La questione della legge naturale, per molte ragioni, è un tema di eccezionale rilievo non solo nella storia della teologia cristiana, ma anche nell'attualità. Basti pensare all'enorme progresso della tecnica e il suo rapporto con la "natura", la grande importanza del nesso tra lex e natura nella storia della morale, il complesso rapporto tra il nómos greco e la lex latina da una parte e la Torah biblica dall'altra. Queste diverse ragioni raccomandano una scansione del testo che, nella sua unità sistematica, si articoli in una triplice trattazione: la Parte Prima Legge naturale. Storia del concetto, la Parte Seconda Lex naturae: saggio di teologia biblica, la Parte Terza Lex naturae: le questioni teoriche, svolte rispettivamente dai proff. Matteo Martino, Pier Davide Guenzi e Maurizio Chiodi.
Un'approfondita riflessione sul matrimonio.
Il presente volume si propone di esaminare l’impatto della religione e della cultura musulmane sul modo di intendere e vivere il matrimonio e la famiglia in Italia e in Europa.
L’insistenza di san Giovanni Paolo II sulla fede che deve farsi cultura non è una scelta strategica valida solo in certi momenti storici. È la descrizione di un’esigenza intrinseca e irrinunciabile dell’identità cristiana, che deve esprimersi nell’agire e quindi deve confrontarsi con le grandi questioni che si agitano nella società. La risorsa per affrontare tale crisi culturale è sempre la famiglia quale luogo in cui è possibile custodire l’humanum. Il tema delle pratiche è il tema dell’unità stretta tra l’identità morale del soggetto famiglia e l’azione concreta che le famiglie vivono tutti i giorni, proprio per costruire una cultura della famiglia in cui la famiglia sia il soggetto di questa azione che ci preserva nel futuro e che è feconda di futuro.
Riconoscendo che nelle domande circa il matrimonio e la famiglia è in gioco una visione dell'uomo, il presente volume intende presentare un'antropologia che metta al centro il nostro essere chiamati alla relazione, all'amore, alla fecondità. Sarà articolato in due passi. Nella prima parte l'opera approfondirà alcune questioni antropologiche di fondo. Di quale uomo stiamo parlando? Si tratta di un uomo capace di impegnarsi in una promessa e aperto alla verità, un uomo che realizza la sua natura in modo culturale. La seconda parte è dedicata ad alcune delle attuali sfide rivolte al matrimonio e alla famiglia. È importante fare i conti con la debolezza umana, ma allo stesso tempo occorre far entrare nel calcolo la grazia di Dio, che è fondamento di una speranza originale. Si vedrà come il matrimonio è un'unione basata non solo sull'affetto, ma su una particolare missione, in virtù della quale ancora oggi ha una rilevanza pubblica, essendo un istituto ordinato a rendere feconda la vita.
Nel Giubileo della Misericordia, nel quale il Santo Padre chiama tutta la Chiesa ad approfondire e testimoniare il mistero divino della misericordia, «La Chiesa ha la missione di annunciare la misericordia di Dio, cuore pulsante del Vangelo, che per mezzo suo deve raggiungere il cuore e la mente di ogni persona» (Misericordiae vultus, 12). Il libro raccoglie le riflessioni sulla dimensione operativa della misericordia del Padre rivelata in Cristo che si inserisce nell'azione umana e trasforma l'uomo e le sue relazioni. Così è anche manifestazione della presenza salvifica di Dio nel mondo e testimonianza credibile dei cristiani.
Il matrimonio, a partire dal linguaggio del corpo che esso contiene, costituisce la base creaturale per avvicinarsi a tutti i sacramenti. La sacramentalità del matrimonio, infatti, è la chiara testimonianza che i sacramenti cristiani toccano la carne concreta delle persone, accompagnano il loro percorso vitale e si mettono al servizio del bene comune, dando forma alla vita in società. Partendo da questa feconda intuizione, il presente volume intende illuminare l'insieme dell'economia sacramentaria.
La teologia del corpo di Giovanni Paolo II costituisce, in un certo senso, la continuazione della riflessione filosofica di Karol Wojtyla. Alcune problematiche, infatti, sono analizzate in simili termini nei libri "Amore e responsabilità" e "Persona e atto" e nelle Catechesi del mercoledì. Wojtyla ha sentito il bisogno di ritornare alla stessa problematica, allargando però il suo orizzonte, varcando, cioè, la soglia della teologia. Oggi sappiamo, del resto, che la prima parte delle catechesi, in cui l'Autore parte dal colloquio di Cristo con i farisei circa l'indissolubilità del matrimonio, era stata preparata ancora prima dell'elezione di Wojtyla al soglio di San Pietro. Si potrebbe dire che questa prima parte delle catechesi si trova anch'essa sulla soglia fra il pensiero filosofico e teologico del card. Wojtyla e il magistero del papa Giovanni Paolo II.
La famiglia è sempre più in pericolo a causa della crescente secolarizzazione e del pervadente relativismo dei valori che attanaglia la società contemporanea. Nella famiglia si gioca la verità integrale dell'uomo; essa può essere considerata a ragione un raggio di luce per la frammentata e disgregata società contemporanea. Non dobbiamo avere paura di proporre il piano di Dio sulla famiglia, la bellezza enorme che essa rappresenta per ogni uomo e la speranza che essa rappresenta per il futuro della nostra vita e della intera comunità degli uomini. Il volume senza pregiudizi individua i problemi che affliggono la famiglia contemporanea suggerendo possibili soluzioni da un punto di vista pastorale e sociale.
