Questo libro racconta il ruolo dell'Islam nell'immaginario europeo, i fraintendimenti, le menzogne, le mistificazioni, gli errori, le calunnie. Dal Maometto "cristiano eretico" all'Islam "religione diabolica", dal "feroce Saladino" al Turco "nemico della croce", i rapporti e gli scambi tra Europa e Islam - che furono molti, intensi, fecondi, amichevoli - si configurano come quasi sempre vissuti e pensati alla luce di un pregiudizio duro a morire. Tanto che, alla fine del Novecento, è riemerso quasi intatto dopo circa due secoli di apparente oblio.
Siamo abituati a chiamare Re i Magi, a conoscere i loro nomi - Melchiorre, Gaspare, Baldassarre - a ritenere che almeno uno di loro sia nero, a vederli seguire una cometa dalla lunga coda luminosa per giungere al cospetto di Gesù.
Ma tutto ciò non è narrato nel Vangelo e dunque qual è l'origine di tale tradizione?
L'autore narra la genesi e la diffusione delle diverse versioni che hanno fatto, di volta in volta, dei "tre santi re" il simbolo delle razze primigenie scaturite dai tre figli di Noé; dei tre continenti del mondo antico: l'Asia, l'Africa, l'Europa; dei tre momenti dell'esistenza: la giovinezza, la maturità, la vecchiaia:; delle tre scansioni temporali: il passato, il presente, il futuro.
Una storia leggendaria, ricca di splendide e celebri raffigurazioni e di rappresentazioni ancora vive nella tradizione popolare e folklorica, che ha attraversato i secoli.
In questa nuova edizione Franco Cardini aggiorna ed amplia i contenuti delle precedenti, alla luce di nuovi studi compiuti sulla figura di San Galgano il santo, i luoghi ove visse, i segni, in particolare la spada nella roccia, le testimonianze che ci ha lasciato , danno alla sua storia un'ala di mi tico, archetipico e leggendario, che fa affiorare, come dice cardini: sotto i sereni cieli toscani, un simbolo che rinvia con profondo e affascinante potere evocativo al mondo celtico e al ciclo arturiano. In tutta la sua storia cio`che piy colpisce e`il senso del mistero che pervade il lettore, trascinato inevitabilmente verso una dimensione, allo stesso momento, storica, leggendaria e"
Pier Paolo Zani, nella sua prefazione, esordisce dichiarando di non essere un professionista della Fotografia, eppure, tramite le sue "visioni fotografiche", è sempre riuscito ad esprimere l'idea originale di ogni sua opera e a dire molto più di ciò che le parole avrebbero potuto, o, come in quest'ultima, a completarle, rivelandone il senso. Ispirato dai versi bellissimi del Cantico di Frate Sole di San Francesco, "una delle più belle pagine di mistica concepita al mondo" (Cardini), Zani ne ha voluto dare la sua interpretazione fotografica, e, accostando alla perfezione dell'emozionante linguaggio poetico di Francesco l'immediatezza del linguaggio fotografico interpretato da immagini tratte dal mondo oggi, ci ricorda che è la lode universale ed eterna, generata da tutte le creature, per tutte le creature.