
Fatti di Vangelo: sono le storie che attestano una particolare attualità del Vangelo nell'Italia di oggi. Un'attualità riscontrabile nella cronaca d'ogni giorno e nelle storie di vita: il perdono, la fede pagata con la vita, ogni fattiva misericordia dell'altro e ogni compassione, la riscoperta della preghiera e la sua presenza sulla scena pubblica, l'accettazione della sofferenza, della vecchiaia e della morte nella speranza della risurrezione.
Sono 139 storie dei nostri giorni, narrate con nomi e cognomi, date e luoghi. Un giornalista famoso le racconta dal vivo per favorire la crescita di una pedagogia testimoniale: «Agiscono da contravveleno per ogni scoraggiamento di fronte al peccato dei credenti e riconciliano tra loro le diverse componenti ecclesiali» (dalla Premessa).
Premessa. Che cosa cerco e come. 1. Nuovi martiri in terra d'islam. 2. Madri che danno la vita. 3. Il perdono agli uccisori dei parenti. 4. La reazione all'handicap. 5. Anche in ospedale si può essere felici. 6. La vita è mutata ma non è tolta. 7. Celebrazione ecclesiale della propria morte. 8. La voce dello sposo e la voce della sposa. 9. Coppie in missione come Aquila e Priscilla. 10. Padri e madri di vocazione. 11. Dalla droga, dall'AIDS, dalla strada e da ogni male. 12. Il corpo in dono. Donazioni e trapianti. 13. Qui è perfetta letizia. 14. Eremiti e pellegrini del terzo millennio. 15. Preghiera pubblica. Indice dei nomi.
LUIGI ACCATTOLI, giornalista prima alla Repubblica (1975-1981) e poi al Corriere della Sera (1981-2008), collabora con la rivista Il Regno da più di 30 anni. Nato a Recanati (MC) nel 1943, vive a Roma con la sposa Maria Luisa Cozzi e ha cinque figli (Valentino, Agnese, Beniamino, Matilde, Miriam). È autore di una biografia di Giovanni Paolo II, pubblicata in occasione dei vent'anni di pontificato: Karol Wojtyla. L'uomo di fine millennio, San Paolo 1998, tradotta in nove lingue. Con le EDB ha pubblicato: «Io non mi vergogno del Vangelo» (Romani 1,16). Dieci provocazioni per la vita quotidiana del cristiano comune (102008); in collaborazione con il vescovo Dante Lafranconi, Non stancatevi del Vangelo. Un vescovo e un papà ai catechisti e agli educatori (42005); Dimmi la tua regola di vita. Cinque tracce dell'avventura cristiana nella città mondiale (2002); Islam. Storie italiane di buona convivenza (2004); Il Padre nostro e il desiderio di essere figli. Vademecum di un giornalista per abitare a lungo nella preghiera di Gesù (22006); Via Crucis. Schema Biblico di Giovanni Paolo II (2006).
Libro fotografico sul Natale: presepi, affreschi, sculture ed altro.
Se Papa Wojtyla fosse durato poco non l’avremmo capito, tanto grande è stata la sua novità e la modifica dell’immagine papale che ha realizzato, avvicinandola all’uomo della nostra epoca: è questa l’idea seguita dall’Autore nel raccontarne la vita e il pontificato di Giovanni Paolo II.
Luigi Accattoli, vaticanista del Corriere della Sera, scrittore e conferenziere, ha avuto la possibilità di accumulare una conoscenza straordinaria del Papa polacco, che ha seguito dal primo all’ultimo dei suoi giorni e al quale ha dedicato cinque pubblicazioni.
La prima edizione di questa biografia (1998), che qui viene completamente riscritta e completata con l’ultima fase del Pontificato, è stata tradotta in nove lingue.
