Complice una serie di eventi che ne hanno imposto l'importanza nella sfera politica - in primis, le quasi ventennali strategie mediatiche berlusconiane -, anche in Italia si è ormai consolidato un interesse scientifico nel campo della comunicazione politica, che si è così riscattata dalla tradizionale accusa di irrilevanza da parte degli studiosi. Il libro offre un'introduzione ad alcuni dei più recenti e convincenti approcci alla comunicazione politica e alle loro analisi dettagliate sul funzionamento delle diverse modalità comunicative: dalle interviste ai dibattiti televisivi, dal discorso in pubblico all'informazione politica in forma di infotainment e di politainment. Da queste analisi emerge l'idea secondo cui alcuni fenomeni politici fondamentali, come il carisma, lungi dall'essere caratteristiche personali o mere immagini costruite a tavolino da abili consulenti, sono il prodotto dell'agire congiunto di politici, giornalisti e pubblico.
In breve
Come è possibile che la mattina quando sfogliamo il giornale o la sera guardando il telegiornale comprendiamo in modo ovvio, naturale e immediato le notizie? Perché la nostra comprensione è il risultato del ricorso a una stratificazione di pratiche, di risorse e di competenze socialmente condivise tra chi elabora e chi fruisce l’informazione. Questa la tesi di Enrico Caniglia che ribalta la tradizionale interpretazione: non sono i media a produrre senso comune ma è il senso comune che rende possibili i fenomeni mediatici. «Lo scopo del libro non è quello di proporre una nuova teoria dei media o del giornalismo, ma di illustrare e di mettere alla prova un approccio alternativo, più attento agli aspetti pratici, per l’analisi empirica dei fenomeni mediatici».
Indice
Introduzione Le notizie come fenomeno sociale - 1. Comprendere le notizie - 2. Le notizie come descrizioni - 3. Le notizie come storie - 4. Come le notizie spiegano quello che è successo - 5. Neutralità e obiettività - 6. Le notizie diffondono stereotipi e pregiudizi? - Riferimenti bibliografici