Maria è stata, lungo i secoli, l'educatrice di coloro, che, mettendo in pratica la parola di Gesú, abbracciano con entusiasmo la radicalità evangelica. È la nota mariana della santità. È grande la costellazione dei santi mariani, presenti in oriente e in occidente e appartenenti a tutte le nazioni, a tutte le epoche e a tutti i ceti sociali. Essi hanno come nota distintiva una spiritualità, che vede nella Beata Vergine Maria non solo un modello di perfezione cristiana, ma soprattutto una presenza e un aiuto efficace per vivere con eroicità la vocazione battesimale.
A questo vasto arcipelago mariano appartengono, ad esempio, sant'Agostino, san Massimo il Confessore, san Bernardo di Chiaravalle, san Francesco d'Assisi, san Domenico di Guzmán, santa Brigida di Svezia, san Luigi Grignion de Montfort, sant'Alfonso Maria de' Liguori, san Giovanni Bosco, santa Bernadette Soubirous, san Massimiliano Maria Kolbe, san Pio da Pietrelcina, santa Teresa di Calcutta, san Gabriele Brochero, i santi Pastorelli di Fatima. A questa lista, del tutto indicativa, bisogna aggiungere i numerosi fondatori e fondatrici di ordini e congregazioni religiose, che fanno della spiritualità mariana la loro carta d'identità carismatica ed apostolica.
Il volume si articola in tre parti. La prima è dedicata alla Madre di Dio, la maestra dei Santi. La seconda contiene omelie. La terza accoglie conferenze, relazioni e interviste. Nonostante la diversità dei generi letterari unico è l'argomento: la santità, riscoperta, vissuta e celebrata nella Chiesa.
Edición preparada por Alfonso Ramírez Peralbo, OFMCap.
Desde el Concilio Vaticano II, la santidad ha vuelto a ser en la vida de la Iglesia, la médula, que siempre lo ha sido. San Juan Pablo II la tuvo como tema central de su pontificado. Fue sin em­bargo su sucesor, Benedicto XVI, al separar las beatificaciones de las canonizaciones, estable­ciendo que las primeras se celebren en las diócesis donde mueren los Siervos de Dios, el pontífice que más ha acercado la santidad a la vida de los cristianos. Y ha sido el cardenal Angelo Amato, SDB, Prefecto de la Congregación de las Causas de los Santos y Delegado Pontificio, el que ha ce­lebrado y presidido esas beatificaciones. Su pre­sencia se ha hecho familiar entre nosotros presidiendo una magna celebración de mártires en Tarragona, en 2013; otra de 115 mártires, el 25 de marzo de 2017, en Almería; en Linares, la del beato «Lolo» Garrido; en Granada, la del ca­puchino limosnero fray Leopoldo de Alpandeire; en Sevilla, la de Madre María de la Purísima, en 2010 (ya canonizada), y en Oviedo, el pasado 22 de abril, la del beato Luis Antonio Ormiéres, fun­dador de la Congregación del Santo Ángel.
Allá y acá, con su palabra, el cardenal Amato ha llenado nuestra sociedad de iconos que «son transparencia de la gracia y de la santidad de Dios Trinidad. Y, como Dios, que es caridad sin fin, así los santos explosionan de inmensa caridad acogiendo a cada ser humano en un abrazo de amor: el pobre recibe ayuda, el enfermo es asis­tido, el pecador perdonado, el ignorante ins­truido, el enemigo respetado, el extranjero acogido. Los santos son las "buenas noticias"». «Su caridad era como un perfume que se expan­día hacia el prójimo, sobre todo hacia los pobres, los pequeños, los necesitados», un recurrente consejo del beato Luis Antonio Ormiéres que re­cordaba durante su beatificación.
Angelo Amato (Molfetta, Italia, 1938), Prefecto de la Congregación para las Causas de los Santos desde 2008, cursó estudios en la Universidad Pon­tificia Salesiana y en la Gregoriana, especializándose en Cristología. Profesor emérito de Teología Siste­mática en la Universidad Pontificia Salesiana de Roma, en 2010 el papa Benedicto XVI lo elevó a la dignidad cardenalicia, asignándole la diaconía de Santa María en Aquiro. Entre sus obras editadas en español sobresalen: El Evangelio del Padre (1998), María y la Trinidad: espiritualidad mariana y exis­tencia cristiana (2000) y Jesús el Señor (2016), pu­blicado en la BAC.
