Come si sente una donna (e una coppia) al cospetto del dramma della morte prenatale? Come si può vivere ed affrontare il mistero di un tale dolore? Questa testimonianza posa lo sguardo su chiunque abbia attraversato, o stia attraversando, la terribile prova del lutto prenatale, per portare comprensione, empatia, speranza. Fabrizia Perrachon, raccontando in prima persona la sua esperienza diretta, propone anche delle vie affinché venga costruita una cultura prenatale, soprattutto nei contesti cristiani, per dare un segnale forte di speranza, per non lasciare sole le persone, per affermare al mondo che la vita ha un valore ineluttabile sin dal principio.
Questo non è un saggio psicopedagogico, non è una meditazione sul dolore e sul lutto, non è una catechesi. Ciò che si vuole comunicare è un'esperienza, una testimonianza di vita. È un itinerario di guarigione del cuore espresso attraverso un vissuto personale: l'esperienza del lutto che Maria Letizia ha attraversato con la perdita della figlia Marianna, di diciotto anni. Vivere la sofferenza della perdita insieme a qualcuno che ti cammina accanto è un'opportunità preziosa per giungere alla guarigione del cuore.
I due anni di pandemia sono memoria di un tempo storico senza precedenti per tutti i professionisti sanitari, per le famiglie provate dai lockdown, per gli studenti stanchi della didattica a distanza, per i tanti lavoratori scoraggiati e incerti di prospettive future. Questa è una raccolta di testimonianze di infermieri, medici, pazienti, farmacisti, insegnanti e studenti, che si vogliono raccontare in modo semplice e inedito. Un tributo alla bellezza della "relazione di aiuto" che continua ad essere garantita con fiducia, e che ci fa riscoprire un'umanità più bella.
Il libro narra la vicenda di una famiglia toccata dal mistero della disabilità. Maila è una figlia nata prematuramente e costretta, fin dal primo istante della propria vita, a combattere per sopravvivere. Oggi Maila frequenta l'Università e continua a lottare affinché quella parte di mondo cieco e indifferente, che al massimo guarda con pietismo alle persone come lei e le loro famiglie, divenga capace di scorgere la persona e non la disabilità, il mistero e non l'ostacolo. Tutto questo affrontato con un linguaggio semplice, che sgorga, senza alcun filtro correttivo, dal cuore di una mamma.
Don Aprile ha il dono di saper alternare in una danza leggera, piacevole e spontanea prosa e poesia, con grande semplicità. Ogni vocazione è vocazione all'amore e in queste pagine ci sono tante testimonianze vocazionali di sacerdoti, suore e laici. Non storie straordinarie colme di effetti speciali, ma resoconti molto semplici di vite quotidiane, ordinarie, di cui l'apparente banalità viene riscattata dalla ricerca di senso, in percorsi simili ai nostri, in cammino verso la verità che si incarna in Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Anche a Roma c'è un ventre dolorante, gravido di paure, disperazione, corruzione e vizio. C'è tanta fatica di vivere. Se un cineasta potesse guardare il mondo di lontano e lentamente planare su questa città inoltrandosi nei quartieri più diseredati, quelli nati in fretta, soffocati dalla speculazione, dove le persone sono ammassate una sull'altra dentro case brutte di cemento; con i balconi invasi come magazzini e chiusi con vetro e alluminio per recuperare all'appartamento uno stanzino che non c'è; e i panni stesi ... l'insopportabile gran pavese della povertà ... se poi potesse entrare negli appartamenti troppo piccoli per poterci vivere, dove la televisione è perennemente accesa, la lavatrice sempre in funzione, le poltrone più grosse del necessario, con mobili di cattivo gusto ammassati da ogni parte e le donne tutto il giorno in vestaglia ... Se potesse entrare negli androni dei palazzi, ingombri di tutto e sporcati da graffitari annoiati, forse potrebbe capire meglio la voglia di andarsene a vivere altrove. Dove? Non importa, purché lontano di lì.
Affascinante storia ed autentica testimonianza di missione di un sacerdote italiano che decide di trasferirsi in Bolivia per tutta la vita. Dalla trama dell’esistenza di questa vita emerge la figura di un uomo dalla profonda capacità di riflessione e sensibilità. Capace di un percorso di fede che, nelle avversità che hanno segnato la storia del paese sudamericano, ha sempre preferito Cristo ad ogni ideologia e potere mondano. Quest’opera è un promemoria ma anche una testimonianza della profonda ingiustizia e discriminazione che il cammino della democrazia deve ancora affrontare. Tito Solari, uomo di vera fede, con serenità e umiltà ci mostra, nel suo sacerdozio e con autentica spiritualità, il profondo sentire di una vita dedicata agli ultimi.
