenti di teologia e studiosi di storia medievale e di ecclesiologia.
Autore
YVES MARIE-JOSEPH CONGAR, (1904-1995) domenicano, studiò teologia e filosofia a Reims e a Parigi. Fu docente presso il seminario domenicano «Le Saulchoir» e segretario della prestigiosa «Revue des sciences philosophiques et théologiques». Nel dopoguerra si impegnò nel movimento dei preti operai e il Vaticano gli proibì di insegnare e di pubblicare libri. Successivamente riabilitato, fu consulente della commissione preparatoria del concilio Vaticano II al quale partecipò poi come esperto. Nel 1994 fu creato cardinale da Giovanni Paolo II.
Dal V secolo dell’era cristiana in poi, i fedeli hanno sempre ascoltato e tramandato i racconti e i Detti dei Padri del deserto. Di più: ogni momento di rinnovamento nella storia della Chiesa è coinciso, singolarmente, con una riscoperta di quei magistrali insegnamenti. Non ha fatto eccezione il francescanesimo, sia ai suoi primordi, sia in ogni momento di rinvigorimento durante la sua storia lunga, ormai, otto travagliati secoli. Questo lavoro è frutto di una esplorazione condotta da un gruppo di studenti dell’Istituto teologico di Assisi che ha cercato di accostare i Detti dei Padri con i testi di alcune tra le più antiche Fonti francescane del XIII secolo fino alle Prime Costituzioni dei Cappuccini del XVI secolo, scoprendo la vita di una sapienza comune e la sapienza di una vita secondo Dio.
Destinatari
Studenti di storia e studiosi di francescanesimo.
Autore
GUGLIELMO SPIRITO, francescano italo-argentino, ha ottenuto la Licenza all’Istituto di Teologia Pastorale al “Camillianum” di Roma e il Dottorato in Teologia all’Istituto francescano di Spiritualità “Antonianum”. È docente all’Istituto Teologico di Assisi dove ricopre l’incarico di vicepreside, ma insegna anche alla Facoltà Teologica San Bonaventura. Ha tenuto corsi in Croazia, Romania e Russia ed è coinvolto con varie realtà monastiche di Egitto e Armenia. Ha all’attivo numerose pubblicazioni.
Il libro raccoglie da vari studi di storia, filosofia, letteratura e teologia le testimonianze dei cristiani ortodossi su san Francesco d’Assisi. L’autore svela l’interesse degli ortodossi per il Santo di Assisi visto come un ponte tra Oriente e Occidente. Quali sono le motivazioni e i fattori di un’autentica simpatia per Francesco da parte degli ortodossi? Qual è la loro originalità nell’interpretazione del Santo? Qual è il contributo del poverello nel dialogo con gli ortodossi? Qual è il punto di arrivo della ricerca sulle testimonianze degli ortodossi? Il libro cerca di mostrare il segreto di Francesco, la sua capacità aggregativa e fraternizzante.
Destinatari
Studenti e studiosi del francescanesimo.
Autore
SILVESTRO BEJAN, è nato in Romania nel 1971. Entrato tra i Frati minori conventuali nel 1990, è sacerdote dal 1997. Ha compiuto gli studi filosofico-teologici ad Assisi dove ha conseguito la licenza in teologia fondamentale. Il dottorato in Teologia presso la Pontificia Università Lateranense, approfondendo in modo particolare l’ecumenismo e la teologia orientale. E’ segretario e archivista della Custodia generale del Sacro Convento in Assisi. Attualmente insegna teologia fondamentale e spiritualità orientale all’Istituto teologico di Assisi e collabora con diverse riviste dell’Italia e della Romania.
Da nove secoli Francesco d'Assisi non cessa di interessare e affascinare artisti e letterati. Perché? La risposta è semplice: in lui si riflette lo splendore del Verbo di Dio incarnato. Pura espressione dell'amore, della libertà, della gioia, della ricerca e dell'incontro con l'Assoluto, il santo di Assisi non può non interessare e affascinare, soprattutto poeti, artisti, letterati. Il presente volume offre, attraverso il racconto di ventitre incontri con Francesco, una carrellata, rapida e affascinante, sulla presenza del Poverello nella letteratura del Novecento. In quale luce l'hanno visto gli scrittori e i poeti? Quale messaggio hanno colto? Quale particolare aspetto li ha interessati? Che cosa dice il santo agli uomini del nostro tempo? Un libro che risponde a queste domande e vivifica l'amore per Francesco.