Alfonso Ramírez Peralbo, OFMCap, ejerce desde hace treinta años el trabajo de vicepostulador, primero de la Pro­vincia Capuchina de Andalucía y, des­pués, tras la unificación de los Capuchinos en España en 2011, de la Provincia Capuchina de España, con buen número de causas y de beatos en su haber: 50 mártires de la persecución religiosa en España durante el siglo xx (18 de Valencia y 32 de la Provincia de España unificada), beato fray Leopoldo de Alpandeire. Es postulador de un buen número de causas que congregaciones y diócesis le tienen confiadas, entre las que destaca la de santa María de la Purísima de la Cruz, a la que primero llevó a la beati­ficación y, en 2015, a la canonización; la causa, después de la de san Juan Pablo II, con el recorrido más breve en la historia de la Congregación de los Santos. Actualmente trabaja en la de los mártires de las diócesis de Córdoba y de Sevilla, en la de Osio de Córdoba, en la del Siervo de Dios P. Cosme Muñoz Pérez, fundador de las Hijas del Patro­cinio de María, en la del beato Cristó­bal de Santa Catalina, beato cardenal Spínola. Es postulador también de la del vene­rable José Rivera Ramírez, de la diócesis primada de Toledo. Recientemente ha terminado la Positio de las mártires Con­cepcionistas de Madrid.
Il piccolo vademecum del cardinale Amato è ormai giunto ad una seconda edizione ampliata che dona una prima luce sull’accurata procedura canonica, sancita dalla Chiesa per portare agli onori degli altari i martiri e i confessori presenti in tutto il mondo. L’edizione è arricchita da due «appendici: la prima, dedicata all’elencazione dei vari passaggi di una causa fino all’approvazione del decreto super virtutibus i super martyrio da parte del Santo Padre; la seconda, consacrata all’iter seguito per i presunti miracoli, necessari per il felice compimento delle cause di beatificazione e canonizzazione sia dei martiri sia dei confessori».
La carità è il comandamento nuovo, la pienezza della legge, il fondamento delle altre virtù. Anima e ispira i battezzati soprattutto i santi e i martiri. I santi sono abitanti della carità e la carità è quella fonte alla quale attingere per superare le afflizioni e vivere nella gioia. Il presente volume, suddiviso in due parti, contiene le considerazioni del Cardinale Amato sulla carità e una galleria di uomini e donne (santi, beati, venerabili e servi di Dio) esemplari per l'esercizio eroico di questa energia divina che è la carità.
Il cardinale Amato sviluppa una profonda riflessione sui santi, sui martiri, sul loro significato nella Chiesa e nella società oggi. Nella prefazione egli stesso scrive che "i Santi sono la vera élite della Chiesa. Sono i nostri maestri di vita, di preghiera, di apostolato. Non solo nobilitano la Chiesa, ma beneficano l'umanità con una molteplicità di doni, che rendono la società più fraterna, accogliente, pacifica, buona". Lo studio di queste ancore della carità e di misericordia è affiancato dalle omelie pronunciate dal cardinale durante il 2015, specialmente in occasione delle beatificazioni.
Il Cardinale Angelo Amato nel presente volume traccia la biografia di Santa Maria dell'Incarnazione (1599-1672). Orsolina francese, fu una delle prime missionarie dell'America del Nord. Il volume oltre ad offrire una biografia della Santa esamina la sua fama di grazie e di miracoli e il ruolo da lei giocato nell'incontro con le popolazioni autoctone di cui studiò le lingue e per cui compose preghiere in urone e algonchino. La sua figura e la sua opera sono state celebrate da film, da opere teatrali e da molteplici forme di mass media (giornali, radio, televisione, canzoni).
