Dopo la notevole diffusione della collana "Lectio divina per ogni giorno dell’anno" (in diciassette volumi), questa nuova sezione della collana "Lectio brevis" intende mettere a disposizione di un pubblico più vasto le ricchezze della Lectio divina, tenendo presente specialmente chi, pur desiderandolo, fatica a trovare nella sua giornata un tempo prolungato per il confronto con la Parola, "Pane quotidiano" del cristiano.
Fra i testi proposti dalla liturgia del giorno, viene privilegiata una pericope o viene scelto un solo versetto e, per ogni giorno, si offre un tema unitario approfondito in due momenti: il primo biblico sapienziale (per la meditazione) e il secondo di attualizzazione (per la lettura spirituale). Anche il formato tascabile intende favorire una facile utilizzazione del sussidio in qualsiasi momento libero della giornata.
Una novedad importante: la primera traducción en español del misal hispano-mozárabe, en la parte correspondiente al propio del tiempo.
Un sussidio agile per guidare coloro che si avvicinano al mistero della Sindone. Tutti gli aspetti importanti e affascinanti del sacro Lenzuolo vengono affrontati e presentati al lettore con ampio ricorso a grafica e illustrazioni. Sindone: un nome antico che ha origini greche e che significava "lenzuolo". Oggi per tutto il mondo "la Sindone" non è un lenzuolo qualunque ma quello che da oltre quattro secoli è conservato nel Duomo di Torino. Secondo la tradizione la Sindone di Torino è il lenzuolo funerario nel quale fu avvolto il corpo di Gesù dopo la deposizione dalla croce. Ciò corrisponde al racconto dei Vangeli, secondo i quali Giuseppe di Arimatea compose il corpo di Gesù nel sepolcro dopo averlo avvolto in una sindone. Tale tradizione non è in contraddizione con quanto si sa delle vicende storiche della Sindone di Torino, anche se la sua storia è assolutamente certa e documentata solo a partire dalla metà del XIV secolo. La Sindone di Torino è certamente uno degli "oggetti" sacri più studiati, sotto ogni aspetto e in ogni epoca, ma in modo particolare negli ultimi cento anni.
Il beato Giacomo Alberione fu grande nella sua figura di uomo e uomo d'azione, ma ben più grande lo fu dal punto di vista spirituale. La sua vita, centrata su Gesù Maestro, Via, Verità e Vita, puntò a portare tutto il Cristo all'uomo e tutto l'uomo al Cristo. Per questo, la spiritualità alberioniana sembra oggi rispondere alla sete di totalità, di unità, di pienezza che l'uomo di oggi sente, frazionato com'è da mille stimoli che divergono e frantumano la sua personalità. Il Beato trascorreva in preghiera dalle quattro alle sei ore ogni giorno. Si alzava molto presto al mattino: santa Messa, breviario, meditazione, preghiera... Prima di ogni decisione importante passava la notte in adorazione. Recitando le preghiere di don Alberione, autentiche e preziose perle, non solo porterai la preghiera nella vita, ma la vita nella preghiera.