Come comunicare la fede all'uomo di oggi in modo semplice, avvincente e personale? Come narrare la storia che vede coinvolti Dio e l'uomo, sempre in modo originale e inedito, non in forma stereotipata e con formule, forse corrette, ma astratte? Ecco le domande che assillano tutti coloro che vivono la fede come valore importante per la propria vita. Chi racconta consegna nelle mani e nel cuore di chi ascolta qualcosa del mistero della sua persona, trasmette un segreto di vita, che aiuta a vivere coloro che recepiscono il segreto. Tutto questo lo è ancor più nel narrare la propria fede. I diversi autori, ognuno dalla propria prospettiva, affermano che la vera narrazione della fede mantiene salda la centralità del contenuto di fede e dà l'opportunità a colui che narra di personalizzare il racconto, così come hanno fatto gli stessi evangelisti e tutti gli scrittori del Nuovo Testamento, testimoniando con entusiasmo e coraggio la loro fede in Cristo, unico Signore. L'evento della storia della salvezza ha bisogno della narrazione per poter essere rappresentato in maniera corrispondente alla condizione umana. Trasmettere la fede non significa trasmettere un deposito, ma comunicare Dio, partecipare Dio che è agape. Trasmettere è innestare il contatto con la visione, l'esperienza con l'interpretazione, la testimonianza con il memoriale. L'educazione è cosa diversa dall'istruzione; non viene data mediante corsi di morale e comportamento...
Percorrendo il Vangelo di Giovanni l'autore affronta, in ciascuno dei 12 capitoli, un incontro con una o più persone, che Gesù provoca per introdurre i suoi interlocutori dentro il mistero di una relazione che è relazione di amore. Una serie di meditazioni che mettono a confronto con la Parola per comprendere il senso della storia della salvezza dentro cui si decide di vivere: sollecitano a mettersi in ascolto, ad accogliere la sua proposta, con le antenne tese per interrogarsi e interrogare la propria vita e quindi rispondere alla sua chiamata. In questo il lettore è aiutato dalle domande che gli sono poste per una riflessione personale alla fine di ogni capitolo. Tematiche: chi è stato il "mediatore" del mio incontro con Gesù; con chi mi confronto per crescere nella fede; quali desideri stanno a fondamento della mia vita, ecc. Tutti interrogativi esistenziali per verificare l'autenticità della nostra vita di fede e quindi della nostra relazione con il Signore.
Il testo offre una serie di meditazioni come percorso di formazione attraverso la Lettera ai Galati. Paolo, affrontando i problemi concreti che vive al suo interno la comunità e per questo "divisa", pone una domanda chiave. In quale rapporto devono stare la legge e la fede? Quale valore dare alla circoncisione e all'osservanza della legge ebraica per divenire cristiani? E, ancor: Qual è il ruolo della croce di Cristo per essere iniziati nella vita nuova? Paolo, nella Lettera ai Galati mira a ristabilire la comunione tra sé e la comunità, adoperandosi per rinnovare la loro piena adesione a Cristo. Non possono ricomporre i loro vincoli di comunione se l'adesione alla croce di Cristo non è prioritaria e fondante.
Le dieci meditazioni di cui si compone il testo sono incentrate sulla parola di Dio riguardante il profeta Elia, il cosiddetto Ciclo di Elia, che si estende dal capitolo 17 di 1Re al capitolo 2 di 2Re con i suoi celebri episodi, tra cui: il nutrimento del profeta da parte dei corvi, l’ospitalità offertagli dalla vedova di Sarepta,
i conflitti con il re Acab e la regina Gezabele, la sfida con i sacerdoti di Baal, la manifestazione di Dio sul monte Oreb, la chiamata del profeta Eliseo, la sua ascesa in cielo sul carro di fuoco. Elia, estremo difensore della fede del popolo d’Israele, viene proposto come punto di riferimento per riscoprire il significato pieno della fede. Le meditazioni offrono puntuali e forti provocazioni per dare all’identità cristiana un maggiore impulso di significatività, fedeltà e radicalità. Con un linguaggio coinvolgente, capace di favorire un processo di identificazione e di attualizzazione, viene sviluppato il tema centrale, che può essere così sintetizzato: educare alla fede e vivere la sua profezia nella vita della Chiesa di oggi, dentro un contesto sociale che tenta sempre più di prenderne le distanze. Elia ci sollecita a rileggere la nostra vita che in quanto cristiani siamo chiamati a vivere, contemporaneamente, davanti a Dio e davanti agli uomini.
