Albert Camus non risponde ad alcun canone nel panorama del Novecento francese: appartiene allo strato più povero dei francesi d'Algeria, conosce la guerra e il colonialismo, ed è animato da un'urgenza che non può essere propria della cultura parigina, pur "impegnata". Convinto federalista, strenuo oppositore della Guerra d'Algeria, Camus entra in conflitto con gli intellettuali francesi e gli algerini indipendentisti a difesa delle sue idee, scegliendo solo alla fine il silenzio, una solitudine che neppure l'assegnazione del Nobel nel 1957 sa attenuare. Questo saggio, vero esercizio d'ammirazione, è una biografia intellettuale e politica che ripercorre un'«esistenza propriamente tragica». Dalla cronaca a Il mito di Sisifo, L'uomo in rivolta, gli articoli giornalistici, i Carnets e le lettere agli amici che hanno camminato e riflettuto con lui; punto d'approdo è il romanzo Il primo uomo, pubblicato postumo e incompiuto.
Come crescono i bambini nei diversi contesti familiari? Come vivono il processo di attaccamento alle figure adulte che permette loro, una volta cresciuti, di andare per il mondo? Quali sentimenti provano dinanzi a presenze totali, parziali, intermittenti dell'uno e dell'altro genitore? Quali emozioni provano davanti all'assenza della madre o del padre? L'opera contenitiva materna e la funzione paterna di stimolo al rapporto con il mondo esterno si alternano, infatti, nella relazione quotidiana tra genitori e bambino, permettendo così al figlio di sentirsi sostenuto, ma anche capace di staccarsi e, quindi, di crescere.
Los años que Simone Weil pasó en Marsella, durante la ocupación alemana de Francia, podrían definirse como la estación de la amistad. Fue el tiempo de las grandes amistades (Perrin, Thibon, Bousquet), con fuerte connotación intelectual, y de encuentros con numerosas personas que le permitieron encarnar cotidianamente la idea de la amistad. Canciani y Vito, a partir del ambiente histórico y cultural de Marsella, abordan la experiencia de amistad vivida por Simone Weil, reflejada en el rico conjunto epistolar de estos años. Destacan por su espléndida y conmovedora sencillez, las cartas enviadas a Antonio Atarés, campesino español anarquista, internado en un campo de prisioneros, en las que sobresalen elementos como la invitación a contemplar la belleza, la sencillez coloquial, la gratuidad en la escucha de las necesidades del otro. Igualmente, en el texto de Simone Weil titulado "Las formas del amor implícito de Dios", encontramos espléndidas páginas referidas a su vertiginosa concepción de la amistad. El libro se completa con una breve biografía de Weil y una práctica bibliografía sobre sus escritos y pensamiento.
Extracto del Índice:
I Parte. Marsella, el tiempo de la amistad
1. Cahiers du Sud, vanguardia mediterránea en tiempos de guerra
2. Émile Novis: “la flecha que sube por encima de las nubes”
3. Asumir la desgracia del tiempo presente
4. El diálogo con Joseph Marie Perrin y Gustave Thibon
5. La amistad fulgurante con Joë Bousquet
6. La amistad con Antonio Atarés
II Parte. Las cartas a Antonio Atarés
7. Un intercambio de pensamientos en forma de cartas
8. Las cartas
III Parte. La amistad pura
9. Una forma del amor implícito de Dios
10. Amistad
11.Simone Weil: nota biográfica y bibliográfica