A 16 anni è diventato un idolo musicale e un sex symbol in tutto il mondo. A 21 era fuori dal suo gruppo, perso nella dipendenza dall'alcol e dalla droga, obeso, paparazzato in condizioni pietose. A 23 ha commosso il mondo con Angels, recentemente votata "migliore canzone degli ultimi 25 anni", e ha rilanciato una carriera straordinaria. Robbie Williams ha conosciuto i punti più bassi e quelli più alti della fama, ha fatto sognare con le sue canzoni e dato scandalo con le provocazioni, la discussa ambiguità sessuale, i processi, la sfacciata ironia. Il 2O1O è l'anno del suo grande rilancio, grazie al matrimonio con Ayda Field e alla reunion con i Take That, con un nuovo album in uscita e l'annuncio dell'attesissimo tour europeo.
In Italia esistono ben 7 milioni di gatti domestici. Questo libro ne presenta più di 1000, immortalati nelle più svariate pose, colti nell’intimità della vita domestica dai loro padroni che, in occasione della proposta lanciata dal Corriere.it, si sono trasformati in fotografi professionisti. Scatto al gatto è una straordinaria raccolta di immagini – tenere, buffe, originali e goffe – dei nostri amorevoli amici felini.
Antesignana di tutte le mamme blogger, grande firma della satira italiana, Lia Celi ha iniziato la sua carriera di «mamma imperfetta » nel 1998, quando «Travaglio» significava solo «dolori del parto», non «giornalista scomodo». Le Spice Girls stavano ancora insieme. Per collegarsi a Internet c’erano i modem analogici, quelli che facevano «fiiiiii-chchchchch». Anche le mamme erano analogiche. Cioè, si sbattevano solo tra famiglia e lavoro, non tra famiglia, lavoro, palestra, estetista e Facebook. Non esistevano ancora le Milf (Mothers I’d Like to F***k). E nemmeno le mamme imperfette - o meglio, esistevano eccome, ma non erano state sdoganate. Erano una maggioranza silenziosa e ansiosa, tormentata dall’impari confronto con il fantasma della Mamma Perfetta, o con la sua ultima (sedicente) incarnazione: la suocera. Quali erano i requisiti della Mamma Perfetta? Non avere un lavoro, né desiderarlo. Non essere soggetta a pulsioni egoistiche come fame, sonno e desiderio sessuale. Non sentire mai il bisogno di un po’ di tempo per sé. Una spiccata tendenza alla pulizia compulsiva completava il quadro, titolo Madonna con Bambino e sterilizzatore. Da allora la famiglia di Lia è diventata un clan numeroso e bizzarro, dove i bimbi si partoriscono in casa e vengono svezzati a tortellini, il papà disegna fumetti, la gatta fa la babysitter e la tv è quasi sempre spenta. E chi ne ha bisogno, con tre ragazzine? Emma, the Brain, Gioconda, the Body e Iris, the Voice, bastano a riempire il palinsesto quotidiano di commedie, tragedie e cabaret, talent show e sport. Il quartogenito è un piccolo uomo: Orlando, the Darling. E meno male, perché perfino il virtuoso papà delle alcottiane Piccole donne, giunto a quota quattro figlie, aveva pensato bene di partire volontario per la guerra di Secessione. Per la madre di una famiglia numerosa, la realtà spesso sconfina nella fantasia: in questo libro, scritto con penna irresistibile e arguta, Lia Celi racconta quasi dodici anni vissuti pericolosamente, vivacemente, appassionatamente. Una storia in cui la quotidianità diventa, grazie a una mamma imperfetta ma sempre ironica, un susseguirsi entusiasmante di sorprese.
Lia Celi è nata a Parma e vive e lavora a Rimini. Autrice di satira, per sei anni ha fatto parte della redazione di “Cuore”. Ha scritto anche per Smemoranda, “Avvenimenti”, «Insieme » (dove da dodici anni tiene la rubrica cult Diario di una mamma imperfetta), “Gulliver” e lo “Specchio della Stampa”, per la tv e la radio. Ha pubblicato numerosi racconti per adulti e libri per ragazzi, fra cui la serie Ice magic (EL) e Anita Garibaldi (Einaudi 2008).
3 DVD e un libro di Maurizio Porro.
Dopo il grande successo in edicola, anche in libreria tutto il meglio di Aldo, Giovanni e Giacomo in un unico cofanetto
10 ore di risate!
Un viaggio irresistibile nell’intero repertorio del trio comico più amato d’Italia.
Una coproduzione AGIDI S.r.l. / R.T.I. s.p.a.
Paolo Guerra presenta
Il meglio di Aldo, Giovanni e Giacomo
A cura di Morgan Bertacca e Giordano Preda.
Il cofanetto contiene quattro puntate di Pur Purr Rid! trasmessa di Italia 1, tre puntate inedite e il meglio del loro backstage, oltre a divertenti contenuti extra.
Si spengono le luci.
È il momento di andare in scena.
Sì, questo è il mio mondo.
E quando l’ho capito è stato per sempre.
Eleonora Abbagnato sembra un angelo e nasconde su di sé un angelo: il tatuaggio che si è fatta a suggello di una grande storia d’amore. Un angelo la saluta tutte le mattine dalla cupola del Sacré-Coeur, a Parigi; una collezione di angioletti affolla il suo salotto; angeli d’oro la osservano dal soffitto mentre si allena prima di andare in scena all’Opéra, dove è prima ballerina: l’ultima tappa di un percorso in punta di piedi cominciato quando ancora piccolissima, a Palermo, frequenta la scuola di ballo sopra il negozio di sua madre. La piccola sala col parquet scricchiolante ha quell’odore di pece, l’odore inconfondibile che ritroverà nei grandi teatri del mondo. Ostinata, ribelle, decisa, Eleonora brucia le tappe e vince concorsi. A dodici anni il grande salto, la scuola di Montecarlo; il primo spettacolo importante, la Bella Addormentata di Roland Petit; poi la scuola di Cannes e, finalmente, Parigi. All’inizio all’Opéra è durissima: le ragazzine francesi sono tutte bellissime e bravissime. Ma ancora una volta la sua determinazione vince, riesce a zittire anche la nostalgia di casa. Eleonora cresce, affronta esami, entra nel corpo di ballo del teatro, lavora con grandi coreografi, diventa prima ballerina. L’angelo è arrivato in vetta, la danseuse nota in tutto il mondo conosce altri artisti come Claudio Baglioni ed Eros Ramazzotti, entra nel mondo della moda e dello spettacolo, si innamora.
Spontanea, ironica, intensa, in queste pagine Eleonora Abbagnato ci racconta la sua vita di ieri e di oggi, un percorso straordinario, costruito con passione e perseveranza, che l’ha portata proprio dove voleva essere.
Dopo gli insegnanti, i genitori: "La prego di giustificare mio figlio per non aver svolto i compiti da lei assegnati in quanto il nostro labrador ha divelto ogni suo libro". "Prego voler giustificare l'assenza per prima sconfitta stagionale e perdita del primato in classifica nel fantacalcio." "Prego voler giustificare l'assenza per motivi di convocazione in Nazionale." "Giustifico mia figlia per l'assenza di una settimana perché fuggita di casa per andare dal suo ragazzo a Brindisi. È stata ritrovata successivamente in quest'ultimo posto con il ragazzo." Queste sono solo alcune delle surreali giustificazioni raccolte da John Beer nel suo nuovo libro. Continua la (tragi)commedia della scuola italiana, questa volta dall'altra parte della cattedra, dopo "La classe fa la ola mentre spiego".