Destinatari
Chiunque sai interessato a cogliere negli scrittori del Novecento il senso del religioso e il loro intimo rapporto con il Santo di Assisi.
Autore
FERDINANDO CASTELLI, gesuita, è stato docente di letteratura e cristianesimo presso l'Istituto di Scienze religiose della Pontificia Università Gregoriana. Attualmente è redattore di 'La Civiltà Cattolica' per il settore letterario. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo i tre volumi dal titolo Volti di Gesù nella letteratura moderna (1987, 1990, 1995) e i due volumi: Nel grembo dell'Ignoto. La letteratura moderna come ricerca dell'assoluto (2001 e 2006).
Nel passato, l'Occidente è stato protagonista di pagine mirabili e di pagine aberranti, scritte all'insegna del motto: «pensare è dominare» di Bacone. All'alba del nuovo millennio non è forse legittimo tentare un diverso percorso, ispirato non più al dominio, ma al servizio, in modo che ognuno si senta in debito verso l'altro? Si tratta di porre a tema la gratuità originaria dell'essere, sulla scorta dei maestri della scuola francescana, secondo cui la conoscenza è autentica se è ri-conoscenza. A questa parte espositiva di alcuni sentieri filosofici della ricca stagione medievale, non ancora compiutamente esplorati, fa seguito un'incursione nell'esprit de finesse di Pascal, nell'antitotalitarismo di Hannah Arendt e nel nuovo «Inizio» di Massimo Cacciari, a sostegno della fecondità teoretica della proposta filosofica francescana, secondo cui il bene è anima del vero e il gratuito è misura del bene e dove «pensare è ringraziare» (Heidegger).
Destinatari
Studenti di filosofia e di Istituti di Scienze religiose.
Autore
ORLANDO TODISCO è docente di storia della filosofia medievale presso l'Università di Cassino e al Seraphicum di Roma. Tra le recenti pubblicazioni ricordiamo: G. Duns Scoto filosofo della contingenza (1996); Guglielmo d'Occam filosofo della libertà (1998); Averroè nel dibattito medievale (2000); Il De Magistro di sant'Agostino (2001); Lo stupore della ragione (2003).
L'ordine dei Francescani ha avuto origine ad opera di San Francesco d'Assisi. Egli ottenne dal papa Innocenzo III la possibilità di vivere in modo radicale la povertà evangelica. L'ordine da lui fondato, infatti, scelse di praticare non solo una vita povera, ma anche di condurre una vita mendicante. Già alla morte di S. Francesco, l'ordine si scisse in due rami: gli "spirituali" ed i "conventuali". Gli spirituali fecero propria la vita ascetica e mendicante che aveva contraddistinto l'ordine ai suoi inizi; i secondi, invece, preferirono una vita più conventuale e di cura delle anime. Col passare dei secoli, l'ordine francescano fu oggetto di continui tentativi di riforma. La più ampia è stata quella avviata dai cosiddetti "cappuccini", che hanno cercato di coniugare vita conventuale e povertà austera, aprendosi tuttavia alla predicazione e alle esigenze formative dei giovani. Questi frati hanno preso il nome dal proprio cappuccio, più lungo di quello degli altri ordini francescani. Questo volume illustra il loro primo secolo di vita.
Destinatari
Francescani e interessati alla storia francescana.
Autore
Antonio Fregona, cappuccino veneto, è predicatore, confessore oltre che studioso di storia francescana.
Tra i temi che la riflessione teologica attuale sta approfondendo risalta quello di Gesù Cristo rivelazione del Padre e volto dell'umano autentico, senza dubbio anche per la grave crisi in cui il senso del divino e dell'umano è sprofondato nella coscienza contemporanea. Al riguardo è dedicato il primo capitolo. Poiché la tradizione spirituale e teologica francescana è in grado di apportare un contributo prezioso all'argomento, nel secondo capitolo vengono esposti i lineamenti del volto di Dio e dell'uomo che Francesco e Chiara di Assisi hanno tracciato alla sequela di Gesù e altri santi francescani hanno poi elaborato. Il terzo capitolo, infine, mostra come i dati fondamentali della visione francescana possano essere integrati nell'orientamento cristologico contemporaneo e lo possano arricchire significativamente: in particolare il volto di un Dio-amore, che si dona totalmente e umilmente all'uomo e l'immagine di un uomo che si riconosce dono di Dio e a lui totalmente 'si restituisce' con la scelta di una vita umile e povera.
