Due studi approfonditi e complementari sulla vita nelle nostre città e sulla possibilità di un nuovo annuncio del Vangelo all'uomo reale che in esse vive. Introduzione di Armando Matteo.
Semplice ed esaustivo sussidio per conoscere e comprendere le motivazioni che portano alla scelta del sacramento del battesimo. Un'attenta riflessione sul significato di educazione genitoriale, sull'evento della nascita. Dare alla luce un figlio, oggi più che mai nella storia dell'umanità, esalta alcuni tratti dell'esperienza umana che sono essenziali nel vitalizzare una cultura stanca e demotivata. I nuovi genitori, che si preparano alla celebrazione del battesimo, possono diventare i pionieri e le avanguardie di questa rinascita culturale e rigenerazione spirituale.
Nella nostra vita abbiamo tutti ricevuto: vita, cure, attenzioni, istruzione, sguardi, amore. Noi viviamo del dono degli altri. C'è chi mette in dubbio che gli uomini siano veramente capaci di gratuità. Effettivamente i nostri doni sono tutti imperfetti. Eppure nelle nostre relazioni ci sentiremmo traditi se ricevessimo qualcosa di meno della gratuità, se percepissimo nei gesti della cura un secondo fine. Il dono è una scelta semplice, ma tiene aperte le domande più importanti: Cos'è una società giusta? Cos'è la felicità? Cos'è l'autentica ricchezza? Come dobbiamo vivere?
Questo sussidio presenta cinque celebrazioni penitenziali per il tempo di quaresima. Ognuna parte dalla Parola e prende spunto dal vangelo 1. fanciulli: La pecorella smarrita 2. giovani: Figliol prodigo 3. adulti: Il giudizio finale 4. famiglie: La vite e i tralci 5. anziani: Gesù, Buon Pastore + Unzione degli infermi: Il buon samaritano Con indicazioni precise e suggerimenti concreti sul rituale, sui gesti e sull'ambientazione che aiutano a disporre il fedele al momento celebrativo. Oltre ai canti e al testo del vangelo riportati per esteso, una traccia per l'omelia e spunti di riflessione per l'esame di coscienza personale.
La vulnerabilità è la base stessa della vita, è la condizione che appartiene a ogni individuo. Non è facile accettarci così. Ci vuole una vita intera per riconoscerci impotenti e vulnerabili. In questo libro l'autore suggerisce un cammino di ricerca e sperimentazione che riconosce nei legami il rimedio più efficace alla vulnerabilità: perché proveniamo da altri, grazie agli altri possiamo uscire da noi stessi, sopportare le nostre debolezze e cercare di alleggerire quelle altrui.
La buona agricoltura si vede dal buon cibo, si odora nei suoi profumi, si sente nella sua fragranza. È possibile trasformare il mondo attraverso la buona tavola e farne un'esperienza di umanizzazione e anche di civiltà. Del lavoro della terra si è alimentata la poesia, e anche la musica. Un tempo, mentre si lavorava, si cantava. Oggi è urgente creare, con fantasia e originalità, un corredo di pratiche, di tradizioni, di riti per intrecciare la fatica dei campi a momenti di pausa, di respiro, di allegria, perché lavoro e affetti si ricongiungano e l'uso della tecnologia sia riportato a ordini più elevati di esperienza. Si apre all'agricoltura un futuro di responsabilità. Le nuove generazioni possono cogliere le opportunità che l'agricoltura offre, perché hanno uno straordinario potenziale di energie. Se si vuole salvare la terra, non basta lavorarla, occorre pensarla e raccontarla.
Obiettivo di questo sussidio è il riconoscimento dell'amore come lo si vive in famiglia nel patto coniugale tra la donna e l'uomo: nella relazione educativa con i figli, nel mondo vitale che si costruisce in casa e nella famiglia allargata, nella rigenerazione sociale di cui la famiglia è uno degli attori. Il volume affronta le tematiche più importanti e "scottanti" su cui le coppie devono confrontarsi: dall'amore alla sessualità, dalla coniugalità alla genitorialità, dal matrimonio alla coppia di fatto e alla coppia omosessuale, dalla fedeltà al nichilismo. In queste schede per la formazione attiva degli adulti gli stimoli per la ricerca in gruppo s'intrecciano con gli spunti della "Relazione" del Sinodo sulla famiglia tenutosi nel 2014.
C'è una speranza per dare nuovo impulso a una ritualità umana, semplice e spontanea, che possa poi divenire liturgica? Luogo naturale dell'iniziazione al rito sono le esperienze affettive, familiari e comunitarie. Nella chiesa domestica, l'amore è sperimentato nelle forme più immediate e concrete: nella vita coniugale e nell'educazione dei figli, gli sposi compiono atti di culto, celebrano una liturgia propria e originale. La via può essere allora riscoprire, curare e riproporre i piccoli riti quotidiani per diventare capaci di celebrare il grande rito domenicale. E viceversa: celebrare il rito domenicale con una cura e un'intensità di fede tali da rigenerare anche i riti quotidiani dell'amore familiare.
Fin dalla prima infanzia tutto avviene sotto il segno dell'eccesso: una rigida organizzazione dei tempi dei figli, attese eccessive nei loro confronti, proiezioni sconsiderate, richieste di prestazioni esorbitanti. È sufficiente osservare i comportamenti dei genitori che assistono a una gara competitiva o a una performance pubblica per averne un riscontro immediato. Insostenibili sono anche le attese indotte dalla pubblicità e dalla scuola; le voci che provengono dall'esterno sono così forti e i ritmi così implacabili che adolescenti e giovani non hanno più tempo per sé, non riescono più ad ascoltarsi e a comprendere ciò che vivono. Lo scenario contemporaneo non offre però solo motivi di preoccupazione e di possibile impoverimento dell'esperienza umana. È anche un laboratorio dove si sperimentano nuove sensibilità, una palestra dove prendono forma e si rinforzano, in termini nuovi e impegnativi, i valori della persona. La nuova sensibilità verso la soggettività esige che ognuno possa disporre di spazi e tempi per se stesso. In famiglia è però possibile compiere la straordinaria esperienza di fare dei valori personali una causa comune. L'amore, infatti, instaura legami che, nella maturità affettiva, non soggiogano ma si adattano alla condizione della persona amata, in un continuo e incessante sforzo di incontro e di conoscenza dell'altro.
Che cosa possono fare in casa, con i loro figli, i genitori che li hanno iscritti alla catechesi in parrocchia? Possono innanzi tutto prendere sul serio le domande di senso che i figli esprimono. Potranno, inoltre, riflettere sulla loro vita di coppia, sullo stile di vita con cui hanno impostato la loro famiglia. Esaminando la loro pratica educativa, potranno scoprire che la fede cristiana presuppone e porta a compimento gli intramontabili valori che da sempre hanno guidato l'umanità. Questo libro spiega come fare, in famiglia, per camminare insieme nella fede, e condividerne le scoperte e le emozioni.