Luigi Accattoli è giornalista del Corriere della Sera dal 1981, scrittore e conferenziere. Nato a Recanati (Macerata) nel 1943, vive a Roma. Dal 1975 al 1981 ha lavorato a La Repubblica. Collabora dal 1973 alla rivista Il Regno. Tra le sue pubblicazioni, Cerco fatti di Vangelo.Inchiesta di fine millennio sui cristiani d’Italia (SEI 1995); Quando il Papa chiede perdono. Tutti i mea culpa di Giovanni Paolo II (Leonardo 1997); Nuovi martiri. 393 storie cristiane nell’Italia di oggi (San Paolo 20002); Islam. Storie italiane di buona convivenza (EDB 2004). I mass media, la famiglia, la vita cristiana nella città secolare sono gli argomenti della sua attività di conferenziere. Di questi temi tratta in varie pubblicazioni, come Io non mi vergogno del Vangelo. Dieci provocazioni per la vita quotidiana del cristiano comune (EDB 1999), Il Padre nostro e il desiderio di essere figli (EDB 2005).
In vista dell’annuale celebrazione della Via Crucis al Colosseo, nel 2002 Giovanni Paolo II chiese che i testi fossero composti da un gruppo di giornalisti. Tra i prescelti risultò anche Luigi Accattoli, cui venne affidata la stazione del buon ladrone. Quel seme si è poi sviluppato, spingendo il noto vaticanista a meditare per intero il viaggio di Gesù verso il Calvario.
In quel 2002 Giovanni Paolo II introdusse inoltre la novità della Via Crucis biblica, un itinerario da lui riproposto al Colosseo per ben cinque volte: alle stazioni tradizionali si preferiscono le tappe della Passione così come scandite dal racconto dei Vangeli. Ed è lo schema seguito in questa Via Crucis.
Sommario
Preghiera di inizio. Prima stazione: Gesù nell’orto del Getsemani. Seconda stazione: Gesù tradito da Giuda è arrestato. Terza stazione: Gesù è condannato dal Sinedrio. Quarta stazione: Gesù è rinnegato da Pietro. Quinta stazione: Gesù davanti al procuratore romano Ponzio Pilato. Sesta stazione: Gesù è flagellato e coronato di spine. Settima stazione: Gesù è condannato alla crocifissione. Ottava stazione: Simone di Cirene aiuta Gesù a portare la croce. Nona stazione: Gesù incontra le donne di Gerusalemme. Decima stazione: Gesù viene crocifisso. Undicesima stazione: Gesù promette il suo Regno al buon ladrone. Dodicesima stazione: Gesù affida la madre al discepolo. Tredicesima stazione: Gesù muore sulla croce. Quattordicesima stazione: Gesù è deposto nel sepolcro.
Note sull'autore
Luigi Accattoli, da 23 anni giornalista del Corriere della Sera, collabora con la rivista Il Regno da più di 30 anni. Nato a Recanati (MC) nel 1943, vive a Roma con la sposa Maria Luisa Cozzi e ha cinque figli (Valentino, Agnese, Beniamino, Matilde, Miriam). Dal 1975 al 1981 ha lavorato a La Repubblica. È autore di una biografia di Giovanni Paolo II, pubblicata in occasione dei vent’anni di pontificato: Karol Wojtyla. L’uomo di fine millennio, San Paolo 1998, tradotta in nove lingue. Con le EDB ha pubblicato: Io non mi vergogno del Vangelo. Dieci provocazioni per la vita quotidiana del cristiano comune (82004); in collaborazione con il vescovo Dante Lafranconi, Non stancatevi del Vangelo. Un vescovo e un papà ai catechisti e agli educatori (32004); Dimmi la tua regola di vita. Cinque tracce dell’avventura cristiana nella città mondiale (2002); Islam. Storie italiane di buona convivenza (2004); Il Padre nostro e il desiderio di essere figli. Vademecum di un giornalista per abitare a lungo nella preghiera di Gesù (2005).
«Il Padre nostro mi fa felice, anzi mi esalta perché raccoglie in sette domande la somma dei miei desideri. Perché mi autorizza a parlare a Dio chiamandolo “padre”, e con ciò mi chiama a diventare figlio e fratello d’ognuno. Perché mi garantisce che tutto questo non è un’illusione, dal momento che quelle parole ci furono dettate da Gesù, che mise in esse la sostanza della sua preghiera e la fece nostra».