L’AUTORE
Giuseppe Alcamo è cappellano del monastero di clausura San Michele Arcangelo a Mazara del Vallo (TP) e docente di Catechetica alla Facoltà Teologica di Sicilia.
Ha pubblicato: La Catechesi in Sicilia dal Concilio Vaticano II al Giubileo del 2000 (San Tommaso - LDC, 2006); La “sicura bussola” della Chiesa. La recezione del Concilio Ecumenico Vaticano II e i Convegni ecclesiali nelle Chiese siciliane (Il pozzo di Giacobbe, 2008); La Chiesa educa all’incontro con Gesù. Schemi di catechesi bibliche (LDC, 2011); Nella pienezza del tempo (Libreria Editrice Vaticana, 2011).
In particolare con Paoline: Noi ragazzi di oggi (2009); Associazioni e movimenti ecclesiali. Formazione, catechesi e dinamiche educative (2011); (a cura di) Il compito educativo della catechesi. Il contributo del Documento di base (2011); Abbiamo incontrato il Signore (2012).
Ecco un testo che nasce nell’orizzonte del primo annuncio e della nuova evangelizzazione. Questo libro propone sei catechesi che, partendo dal testo biblico, offrono un itinerario di riscoperta del significato esistenziale della fede.
Si rivolge ai giovani e agli adulti, che sono cristiani più per tradizione che per convinzione, per accompagnarli a vivere una vita evangelica più semplice e fedele, guidandoli verso un incontro che cambia la vita: quello con Gesù di Nazaret, morto e risorto.
I destinatari privilegiati sono proprio coloro che, con situazioni umane e spirituali ordinarie, non sono pienamente coinvolti in una fede solida e hanno un senso di appartenenza ecclesiale fragile, relegato solo alle grandi occasioni o agli eventi più significativi della loro vita.
Il metodo scelto vuole rifarsi alla spiritualità di sant’Ignazio di Lojola e accompagna il lettore a entrare nella scena della Natività, lo invita a immedesimarsi nei diversi personaggi (l’arcangelo Gabriele, Giuseppe, Maria, i pastori, i Magi, Simeone e Anna) e a porsi in dialogo a tu per tu con loro, per maturare quella fede che fa la differenza tra credenti e non.
"La vita non è solo chimica, cellule e materia o istinti, emozioni e passioni; è tutto questo e molto di più; la vita è una scintilla di dio, dentro e fuori la storia; è eternità che si rende visibile, ma
che nella sua essenza può restare invisibile".
Giuseppe Alcamo
Autore
Giuseppe Alcamo sacerdote della diocesi di Mazara del Vallo, è docente di catechetica alla Facoltà Teologica di Sicilia e direttore dell’Ufficio Regionale per la dottrina della fede e la catechesi della Conferenza Episcopale Siciliana. Ha conseguito il dottorato in Teologia con specializzazione in Pastorale Giovanile e Catechetica, presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma. Ha pubblicato La catechesi in Sicilia tra il Concilio Vaticano II e il Giubileo del 2000 (2006) e La «sicura bussola» della Chiesa (2008). Con Paoline ha pubblicato: Associazioni e movimenti ecclesiali (2011); Noi, ragazzi di oggi (20113).
Il 2 febbraio 1970 veniva pubblicato il Documento di base Il rinnovamento della catechesi, «un momento storico e decisivo per la fede cattolica del popolo italiano», secondo quanto ebbe a dire Paolo VI.
A distanza di quattro decenni, con la nuova sensibilità ecclesiale acquisita e nel nuovo contesto sociale che si è venuto a creare, soprattutto alla luce degli Orientamenti pastorali dell’Episcopato italiano per il decennio 20102020 Educare alla vita buona del Vangelo, si sente più che mai il bisogno di rivedere questo importantissimo documento e di ripensare la catechesi come progetto educativo.
