La situazione generalizzata di recessione economica e finanziaria, che dal 2008 ha scosso buona parte delle nazioni industrializzate, ha prodotto effetti significativi sulla vita quotidiana degli italiani. In particolare, nel nostro Paese sono cresciute, in quanto efficaci strategie di fronteggiamento della crisi, esperienze di disintermediazione della filiera, come i gruppi di acquisto solidale, i mercati agricoli, gli affitti peer-to-peer, ma anche pratiche di condivisione, ad esempio di mezzi di trasporto, o di case vacanze, e forme di autoproduzione di diverso tipo, dagli oggetti agli elementi d'arredo, ai vestiti. Oggi sentiamo sempre più parlare di cohousing, coworking e swap party, ma questo libro ci rivela che si tratta di pratiche molto diffuse anche in passato in momenti di forte recessione, come per esempio negli anni Trenta o dopo lo shock petrolifero del 1973. Sono esperienze di reazione alla crisi che hanno preso nel tempo forme diverse, e che appaiono connotate da una maggiore consapevolezza. Inoltre, oggi, la disintermediazione della filiera, la condivisione e l'autoproduzione tendono non solo a mantenere livelli di vita e di benessere adeguati, ma promuovono nuove forme di consumi, di organizzazione del lavoro e di partecipazione civile.
La reflexividad es un instrumento indispensable para hacer sociología: consiste en manifestar los propios presupuestos y los propios procedimientos, poniéndolos a disposición del público y de la comunidad científica, y, por eso mismo, haciéndolos criticables. Este libro quiere ser un ejercicio de reflexividad sociológica y al mismo tiempo un reconocimiento de la potencialidad de una disciplina a menudo denigrada. En particular, reconstruyendo los itinerarios pasados y sobre todo contemporáneos, se reitera la capacidad de la sociología de ofrecer instrumentos de autoconocimiento a la cultura de hoy; situándose en la estela de las aproximaciones comprensivas postweberianas y de su giro comunicativo, reivindica para la sociología una responsabilidad social ahora decididamente radicada en su estatuto de ciencia empírica, especialmente si se encuentra cualificada por una metodología centrada en la narración y la escucha. La sociología se propone entonces como caja de resonancia e intérprete de los muchos puntos de vista, como relato de relatos.