L’intenzione dell’autore è mostrare come il Padre nostro possa riempire le giornate di un uomo del terzo millennio. L’esperienza della preghiera di Gesù è narrata con il linguaggio e gli strumenti del giornalista, tenendo d’occhio la vita quotidiana. «È in essa – scrive l’autore – che il Padre nostro mi fa la migliore compagnia e io qui provo a far girare la notizia».
Sommario
Introduzione. Osiamo dire: Padre nostro. Padre nostro che sei nei cieli. Sia santificato il tuo nome. Venga il tuo Regno. Sia fatta la tua volontà come in cielo e così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano. Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori. Non ci indurre in tentazione. Ma liberaci dal Male. Per un uso sperimentale della preghiera di Gesù. Al Padre nostro ci arrivo per ultimo. Riscoprire il desiderio come categoria cristiana. Alla scuola di Tommaso e Teresa. Fargli compagnia sul monte. Seguirlo nella ricerca dei giusti. Fare propria la sua veduta generosa.
Note sull'autore
Luigi Accattoli, da 23 anni giornalista del Corriere della Sera, collabora con la rivista Il Regno da più di 30 anni. Nato a Recanati (MC) nel 1943, vive a Roma con la sposa Maria Luisa Cozzi e ha cinque figli (Valentino, Agnese, Beniamino, Matilde, Miriam). Dal 1975 al 1981 ha lavorato a La Repubblica. È autore di una biografia di Giovanni Paolo II, pubblicata in occasione dei vent’anni di pontificato: Karol Wojtyla. L’uomo di fine millennio, San Paolo 1998, tradotta in nove lingue. Con le EDB ha pubblicato: Io non mi vergogno del Vangelo. Dieci provocazioni per la vita quotidiana del cristiano comune (82004) e – in collaborazione con il vescovo Dante Lafranconi – Non stancatevi del Vangelo. Un vescovo e un papà ai catechisti e agli educatori (32004); Dimmi la tua regola di vita. Cinque tracce dell’avventura cristiana nella città mondiale (2002); Islam. Storie italiane di buona convivenza (2004).
È ancora possibile, oggi come sempre, per un cristiano non fuggire dal mondo e al tempo stesso non mettervi radici? Come dovrà essere il suo rapporto con la casa, le ore della giornata, il lavoro, il denaro, il potere, l'amore, i figli, i mass media, il tempo libero e la domenica? L'autore si propone di mostrare l'attualità del distacco e della libertà evangelica nella nostra epoca, nonché la loro praticabilità concreta. Egli passa in rassegna dieci fondamentali aspetti della vita quotidiana nella città secolare e segnala le possibili scelte di vita che si offrono al cristiano comune. Tra racconto autobiografico e riflessione epocale, un invito all'ottimismo sulla possibilità di affrontare oggi la vita e la morte con i sentimenti che furono di Gesù.
«C’è in giro una grande paura dell’Islam e io, che un poco amo camminare contro il vento, vado raccogliendo piccole storie di buona convivenza. Quelle che metto qui sono più di 150, raccontate in breve e ambientate tutte nel nostro paese, o vissute da italiani in giro per il mondo. Mi sono ispirato all’idea che la buona convivenza è frequente, ma il suo racconto è raro. [...] Narro la buona convivenza, invece degli scontri, non perché io sia un ingenuo, come mi sono sentito obiettare da diversi cui avevo chiesto segnalazioni, ma perché gli scontri già sono veicolati – e anche ingranditi – dal normale circuito dei media. Puntando dunque sulle storie positive non temo di distorcere la realtà, ma spero di contribuire a raddrizzarne la percezione» (dalla Premessa).
Come per tutti i suoi scritti, Accattoli ci consegna pagine di grande freschezza e leggibilità: le sue storie vanno da eventi minimi, come un gesto o una parola occasionali di riconoscenza, a scelte di vita da parte di immigrati che hanno ricevuto aiuto e vogliono ricambiarlo. Egli intervista imam e scrittori affermati, ma interroga anche venditori ambulanti, operai, madri, ragazzi e ragazze della seconda generazione che lasciano intuire frutti di buona convivenza.