Gli interventi dei diversi autori, raccolti in questo volume, con le loro riconosciute competenze pastorali e catechetiche, oltre a ricostruire l’impatto che la pubblicazione del Documento di base ha avuto nella Chiesa italiana, permettono soprattutto di cogliere l’evoluzione della catechesi italiana verso una forma sempre più preminente di educazione alla fede, mettendo in luce anche la straordinaria attualità dei contenuti di tale documento.
Punti forti
Un documento fondamentale della catechesi italiana riletto alla luce degli Orientamenti della CEI per il decennio 2010-2020 e un testo che ben sintetizza l’evoluzione della catechesi come progetto educativo.
La fama e competenza degli autori, tra i massimi esperti di catechetica in Italia.
Destinatari
Sacerdoti, catechisti, educatori.
Autori
Giuseppe Alcamo, presbitero della Chiesa di Mazara del Vallo, è direttore dell’Ufficio Catechistico della sua diocesi e dell’Ufficio Regionale per l’Evangelizzazione e la Catechesi della Conferenza Episcopale Siciliana.
Carmelo Torcivia, presbitero della Chiesa di Palermo, è docente di Pastorale nella Facoltà Teologica di Sicilia «San Giovanni Evangelista».
Luciano Meddi, presbitero della Chiesa di Roma, docente di Catechetica missionaria nella Pontificia Università Urbaniana.
Giuseppe Ruta sdb, è docente di Catechetica nell’Istituto Teologico «San Tommaso» di Messina.
Vincenzo Sorce, presbitero della Chiesa di Caltanissetta, già docente di Pastorale e di Catechetica nella Facoltà Teologica di Sicilia «San Giovanni Evangelista».
Quattordici schemi di catechesi, che accompagnano giovani e adulti in ricerca di Dio, fondati su tre icone del Vangelo di Giovanni. Le tre pericopi permettono di vedere Gesù nell'arte dell'educatore, che non solo si fa carico delle necessità delle persone, ma si offre come punto risolutivo per una qualità di vita che abbia il sapore della felicità e la prospettiva della speranza.
Come ben sottolineato negli Orientamenti pastorali dell’Episcopato italiano per il decennio 2010-2020 una delle priorità delle Diocesi nell’impegno educativo è la cura della formazione permanente degli adulti e delle famiglie.
Il volume viene incontro proprio a questa esigenza, evidenziando come, all’interno della vita ecclesiale, i movimenti e le associazioni, pur nella loro diversità, danno un significativo apporto per assolvere a questo compito educativo.
Attraverso una triplice prospettiva – storica, pastorale-catechetica e testimoniale – l’Autore dimostra come l’intreccio tra catechesi ed esperienza di vita cristiana, presente nei «movimenti» di spiritualità sia stato determinante nella formazione degli adulti.
Tra tutti i cristiani l’azione educativa richiede convergenza e non contrapposizione, collaborazione e non estraneità, alleanze e non rivalità, e il libro documenta come questa logica di comunione sia presente nei movimenti e nelle associazioni, anche se il rischio di chiusure rimane elevato.
«lo studio di G.alcamo se da un lato apre al lettore una panoramica attenta al cammino dei cristiani adulti..., dall’altro offre in modo esplicito una risposta sull’importanza, in un contesto che necessariamente rimane aperto alla pluralità creativa dei metodi, delle modalità e dei singoli itinerari, di punti di riferimento comuni e organici nella proposta catechistica agli adulti quali il Catechismo della Chiesa Cattolica...»
(dalla Prefazione di Mons. Mariano Crociata, Segretario Generale della CEI).
Destinatari
Sacerdoti, catechisti, educatori, e soprattutto quanti fanno parte di un movimento o associazione ecclesiale.