Il Cardinale Angelo Amato nel presente volume traccia la biografia del beato Oscar Arnulfo Romero. Nato a Ciudad Barrios (El Salvador) in una famiglia cristiana fu un uomo di preghiera e profonda spiritualità. Il volume raccoglie i punti salienti della vita dell'arcivescovo il quale esercitò il ministero pastorale in un tempo in cui la società salvadoregna era travagliata da profonde rivalità politiche. Minacciato di morte dall'oligarchia del paese e giudicato contrario agli interessi del popolo dall'estrema sinistra rivoluzionaria, Romero fu ucciso, il 24 marzo del 1980. Conosciuto in tutto il mondo come martire del Vangelo e della giustizia tra i popoli è stato beatificato il 23 maggio 2015 da Papa Francesco.
Città del Vaticano, 12 marzo 2015 – S’intitola I Santi apostoli di Cristo Risorto il nuovo volume del cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana.
“Con lo splendore delle loro virtù i Santi sono i messaggeri della gloria pasquale. La loro esistenza non appanna la luce del Risorto, ma la rende più brillante. (…) Nei Santi si riflettono i raggi luminosi del volto del Risorto, del quale diventano icone affascinanti” scrive il cardinale Amato nella prefazione del volume, che si articola in due parti. Nella prima sono presentate alcune suggestioni sulla santità, in rapporto alla Pasqua, alla storia, alla famiglia, alla politica. Nella seconda parte è proposta un’ampia galleria di Santi, Beati, Venerabili e Servi di Dio, da San Giovanni Battista a Santa Teresa d’Avila, dal Beato Alojzije Stepinac al Beato Àlvaro del Portillo.
Il cardinale Amato, nominato nel 2002 segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, ha ricevuto la consacrazione episcopale il 6 gennaio 2003 da Giovanni Paolo II nella Basilica Vaticana. Nel luglio del 2008 Benedetto XVI lo ha chiamato a succedere al cardinale José Saraiva Martins come prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Con la LEV ha pubblicato diversi volumi, tra i quali si ricordano: I Santi nella Chiesa (2010), I Santi si specchiano in Cristo (2011), I Santi, testimoni della Fede (2012), I Santi evangelizzano (2013), I Santi profeti di Speranza (2014).
Il Cardinale Angelo Amato nel presente volume traccia la biografia di San Gregorio di Narek, proclamato dottore della Chiesa universale il 12 aprile 2015 da Papa Francesco. Nato a Andzevatsik intorno all'anno 950 fu scrittore e vescovo. Fu ordinato sacerdote nel monastero di Narek dove frequentò la scuola di Sacra Scrittura e di Patristica e dove egli trascorse tutta la sua esistenza, raggiungendo le vette della santità e dell'esperienza mistica. La sua erudizione era vastissima e conosceva in traduzione armena sia gli scritti dei Padri greci e siriaci, come Ireneo, Eusebio, Basilio, Gregorio Nazianzeno, Gregorio di Nissa, Giovanni Crisostomo, Cirillo di Gerusalemme, Afraate, Efrem, sia gli scritti dei padri armeni come Mose di Khoren, Eznik, Korium, Eliseo, Giovani Mantakuni. La sua opera più celebre risale al 1003 ed è il Libro di Lamentazione contenente 95 preghiere per le varie circostanze della vita e per i diversi ceti di persone. Il volume parte dalla vita ed opere del santo e affronta i temi riguardanti le petizioni per il dottorato, il cristianesimo in Armenia, l'ortodossia della Cristologia armena, l'originalità della liturgia e la dinamica ecumenica armena; l'insieme della sua dottrina e spiritualità, la sua universalità e rilevanza ecumenica.
Il presente volume offre un ulteriore contributo del Card. Amato sul tema della Santità, illustrando in questo caso come i Santi siano autentici maestri e modelli di speranza. In particolare il volume, come i quattro precedenti, è diviso in due parti: nella prima, "Aneliti di speranza", si trovano le considerazioni sulla speranza cristiana, la seconda, "Lo splendore della santità", raccoglie invece omelie, lettere e relazioni, tenute nell'arco del 2013, che descrivono la vita e l'operato di Santi e Martiri, testimoni eroici di Cristo, nostra speranza.