Partito con l'intenzione di verificare sul campo l'origine soprannaturale dei miracoli grazie all'osservazione diretta e all'uso della ragione, il sacerdote cattolico Robert Hugh Benson racconta un suo pellegrinaggio a Lourdes fatto nei primi anni del XX secolo. Passando in rassegna i vari casi di guarigione e i momenti di preghiera e devozione, l’Autore descrive l'evoluzione delle sue reazioni, dai pregiudizi iniziali all'entusiasmo finale: per lui Lourdes è il luogo materiale in cui Cristo è vivo e dove la Vergine Maria è sempre pronta a intercedere presso suo Figlio per concedere grazie a chi la invoca.
Se ne Il padrone del mondo Benson aveva descritto un mondo distopico e ostile al cristianesimo, ne L’alba di tutto affronta un’utopia in cui la Chiesa è trionfante. Il cattolicesimo è ormai religione di Stato in tutto il mondo, in Oriente il papa è stato nominato arbitro delle contese internazionali, l’intero sistema educativo è nelle mani della Chiesa, scienza e fede si sono riconciliate a Lourdes, gli intellettuali si sono dovuti arrendere alla veridicità della Rivelazione e del Vangelo. Perfino gli economisti si sono convinti che la carità assistenziale degli ordini religiosi è la forma migliore di gestione socioeconomica. Attraverso gli occhi sconcertati del protagonista, in tutto e per tutto un uomo dei nostri tempi, il lettore imparerà ad orientarsi in un mondo nuovo e sorprendente che è viatico per la riconciliazione con Dio. NUOVA EDIZIONE completamente rivista.
Robert Hugh Benson, con Il padrone del mondo (1907), ci porta in una realtà nella quale l’uomo ha raggiunto gli estremi confini del progresso materiale e intellettuale, dove tutto è meccanizzato e programmato per un unico grande progetto: il trionfo dell’Umanitarismo. L’eliminazione della guerra, l’abolizione dei rumori, la legalizzazione dell’eutanasia, l’adozione di cibi artificiali, l’uso dell’esperanto sono solo alcune tra le caratteristiche che fanno da naturale corollario al nuovo tipo di convivenza civile.
In questo paesaggio si muovono, con estrema ponderatezza, i personaggi di Benson, ricchi di umanità e descritti in modo sapiente: Oliviero Brand, il politico, teorico del nuovo sistema che vede l’uomo unico dio e signore delle cose; Mabel, la deliziosa compagna di Oliviero, che sceglie la dolce morte offerta dalle case dell’eutanasia e che, nel momento estremo, quando l’ultimo soffio di vita fugge dal suo corpo provato dal lungo conflitto esistenziale, vede, capisce e prova, netta la sensazione del misterioso Altro. Giuliano Felsemburgh, l’uomo che costituisce la sintesi più sconcertante dei sentimenti e delle aspirazioni che l’Umanitarismo suscita, l’uomo che contende a Dio il dominio del mondo; Percy Franklin, un prete, combattuto internamente dall’intensa lotta in cui la fede vacilla per poi riconfermarsi più viva e vera.
Dall'autore de 'Il trionfo del re' e 'Vieni ruota! Vieni forca!, un romanzo-ritratto di Maria Tudor, la famigerata Maria "la Sanguinaria" calunniata da secoli di propaganda anticattolica. " Dopo aver narrato le persecuzioni anticattoliche in Inghilterra in 'Il trionfo del re' e 'Vieni ruota! Vieni forca!' durante i regni di Enrico VIII e Elisabetta I, Benson racconta in questo romanzo la dolorosa storia di Maria Tudor, passata alla storia con l'appellativo di Sanguinaria" in quanto cattolica, dopo secoli di stereotipi e pregiudizi che ne hanno deformato la memoria. Non un ritratto idilliaco, anzi contraddistinto da molte ombre che caratterizzarono il regno di questa sovrana: l'incapacità di farsi amare e trovare affetto, il ristabilimento della religione cattolica tramite l'eliminazione di ribelli e dissidenti, il fallimento del suo matrimonio con Filippo II di Spagna, la rabbia di dover lasciare il trono alla sorella Elisabetta con il rischio di una nuova politica di protestantizzazione dell'Inghilterra. Un acuto ritratto psicologico finalizzato all'incontro con Cristo, l'unico in grado di donare autenticamente la pace. "
In un suggestivo romanzo, ambientato nell'Inghilterra di Elisabetta I e di Maria Stuarda, Benson affronta e descrive il travaglio interiore che lo aveva portato alla conversione. Attraversato da due fili conduttori: la dialettica lacerante dell'uomo che quanto più è proteso alla ricerca della verità tanto più percepisce il dramma dell'ingiustizia e del peccato; la domanda che dà il titolo al romanzo, e che esprime l'insopprimibile esigenza dell'uomo di vivere pienamente solo nel seguire un'autorevolezza oggettiva. Proprio questa fu la chiave che aprì Benson alla Chiesa cattolica, l'unico luogo in grado di offrire questa Autorità liberando l'uomo dalla disperante solitudine del proprio criterio soggettivo, tipica del protestantesimo. Introduzione di David Rondoni.