Biografia
Ariel Beramendi nasce a Cochabamba in Bolivia. Si trasferisce a Roma a 24 anni per specializzarsi in Teologia e Scienze delle Comunicazioni. Nel 2004 diventa sacerdote e, dopo un periodo di lavoro nella sua città natale, viene chiamato a collaborare al Dicastero Vaticano per le Comunicazioni. Nel 2015 consegue il dottorato in Teologia Pastorale. Il suo interesse per il giornalismo, la comunicazione e la teologia lo ha portato a pubblicare diverse opere nell’ambito latinoamericano. Attualmente lavora presso la Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede.
L’idea del presente volume è maturata nell’anno 2014 quando ancora il Cardinal Giacomo Biffi era in vita. Oggi finalmente vede la luce. L’intento è quello di raccogliere le testimonianze di coloro che hanno avuto una sincera sintonia e autentica amicizia con il Cardinale Biffi (Papa Francesco, Card. G. Ravasi, Card. C. Ruini, Card. A. Scola, Mons. I. Biffi, Mons. R. Fisichella, Mons. C. Stagni…). Il percorso, attraverso i molteplici interventi, offre numerosi spunti assurgenti e talvolta simpatici su un personaggio non accomodante e tagliente perché obbediente a Gesù Cristo. È rilevante inoltre carpire dalla lettura dei testi l’emergere di un cattolico raro perché semplice e profondo, onesto e sincero. Capace di confrontarsi con gli stessi sacerdoti, fedeli laici e in particolare con atei e dubbiosi. Per l’intera esistenza ha cercato di educare sottolineando la necessità di essere cristiani nel mondo secondo il battesimo ricevuto «nel nome di Cristo» anche nelle difficoltà più aspre.
Attraverso il racconto lucido e a tratti commovente della figlia, emerge la figura di uno dei pensatori italiani più originali del '900, impegnato a declinare il messaggio evangelico in un serrato confronto con la modernità. Tra ricordi di infanzia e riflessioni postume, nel quadro storico di contese ideologiche e speranze di redenzione sociale, queste pagine offrono uno spaccato della vita culturale italiana tra gli anni '70 e '80 del secolo scorso.
Il titolo del volume Don Santino (il prete dei vip) tra fede cultura e spettacolo compendia la vita attiva e generosa di un sacerdote tra la gente, di un personaggio televisivamente popolare e fuori dagli schemi ambigui, ma autentico e desideroso di far conoscere Cristo anche dentro l'ambiente irrequieto dello spettacolo. Il volume, tra Catania, Randazzo e Roma, tende a disegnare i volti molteplici di un uomo eclettico, capace di trasmettere la fede con quella sua accogliente "teologia giornalistica", o magari con la dolcezza di un invidiabile sorriso, o con il rigore del ricercatore scientifico. In queste pagine la storia di una vita agostinianamente "inquieta" nel segno positivo della ricerca e della diffusione della verità. Il volume è corredato da foto di vip.
Chi è papa Francesco? Un Pontefice con i fiocchi. È lo stesso prete, vescovo, cardinale, però umilmente abbigliato di bianca autorità. È ormai entrato nel guinness dei primati: primo gesuita, primo extraeuropeo, primo con il nome di Francesco, primo a non abitare negli appartamenti pontifici, primo con una croce pettorale d'argento e, per giunta, primo a principiare la recente enciclica con le iniziali in lingua italiana, Laudato si' di San Francesco. Quarantacinque personaggi, tra cui undici cardinali di varia nazionalità, parlano di lui in questo libro, apprezzando la personalità di un grande Papa che sta coinvolgendo con la sua umanità e la sua spiritualità masse sempre più ampie sia di religiosi che di laici, i quali lo seguono con entusiasmo e si riconoscono in lui.
Nel centenario del ritorno al Padre celeste del Venerabile P. Felice Prinetti, le Figlie di S. Giuseppe di Genoni, da lui fondate, hanno voluto dare alle stampe una biografia agile e moderna che fosse di aiuto per chiunque si accosti alla figura di questo instancabile sacerdote. Marco Cardinali, autore del volume, afferma che Papa Francesco parlando di lui probabilmente non faticherebbe a definirlo come uno di quei "pastori che ha su di sé l'odore delle pecore". Il libro racconta l'opera meravigliosa di Dio compiuta con e per mezzo di questo suo figlio, che la Chiesa ha voluto avviare alla gloria degli altari. Un religioso che ha saputo affrontare le sfide del suo tempo e della vita religiosa con grande acume spirituale e con fede consapevole, un esempio per la vita religiosa di oggi e per la vita di fede di chiunque si professi cristiano.
Perché rileggere oggi Il potere dei senza potere, un testo scritto nel 1978 quando il blocco sovietico era ben saldo e Havel un «dissidente» tenuto sotto stretto controllo dalla polizia?