Frequente è l’incontro con storie impreviste: c’è un tunisino sacrestano a Milano e un senegalese portinaio in Santa Sede; un ingegnere di origine siriana è sindaco di un paesino dell’Abruzzo; molte famiglie osservanti mandano i figli a scuola dalle suore o scelgono nella scuola pubblica di frequentare l’ora di religione cattolica....
Un libro indispensabile per aiutare a comprendere la complessità del nostro presente e liberarsi dalla tentazione di fare di ogni erba un fascio.
Sommario
Premessa: la buona convivenza è frequente ma il suo racconto è raro. 1. Ora questo è il mio paese. 2. Vedo il mondo con doppio sguardo. 3. Sara il velo lo mette e lo toglie. 4. Cerco l’Islam che prega. 5. Sono stato aiutato e voglio aiutare. 6. Habib che fa il sacrestano a Milano. 7. Il cardinale Antonelli due volte in Moschea. 8. Bibbia e Corano alla Gregoriana. 9. Mille musulmani intorno al Focolare. 10. Contro chi macchia di sangue il Corano. Conclusione polemica: un Islam buono e un Islam cattivo.
Note sull'autore
Luigi Accattoli, da 23 anni giornalista del Corriere della Sera, collabora con la rivista Il Regno da più di 30 anni. Nato a Recanati (MC) nel 1943, vive a Roma con la sposa Maria Luisa Cozzi e ha cinque figli (Valentino, Agnese, Beniamino, Matilde, Miriam). Dal 1975 al 1981 ha lavorato a La Repubblica. È autore di una biografia di Giovanni Paolo II, pubblicata in occasione dei vent’anni di pontificato: Karol Wojtyla. L’uomo di fine millennio, San Paolo 1998, tradotta in nove lingue. Con le EDB ha pubblicato: Io non mi vergogno del Vangelo. Dieci provocazioni per la vita quotidiana del cristiano comune (82004) e – in collaborazione con il vescovo Dante Lafranconi – Non stancatevi del Vangelo. Un vescovo e un papà ai catechisti e agli educatori (32004); Dimmi la tua regola di vita. Cinque tracce dell’avventura cristiana nella città mondiale (2002).
"Il vescovo parla a nome della Chiesa che vi incarica di insegnare ai ragazzi, io parlo dalla posizione delle famiglie che vi affidano i piccoli": così il papà Luigi Accattoli specifica con quale "competenza" si affianca a mons. Dante Lafranconi nello scrivere ai catechisti e agli educatori. Il vescovo e i genitori sono infatti i primi responsabili della trasmissione della fede: il vescovo nella grande Chiesa, i genitori nella piccola Chiesa che è la famiglia. Le dieci "lettere" rivolte agli educatori vanno ai contenuti essenziali del loro insegnamento e al tempo stesso intendono incoraggiarli nella fatica, per aiutarli a essere convinti, a essere appassionati, a essere testimoni ancor prima che maestri.
Note sull’autore
Dante Lafranconi (Mandello del Lario - CO, 1940) è stato ordinato sacerdote il 28 giugno1964 e dal 1992 è vescovo di Savona-Noli. Lo scorso maggio è stato nominato presidente della Commissione episcopale per la famiglia e la vita della CEI.
Luigi Accattoli, giornalista del Corriere della Sera, collabora stabilmente con la rivista Il Regno dal 1973. Nato a Recanati (MC) nel 1943, ha cinque figli. Con le EDB ha pubblicato Io non mi vergogno del Vangelo (1999).
Pagine che tracciano una pista per ricercare la gioia, il segreto della vita, quel qualcosa di più bello da raccontare, attraverso l'incontro con la figura di Gesù e le sue parole. A partire dalle beatitudini, le parole più belle uscite dalla bocca di un uomo, gli autori presentano ai giovani un modo nuovo e accattivante di guardare alla realtà globale.