A cinquant'anni dal Concilio Vaticano II, il volume intende rivisitare la questione del nesso tra rinnovamento personalistico della morale e criteri oggettivi fondati sulla natura. Il libro include anche il cosiddetto Memoriale di Cracovia, tradotto per la prima volta in italiano, che raccoglie il contributo di Karol Wojtila e di altri studiosi in vista della redazione della Humanae vitae.
Se la mortalita' e' senz'altro un fatto cruciale della condizione umana, vale ricordare anche l'altro termine dell'arco della nostra vita: la nascita. Ricordare la nascita vuol dire ricordare il fatto che sin dal principio siamo esseri dipendenti e relazionali e che l'esistenza e' un dono che abbiamo ricevuto gratuitamente. L'inizio - per dirla con Aristotele - e' gia' la meta' del tutto e contiene in se' una forza che occorre riapprezzare e recuperare in quanto principio di guida e di interpretazione di tutto cio' che segue, nella vita dell'individuo, nella vita sociale e anche nell'attuale dibattito sulla biotecnologia.
Il mercato non puo' fare a meno della gratuita'. Questo concetto di Benedetto XVI nella sua enciclica Caritas in veritate sfida la comune idea che la ricchezza nasca dall'incontro di diversi egoismi. L'attuale crisi economica che tocca i Paesi del vecchio Continente pare confermare nei fatti l'assunto del Pontefice, e ci apre la possibilita' di riconsiderare alcuni principi che fino a poco tempo fa erano considerati pietre angolari dell'economia mondiale. I contributi del presente libro affermano, da diversi punti di vista, che per avere uno sviluppo economico veramente sostenibile occorre rafforzare la famiglia, mettendola nelle condizioni che le permettano di fiorire, di crescere e di svolgere il suo ruolo insostituibile nella societa'.
Un libro sulle domande essenziali: l'amore, il sesso, il bene e il male, la difficoltà della vita, la felicità e la sofferenza.
La psicoanalisi permette al soggetto di parlare di ciò che non va: non per lamentarsi né per maledire, ma per "dirlo bene", perché del "patologico" una cosa è certa: è qualcosa che si dice male, che è male-detto dalla persona, non dalla società. La clinica psicoanalitica è dunque un punto di vista realistico dal quale incontrare e leggere la vita umana come esperienza di un soggetto: molte domande ne scaturiscono. Mario Binasco propone questo punto di vista radicale per valutare l'interesse della psicoanalisi per ogni antropologia, anche teologica.
Un libro sul bene e sul male, sulla libertà umana e sugli strumenti che l'uomo ha a disposizione per distinguere il bene dal male e per essere pienamente uomo.
L’Area Internazionale di Ricerca in Teologia Morale, con questo volume, intende approfondire nella prospettiva pratica l’indicazione che l’Enciclica Veritatis splendor (n. 48) offre: “La persona, incluso il corpo, è affidata interamente a se stessa, ed è nell’unità dell’anima e del corpo che essa è il soggetto dei propri atti morali. La persona, mediante la luce della ragione e il sostegno della virtù, scopre nel suo corpo i segni anticipatori, l’espressione e la promessa del dono di sé, in conformità con il sapiente disegno del Creatore”. Si tratta di considerare il valore singolare del corpo per la soggettività dell’uomo e rispondere all’esigenza di coordinare la passione con l’azione, l’oggettività con la soggettività, e dal punto di vista teologico, il radicarsi dell’azione del soggetto cristiano nel corpo eucaristico ed ecclesiale.
Il volume intende contribuire alla ricerca dello specifico cristiano della creazione, in vista di un'adeguata riflessione teologica sull'uomo. Il confronto con il pensiero di Michel Henry offre la possibilità di guadagnare un pensiero teologico sulla creazione e sull'uomo al contempo propriamente cristiano e in dialogo con la filosofia e la cultura contemporanee. L'opera è composta da due sezioni: la prima (In dialogo) raccoglie le relazioni del Colloquio di Antropologia Teologica 2011; nella seconda sezione (Contributi) sono presentati alcuni articoli di approfondimento sul pensiero di M. Henry.
L'opera raccoglie gli Atti del Seminario di Studio sul tema dell'amore umano, della famiglia e del ruolo fondamentale della 'chiesa domestica' per il futuro dell'umanità, in dialogo tra cattolici, ortodossi e comunità appartenenti a chiese di tradizione bizantina in comunione con Roma, tenutosi a Roma 16-17 marzo 2010.
L'amore, che sembra la forza principale per la vita umana, non è forse troppo debole per la costruzione di una società complessa come la nostra? Il sistema di giustizia vigente nelle nostre società non lo ha forse messo da parte come superfluo? La risposta di San Paolo è chiara: "la carità edifica" (1Cor 8,1) la Chiesa e, per analogia, qualunque società. L'amore, con il suo valore conoscitivo, precede ogni azione umana ed è il fondamento delle relazioni personali essenziali per la vita sociale.
Questo volume intende offrire una luce per la comprensione e valutazione delle sfide poste dall'applicazione della biotecnologia all'uomo, sia dal punto di vista filosofico che medico.
Cosa ci rivela di noi stessi e del nostro destino la percezione erotica? Ecco la domanda che l'autore, Daniele Donegà, ha tentato di esplorare, confrontandosi con il noto fenomenologo francese Maurice Merleau-Ponty. La pertinenza di una tale domanda si fa più palese in una cultura pansessuale, che ha ridotto la percezione erotica al piacere che riporta, riducendo la portata antropologica che tale percezione comporta.