Questa nuova edizione di La Chiesa romana, opera di Ernesto Buonaiuti, teologo, accademico, antifascista, storico del cristianesimo, uno dei massimi esponenti del modernismo italiano, rappresenta uno dei testi più significativi della sua vastissima produzione letteraria. Scritto, come afferma Buonaiuti stesso, «per un indeclinabile comando della coscienza, in un momento risolutivo della mia vita», è una riflessione sulla bimillenaria storia della Chiesa così come un accorato appello affinché ritorni a proporre al mondo il messaggio evangelico nella sua originaria purezza. Le posizioni espresse da Ernesto Buonaiuti sono di una sorprendente attualità e rendono testimonianza di una figura complessa di sacerdote e di studioso che attende ancora il giusto riconoscimento.
Ernesto Buonaiuti (1881-1946) è stato uno dei più importanti esponenti del modernismo italiano. Studioso di storia del cristianesimo e di filosofia della religione, fu scomunicato e dimesso dallo stato clericale dalla Chiesa cattolica per aver preso le difese del movimento modernista e fu poi privato della cattedra universitaria per essersi rifiutato di giurare fedeltà al regime fascista. Le lezioni di storia ecclesiastica dedicate all'età antica qui pubblicate, rimaste completamente inedite, sono riemerse solo nel 2011 dall'archivio del seminario vescovile di Bergamo. In esse scopriamo lo spirito più autentico del Buonaiuti studioso, che indaga quasi ogni momento e ogni figura saliente della storia cristiana dell'antichità, facendo emergere in più punti le sue posizioni sulla Chiesa cattolica per la quale, rivendicando i diritti della libera ricerca, ha sempre auspicato un rinnovamento dall'interno.
Tra il 1905 e il 1906 un giovane professore di storia ecclesiastica tenne presso il Seminario Romano un corso di lezioni dedicate al medioevo. Le lezioni non avevano nulla di straordinario: furono preparate attenendosi a un tono uguale allo spirito di conformità del tempo, vennero litografate e distribuite agli alunni del corso, tuttavia scomparvero dalla circolazione pochi mesi dopo. Il professore era Ernesto Buonaiuti. Dalla fine del 1906, venticinquenne, egli dovette abbandonare la sua cattedra al Romano, sospettato di partecipare a quella trasformazione che la Chiesa romana avrebbe definito "sintesi di tutte le eresie", il modernismo. Le sue "Lezioni di storia ecclesiastica", qui ripresentate, sono solo in parte un elemento della storia della persecuzione che Bonaiuti subì. Piuttosto, esse ne sono la preistoria e la premessa non necessaria a tutto quanto avvenne dopo, quando Ernesto Buonaiuti fu percepito e volle essere percepito come una sorta di "papa" del modernismo.
"Pellegrino di Roma" è un libro "rovente": messo all'Indice dalla Chiesa Cattolica, osteggiato fortissimamente e per questo ancora oggi introvabile, seppur ricercatissimo. Spesso citato dai maggiori filosofi laici contemporanei quali Cacciari o Galli della Loggia, è comunque sempre al centro del dibattito tra laici e cattolici. E' l'avvincente autobiografia di Ernesto Buonaiuti, sacerdote antifascista, scomunicato dalla Chiesa Cattolica per le sue idee, figura saliente del modernismo italiano, un movimento che scuoteva la teologia tradizionale e la sua cristallizzazione. Buonaiuti, attuale e rivoluzionario, mette in discussione la vecchia mentalità cattolica, sostenendo che l'evolversi della fede deve portare necessariamente ad una sempre nuova comprensione democratica. I dogmi religiosi devono riflettere le esigenze e le inquietudini dell'uomo, che sono oggi diverse da quelle delle origini. La collusione tra Chiesa e Stato Pontificio è la vera origine della degradazione cattolica. Da queste pagine appassionanti si leva un grido fortissimo contro la Chiesa in politica: il Cattolicesimo dovrebbe essere al di sopra delle vicende politiche e economiche; chiunque dovrebbe sentirsi cittadino di una città superiore e in quanto tale essere portavoce di equilibrio, di condiscendenza, di perdono nei confronti degli altri e mai di divisione e schieramento.
Riproposizione della biografia di Francesco d'Assisi dell'edizione di A. Formiggini del 1925 con ampia introduzione. DISPONIBILE A BREVE IL LIBRO PROPONE UNA BIOGRAFIA DI S. FRANCESCO SECONDO LA PROSPETTIVA MODERNISTA" DELL'AU TORE CHE CALCA I PASSI DELLE PROFEZIE DI GIOACHINO DA FIORE, LANCIANDOSI VERSO UN FUTURO IN CUI SI AUSPICA LA SOSTITUZIONE DELL'ISTITUZIONE CON IL M ESSAGGIO PROFETICO. FRANCESCO D'ASSISI E`IL PROTOTIPO DI QU ESTO MODO DI CONCEPIRE LA RELI "