Scritto nel 1907 questo romanzo profetico racconta l'ascesa del grande filantropo Giuliano Felsemburgh, democratico e rassicurante, fautore della pace mondiale, che realizza un mondo ideale con l'avvento di un nuovo umanitarismo che stempera le differenze fra le religioni e predica la tolleranza universale. Tutto viene accettato fuorché la Chiesa Cattolica, che - sempre in nome della tolleranza - viene straziata fin quasi alla sua completa eliminazione. Comunicazioni istantanee in tutto il mondo, trasporti aerei e sotterranei, luce solare artificiale, un parlamento europeo, attentati con kamikaze, il crollo della Russia, la crisi delle vocazioni, l'apostasia di preti e vescovi, la persecuzione e la solitudine del Papa: tutti elementi che oggi fanno parte della nostra storia e della nostra quotidianità e che in questo romanzo sono stati descritti con impressionante realismo. Il Padrone del mondo racconta il venir meno della fede cristiana non a causa di una persecuzione pubblica ma attraverso la subdola religione umanitaria del relativismo. La speranza è riposta nell'Unico che rimane fedele per sempre e nel Suo glorioso ritorno.
All'inizio del ventunesimo secolo l'Europa è dominata da governi di stampo massonico e comunista. Il secolarismo ha trionfato definitivamente e le religioni sono decadute: la sparuta minoranza cattolica superstite ha come uniche roccaforti l'Irlanda e Roma, che ha ottenuto l'indipendenza dall'Italia ed è retta dal papa. Il dissenso è inesistente, l'eutanasia è pratica diffusa, l'edilizia si sviluppa sottoterra e la lingua internazionale è l'esperanto. Londra è una città silenziosa in cui ogni rumore è attutito dallo strato di gomma che sembra rivestire ogni superficie calpestabile, e a Trafalgar Square troneggia la statua di un massone. Su questo sfondo s'intrecciano le vite dei due antitetici protagonisti: da una parte Percy Franklin, ambizioso prete cattolico che aspira a una rifondazione della Chiesa; dall'altra Oliver Brand, deputato comunista e convinto anticattolico, figlio della società moderna. Entrambi assistono con trepidazione alla grande partita sullo scacchiere mondiale che si gioca tra Occidente e Oriente. Quando l'eterno attrito fra i due blocchi sembra sul punto di degenerare in una guerra di proporzioni inedite, entra in scena Julian Felsenburgh, misterioso poliglotta dal carisma eccezionale che s'impone come mediatore, stabilendo un nuovo ordine mondiale e diventando il Dio delle masse: è l'ascesa dell'Anticristo. Ma la pace universale conquistata non salva il declino dei cattolici.
In questo terzo capitolo dell’ideale trilogia dedicata alla storia delle persecuzioni religiose in Inghilterra che comprende an%7Cche Il trionfo del Re (già edito da Fede & Cultura) e Con qua%7Cle autorità?, Benson racconta la storia del giovane e caparbio Robin Audrey che, per non perdere la fede, rinuncia alla sua amata e diventa prete. La ex fidanzata ospiterà poi, a rischio della vita, il giovane ministro di Dio che assiste i pochi rimasti fedele al Papa nella feroce caccia al cattolico della regina Eli%7Csabetta I per sradicare la fede autentica dall’Inghilterra. Vie%7Cni ruota! Vieni forca! (titolo che riprende una frase del santo martire Edmund Campion, personaggio del romanzo) celebra l’eroismo e i sacrifici di quei sacerdoti che, accettando la pre%7Ccarietà, misero a repentaglio la propria vita fino al martirio per portare i Sacramenti alle famiglie rimaste cattoliche durante la persecuzione di uno Stato ingiusto, e offrirono un fulgido esempio a chi la fede l’aveva persa.
In poche parole:
Dall’Autore del capolavoro bestseller Il Padrone del mondo, un romanzo che celebra l’eroismo di tanti sacerdoti cattolici che sfidarono la tortura e il supplizio all’epoca della persecuzione di Elisabetta I d’Inghilterra e della congiura per mettere al suo posto la regina di Scozia Maria Stuarda.
Lo scontro tra due fratelli, uno cattolico e l'altro protestante, nell'Inghilterra del XVI secolo all'epoca della graduale distruzione e spoliazione dei monasteri per opera della Riforma di Enrico VIII. Scritto due anni dopo la conversione al cattolicesimo dell'autore e ambientato nel XVI secolo inglese all'epoca della Riforma operata da Enrico VIII e dal suo potente Cancelliere Cromwell, artefici della graduale distruzione e spoliazione dei monasteri cattolici in nome di una pretesa 'purificazione' della religione, il 'trionfo del re' è un romanzo storico che mescola saga familiare, amore, intrigo, vocazione e martirio.
Laurie è un giovane perdutamente innamorato di Amy. Quando la ragazza muore in seguito a un incidente, precipita nel più nero sconforto e decide di ricorrere alla negromanzia, in un disperato tentativo di riportarla in vita. Laurie entra così in contatto con un medium che lo induce a rivelare la parte più nascosta della propria personalità e a vincere le costrizioni morali della sua educazione vittoriana. Pubblicato nel 1909 e considerato un classico della letteratura gotica, "Gli stregoni" è l'opera in cui Robert Benson affronta in maniera incisiva alcuni dei temi cardine della sua narrativa: l'eterna lotta tra il bene e il male nell'animo umano e i pericoli insiti nello spiritismo e nelle religioni alternative - fenomeni sociali molto in voga agli inizi del XX secolo tra i membri colti e benestanti dell'aristocrazia e dell'alta borghesia e divenuti popolari ai giorni nostri - contrapposti alla fede salvifica nella regione cattolica (a cui Benson si era convertito). Mescolando generi diversi - romanzo d'avventura, horror ante litteram e giallo, stemperati da accenti romantici e lirici -, lo scrittore mette in luce le insidie che possono derivare da un interesse malsano per l'occultismo e per riti tesi a evocare forze oscure e malvagie. L'unica via, per Benson, è quella di affidarsi alla preghiera, nella quale è possibile trovare rifugio, consolazione e la certezza di poter vedere un giorno, come dice il profeta Samuele, un "mattino senza nubi, che fa scintillare dopo la pioggia i germogli della terra".