Gli assistenti sociali prendono decisioni su materie delicate e importanti quali la tutela e la protezione delle persone in pericolo, sugli interventi da attuare e su come accompagnare gli utenti in alcune fasi critiche della vita. Il processo decisionale ha notevoli implicazioni sul versante emotivo e su quello etico e deontologico, sia per gli operatori sia per le persone coinvolte. Malgrado la rilevanza di questo atto professionale, i testi a supporto del decision makìng nel servizio sociale sono praticamente inesistenti nel panorama italiano. Il volume - rivolto agli studenti di Servizio Sociale, agli operatori e agli studiosi del settore - si propone di colmare tale lacuna. Facendo riferimento a risultati di ricerca e al dibattito anglosassone, offre chiavi di lettura e cornici interpretative dei processi e dei dilemmi decisionali e propone suggerimenti etici e metodologici utili a rafforzare la capacità di decidere in modo consapevole e argomentato.
I servizi sociali nei comuni stanno cambiando radicalmente sotto la duplice pressione di un welfare che si vuole sempre più territoriale, partecipativo e solidaristico, e sempre più orientato a logiche manageriali e di mercantilizzazione. Nel quadro di una crescente domanda di protezione sociale, contrazione delle risorse e minaccia ai diritti dei cittadini, i servizi sociali sono uno snodo nevralgico dell'organizzazione dei servizi, punti di contatto tra i bisogni, le problematiche sociali emergenti e le risposte pubbliche. Gli assistenti sociali svolgono un ruolo cruciale nell'attuazione delle politiche "al livello della strada" e sono esposti a una costante oscillazione tra aspettative onnipotenti e svalutazioni. L'esplorazione di questo ruolo è carente di un contributo specifico e questo testo vuole sottolineare il ruolo attivo e promozionale degli assistenti sociali e ridare forza alle pratiche professionali che sostengono il nucleo centrale del welfare, fondato sulle responsabilità pubbliche in tema di diritti e giustizia sociale.
Come aiutare le famiglie in difficoltà i cui comportamenti mettono a rischio i bambini? Quali sono i criteri da adottare per decidere se segnalare una situazione alla magistratura? Come rendere compatibile l'aiuto alla famiglia con la protezione dei bambini? Quali nuove responsabilità deve assumere l'assistente sociale per i cambiamenti del sistema di welfare, la contrazione delle risorse e l'incremento delle difficoltà delle famiglie? Il libro intende rispondere a queste domande attraverso una disamina degli elementi teorici e di base che influenzano le attività di protezione dell'infanzia, presentando gli esiti di una ricerca qualitativa sui dilemmi etico-professionali affrontati dagli operatori. Un ampio inquadramento metodologico considera le diverse fasi del rapporto dell'assistente sociale con la famiglia: dall'accoglienza della domanda alla progettazione degli interventi, alla segnalazione al tribunale e alle azioni nel contesto giudiziario. Il volume è rivolto agli operatori in servizio, ma anche ai responsabili dei servizi stessi e agli studiosi che desiderano conoscere aspetti meno visibili del lavoro degli assistenti sociali. È utile anche agli studenti per apprendere le modalità d'intervento in un ambito complesso.
L'assistente sociale valuta in più momenti della propria attività professionale, e il libro offre un contributo all'esplicitazione e al consolidamento di tali funzioni e metodologie valutative, intese come strumenti di lavoro per gli assistnti sociali. Si rivolge ad assistenti sociali e operatori pubblici e del terzo settore impegnati nelle diverse aree di servizio sociale e a studenti in formazione.