Autore Giuseppe Alcamo, nato a Mazara del Vallo nel 1958, sacerdote dal 1983, ha conseguito il Dottorato in teologia presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma. È Direttore dell’Ufficio Catechistico della Diocesi di Mazara del Vallo e dell’Ufficio Regionale per l’Evangelizzazione e la Catechesi della Conferenza Episcopale Siciliana. È Docente di Catechetica alla Facoltà Teologica di Sicilia «San Giovanni Evangelista». Ha pubblicato: La Catechesi in Sicilia dal Concilio Vaticano II al Giubileo del 2000, San Tommaso LDC, Messina Leumann (TO); La «sicura bussola» della Chiesa. La recezione del Concilio Ecumenico Vaticano II e i Convegni ecclesiali nelle Chiese siciliane, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2008; Noi ragazzi di oggi, Paoline, Milano 2009.
«Chi cerca Dio, in via ordinaria lo incontra attraverso i Cristiani, nella vita della Chiesa, che con la semplicità dei gesti quotidiani aiuta gli uomini a passare da spettatori a testimoni, da persone di buon senso a persone secondo lo spirito».
Noi, ragazzi di oggi lettere di san Paolo ai cresimandi di Giuseppe Alcamo.
Cinque «lettere inedite» dell’Apostolo delle Genti, per condividere il suo percorso di fedeltà nella sequela di Cristo. Cinque catechesi, nate nella Chiesa di Mazara del Vallo, che coprono tutto l’arco di un anno pastorale. La proposta valorizza lo stile narrativo, dal sapore biblico, e ha come destinatari i ragazzi, con i quali si intende affrontare i temi che riguardano la vita di quanti accettano di portare a compimento la loro iniziazione cristiana. Un percorso che tiene conto della «sfida educativa», compito di tutta la Chiesa, per condurre i ragazzi dai 13 ai 16 anni ad assumere il coraggio di uno sguardo verso il futuro e insieme sostenere, dare significato e aiutare a scendere in profondità nella loro vita di ogni giorno.
Punti forti
Proposta formativa riguardante i temi «caldi» della vita cristiana per ragazzi che si preparano al sacramento della Confermazione.
Cinque tappe che coprono tutto l’anno liturgico-pastorale.
Opportunità di continuare la riflessione e la scoperta della figura di san Paolo.
Destinatari
Ragazzi della cresima (13-16 anni), ma non soltanto, e loro catechisti/animatori.
Autore
Giuseppe Alcamo, sacerdote della diocesi di Mazara del Vallo, è docente di catechetica nella Facoltà Teologica di Sicilia e direttore dell’Ufficio Regionale per la dottrina della fede e la catechesi della Conferenza Episcopale Siciliana. Ha conseguito il dottorato in Teologia con specializzazione in Pastorale Giovanile e Catechetica, presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma. Ha pubblicato La catechesi in Sicilia tra il Concilio Vaticano II e il Giubileo del 2000 (2006) e La «sicura bussola» della Chiesa (2008).
Il concilio Ecumenico Vaticano II, assumendo come prospettiva la pastorale e rinunciando alle definizioni dogmatiche e giuridiche, intende collocare la Chiesa in dialogo costruttivo con l'umanità e con il mondo contemporaneo, valorizzando il bene di cui ogni uomo è portatore e promuovendo la collaborazione e la solidarietà. L'evento conciliare è il punto d'arrivo di quanto i movimenti biblico, liturgico, catechetico ed ecumenico avevano iniziato ad elaborare e ad offrire per la ricerca teologica e per la prassi pastorale; ma è altresì il punto di partenza per una rinnovata missione in un mondo che cambia. Il Concilio è leggibile alla luce del contesto storico, culturale ed ecclesiale in cui viene accolto; soggetti della recezione sono le Chiese locali, che rappresentano i contesti vitali dove si va oltre l'osservanza formale delle norme. L'autore, a cinquant'anni dall'annuncio dell'indizione del Concilio, fa constatare che è un processo complesso e di lunga durata, anche se viviamo in un contesto socioculturale che ama tempi corti e che ha breve memoria. Quest'opera, rigorosa e documentata ermeneutica dell'evento e della congiuntura storica, mette a fuoco i nuovi paradigmi ecclesiali, nella logica della continuità, dentro il contesto italiano, ed in esso, nella realtà viva delle Chiese siciliane.