Una sintesi unica nel suo genere su una delle sorgenti artistiche e spirituali dell'umanità
Il buddhismo è la più antica delle religioni missionarie. Unico fattore di unità del continente asiatico, ha ispirato un’arte di grande spiritualità, parte essenziale del patrimonio universale. Tracciarne il panorama in un’unica opera è un’autentica sfida. L’assenza di un dogma unitario, la grande varietà ed eterogeneità delle tradizioni da un territorio all’altro, la grande disomogeneità del grado di conservazione di monumenti e loro decorazioni e una ricchissima bibliografia rendono particolarmente complesso il suo studio e difficile ogni tentativo di sintesi. Ma è proprio a causa della vastità dell’impegno e per evitare sovrapposizioni o contraddizioni che questo progetto, al quale Gilles Béguin, appassionato conoscitore della materia, pensa già da molto tempo, ci sembra la sola risposta possibile. La forma editoriale scelta, pur conservando le caratteristiche di un libro d’arte, è quella di un Atlante storico, il che significa che accanto alle fotografie dei monumenti ci sono piante, ricostruzioni e una cartografia inedita. Si tratta del più vasto apparato iconografico mai raccolto in un unico volume sull’arte buddhista. Questa opera non si rivolge quindi ai soli specialisti, sempre avidi di nuovi e inediti orientamenti, ma aspira anche a soddisfare la curiosità del lettore colto, fornendogli una introduzione chiara e pratica, punto di partenza per eventuali successivi approfondimenti, un autentico viaggio attraverso lo sviluppo dell’arte buddhista da un angolo all’altro del continente asiatico.
Una collana internazionale rivolta al grande pubblico: il ponte tra i mondi culturali e l'arte coni più autorevoli studiosi
La storia dell'arte tibetana, creata dopo la seconda guerra mondiale dallo studioso italiano Giuseppe Tucci, si è molto modificata da allora. Questo volume, che rende testimonianza di tale cammino, permette di seguire l'evoluzione della sua estetica, essenzialmente religiosa, tramite monumenti spesso grandiosi, dipinti, sculture e altri oggetti in metallo, ricollocati nel loro contesto cronologico. L'accento è posto sui periodi di apogeo, tra XII e XVII secolo. Capitoli tematici, distribuiti in tutta l'opera, aggiungono sintesi indispensabili sulla religione, l'iconografia del buddhismo lamaistico, tecniche e stili. Questo piccolo volume, dal testo chiaro e conciso, costituisce lo strumento ideale per penetrare in una materia troppo spesso ritenuta complessa e ingrata. Facile da maneggiare, è uno strumento indispensabile tanto per chi viaggia nei paesi himalayani che per i cultori di scienze umane.