Alcuni pensano che l'abbandono di ogni riferimento al cristianesimo sia un bene per l'uomo moderno. Altri invece che è venuto il tempo di considerare con attenzione il contributo che la fede cristiana piò dare al vivere sociale. Da questa prospettiva ha preso le mosse il ciclo di conferenze raccolte in questo libro promosse dall'Associazione Procultura Monzese nella rassegna "Sentieri per l'infinito 2022". Questo tempo è pieno di straordinarie possibilità positive ed è anch'esso tempo di Grazia; non di meno che è necessario porsi rispetto ad esso in modo evangelicamente critico. Prefazione di Davide Brasca.
Tutto ciò che è umano riguarda la Chiesa. Questo è il filo conduttore che accompagna le rifles-sioni del Cardinale Angelo Bagnasco nelle Prolusioni del suo secondo mandato alla Presidenza della CEI. Qui Sua Eminenza mette a fuoco e affronta con puntualità alcuni dei temi più attuali e fondanti della vita umana e spirituale: famiglia, lavoro, educazione, povertà, politica... sempre nell'ottica di quel principio originante che è Cristo. Come ricorda papa Francesco, che ci presenta il libro scrivendone la Prefazione, in una società in continuo cambiamento la via da seguire è e rimane l'educazione alla fede, indispensabile per riscoprire una precisa idea di persona a partire dal mistero di Cristo. In tale contesto il Pastore è colui che deve innanzitutto servire i fratelli nel Signore, sapendo che la sua stessa vita non gli appartiene perché è donata a Dio, annunciando e incarnando la Parola con animo forte e generoso. Perciò è necessario andare in profondità, essere Pastori dentro la vita delle persone, senza escludere nessuno, ricordando che la vera gioia non viene mai a mancare in quanto scaturisce dal Vangelo. ''Il volto dell'uomo che ogni giorno siamo chiamati a scoprire lo contempliamo in Gesù Cristo, volto misericordioso del Padre, fondamento dell'evangelizzazione e della promozione umana, che costituiscono la missione del nostro essere Chiesa. Fuori dallo sguardo di fede, non è possibile comprendere nulla del mistero della Chiesa, si tratta della straordinaria semplicità di Dio che sfugge alle complicazioni divisive degli uomini, e che fa della Chiesa il luogo dove Dio e l'uomo s'incontrano e insieme scrivono il cammino. Vorremmo far risuonare alta e mite la voce dei secoli e ripetere al mondo moderno che Dio c'entra con la vita, non è lontano e indifferente, non è nemico oscuro della gioia ma ne è la perenne sorgente, non è concorrente geloso della libertà ma ne è la più sicura garanzia''.
Il Rosario è la preghiera dei "poveri" che Gesù dichiara "beati": cioè coloro che sono umili, che non pongono la propria sicurezza in se stessi ma in Dio. Quanto più preghiamo il Rosario, tanto più avvertiamo che quella storia, che si dipana nei venti Misteri (della gioia, della luce, del dolore e della gloria) riguarda tutti: nella loro luce si rivela chi siamo veramente, qual è il nostro destino. La meditazione dei Misteri fa scorrere come in un film i principali fatti del Vangelo e le parole più significative di Gesù e di Maria.È una preghiera estremamente semplice, facile, limpida, che ogni persona può vivere quotidianamente senza sforzo. I brevi e chiari pensieri del Rosario sono illustrati da opere pittoriche di grandi artisti (Luca Giordano, Antonello da Messina ecc.).
Da una conferenza sulla bellezza della liturgia, questo agile libretto del cardinale Angelo Bagnasco presenta la nuova traduzione italiana (la terza) al Messale Romano obbligatorio dal prossimo 4 aprile 2021. Un testo stupendo, chiaro, profondo e documentato da leggere tutto d’un fiato sia per i sacerdoti, ma indicato anche e soprattutto per i laici impegnati.
In un momento cruciale della vita del Paese, il Cardinale offre in queste pagine una lettura lucida e partecipe delle questioni che affliggono il nostro tempo, mentre suggerisce la strada per rispondere ai bisogni autentici delle persone. L’immagine della “porta stretta” intende evocare la scelta di una fede personale, quale opportunità e condizione di vita che interpella ciascuno e richiede attenzione, decisione e impegno.
Con stile limpido e persuasivo, mostra la disponibilità della Chiesa a confrontarsi con la realtà in tutte le sue dimensioni – Dio, la cultura, l’economia, la politica – partendo da una prossimità all’uomo, ad ogni uomo.
Un'indagine a tutto campo su Dio, la cultura, la società, l'economia e la politica.
In una realtà quotidiana sempre più simile a una moderna torre di Babele, dove tutti parlano e nessuno capisce, nei volti di troppi uomini appaiono l’incertezza, l’angoscia e il senso di solitudine, premesse a una società meno umana. Non mancano i fabulatori, i fabbricanti di parole che non nascono dall’onestà, dal silenzio, dalla coerenza di vita. Sembra che quanto più regnano l’interesse e la superficialità tanto più si moltiplichi la mole di parole vuote: forse l’intento non è comunicare la verità, ma stordire la gente e illuderla, per meglio dominarla. Per contro, ci sono persone che parlano poco, ma in quel poco dicono molto! È necessario che la parola comunichi qualcosa di vero e di grande, e quindi di bello, che permetta di entrare in rapporto con gli altri, di intrecciare le vite. E, prima ancora, bisogna che essa aiuti a entrare nel proprio mondo interiore, ad andare in profondità per scoprire la verità di se stessi, quella verità che può essere guida nella vita.
Particolarmente indicato per genitori ed educatori, potrà comunque interessare un ampio pubblico di laici e religiosi poiché affronta quello che sarà tema chiave dei prossimi anni, consacrati della CEI all’educazione.
L'autore
Nato a Pontevico (Brescia) nel 1943, angelo Bagnasco è stato ordinato presbitero nel giugno 1966 e vescovo nel 1998. Dal 2007 è presidente della Conferenza Episcopale Italiana e cardinale. È inoltre presidente del Consiglio per gli Affari Economici, membro della Congregazione per le Chiese Orientali e della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. "Educare. Dialogo con la vita" è il suo primo libro.
La lucida interpretazione di un autorevole testimone del nostro tempo: l'Arcivescovo di Genova e presidente della CEI, Cardinale Angelo Bagnasco. L'emergenza educativa dei nostri tempi è un imperativo morale, a seguito della proliferazione dei non-luoghi - come afferma Bagnasco - e della diffusione dei modelli individualistici che allontanano le persone le une dalle altre. Ne deriva la necessità di porre al centro della nostra vita sociale la questione educativa e il percorso della crescita della persona e della sua istruzione.