"Non si può essere maestri senza avere a propria volta un maestro, dal quale imparare la grandezza della vita. Come diceva Albert Camus: 'Non è attraverso degli scrupoli che l'uomo diventerà grande; la grandezza viene per grazia di Dio, come un bel giorno'. La grazia di chi ce l'ha comunicata, a noi che l'abbiamo appresa. Non ci può essere conoscenza, giudizio, come fenomeno esclusivamente individuale. Quello che sappiamo non è mai un fenomeno esclusivamente individuale. [...] Di fronte alle cose che non vanno, l'educazione, come spiegazione, da sola, non riesce a farcele affrontare; non ci basta. Ciò che ci guida, che illumina i lati oscuri dell'esistenza, è proprio una compagnia, un'amicizia concreta, umana, in grado di sostenerci e guidarci a scoprire la profondità delle circostanze e dei rapporti". (Giancarlo Cesana)
Il libro è una introduzione alla medicina e alla professione medica nel suo rapporto con la malattia. Il medico si dedica infatti a esseri che cercano il senso della loro sofferenza, ovvero il nesso tra la vita e il destino per cui si sentono fatti. La malattia è il richiamo più drammatico a ricercare questo senso, e il rapporto medico-paziente non può sottrarsi in alcun caso a questa ricerca. In questa seconda edizione vengono aggiornati i riferimenti statistici e normativi che in quattro anni sono cambiati e vengono riaffrontati i problemi che esistono ancora oggi: la troppa frammentazione della medicina che porta al criticato tecnicismo e il mancato trattamento umano dei pazienti, spesso considerati solo portatori di varianti biologiche.