I più noti sono quello americano, gigantesco, che corre lungo il confine meridionale degli Stati Uniti e quello israeliano che si snoda attraverso la Cisgiordania. Ma di muri ve ne sono molti altri. Il Sud Africa del post-apartheid mantiene una barriera elettrificata di sicurezza lungo il confine con lo Zimbabwe. L'Arabia Saudita ha ultimato la costruzione di una struttura di pilastri in cemento alti più di tre metri sul confine con lo Yemen e sta per iniziare quella di un muro lungo il confine con l'Iraq. L'India ha costruito barriere che "murano fuori" il Pakistan, il Bangladesh e Burma e "murano dentro" il territorio che contende al Kashmir. La Cina sta murando fuori la Corea del Nord, ma anche i nord coreani stanno costruendo un muro, parallelo a un tratto di quello cinese, per tenere fuori la Cina. E altri muri stanno nascendo. Ma perché gli Stati-nazione manifestano una vera e propria passione per la costruzione dei muri? Cosa nasconde quella paradossale, dura, ottusa fisicità dei muri?
La convivenza tra persone di culture diverse è una questione di notevole rilevanza sociale, come testimoniano in questi anni le ostilità profonde tra israeliani e palestinesi e le rivalità tra i popoli della ex Iugoslavia. E notevoli sono i conflitti che si verificano nei paesi di antica immigrazione, ad esempio le violenze nelle banlieu parigine o gli attentati terroristici a Londra ad opera di immigrati di seconda generazione. Psicologi sociali, antropologi, sociologi hanno il compito di comprendere le ragioni di tali rivalità, per prevenirle e costruire le condizioni di una civile convivenza. Questo volume che raccoglie importanti contributi, teorici e di ricerca, si caratterizza come uno strumento essenziale, perché indica strategie utili al fine di costruire rapporti armoniosi tra i gruppi nelle moderne società.
Il volume raccoglie la "summa" delle "brutte storie", la collana divertente e piena di informazioni storicamente attendibili. Dall'uomo di Neanderthal al XX secolo i particolari del quotidiano e le notizie più divertenti che nessun testo scolastico racconta. Età di lettura: da 10 anni.