L'autore, che ha conosciuto personalmente don Tonino, ne ripercorre la vita: il cammino spirituale, l'impegno per la pace e il dialogo come Presidente nazionale del movimento Pax Christi; gli ultimi giorni segnati da una dolorosa malattia.
Nei confronti della natura l'uomo prova timore e rimane affascinato, per questo continua a porre la questione degli inizi del cosmo e cerca di comprenderne il fine. Di fronte alle risposte date e alle domande della scienza, i cristiani attingono alla rivelazione per afferrare la verità sul rapporto tra Creatore e creazione, dialogando con le acquisizioni filosofiche e scientifiche della modernità. L'affermazione dell'autonomia della natura e della sua dipendenza da Dio ha segnato il percorso teologico della comunità cristiana, fino a cogliere il legame tra l'amore trinitario, la nuova creazione operata da Cristo e il processo evolutivo del cosmo. L'uomo, insieme a tutte le creature e a tutto il cosmo, verrà introdotto nella pienezza della gloria divina; ma già oggi il creato, nella sua armonia, riverbera la bellezza ordinata del Logos.
"Perdonami se non ti ho mai chiesto se leggi fedelmente il Corano. Se hai bisogno di un luogo dove riassaporare i silenzi misteriosi della tua moschea", così si rivolge il vescovo Tonino Bello a un giovane musulmano sbarcato sulle coste pugliesi. La sua non è una semplice provocazione. Agli ultimi immigrati, tossicodipendenti, ex detenuti, sfrattati - ha dedicato la sua intera esistenza: un vescovo che incontra sui marciapiedi un'umanità dolente e indifesa, che accoglie in episcopio i bisognosi e manifesta con chi ha perso il lavoro, ma anche un uomo innamorato della Parola di Dio. A molti non è gradito: dal pulpito e negli scritti indirizzati ai fedeli della diocesi come a illustri interlocutori usa parole sferzanti e punta il dito contro i potenti di turno richiamando la Chiesa al servizio dei poveri. Ma per don Tonino, formatosi alla scuola dei preti operai di Bologna e nel clima innovatore del Concilio Vaticano II, il vangelo è un messaggio rivoluzionario, che deve scardinarci dalle nostre comode certezze. Per anni si batte contro la guerra. E il 12 dicembre 1992 - pur provato da un cancro che di lì a poco lo porterà via - marcia per le strade di una Sarajevo assediata insieme a cinquecento persone, facendo tacere le armi. Con l'aiuto di Domenico Amato, che sta portando avanti la causa di beatificazione apertasi nel 2007, Gianni Di Santo ne ripercorre i passi e dà sostanza a una santità che tutti gli riconoscevano in vita e che si auspica ottenga presto il suggello della Chiesa.
Il libro propone 12 schemi di preghiera per gruppi di giovani, adulti, lavoratori, studenti, famiglie... Ogni schema ha un riferimento essenziale alla Parola a cui segue un passo dagli scritti di Giuseppe Toniolo. Ogni incontro è introdotto dalla preghiera per la sua beatificazione e si conclude con la lettura del Testamento o della testimonianza di padre Gemelli sulla morte del Toniolo. Viene poi suggerita una novena da celebrarsi in onore del Beato e per chiedere, tramite la sua intercessione, grazie al Signore della vita.
Questo libro di Domenico Amato, frutto di appassionato amore per la Chiesa, destinato soprattutto ai laici ma non solo a loro, aiuta, attraverso la scansione dei vari capitoli, a sentirsi pienamente coinvolti in un'avventura difficile ma esaltante, quella di porre 'semi di speranza', capaci di mettere in questione gli assunti fondamentali della cultura dominante.