Destinatari
Il libro si rivolge ai teologi e a chi è interessato ad argomenti teologici, in particolare ai francescani; è uno stimolo a riscoprire e a valorizzare le ricchezze della loro tradizione cristologia.
Autore
GIOVANNI IAMMARRONE, francescano conventuale, è professore di Teologia dogmatica presso la Pontificia Facoltà San Bonaventura e la Pontificia Università Lateranense di Roma. È autore di numerose pubblicazioni, tra cui La spiritualità francescana (1992), Gesù di Nazaret, Messia del Regno e Figlio di Dio (1995), La cristologia francescana (1997), Il dialogo sulla giustificazione (2002), Risurrezione, morte di croce e vita storica di Gesù nella cristologia sistematica contemporanea (2003).
Questo volume approfondisce gli argomenti di storia della legislazione propria francescana più dibattuti o poco affrontati dalla manualistica tradizionale e consente di raccogliere e studiare materiale di difficile reperimento, altrove spesso disomogeneo o incompleto. Si sono individuati, nell'ambito di «aree tematiche» corrispondenti in definitiva ai Tre Ordini Francescani, quegli argomenti di maggiore interesse e di più spiccata valenza paradigmatica (legislativa, dottrinale e storica), affrontandoli in forma sintetica e, nei limiti del possibile, esaustiva. Ne viene fuori la storia giuridica dell'evoluzione subita dai Tre Ordini di san Francesco, la consapevolezza che se ne ebbe, ma anche la sofferta ricerca di una ridefinizione della propria identità, così come esigevano le nuove condizioni vissute dai Francescani.
Destinatari
Interessati a temi francescani che vogliano approfondire argomenti di storia della legislazione propria dei Tre Ordini.
Autore
PRIAMO ETZI, francescano, è docente di diritto canonico all'Antonianum di Roma. Oltre a numerosi articoli apparsi su riviste scientifiche e a contributi per opere in collaborazione, ha pubblicato: La cura spirituale dell'Ordine Francescano Secolare, S. Maria degli Angeli-Assisi 1996; Attività di governo e prassi della consultazione negli Istituti di Vita Consacrata, Roma 2001.
San Leopoldo Mandic viveva il sacramento del perdono con uno spirito ecumenico e lo celebrava conservando esteriormente la «forma latina» ma con l'attitudine interiore della «forma orientale» che non si preoccupa degli atti del penitente e del giudizio sul peccatore, ma mette in primo piano l'azione misericordiosa della SS.ma Trinità e la presenza della comunità ecclesiale che testimonia l'amore perdonante e vivificante del Signore. Questo volume raccoglie una serie di contributi di teologi, liturgisti e pensatori, esperti in materia, che analizzano e approfondiscono gli elementi innovativi propri della prassi del Santo. Nei vari saggi si percepisce la sensibilità degli studiosi per questo «grande dono» lasciatoci dal Signore risorto, ne avvertono le potenzialità vivificatrici individuali e sociali, ne mostrano la rilevanza nel tessuto comunitario della chiesa per una sua conversione continua e per rispondere al bisogno di pace fondata sulla gratuità dell'amore di cui è assetata la nostra società occidentale.
Destinatari
Teologi, liturgisti e studiosi che vogliono conoscere e approfondire nuovi elementi innovativi nel ministero della riconciliazione.
Autore
P. Paolino Zilio, frate cappuccino, è docente di teologia fondamentale e membro dello Studio Teologico Laurentianum di Venezia. I suoi interessi teologici vertono prevalentemente sugli scritti di S. Lorenzo da Brindisi e sui documenti del Concilio Ecumenico Vaticano II.
Un'inchiesta a vasto raggio sui rapporti fra san Francesco e il suo Ordine nei confronti del mondo orientale inteso nel senso piu vasto, cristiano, ebraico, islamico e indiano.
Una visione delle posizioni dei francescani sulla cristologia. Partendo da S. Francesco e S.Antonio, Bonaventura e Duns Scoto, viene ripercorso un itinerio di pensiero che colpisce per la sua profondita e attualita.