Nel contesto di crisi e di crisi di identità che da anni affligge l’Italia e l’Europa, quest’opera sollecita a interrogarsi sul rapporto tra l’uomo e la politica, tra l’«io» e il potere.
Descrivendo un sistema post-totalitario, in cui l’«io» sembrerebbe condannato all’irrilevanza, sorprendentemente Havel ne fa invece il perno e il protagonista della vita pubblica perché «tutti coloro che vivono nella menzogna ad ogni momento possono essere folgorati dalla forza della verità» con esiti imprevedibili sul piano sociale: «nessuno sa quando una qualsiasi palla di neve può provocare una valanga».
La vita stessa di Havel mostra che un «io» non de-moralizzato, cioè non rassegnato alla menzogna, può diventare attore della trasformazione della storia di un Paese e dell’intera Europa: «Solo con una vita migliore si può costruire anche un sistema migliore».
In appendice sono proposti al lettore altri scritti di Havel: il primo storico discorso di Capodanno (1990); il discorso dedicato «alla speranza e alla morte» tenuto a Hiroshima nel 1995, così personale e così poco di circostanza; il discorso pronunciato a Parigi il 22 ottobre 2009, sul mistero della storia e le sorti del mondo; e infine alcuni brani dall’ultimo colloquio, per Havel così faticoso, registrato con il cardinal Duka nel novembre 2011 per la Televisione ceca, a meno di un mese dalla morte.
Prefazione di Marta Cartabia
"Per il Programma Italiano Orizzonti Cristiani, come per tutti i Programmi della Radio Vaticana, nessun aspetto della vita umana è ritenuto estraneo all'interesse del messaggio evangelico: né la scienza, né l'arte, né la musica, ma insieme con tutto ciò, resta sulle onde della Radio Vaticana quell'autentico atto di fede che è la preghiera, la S. Messa, il Rosario quotidiano, l'Angelus del Papa e l'Udienza Generale, trasmissioni vive che, forse, non fanno notizia, ma fanno Chiesa, perciò riuniscono nell'unica fede moltitudini di ascoltatori, la cui partecipazione è molto più che un ascolto". (Card. Roberto Tucci, S.J.). Il libro raccoglie la testimonianza di come "Orizzonti cristiani" abbia interpretato queste parole nello scorrere del tempo e nel mutarsi dei tempi. È il racconto di una piccola storia all'interno di quella ben più grande della radio del Papa.
La vita della Chiesa e le vicende del mondo "viste da Roma". Si presenta così l'ampio orizzonte dei temi e degli interessi che nutrono questo libro, una sorta di "diario di viaggio" del pontificato di Benedetto XVI scritto da P. Federico Lombardi, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede. Chiamato a seguire da vicino il ministero del Santo Padre, P. Lombardi ne commenta settimana per settimana, sin dalla elezione al soglio di Pietro (2005), atti e momenti significativi, sottolineando in particolare come Benedetto XVI non si stanchi di ricordare, a qualsiasi latitudine, che fatti e vicende di ogni popolo e persona trovano nel Vangelo la luce del loro compimento. Alla Chiesa sta profondamente a cuore il destino dell'umanità e il Papa lo testimonia incessantemente. È quel che anche questo libro ribadisce, con la generosa dedizione di una fede che cammina nella storia amando Dio e l'uomo.
Ogni elemento di ciascuna esistenza ha una sua importanza intrinseca tale che, anche quando rimane silenzioso e sconosciuto ai più, diviene elemento che arricchisce la storia dell’intera umanità e della Chiesa. Questa collana intende raccogliere frammenti di vite e memorie personali che si incontrano nell’orizzonte più universale che appartiene alla più grande storia del nostro tempo, in un percorso che prende vita dalla cronaca, dalle memorie personali, dai reportage e da documenti inediti.
Giovanni Ialongo
Presidente di Poste italiane S.p.A. dal 2008. Presidente di Postel S.p.A.-Società per la gestione della posta elettronica ibrida del Gruppo Poste Italiane. Presidente di Italia Previdenza S.I.S.P.I.
S.p.A.-Società Italiana di Servizi per la Previdenza Integrativa-partecipata da INPS e IPOST. Componente straordinario del Consiglio Superiore delle Comunicazioni.
Emmanuele Francesco Maria Emanuele
Professore ordinario emerito per chiara fama dell’Università Francisco de Vitoria di Madrid in Scienza delle Finanze e dello Sviluppo Economico, e membro del corpo accademico della
stessa dal 2008. Vice rettore dell’Università Europea di Roma dal 2008. Avvocato, economista, saggista e pubblicista. Amministratore di Aziende Industriali Pubbliche e Private di importanza
internazionale. Impegnato nel campo culturale delle arti visive, della musica e della poesia e delle attività filantropiche nel campo della sanità, della ricerca scientifica, dell’istruzione e del volontariato.