Data di pubblicazione: Aprile 2003
DISPONIBILE : NON AL MOMENTO
€ 31,60
Le fonti ufficiali sono in genere scevre di informazioni circa la storia di un concilio: aspetti importanti, a volte decisivi, sviluppatisi dietro le quinte, vengono più spesso rivelati dalle carte private dei protagonisti. Le pagine del volume rispondono a questa esigenza: esse testimoniano la vitalità e la fatica del lavoro nell’aula del Vaticano II e nelle due sottocommissioni che hanno redatto la costituzione Dei Verbum e il III capitolo della costituzione Lumen gentium sull’episcopato. La collaborazione tra l’autore e l’arcivescovo di Firenze, card. E. Florit, è costante e intensa per tutto il concilio, ma proseguirà senza intoppi anche in seguito, quando si tratterà di dare orientamento alla problematica postconciliare in diocesi. Le pagine di p. Betti, apparse sull’Osservatore Romano, proposte in Appendice sono sembrate di ausilio alla motivata comprensione dei testi conciliari e assai indicative del clima creatosi al Vaticano II.
Note sugli autori
UMBERTO BETTI (Pieve S. Stefano [AR] 7.3.1922) è frate minore della Provincia Toscana. Dopo il dottorato in teologia (1951) presso il Pontificio Ateneo Antonianum e un corso di specializzazione all’Università cattolica di Lovanio, ha insegnato teologia dogmatica nello stesso Ateneo dal 1954, ove è stato decano della facoltà di teologia dal 1966 al 1969 e rettore magnifico nel triennio 1975-1978. Dal 1991 al 1995 è stato rettore magnifico della Pontificia Università Lateranense. È stato qualificatore della suprema sacra Congregazione del Sant’Uffizio, consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede, della Congregazione per i Vescovi e della Segreteria di Stato, membro della Commissione Fede e Costituzione del Consiglio Ecumenico delle Chiese. È accademico ordinario della Pontificia Accademia Teologica Romana. Nel 1995 Giovanni Paolo II gli ha conferito la Croce “Pro Ecclesia et Pontifice”. Ha partecipato al Vaticano II, prima come consultore della Commissione teologica preparatoria, poi come perito del concilio e teologo dell’arcivescovo di Firenze. Ha collaborato all’elaborazione delle due costituzioni dogmatiche Lumen Gentium e Dei Verbum.
ERMENEGILDO FLORIT (Fagagna [UD] 1901-1985), fu nominato arcivescovo di Firenze nel 1962 e creato cardinale nel 1965. Durante il Vaticano II partecipò alle seguenti commissioni: preparatoria dei vescovi e del governo delle diocesi, dottrinale (eletto con 1244 voti), cardinalizia per il Catechismo olandese; e alle seguenti sottocommissioni: incaricata del cap. III della futura costituzione dogmatica Lumen gentium, incaricata dell’assetto definitivo della futura costituzione dogmatica Dei Verbum; designato dalla commissione dottrinale a tenere in aula la relazione ufficiale, a nome della stessa, per i primi due capitoli della Dei Verbum. Nel 1977 è arcivescovo emerito, per raggiunti limiti di età.
Le fonti ufficiali sono in genere scevre di informazioni circa la storia di un concilio: aspetti importanti, a volte decisivi, sviluppatisi dietro le quinte, vengono più spesso rivelati dalle carte private dei protagonisti. Le pagine del volume rispondono a questa esigenza: esse testimoniano la vitalità e la fatica del lavoro nell’aula del Vaticano II e nelle due sottocommissioni che hanno redatto la costituzione Dei Verbum e il III capitolo della costituzione Lumen gentium sull’episcopato. La collaborazione tra l’autore e l’arcivescovo di Firenze, card. E. Florit, è costante e intensa per tutto il concilio, ma proseguirà senza intoppi anche in seguito, quando si tratterà di dare orientamento alla problematica postconciliare in diocesi. Le pagine di p. Betti, apparse sull’Osservatore Romano, proposte in Appendice sono sembrate di ausilio alla motivata comprensione dei testi conciliari e assai indicative del clima creatosi al Vaticano II.
Note sugli autori
UMBERTO BETTI (Pieve S. Stefano [AR] 7.3.1922) è frate minore della Provincia Toscana. Dopo il dottorato in teologia (1951) presso il Pontificio Ateneo Antonianum e un corso di specializzazione all’Università cattolica di Lovanio, ha insegnato teologia dogmatica nello stesso Ateneo dal 1954, ove è stato decano della facoltà di teologia dal 1966 al 1969 e rettore magnifico nel triennio 1975-1978. Dal 1991 al 1995 è stato rettore magnifico della Pontificia Università Lateranense. È stato qualificatore della suprema sacra Congregazione del Sant’Uffizio, consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede, della Congregazione per i Vescovi e della Segreteria di Stato, membro della Commissione Fede e Costituzione del Consiglio Ecumenico delle Chiese. È accademico ordinario della Pontificia Accademia Teologica Romana. Nel 1995 Giovanni Paolo II gli ha conferito la Croce “Pro Ecclesia et Pontifice”. Ha partecipato al Vaticano II, prima come consultore della Commissione teologica preparatoria, poi come perito del concilio e teologo dell’arcivescovo di Firenze. Ha collaborato all’elaborazione delle due costituzioni dogmatiche Lumen Gentium e Dei Verbum.
ERMENEGILDO FLORIT (Fagagna [UD] 1901-1985), fu nominato arcivescovo di Firenze nel 1962 e creato cardinale nel 1965. Durante il Vaticano II partecipò alle seguenti commissioni: preparatoria dei vescovi e del governo delle diocesi, dottrinale (eletto con 1244 voti), cardinalizia per il Catechismo olandese; e alle seguenti sottocommissioni: incaricata del cap. III della futura costituzione dogmatica Lumen gentium, incaricata dell’assetto definitivo della futura costituzione dogmatica Dei Verbum; designato dalla commissione dottrinale a tenere in aula la relazione ufficiale, a nome della stessa, per i primi due capitoli della Dei Verbum. Nel 1977 è arcivescovo emerito, per raggiunti limiti di età.