A più di dieci anni dall'uscita della prima edizione del volume (1998), gli autori ripropongono una sintesi sugli aspetti più profondi e umanamente più rilevanti del panorama dei media. L'esplosione dei reality show, la diffusione delle serie televisive americane, la frantumazione del consumo audiovisivo e l'emergere di nuove forme di intrattenimento sono alcune fra le principali questioni che il primo decennio del Duemila ha posto agli studiosi e che sono state affrontate in questa nuova edizione. Una riflessione autorevole e documentata, chiara ed equilibrata - senza però rinunciare a prendere posizioni anche scomode su temi rilevanti e controversi - sulle principali questioni antropologiche ed etiche messe in gioco dai mezzi di comunicazione di massa. Il volume si rivolge quindi non solo agli studiosi del settore e ai professionisti della comunicazione, ma anche a tutte quelle persone insegnanti, educatori, psicologi, sociologi, ma anche responsabili di associazioni familiari, genitori, operatori culturali, responsabili di cineforum, ecc. - che hanno a cuore a diverso titolo l'impatto umano di quello che il panorama mediale in cui siamo immersi ci offre.
Nella loro evoluzione cronologica, le scienze semiotiche hanno incontrato sulla loro strada una molteplicità di problemi. Il testo intende metterli in luce, soffermandosi più sui diversi modi di affrontarli che non sui risultati a cui si è giunti e sulle soluzioni adottate, nel tentativo di evidenziare i nodi problematici che hanno caratterizzato le componenti passate, presenti e future di una disciplina che, negli ultimi decenni, ha saputo trovare dignità scientifica, riconoscimento accademico e utilità sociale.
Il linguaggio multimediale è uno degli ambiti più stimolanti e studiati dalle scienze della comunicazione negli ultimi anni. In questo volume l'autore - fra i maggiori esperti italiani del linguaggio filmico e televisivo - ha scelto di concentrarsi sugli effetti psicovisivi e psicoacustici che l'audiovisivo induce nello spettatore e, di conseguenza, sull'universo estetico ed estesico, emotivamente composito, al quale essi danno vita. Innanzitutto, egli riflette sugli effetti visivi e acustici sollecitati dalla fruizione del testo filmico o televisivo; poi, sulla dimensione narrativa prodotta contemporaneamente dall'immagine e dal suono; ancora, sulla prospettiva della comunicaione insita nei testi audiovisivi, intesa come complesso di atti, capaci di produrre situazioni di illocuzione e di perlocuzione; sugli effetti psichici ed estetici sullo spettatore; sulla dimensione estesica, antecedente a ogni presa di coscienza contenutistica o estetica dei testi audiovisivi. A fare da riferimento, per dare concretezza all'analisi, tre film: "Caterina va in città" di Paolo Virzì (2003), "Notturno bus" di Davide Marengo (2007), "Il flauto magico" di Kenneth Branagh (2007), e un mediometraggio girato dall'autore stesso per la televisione nel 1969, il cui argomento è la storia della musica dal Medioevo ai giorni nostri.
L'argomento centrale del libro consiste nel rapporto tra spettatore e testo e nel suo modello immanente allo stesso tempo, applicato ai diversi campi di questa produzione (cinema industriale, cinema contemporaneo, rapporti tra parola e immagine, rapporti tra teatro e schermo cinematografico o televisivo). Protagonisti sono il soggetto enunciatore e il soggetto enunciatario di un testo audiovisivo: il libro cerca di individuare le più recenti caratteristiche di questi due fantasmi, derivate dai comportamenti "anomali" dello spettatore. L'intreccio consiste in una continua tensione dialettica fra il rigore teorico dell'analisi semiotica e gli accadimenti, spesso imprevedibili, del consumo audiovisivo.
Il panorama degli strumenti della comunicazione è cambiato radicalmente negli ultimi anni, basti pensare all'avvento di Internet e del World Wide Web. Che conseguenze hanno queste trasformazioni sui media tradizionali? Come nascono e come si possono definire i new media? Il volume si propone di fornire una guida per comprendere l'evoluzione del sistema dei mezzi di comunicazione di massa alla luce delle nuove tecnologie. La scelta è quella di associare un approccio storico e di descrizione delle principali linee di tendenza nel campo delle nuove tecnologie della comunicazione a uno sguardo più ampio che dà conto delle principali questioni teoriche sollevate dall'avvento dei new media.
Questo libro si occupa del "tempo" negli audiovisivi: dei modi secondo i quali si realizza la rappresentazione del tempo in un testo audiovisivo e dell'articolazione temporale nella quale vi si struttura il materiale significante. I problemi del "tempo" nel cinema sono stati affrontati e studiati nei campi delle diverse teoriche, delle attenzioni "filmologiche" e delle più recenti distanze semiotiche. Questo testo si occupa, invece, dell'organizzazione temporale dell'enunciazione filmica, del modo secondo il quale si articolano temporalmente i significanti del film, del rapporto fra queste articolazioni e tutte le significazioni in gioco.